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Griglia per rampicanti fai da te | Costruzione passo passo

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Una griglia per rampicanti fai da te in ferro con design sferico per giardini e terrazzi, perfetto anche come lampada o portacandele

Una griglia per rampicanti di solo ferro che può avere utilità in giardino o in terrazzo per dare forma a una pianta rampicante, ma può essere anche utilizzata per fare una lampada da appendere o mettere a piantana. Realizziamo un mappamondo stilizzato descritto soltanto da 12 meridiani e 3 paralleli dei quali il centrale è l’equatore.

I meridiani si concentrano ai poli, bloccati all’interno di due corti spezzoni di tubo idraulico. Lo scopo è quello di ottenere una “gabbia” alla quale si possano aggrappare con facilità le piante rampicanti, dando loro una conformazione sferica.

Per questo genere di oggetti, destinati a rimanere in esterni, a contatto con acqua e umidità, caratterizzati per giunta da forme curvilinee da imporre al materiale da costruzione, non potevamo fare altro che scegliere bacchette di ferro a sezione tonda e, date le dimensioni dell’insieme, con un calibro di 6 mm sono più che sufficienti per una buona rigidità. Inoltre, tale misura delle bacchette consente la piegatura senza particolari attrezzi e senza sforzi erculei.

Per fare una griglia per rampicanti sferica di mezzo metro di diametro, i meridiani devono essere lunghi 900 mm, calcolando che dobbiamo piegare ogni bacchetta alle estremità (40+40 mm) per la giunzione coi tubi. Realizzando il polo sporgente verso il basso si ottiene un valido supporto per un eventuale palo di sostegno. Questo suggerisce anche un cambio d’uso della sfera, facendone una lampada per esterni o un portaceri antizanzare, entrambi da appendere sotto un porticato o da usare a piantana con palo.

La dima per piegare il tondino

Nonostante si sia scelto un tondino di sezione ridotta (Ø 6 mm) la piega uniforme a semicerchio va fatta con una dima, non fosse altro per la motivazione di ottenere una serie di meridiani identici all’apparenza.

La dima consiste in un pannello di legno multistrato, truciolare o MDF, l’importante è che abbia spessore sufficiente: per un tondino di questa sezione basta uno spessore di 10 mm. Disegnamo un cerchio di 500 mm di diametro piantando un chiodino al centro del pannello e legando un pezzo di spago lungo 250 mm a una matita.

Modifichiamo poi il tracciato con le reseghe indicate nel disegno, necessarie per bloccare la dima al bancone e far sì che il tondino si possa incastrare a un’estremità, grazie ai due pezzi che formano la controdima.

Realizzazione passo passo

Tagliamo il tondino da 6 mm di diametro in pezzi lunghi 900 mm, bloccandolo sulla morsa. Facciamo restare il punto del taglio molto vicino alle ganasce.
Per eliminare la bava e predisporre alla saldatura le bacchette ottenute diamo una passata di lima a ogni estremità dei pezzi.
Pieghiamo a L ogni bacchetta alle estremità, per una lunghezza di 40 mm, bloccandola nella morsa a circa 45 mm. Una L va fatta in una direzione, mentre all’altra estremità va fatta in quella contraria.
griglia per rampicanti fai da te
Blocchiamo sul bancone la dima e i due pezzi di legno che fanno da controdima: in questo modo la bacchetta può incastrarsi con un’estremità e la possiamo tirare per piegarla intorno alla sagoma.
Tagliamo due spezzoni di tubo idraulico da 1/4” lunghi 50 mm e rifiniamoli con la lima tonda (sui bordi interni) e piatta (su quelli esterni).
Blocchiamo ben saldo nella morsa un primo spezzone di tubo e iniziamo a saldare la prima bacchetta tenendola ferma e orientata correttamente con una pinza grip.
griglia per rampicanti fai da te
Saldati tutti i tondini sul primo lato, appoggiamo il tubo sul bancone e blocchiamo in piedi la griglia per rampicanti che sta iniziando a prendere forma.
Ora si tratta di saldare le altre estremità dei tondini piegati (i meridiani) all’interno del secondo spezzone di tubo. Risultando orientate in basso le pieghe dei tondini, il tubo rimane all’interno della sfera.
griglia per rampicanti fai da te
Prese le debite misure, per distribuirli correttamente, saldiamo i tre paralleli all’interno dei meridiani, sempre tenendoli fermi con la pinza grip. Nel farlo ci dobbiamo assicurare che anche i meridiani siano distribuiti abbastanza uniformemente, soprattutto all’equatore.

