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Una nuova barriera contro la polvere edile | Nuovi aspiratori Kärcher NT

Arrivano i nuovi aspiratori Kärcher NT per contrastare i rischi associati alla polvere che si forma sui cantieri

Kärcher, azienda leader nel settore del cleaning, ha dotato i nuovi aspiratori professionali della linea NT del nuovo sistema Tact, un meccanismo azionato da sensori presenti sui prodotti, che rilevano automaticamente quando è necessario pulire il filtro.

L’attivazione di questi sensori inverte rapidamente il flusso dell’aria in direzione del filtro stesso, così da liberarlo dai residui e permettere all’aspiratore di funzionare ininterrottamente e a piena potenza per lunghi periodi di tempo, aumentando considerevolmente la quantità di polvere da lavoro incamerabile. Si stima infatti che un apparecchio ne possa aspirare fino a 180 chili prima di dover ricorrere alla pulizia manuale.

Tact

Polveri edili

In realtà, le polveri edili, cioè le polveri provenienti dal lavoro nei cantieri, non sono tutte uguali, ma si dividono in tre sottogruppi: L, M e H; secondo la loro pericolosità per la salute.

Per questo motivo, Kärcher ha suddiviso i suoi prodotti seguendo questa stessa classificazione. I classe L sono prodotti particolarmente idonei per la polvere di legno tenero e gesso – le meno pericolose – e oltre a essere dotati del sistema Tact, proteggono chi li utilizza da cariche elettrostatiche. Inoltre hanno una presa di corrente integrata e restano in funzione per 10 secondi dopo lo spegnimento, così da ripulire sia l’utensile che il tubo.

I classe M presentano le stesse funzionalità dei classe L, ma a queste si aggiungono un sensore che blocca l’aspirazione quando il contenitore è pieno e un rilevatore elettronico che mette in funzione l’aspiratore solo quando il filtro è installato correttamente.

Questa gamma di prodotti è particolarmente indicata per polveri di legno duro, vernice, cartone e ceramica. Infine, i classe H sono stati sviluppati per le polveri più pericolose e nocive, come l’amianto e il piombo.

Questi prodotti presentano tutte le caratteristiche delle altre classi, ma si distinguono per lo speciale filtro plissettato piatto, il primo filtro pulibile in un aspiratore solido liquido pensato per questi materiali. Inoltre, al loro interno sono presenti degli speciali sacchetti filtranti, che impediscono ogni contatto diretto con queste sostanze pericolose.

Aspiratori NT

Gli aspiratori Kärcher NT che presentano la tecnologia Tact sono:

  • NT 30/1 Tact Te H
  • NT 50/1 Tact Te
  • NT 40/1 Tact Te L
  • NT 30/1 Tact Te
  • NT 30/1 Tact
  • NT 35/1 Ap

Attenzione alla salute

Con il sistema innovativo Tact, Kärcher si dimostra ancora una volta un’azienda molto attenta alla persona e alle soluzioni per prevenire l’insorgenza di problematiche, anche di salute, sul posto di lavoro, grazie alle proprie tecnologie e soluzioni di cleaning. Infatti, le polveri edili non sono solamente un fastidio, ma possono far sorgere complicazioni polmonari anche gravi nei lavoratori che ne sono costantemente esposti. Si parla di patologie che vanno dall’asma alla broncopneumopatia cronica fino al tumore del polmone. Ci sono poi malattie letali, come la silicosi, che possono insorgere anche dopo aver inalato modiche quantità di polveri, quali la silice cristallizzata, e che uccidono centinaia di operai. Si stima che la sola silicosi causi la morte di circa 500 persone l’anno.

Il 97% dei lavoratori edili non è pienamente consapevole dei rischi associati alla polvere che si forma sui cantieri.

Promozione di primavera da Einhell | Un’offerta all’altezza delle vostre aspirazioni!

Per le pulizie di casa, garage, officina e giardino, approfittate dell’imperdibile promozione Einhell

Milano, 8 aprile 2019 – Con l’arrivo della bella stagione, è ora di dare alla vostra casa o al vostro posto di lavoro un nuovo look, iniziando dalle pulizie che non solo rinfrescano gli ambienti, ma ci aiutano anche a fare un po’ di movimento.

È importante utilizzare attrezzature di ottima qualità che assicurano un lavoro ben fatto e approfondito. Con la straordinaria promozione Einhell, potrete acquistare uno degli aspiratori solidi e liquidi in offerta e scoprire la loro potenza: prodotti trasportabili con funzione di soffiatore, con e senza presa elettroutensile così come per lo scarico dei liquidi.
Ma non solo, aggiungendo solo 1 Euro al vostro acquisto riceverete un kit di cinque sacchetti filtro!

Dotati di un’ampia gamma di accessori per supportarvi nei più svariati utilizzi, gli aspiratori solidi e liquidi di Einhell sono silenziosi, garantiscono grandi prestazioni e hanno un consumo ridotto fino al 50% rispetto ad altri modelli presenti sul mercato.

Performance, versatilità, praticità e soprattutto risparmio sono le parole d’ordine per questi 6 prodotti Einhell: sono infatti versatili e di alta qualità grazie al sistema ECO-POWER per pulire in profondità, vantano dimensioni ridotte del serbatoio e quindi consentono al consumatore grande mobilità e ampia capacità, caratteristiche ideali anche per utilizzi minori in casa e fuori casa. Dotati di motore Silent Bi-Turbo, gli aspiratori Einhell renderanno i vostri lavori quasi “inosservati”, senza disturbare vicini o parenti.

Nelle proposte top di gamma, è possibile utilizzare l’aspiratore insieme agli elettroutensili grazie alla presa automatica che permette l’avvio automatico dell’aspiratore non appena l’utensile collegato viene attivato. Continuerà a funzionare per un breve periodo anche dopo che l’utensile verrà spento, favorendo la rimozione completa della polvere.

Dispongono tutti di un pratico attacco con funzione di soffiaggio per facilitare la pulizia di aree inaccessibili e di un filtro in spugna che protegge il motore dallo sporco durante l’aspirazione di liquidi, la cui fuoriuscita rapida è consentita grazie ad una vite di sgocciolamento.

Sono facili da trasportare da uno spazio all’altro grazie alle 4 rotelle orientabili che agevolano la mobilità e la manovra, ed infine pratici perché dotati di scomparti portaoggetti in cui si possono sistemare ordinatamente piccoli componenti e accessori per avere tutto l’occorrente sempre a portata di mano.

Come verniciare un tavolo di legno in modo creativo

Varietà di colori e fantasia di righe e forme geometriche caratterizzano la decorazione di questo tavolino, che si presta a svariati usi e collocazioni

Nel suo aspetto naturale o rivestito con una finitura a tinta unica, questo tavolino non sarebbe certo il massimo come complemento d’arredo; le cose cambiano completamente se utilizziamo più colori per dipingerlo a settori seguendo uno schema geometrico inusuale, diventa un pezzo unico che porta una nota di allegria in casa.

Certo non si tratta di verniciare il legno in modo professionale, ma solo di dare un tocco di personalità in più ad un altrimenti anonimo tavolino.

Come verniciare un tavolo di legno

La scelta dei colori è semplicemente dettata dal gusto personale, purché nel’insieme abbia un senso con lo stile che lo circonda; può anche essere l’occasione di utilizzare smalti che magari abbiamo in casa, avanzati da altri lavori.

Prima di iniziare, se il tavolino è di recupero, osserviamo se ci sono zone che richiedono stuccature o incollaggi; procediamo carteggiando le superfici per eliminare eventuali tracce di finiture precedenti e trattiamolo con un primer per migliorare l’adesione degli smalti. Di sicura utilità può risultare la lettura della nostra guida per verniciare il legno.

Il tavolino in legno, di semplice fattura, deve prima di tutto essere carteggiato con carta vetrata a grana fine.
Copriamo tutta la superficie, bordi e interno del cassetto compresi, con una mano di primer all’acqua. Quando è asciutto passiamo una carta vetrata a grana fine per lisciare bene.
Con lo scotch di carta alto 2 e 4 cm prepariamo una mascheratura in modo da poter dipingere righe, anche sottili, perfettamente diritte.
Per pitturare usiamo pennelli di grandezza adeguata e smalti inodori all’acqua; togliamo lo scotch quando il colore è quasi asciutto.
Le zone precedentemente coperte dallo scotch si dipingono con l’aiuto di una riga o un listello di legno, tenuto leggermente sollevato con le dita per evitare sbavature.
Dopo almeno tre giorni, quando il colore è essiccato, applichiamo sulla superficie decorata diverse mani di vernice protettiva trasparente.
Clementoni Tavolino Baby Disney Cars
  • Denominazione: tavolo per bambini Disney 'Cars'
  • Dimensioni: 50 x 55 x 45 cm
  • Resistente alle intemperie
Festnight Tavolino Laterale Sovrapponibili Set 3 Tavolini Impilabili in Legno Anticato Colorato di Teak
  • Questo set 3 tavolini colorati in legno anticato è un accessorio sempre moderno per la tua casa.
  • I tavolini possono essere usati come tavoli laterali, tavolini da caffè, supporti per lampade / piante ecc.
  • Sono impillabili, quindi puoi risparmiare tanto spazio quando non sono usati oppure possono essere usati come accessori decorativi.
  • Questo set esotico di 3 tavoli è realizzato in legno di recupero e ciascuno dei pezzi del mobile è unico e leggermente diverso dagli altri. Il legno anticato è robusto, stabile, resistente e bello.
  • Il set è parzialmente lavorato a mano, con uno stile vintage unico.
vidaXL 3x Tavoli Impilabili in Legno di Recupero Colorato Tavolinetti Incastro
  • Questo set di 3 tavolini estraibili colorati in teak di recupero è un accessorio senza tempo per la vostra casa
  • I tavoli possono essere utilizzati come tavolini laterali, tavolini da salotto, supporti per lampade/piante, ecc
  • Essendo impilabili, questi tavoli risparmiano molto spazio quando non vengono utilizzati o possono essere disposti in modo decorativo
  • Questo esotico set di 3 tavolini impilabili è realizzato in legno di recupero, il che significa che ogni mobile è unico e leggermente diverso dal successivo
  • Il legno di recupero è solido, stabile, durevole e bello

Tagliare il plexiglas senza errori | Video e consigli pratici

Tagliare il plexiglas con utensili manuali o elettrici

Iniziamo subito con il dire che Plexiglas è un marchio registrato e SI SCRIVE CON UNA SOLA S e non con due come quasi universalmente si continua a leggere.
Il plexiglas si può tagliare con utensili a mano o con alimentazione da bricolage provvisti di lame a denti finissimi per evitare scheggiature; si può forare, facendo avanzare la punta lentamente oppure utilizzando una sega a tazza, ma l’avanzamento va raffreddato e lubrificato.

Breve storia del plexiglas

Si fa presto a dire materiali sintetici! E pensare che la scienza ha cominciato a individuare le metodologie valide per produrre materiali sintetici solo nel secolo scorso. Infatti, nel 1905, il chimico statunitense Leo Baekeland, di origine belga, lavorando con fenolo e formaldeide scoprì quasi per caso la prima materia plastica completamente sintetica, insensibile agli aggressivi chimici e al calore, che venne poi chiamata bakelite in suo onore.
Da allora le scoperte si sono susseguite a ritmo inarrestabile e ancora oggi capita di individuare nuove sostanze con caratteristiche diverse. Tra questi nuovi materiali uno dei più diffusi è il plexiglas, che si lavora con discreta facilità. In Italia il Plexiglas viene distribuito da Röhm Italia

Come lavorare il plexiglas

Con determinati accorgimenti, infatti, si può tagliare, forare, lucidare, curvare, fresare, incollare, filettare, anche nel nostro laboratorio di bricolage. Vediamo più nel dettaglio come tagliarlo e forarlo.