Gres porcellanato: il materiale ideale per pavimenti e rivestimenti di qualità

Caratteristiche e vantaggi del gres porcellanato per interni ed esterni

Ormai da diversi anni, il gres porcellanato è diventato una scelta sicura per pavimenti e rivestimenti, grazie alla combinazione di estetica raffinata e prestazioni tecniche elevate. Questo materiale ceramico offre soluzioni versatili che soddisfano le esigenze di design e funzionalità, sia in ambito residenziale che commerciale.

Caratteristiche tecniche del gres porcellanato

Il gres porcellanato si ottiene attraverso un processo di cottura ad altissime temperature, che conferisce al materiale una struttura estremamente densa e compatta, riducendo al minimo la porosità. Questa sinterizzazione lo rende resistente agli agenti chimici, all’usura e all’abrasione, distinguendolo da altri materiali tradizionali come il marmo o il legno, che possono essere più delicati e soggetti a deterioramento nel tempo.

Le principali caratteristiche del gres porcellanato includono:

  • Bassa porosità: la struttura non porosa rende il gres impermeabile ai liquidi, ideale per ambienti umidi come bagni e cucine. Questa proprietà aumenta la resistenza alle macchie e facilita la pulizia e la manutenzione quotidiana.
  • Resistenza meccanica: la notevole resistenza ai carichi e agli impatti lo rende adatto a pavimentazioni con traffico intenso, come centri commerciali, uffici e spazi pubblici.
  • Versatilità estetica: grazie alle moderne tecnologie di stampa digitale, è possibile riprodurre fedelmente l’aspetto di materiali naturali come legno, pietra o cemento, mantenendo le superiori caratteristiche tecniche del gres. Il gres porcellanato effetto legno ad alta definizione è particolarmente apprezzato per unire il calore visivo del legno con la resistenza e la facilità di manutenzione del gres.
gres porcellanato

Innovazione e design: il gres porcellanato sottile

Una delle innovazioni più significative nel settore è l’introduzione delle lastre sottili in gres porcellanato, che hanno rivoluzionato il mondo dei rivestimenti. Queste piastrelle, con spessori ridotti a 3 mm, sono apprezzate per la loro leggerezza e facilità di posa, soprattutto nei progetti di ristrutturazione.

Il basso spessore permette di applicarle direttamente su superfici esistenti, evitando la rimozione dei vecchi rivestimenti e riducendo tempi e costi di intervento. Inoltre, le lastre sottili offrono ampie possibilità estetiche, consentendo di rivestire grandi superfici con un effetto visivo continuo e moderno, ideale per ambienti contemporanei e minimalisti.

Dove trovare il gres porcellanato adatto alle proprie esigenze

Per individuare pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato di alta qualità, è possibile consultare le offerte disponibili presso i principali rivenditori di materiali edili e negozi specializzati. Esistono numerose opzioni che spaziano dai formati tradizionali alle grandi lastre, con finiture che vanno dall’effetto legno alle superfici più moderne.

Ad esempio, la gamma di prodotti in gres porcellanato disponibile sul sito di Leroy Merlin offre soluzioni adatte a diverse esigenze progettuali, combinando estetica e performance.

Gres porcellanato per esterni: resistenza e sicurezza

Il gres porcellanato è anche un’ottima scelta per le pavimentazioni esterne, grazie alla sua resistenza agli sbalzi termici e al gelo. Le piastrelle per esterni vengono sottoposte a rigorosi test per garantirne la durabilità in condizioni climatiche avverse, rendendole adatte per terrazze, balconi, cortili e camminamenti.

Per aumentare la sicurezza, le superfici destinate all’esterno possono essere realizzate con finiture antiscivolo, riducendo il rischio di cadute anche in presenza di acqua o umidità.

Sostenibilità del gres porcellanato

Oltre alle prestazioni tecniche, il gres porcellanato si distingue per il suo basso impatto ambientale. Composto principalmente da materie prime naturali come argille, feldspati e caolini, è un materiale ecologico e riciclabile. Il processo produttivo prevede anche il riutilizzo degli scarti di produzione, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale complessivo.

Le versioni a spessore sottile consentono di risparmiare materie prime e di ridurre il consumo energetico durante la produzione, grazie alla minore quantità di materiale necessaria. Questo rende il gres porcellanato una scelta sostenibile per chi desidera coniugare estetica, performance e rispetto per l’ambiente.