Guarda il video di come tagliare il plexiglass

Taglio dritto del plexiglas

taglio dritto plexiglas

La sega a pettine ha la dentatura abbastanza fine per tagliare rapidamente il plexiglas senza scheggiarlo.
Bisogna avanzare con mano leggera per fare in modo che che lo spigolo di uscita non venga strappato dai denti della lama.

Per migliorare la qualità del taglio si può utilizzare una coppia di tavolette strette esattamente lungo la linea di taglio da un paio di morsetti, in modo da avere un riferimento certo durante l’avanzamento.

Tagliare in curva il plexiglas

Taglio del plexiglassIl taglio lungo una linea curva si può eseguire con lame sottili.
In questo caso si adoperano apposite lame per materiali plastici o quelle per metalli a dentatura fine.

Le forti vibrazioni impresse dal movimento dell’utensile possono rompere le lastre, quindi è necessario fissare adeguatamente il pezzo con morsetti o tasselli di legno.

Per preservare la lucidità delle superfici non bisogna rimuovere la protezione autoadesiva dalla lastra fino a lavoro ultimato.

Fresatura del plexiglas

fresare il plexiglas

La fresatura può servire sia a modellare e profilare, sia ad eliminare gli eccessi di adesivo solidificato. Il plexiglas, ad esempio, si lavora esattamente come il legno e come per il legno bisogna avere l’accortezza di avanzare con passate leggere, procedendo in modo lento ma costante, senza fermarsi a lama in movimento.

La lavorazione ad alte velocità produce un forte odore di acrilato, per cui è consigliabile operare in luoghi aperti o ben ventilati.

Foratura multipla e sottile

Forare il plexiglas

La realizzazione di pezzi di plexiglas di spessore sottile viene semplificata dalla perforazione simultanea di più lastre sovrapposte, specialmente quando si tratta di realizzare particolari tutti uguali.

Il pacco con le lastre va allineato e tenuto in posizione con nastro adesivo.
L’avanzamento della punta deve essere regolare e lento: è preferibile usare un trapano a colonna o un aggiuntivo.

Foratura a tazza

forare plexiglas con sega a tazza

Per aprire un grande foro in una lastra di plexiglas di grosso spessore è necessaria una sega a tazza a profilo continuo, preferibile a quelle con lame intercambiabili interrotte.

L’asportazione del truciolo mano a mano che si affonda nel materiale diventa più difficoltosa, per cui è opportuno raffreddare con acqua per non raggiungere il punto di fusione del polimero, che è attorno ai 150 °C, e causare il grippaggio dell’utensile.

Foratura nel pieno

foratura nel pieno plexiglas

Un foro nel plexiglas, al contrario di quanto succede con gli altri materiali, rimane in vista anche nel punto più profondo.

Per ottenere superfici levigate è necessario affilare accuratamente la punta elicoidale con una particolare attenzione alla lunghezza dei taglienti, che dev’essere identica per evitare solchi spiralati, e agli angoli di spoglia, inferiori a quelli per i metalli per fare sì che la punta non affondi troppo velocemente nella plastica strappando le pareti dei fori.

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WD-40 Flexible | Prodotto multifunzione per macchinari agricoli

WD-40 Flexible, il miglior alleato nella manutenzione dei macchinari agricoli

Per mantenere sempre efficienti i nostri macchinari agricoli, è fondamentale effettuare una manutenzione costante con prodotti professionali di alta qualità, in grado di raggiungere e trattare anche le zone di difficile accesso.

Innovazione funzionale

WD-40 propone a tutti i professionisti del mondo dell’agricoltura un’innovazione geniale e al tempo stesso funzionale: WD-40 Flexible, l’unico prodotto multifunzione con cannuccia flessibile. La novità di questo straordinario prodotto è rappresentata in particolare dalla cannuccia flessibile della lunghezza di 18,5 centimetri, sviluppata con un materiale metallico estremamente resistente all’usura e al calore.

WD-40 Flexible è l’unico al momento ad avere questo specifico erogatore, rivoluzionario e innovativo. I vantaggi della cannuccia flessibile sono molteplici, innanzitutto si risparmia tempo per trattare le parti più difficili da raggiungere, inoltre la cannuccia mantiene la forma nella quale viene posizionata ed è resistente al calore.

WD-40

Caratteristiche

WD-40 Flexible si presenta nel formato da 600 ml, la versione ideale per gli utilizzatori professionali che hanno esigenze maggiori di utilizzo. Lo stesso prodotto è dotato del Sistema Professionale con Spray Multi-Posizione che permette sia un’erogazione ampia e diffusa tenendo la cannuccia abbassata che un’applicazione di precisione con la cannuccia sollevata. Inoltre, il sistema di erogazione grazie alla valvola 360° permette all’utilizzatore di spruzzare il prodotto anche con la bomboletta a testa in giù.

Per i punti inaccessibili

WD-40 Flexible è stato pensato per tutti coloro che hanno la necessità di trattare quei punti considerati inaccessibili senza dover ricorrere a fastidiosi smontaggi di parti, sistemi, coperture o ingranaggi. In tal modo si eviteranno sovradosaggio e sprechi di prodotto. La sua cannuccia flessibile è in grado di mantenere la forma nella quale viene posizionata, l’unica oggi esistente sul mercato. È diventato il vero alleato di tutti i professionisti dell’agricoltura che hanno la necessità di lubrificare, sbloccare, proteggere ed eliminare lo sporco dalle zone più difficili da raggiungere.

Offerta
WD-40 - Prodotto Multifunzione Flexible - Lubrificante Spray - Cannuccia flessibile - Elimina cigolii, sblocca, previene umidità e ruggine - Tutti i metalli, plastica e gomma - Senza silicone - 600ml
  • SOLUZIONE ALL-IN-ONE: lo spray Flexible lubrifica, elimina i cigolii e l'umidità, rimuove le macchie di grasso, scioglie la colla, sblocca i meccanismi, li protegge dalla ruggine e dalla corrosione, raggiungendo anche le aree più inaccessibili.
  • FLEXIBLE DESIGN PER I PROFESSIONISTI: Grazie alla cannuccia flessibile lunga 18,5 cm e alla valvola a 360°, lo spray raggiunge anche le aree più inaccessibili permettendo applicazioni sia ampie che precise. Il tubo in metallo resistente alla fusione, ne consente l'uso senza smontaggio.
  • MASSIMA PROTEZIONE: penetra rapidamente per capillarità nelle minime porosità del metallo rimuovendo efficacemente l'umidità, prevenendo la ruggine e la corrosione sulle superfici metalliche non porose, come: cerniere, bulloni e serrature.
  • FORMULA AVANZATA: non contiene silicone né solventi clorurati. Questo spray non conduttivo può essere utilizzato su materie plastiche, gomme e tutti i metalli. La sua rapida azione capillare penetra efficacemente nelle parti arrugginite e/o corrose.
  • GAMMA MULTIFUNZIONE WD-40: da più di 70 anni i prodotti WD-40 proteggono, lubrificano e garantiscono la longevità delle vostre attrezzature. Pensati per gli amanti del fai-da-te, gli artigiani e l'industria.
WD-40 - Prodotto Multifunzione - Lubrificante Spray Doppia Posizione - Elimina i cigolii, sblocca, idrorepellente, previene la ruggine - Per tutti i metalli, plastica e gomma - Senza silicone - 500ml
  • SOLUZIONE ALL-IN-ONE: Grazie alla valvola di erogazione a doppia posizione, lo spray multifunzionale lubrifica, elimina i cigolii e l'umidità, rimuove macchie di grasso e colla, sblocca i meccanismi, protegge dalla ruggine e dalla corrosione.
  • INNOVATIVO SISTEMA A DOPPIA POSIZIONE: la valvola a 360° consente l’erogazione del prodotto in tutte le posizioni, mentre il sistema a doppia posizione permette di passare da una vaporizzazione ampia ad un'applicazione precisa in un solo gesto, garantendo semplicità d'uso e performance costanti senza mai perdere la cannuccia rossa.
  • MASSIMA PROTEZIONE: penetra rapidamente per capillarità nelle minime porosità del metallo rimuovendo efficacemente l'umidità, prevenendo la ruggine e la corrosione sulle superfici metalliche non porose, come: cerniere, bulloni e serrature.
  • FORMULA AVANZATA: non contiene silicone né solventi clorurati. Questo spray non conduttivo può essere utilizzato su materie plastiche, gomme e tutti i metalli. La sua rapida azione capillare penetra efficacemente nelle parti arrugginite e/o corrose.
  • GAMMA MULTIFUNZIONE WD-40: da più di 70 anni i prodotti WD-40 proteggono, lubrificano e garantiscono la longevità delle vostre attrezzature. Pensati per gli amanti del fai-da-te, gli artigiani e l'industria.

Applicazioni

Le applicazioni in cui utilizzare WD-40 Flexible sono davvero numerose in quanto conserva la stessa formula di WD-40 Multifunzione, quindi ideale per eliminare l’umidità, proteggere dalla corrosione le superfici metalliche, liberare i meccanismi bloccati, prevenire la ruggine e sporcizia dai macchinari, lubrificare serrature, cerniere ed ingranaggi. Questa multifunzionalità rappresenta un considerevole vantaggio che permette a WD-40 di essere il partner migliore per garantire soluzioni per ogni problema in diversi settori di attività, tra cui anche quello dell’agricoltura. WD-40 Flexible è particolarmente indicato per proteggere e lubrificare i leveraggi gas a mano del muletto e il perno del ponte nella parte frontale del trattore.

Vernice per cemento | Cosa è, come si utilizza, quanto costa

La vernice per cemento è un prodotto che, steso su un fondo perfettamente asciutto e pulito, lo rende liscio, resistente, impermeabile

Prima di spiegare in dettaglio cosa è la vernice per cemento è necessario sottolineare che la superficie di un pavimento in calcestruzzo, lasciata allo stato naturale, oltre ad essere poco pratica da pulire e pronta ad assorbire ogni genere di liquido, col tempo inizia a sgretolarsi rendendo l’ambiente sempre più polveroso.

Cosa è la pittura per cemento?

Per porre al problema menzionato, bastano poche mani di vernice per pavimenti in cemento: si tratta di una vernice pavimento composta di resine poliuretaniche disciolte in base acquosa, inodore, non infiammabile, innocuo ed ecologico che si trova in commercio in molte tinte miscelabili fra loro.

Come si applica la pittura per pavimenti in cemento

La vernice per cemento si stende, a rullo o a pennello, in 2-3 mani, e consente di ottenere, con poca spesa e fatica modesta, una superficie liscia, impermeabile, resistente all’abrasione e facile da pulire e lavare.
pulizia all’acetone.

Le vernici per cemento si applicano su una superficie asciutta; nel caso di cementi nuovi occorre attendere qualche settimana. Se il pavimento è vecchio si elimina ogni traccia di grasso con acetone e si lava con shampoo per cemento strofinando con una spazzola dura. Si sciacqua abbondantemente e si lascia asciugare prima di stendere la prima mano.

Tempo richiesto: 2 ore

  1. Stuccare le crepe se presenti

    Si usa malta di cemento a pronta presa per stuccare le crepe e si rasa la superficie con la cazzuola.vernice per cemento

  2. Pulire accuratamente il pavimento

    Si provvede ad una completa pulizia del pavimento eliminando polvere e tracce di grasso; si spazzola energicamente usando un detergente per cemento.vernice per cemento

  3. Delimitare le zone

    Si stende il nastro maschera sulle zone da delimitare, comprese eventuali demarcazioni relative a parcheggio o altro.

  4. Stendere la vernice

    Risulta conveniente passare una prima mano diluendo la vernice per cemento il prodotto con un 5% d’acqua, mentre la seconda mano (e le eventuali successive) si stende pura.vernice per cemento

  5. Usare il rullo per una maggior rapidità d’esecuzione

    La stesura con rullo a peli corti consente maggior rapidità d’esecuzione, ma un pennello di dimensioni ridotte serve nei punti di incrocio con le pareti o le colonne per rifinire in maniera pulita.vernice per cemento

Si possono individuare alcune zone che rendano più facile il posteggio dell’auto tinteggiandole con un colore diverso.
Per rendere il pavimento antisdrucciolo, va aggiunta alla seconda mano un po’ di polvere di silice.

Vernice per cemento prezzi

La smalto per cemento si trova mediamente dai 12 ai 16 euro/Kg

Produttori di vernici calpestabili

Barbecue con forno Palazzetti Parenzo | Come si monta

Ecco un barbecue con forno fatto di cemento in modo che possa resistere alle intemperie senza rovinarsi, capace di soddisfare sia le esigenze di cottura dei cibi alla griglia sia quelle della cottura al forno

Un grande protagonista della vita in giardino: questo è sicuramente il barbecue in muratura, attorno al quale si finisce per allestire la zona “living” del nostro spazio verde, aggiungendo tavoli, sedie, divani, gazebo e pergolati per avere una godibilissima zona di relax e intrattenimento.

Spesso non contano le dimensioni del giardino, ma contano quelle del barbecue con forno e della sua conformazione; i barbecue in muratura, di cui stiamo parlando, sono fatti per restare esposti alle intemperie tutto l’anno, sempre pronti all’utilizzo, anche nei mesi freddi basta che la giornata sia “asciutta”.

Se parliamo poi di barbecue con forno a legna, allora le occasioni di utilizzo si estendono ancor di più. Il forno a legna permette di cucinare piatti come la pizza, la farinata, la focaccia, il pane; ma anche dolci, verdure, frutta (prelibato è l’ananas alla brace), oltre ovviamente agli arrosti di carne e di pesce.

Tutto ciò che serve per il montaggio del barbecue con forno Palazzetti

Che sia un barbecue con forno importante lo si evince dal confezionamento degli elementi che lo compongono, per i quali sono necessari due bancali. Il peso complessivo raggiunge i 1300 kg.

Nella confezione del barbecue Palazzetti ci sono elementi utili al funzionamento come la porta di chiusura del forno, la griglia del barbecue con forno, la valvola del tiraggio del forno, il termometro ed elementi necessari per il montaggio come le viti, le barre filettate, la corda e il foglio in fibroceramica.

Non incluso nella confezione del forno barbecue è invece il kit di montaggio Palazzetti, necessario per un corretto e più agevole montaggio delle parti, nonché per la finitura e la migliore conservazione del barbecue con forno nel tempo.

Il portalegna è un accessorio utilissimo per il barbecue perché permette di accendere rapidamente sia la carbonella sia la legna per fare la brace necessaria alla cottura.

Versatilità prima di tutto

Questa versatilità è consentita dal fatto che nel forno a legna è possibile uniformare maggiormente il calore, rispetto al barbecue con forno e mantenerlo per il tempo necessario alla cottura del cibo; spesso, dopo aver cotto le pizze a temperatura elevata, una volta che il fuoco si è spento si può sfruttare il calore rimanente per cuocere il pane e molto dolci, che richiedono temperature più basse.

Per questo, un buon forno a legna, soprattutto per quel che concerne la volta e il piano di cottura, deve essere costituito da materiali che assorbano e mantengano il calore rilasciandolo lentamente. Il barbecue con forno Parenzo è costituito da elementi prefabbricati, realizzati con componenti refrattari opportunamente miscelati, che vanno montati su una superficie perfettamente piana, inalterabile nel tempo e che supporti senza problemi il peso del barbecue.

Unioni con malta pronta

Le parti che formano il basamento a terra del barbecue si uniscono con malta pronta, mentre tutte le parti che compongono il forno, il barbecue e la canna fumaria si uniscono con un adesivo specifico, ideato per tale utilizzo, che fa parte del kit di montaggio Palazzetti. Parte degli elementi, come i piani di appoggio, e il comignolo, sono in “marmotech”, innovativo materiale ad alta resistenza termica già tinto nell’impasto, che non necessita di tinteggiatura finale, è sufficiente un protettivo liquido trasparente. Le parti del basamento e focolare devono essere coperte con opportuna pittura idrorepellente a base di quarzo. www.palazzetti.it

Prima di procedere con il montaggio, si deve controllare con una livella che la zona in cui va eretto il barbecue sia piana e orizzontale.
Al di sotto del piano di cottura, ovvero nel basamento, le temperature non raggiungono mai valori elevati; pertanto, per unire i pezzi che lo compongono si usa la malta refrattaria inclusa nel kit di montaggio Palazzetti. Trattandosi di una malta a presa rapida, è bene prepararne sempre poca per volta.

Non è necessario fissare i pezzi verso il pavimento, anzi è possibile stendere un telo di plastica robusto per evitare di sporcare la zona attorno alla costruzione. Ogni elemento va bagnato sino a rifiuto, in modo che la malta aderisca meglio. La malta si applica a piccole quantità soltanto sulle superfici di contatto fra gli elementi da unire.

Prima di applicare la malta per fissare il piano è necessario controllare bene l’allineamento fra gli elementi e, soprattutto, che siano livellati orizzontalmente.

Il piano è diviso in due pezzi: si mette in posizione prima quello grande, controllando che sporga dagli elementi sottostanti di quanto indicato sulle istruzioni, poi si mette il secondo, in appoggio e allineato al primo.

Il telo isolante in fibroceramica va steso sulla parte di piano in cui si deve montare il forno, quindi si appoggia sul piano il primo elemento di quest’ultimo, il fondo, che viene posato sul telo senza mettere adesivo.

La guarnizione si preme leggermente sui piccoli plotti di adesivo, man mano che si distende nella scanalatura.

Fra i pezzi che compongono il forno si deve mettere la guarnizione di corda che va inserita nell’apposita scanalatura; per tenerla in posizione durante le fasi di assemblaggio basta applicare alcuni punti di sigillante sul fondo dell’avvallamento.

Le sezioni che formano la cupola del forno hanno struttura cava; le due cavità laterali restano sigillate e non comunicano verso l’esterno, riuscendo a fornire un’ottima coibentazione della volta. La parte centrale, invece, obbliga i fumi incandescenti a fare un percorso tortuoso (una esse) in modo che possano aumentare la loro permanenza nell’ambito del focolare, disperdendo il meno possibile il calore prodotto.

Applicazione adesivo sigillante

Il piano di cottura è composto da due lastre simmetriche di materiale refrattario, che vanno in appoggio, senza fissaggi, sul telo fibroceramico. Questi due pezzi vanno messi appena prima di completare anteriormente la cupola del forno.

Le barre filettate si inseriscono dal retro, nei fori dell’elemento di fondo, dopo averne terminata l’estremità con dado a bussola e rondella di ottone. Si appoggia sul piano l’elemento frontale e, tenendolo inclinato in avanti, si imboccano le barre nei fori presenti sul pezzo stesso. Nelle fasi di preparazione del fondo e del frontale del forno i fori di passaggio delle barre si occludono leggermente: per renderli pervii si ripassano con un trapano con punta da muro.

Anche sul lato del frontale le barre filettate ricevono una rondella e un dado a bussola con testa a vite come nel retro. Il dado va messo in tiro, ma senza esagerare.

Con il cutter si taglia e si rimuove il telo fibroceramico che deborda tutto intorno alla sagoma del forno.

Usando sempre la cartuccia di sigillante Palazzetti, si estrudono abbondanti cordoni lungo tutte le commessure fra gli elementi che compongono il forno.
Con una spatola, poi, si forza il sigillante a penetrare quanto possibile nelle feritoie, spalmando l’eccedenza sulla superficie.

Prosegue la costruzione con i montanti laterali del barbecue: quello posteriore ha posizione obbligata, andando in appoggio posteriormente al fondo del forno. Lo si applica dopo aver steso due corpose serpentine di adesivo sul piano d’appoggio e sulla superficie di contato con il forno.

Messi in posizione i 3 pezzi orizzontali bianchi che fanno da base al barbecue, si applicano i cordoni di adesivo al secondo montante.
Due segmenti di nastro di carta servono per indicare la posizione esatta in cui mettere il montante e impediscono che eventuali dispersioni di adesivo possano sporcare il piano rosso, in un punto estremamente visibile.

Subito dopo aver messo al suo posto il montante anteriore, piccoli aggiustamenti di posizione permettono di farlo rimanere perfettamente perpendicolare e di verificare, nel contempo, che la griglia entri liberamente nelle guide con il necessario gioco.

La canna fumaria

Il piano superiore, che sovrasta forno e barbecue è già stato messo in posizione, con i soliti cordoni di adesivo che fissano il tutto. Il piano ha due aperture per il passaggio dei fumi: una grande, in corrispondenza del barbecue e una più piccola in corrispondenza del forno. Su quest’ultima si applica la valvola di regolazione del tiraggio, fissandola con 4 viti con tasselli, in dotazione.

Un montaggio a parte va fatto per la camicia interna della canna fumaria, formata da 6 elementi di lamiera zincata, che si uniscono con bulloni e dadi, appoggiandosi su una superficie piana.

Il rivestimento in lamiera si applica al primo troncone di canna fumaria, quello più grande, messo su un fianco sul piano di lavoro. Alcune viti messe sul bordo servono soltanto a tenere ferma la lamiera nel momento in cui il tronco di canna fumaria viene messa nella sua posizione, sopra il piano superiore.

Si stende il cordone di adesivo per il fissaggio sul secondo tronco di canna fumaria, prima di mettere anche questo al suo posto.

La costruzione si conclude mettendo l’ultimo elemento della canna fumaria, il comignolo realizzato in “marmotech” tinto nell’impasto.

La finitura

Nella parte bassa della costruzione, ovvero al di sotto del piano di cottura, ogni linea di giunzione fra gli elementi va stuccata usando la stessa malta a presa rapida, utilizzata per l’assemblaggio.

Nella parte alta, invece, dove si sviluppa il maggior calore, le stesse commessure fra i pezzi vanno stuccate con l’adesivo Palazzetti, stendendo il cordone e tirandolo con un dito, quando si lavora d’angolo, o con la spatola, nelle zone piane.

Tutte le parti grezze del basamento e della parte alta devono poi essere ricoperte con la speciale pittura bianca bucciata al quarzo Palazzetti, di cui si stende una prima mano a pennello.

Dopo l’asciugatura si stende una seconda mano, sempre con il pennello, ma subito dopo, passando il rullo appena inumidito, si ottiene la caratteristica bucciatura che rende uniforme ed esteticamente perfetta la costruzione.

Le parti colorate in massa (piani di appoggio e coperchio comignolo) non vanno pitturate, ma devono ricevere un protettivo trasparente che le impermeabilizza e le protegge dagli agenti atmosferici.

Si inserisce a incastro il termometro nella porticina del forno e la si mette in posizione.

Olio decorativo con essenze di Sayerlack | Recensione completa

Da oggi la finitura del legno diventa“profumata”, grazie alle speciale linea di oli decorativi “Essence”

Una novità nel mondo delle vernici viene da Lineablu Sayerlack e si chiama Essence: è un olio decorativo per la finitura del legno che si può dare anche in casa, a finestre chiuse. Sì, perché la caratteristica del prodotto, oltre a non nuocere alla salute, è quella di contenere essenze profumate.

Trattandosi di un olio, l’effetto decorativo della tinta non è coprente, anzi evidenzia le linee della fibratura del legno, di cui esalta la bellezza proteggendolo e lasciandolo di aspetto naturale.

È possibile anche applicare in successione diversi colori per ottenere effetto shabby chic o country.

Colore e profumo

Ogni tinta di olio decorativo è caratterizzata da un’essenza profumata:

  • trasparente: miele
  • bianco: betulla
  • grigio: lavanda
  • tortora: agrumi
  • verde: pino
  • noce scuro: vaniglia

Su cosa si applica

Essence è particolarmente indicato per elementi di arredo interno come sedie, porte, tavoli, mobili, battiscopa, antine ecc. La natura del prodotto, che penetra nel legno lasciandone in evidenza la fibratura, richiede che il manufatto sia grezzo, quindi non ancora trattato. Anzi, è buona norma dare una passata di carta vetrata a grana 150 prima di approcciare la stesura dell’olio decorativo, per predisporre la superficie all’assorbimento più uniforme e regolare.

Facile, veloce e pratico da applicare, il prodotto è pronto all’uso e basta una rimescolata prima di iniziare, per ottenere una stesura molto uniforme.

Anche gli oggetti piccoli come i pomoli dei cassetti si colorano rapidamente e senza inconvenienti, perché l’olio decorativo non cola e non spande.

La stesura con straccio permette di tirare bene il prodotto; può anche essere distribuito a pennello, per poi rimuovere l’eccedenza con lo straccio.

Fra una mano e l’altra è meglio far passare almeno 6-8 ore; prima della stesura va fatta una passata con carta vetrata molto fine (grana 400).

Un’ultima mano di olio decorativo Essence in versione trasparente protegge al meglio la decorazione che risulta ancora più morbida e setosa.

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Lira, il sifone che arreda

Lira presenta SPAZIO BAGNO NT nella nuova colorazione nera

Il sifone salvaspazio ispezionabile, infatti, da oggi è disponibile nella versione nero perlato: una configurazione che trasforma il sifone in un vero e proprio elemento d’arredo, senza rinunciare alla funzionalità.

Grazie alle sue ridotte dimensioni (70 mm di larghezza e 40 mm di spessore) aderisce incredibilmente alla parete di fondo occupando pochissimo spazio, consentendo così di sfruttare al massimo le potenzialità del mobile sotto il lavabo, soprattutto in presenza di cassetti.

SPAZIO BAGNO NT è ispezionabile: un’apertura nella parte anteriore consente, svitando il tappo di chiusura, di rimuovere i residui accumulati nello scarico del sifone.

Per sfruttare al massimo le potenzialità del mobile che contiene il lavabo, si può abbinare il sifone alla PILETTA BASKET BAGNO BASSA, che con un ingombro di soli 60 mm agevola lo scorrimento dei cassetti nei mobili da bagno.

La zona sottolavabo diventa così più ampia e può essere utilizzata come vano in cui riporre in modo ordinato detersivi e asciugamani.

La PILETTA BASKET BAGNO BASSA è dotata di tappo di chiusuraNo Problem”: un dispositivo manuale che permette la chiusura con una semplice pressione digitale e l’apertura mediante il sollevamento del tappo dalla particolare conformazione, evitando così fastidiosi problemi di inceppamento nelle operazioni di apertura e chiusura. Il tappo può essere facilmente rimosso per favorire le operazioni di pulizia.
SPAZIO BAGNO NT e la PILETTA BASKET BAGNO BASSA sono disponibili sia confezionati singolarmente sia in un unico pratico kit.

Il kit è facile da installare: tutti i componenti sono forniti di una lunghezza compatibile con qualsiasi applicazione, dal lavabo più grande a quello più piccolo. Essendo realizzati in polipropilene, è possibile tagliarli agevolmente con un tradizionale seghetto.

Come costruire un separè in legno | Tutti i passaggi illustrati

Questo separè in legno si assembla rapidamente con listelli uniti a mezzo legno e sta in piedi grazie a semplicissime basi quadrangolari

Prima di parlare di separè in legno iniziamo con dire che A prima vista gli shoji non sono molto appariscenti: l’arredo giapponese, infatti, non è per niente ostentato e ha, invece, i suoi punti di forza nella meticolosa cura del particolare, nella finezza e delicatezza dell’insieme, nella funzionalità del tutto.

Ma forse qualcuno si sta chiedendo cosa siano, questi shoji, perchè in effetti dalle nostre parti non è poi così comune vederli. Non ci vuole molto a spiegarlo: sono separè in legno realizzati a quadrettature di 320 mm di lato e chiusi con una speciale carta, detta non a caso giapponese, che vengono impiegati un po’ ovunque nell’arredo domestico nipponico, come porte scorrevoli, antine per armadi, divisori, paraventi, coprifinestre, per lo più montati su binari di legno che fungono da guide di scorrimento.

Tuttavia, la descrizione dice poco, e anche una fotografia non fa realmente capire l’anima di questi delicatissimi separè in legno: per poterli apprezzare davvero bisogna entrare in una casa allestita alla giapponese, passare per quelle porte, intrattenersi in un salottino con un divisorio shoji proprio mentre dall’altra parte sta calando la sera.

Toccando con mano un separè in legno ci si sente proiettati in un mondo molto delicato, accogliente e al tempo stesso particolarmente funzionale. Assistendo al tramonto del sole dietro la carta giapponese, se ne apprezzano i finissimi disegni, che in altre condizioni di luce passano del tutto inosservati.

Listelli Mado

I Giapponesi fanno presto ad assemblare i separè in legno, perché trovano in commercio gli appositi listelli Mado: dei prelavorati con sezione 15×20 mm e incastri a mezzo legno a intervalli utili di 280 mm, disponibili in lunghezze da 320 a 2420 mm adatte per elementi da 1 a 8 file di riquadri. Anche i Tedeschi, che sono più avanti di noi nell’ambito del fai da te, possono acquistare listelli proprio del tipo in uso in Giappone.

Noi Italiani, invece, dobbiamo lavorarci gli incastri oppure scegliere i prelavorati che maggiormente si avvicinano ai Mado: possiamo così adattare la delicata struttura giapponese al nostro temperamento e costruire degli shoji meno fragili, con listelli di sezione più robusta.

La carta giapponese

Tenace e delicata al tempo stesso, la carta giapponese ha una consistenza e una trasparenza intermedia tra quelle della carta da lucido e quelle dei normalissimi fogli bianchi per scrivere ma, a differenza di questi prodotti, non si presenta come superficie uniforme e, pur avendo uno spessore perfettamente omogeneo, mostra (specie in trasparenza) disegni molto fini e delicati. Ricavata dalla paglia di riso, la carta giapponese è reperibile anche in Italia presso i negozi dei belle arti o di articoli per il restauro meglio riforniti sotto forma di grossi fogli oppure in rotoli.

Da soli, i separè in legno non possono assolutamente star in piedi, a meno che vari elementi quadrettati non vengano articolati tra loro e posizionati ad angolo. Ma il separè in legno qui proposto è pensato per poter fungere sia da colonnina luminosa sia da divisorio perfettamente rettilineo, quindi necessita di una base che possa sorreggerlo.

Per poter essere chiuso a colonna, il separè in legno deve essere formato da quattro elementi verticali (o anche da un numero diverso, a patto di modificare le basi), ma la sua altezza può variare in funzione dei gusti di ciascuno, nei limiti dei multipli della quadrettatura.

La carta di riso

Fu introdotta in Giappone intorno al ‘600 e successivamente ricavata dal gampi, una pianta selvatica le cui fibre possiedono una naturale viscosità. Disponibile in fogli, rotoli, tovaglioli, in vari colori e finiture, si trova nei negozi di belle arti e nei grandi centri di bricolage.

Le basi

I singoli telai del separè in legno sono molto leggeri e, per essere sorretti in posizione verticale, non hanno bisogno di molto: fondamentalmente di una base che allarghi il loro spessore e sia quel tanto pesante da non lasciare abbattere la struttura alla minima spinta accidentale. Per ottenere una colonna quadrangolare, prepariamo dei semplici quadrati, sui quali gli elementi vengono fissati in diagonale.

Di conseguenza, se acquistiamo o lavoriamo listelli con intervalli utili tra un incastro e l’altro diversi da 280 mm, dobbiamo anche calcolare misure differenti per la base, tenendo conto che la diagonale deve essere abbondante rispetto alla larghezza degli elementi del paravento, a causa dello spazio occupato dall’articolazione. Per ottenere basi assolutamente precise possiamo lavorare empiricamente, preparando prima il paravento e misurando poi la base che presenta in posizione chiusa. Come già accennato, la forma quadrangolare non è, in realtà, obbligatoria.

Esempi pratici

Per ottenere una colonna a sei oppure otto lati, possiamo costruire per ciascun elemento basi esagonali o ottagonali (in questi casi, in posizione chiusa la colonna luminosa avrà un foro esagonale oppure ottagonale al centro della base); per ottenere una struttura a tre o cinque lati, invece, convengono basi romboidali, con angoli adeguati ai triangoli che restano all’interno quando la base è chiusa (72 e 108° per il pentagono, 120 e 60° per il triangolo). Gli elementi del separè in legno si fissano alla base con chiodini o viti attraverso la traversa più bassa, eventualmente rinforzando la tenuta con un listello aggiuntivo sul retro.

DIFFICOLTA’ Medio-bassa; i telai leggeri si incastrano con facilità. Particolare cura alla loro perpendicolarità TEMPO Una giornata di lavoro, più per curare la precisione che per il lavoro in sé COSTO Circa 75 per pannello ATTREZZATURA Seghetto alternativo, martello, cutter, pennello, strettoi

Cosa serve per costruire un separè in legno fai da te:

  • Listelli ramin sezione 20×20 mm: 8 montanti 1820 mm, 28 traverse 320 mm;
  • Legno MDF spesso 19 mm: 8 quadrati da accoppiare 234×234 mm;
  • gruppini 12 e 40 mm;
  • colla vinilica e attaccatutto;
  • 9 cerniere con relative viti di fissaggio;
  • 16 piedini antiattrito da inchiodare;
  • fondo e smalto di finitura

paravento fai da te

Basi e telai del separè in legno

costruzione telaio di legno

  1. le solide basi quadrangolari si ottengono accoppiando tra loro con semplice colla vinilica due quadrati di MDF e arrotondandone poi i bordi e gli spigoli.
  2. per facilitare gli spostamenti, sotto le basi si applicano, in corrispondenza di ogni angolo, dei piedini antiattrito, che si presentano come chiodi a testa particolarmente large e liscia.
  3. la struttura del paravento si realizza assemblando montanti e traverse a mezzo legno con colla e gruppini.
  4. la carta giapponese, ben tesa si fissa sul retro con adesivo universale o con piccole graffe, e si rifila con un cutter

Come costruire un separè in legno

Chiuso su se stesso il separè di legno diventa una colonna luminosa, semplicemente inserendo al suo interno una piantana alta e stretta con tante lampadine. Così illuminata, la stanza riverbera di una delicata luce soffusa, che fa risaltare i finissimi disegni con cui è ingentilita la carta giapponese, che in condizioni di luminosità diffusa quasi non si vedono.