Masterpiuma P5 di Montolit | Nuovo stato dell’arte per tagliapiastrelle e accessori

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In funzione dei più recenti e innovativi materiali ceramici, alcuni sempre più tenaci come il porcellanato o, al contrario, delicatissimi come le piastrelle vetrificate, Brevetti Montolit riprogetta la gamma Masterpiuma P5 e introduce due importanti accessori

Analizziamo i punti tecnici salienti del nuovo progetto Masterpiuma P5, gamma di riferimento fra le tagliapiastrelle All in One, di cui Brevetti Montolit è riuscita a offrire una nuova versione ancora più evoluta ed efficace: i telai in lega leggera sono dimensionati e strutturati nei punti di maggiore sollecitazione con l’inserimento di fazzoletti di rinforzo e nervature che ottimizzano il comportamento della macchina nel caso di tagli su spessorati o porcellanati tutta massa; robuste ali in alluminio pressofuso sono perfettamente integrate nei telai garantendo un sostegno progressivo alle piastrelle di grandi dimensioni anche nel caso di tagli diagonali. La squadra goniometrica, anch’essa maggiorata, può ruotare a destra e a sinistra di 45° e consente tagli precisi in successione grazie al fermo ribaltabile; mantiene la caratteristica Montolit di poter essere richiusa nella sagoma della macchina.

L’impugnatura portarotelle definita ergonomicamente con l’intervento del Polidesign di Milano permette di controllare e modulare ottimamente la forza esercitata attraverso indicatori che guidano l’operatore secondo le esigenze dei differenti materiali, dalle piastrelle strutturate o di alto spessore (fino a 20 mm) fino al sottilissimo mosaico in vetro. Altre caratteristiche sono il doppio sistema di spacco a cavalletto, costruito in polimero antigraffio, ora dotato anche di un nuovo mirino.

La rotella di incisione in carburo di tungsteno con rivestimento in titanio montata direttamente e rigidamente sul corpo in alluminio risulta ben visibile ed è ottimizzata con la geniale doppia affilatura per garantire le migliori prestazioni sia su smalti vetrificati che su piastrelle corrugate o tridimensionali. Garantita per 5.000 metri è, in caso di necessità, di semplice e veloce sostituzione.
Il doppio sistema di spacco a cavalletto si può utilizzare direttamente da chiuso nei tagli usuali (senza richiedere alcun arretramento della maniglia dopo la fase di incisione) e aperto nel caso di tagli diagonali sull’angolo della piastrella o tagli di delicato mosaico. Il cavalletto è dotato anche di un nuovo mirino brevettato che consente di avere sempre ben visibile il riferimento della linea di taglio.
Tutti i componenti della Masterpiuma P5 sono totalmente riciclabili e la macchina è cento per cento Made in Italy. La famiglia delle tagliapiastrelle professionali Masterpiuma P5 comprende i modelli 63P5XL (cm 63×63), 75P5 (cm75x75), 93P5 (cm 93×93), 131P5 (cm 131×131) e 161P5 (cm 161×161). Prezzo a partire da euro 463,00.

Nuovi accessori

Fanno da corollario alla gamma Masterpiuma due importanti accessori. Brevetti Montolit risponde all’esigenza di sorreggere nel modo corretto durante il taglio piastrelle sempre più grandi e sempre più pesanti con Atlas, un supporto elastico universale.

Grazie alla regolazione in altezza, Atlas si adatta perfettamente alle più diffuse tagliapiastrelle in commercio; ma non solo: la caratteristica che ne fa un complemento unico è la possibilità di regolazione della compressione, più dura per supportare piastrelle grandi o spessorate e più morbida per lastre sottili o piastrelle in ceramica delicata.

Atlas, oltre a permettere l’adeguato posizionamento della piastrella durante la fase di incisione, ne consente la discesa al momento della sua separazione fornendo il supporto elastico indispensabile per garantire il miglior risultato. Prezzo consigliato per il pubblico euro 107,00.

Carapax è uno scudo per proteggere Masterpiuma P5 nel trasporto e il rimessaggio. In questi frangenti la macchina è soggetta a ricevere colpi che possono danneggiare i suoi organi vitali.
Carapax è studiato per proteggere le zone delicate senza recare ingombro inutile, essere applicato e rimosso in un attimo, non aggiungere peso e consentire, eventualmente, anche il trasporto dei due supporti Atlas, se presenti.

Carapax è coperto da brevetto per le sue peculiarità e per il design. Il materiale, scelto a seguito di prove di laboratorio e test sul campo, è il polipropilene ad alta densità, leggero e in grado di assorbire gli urti in maniera eccezionale. Prezzo consigliato per il pubblico euro 66,00.

FILA Solutions apre le porte ai visitatori in occasione di Musei d’Impresa: 27 ottobre 2024 dalle ore 14,00

FILA aderisce all’iniziativa “Musei d’Impresa”, promossa da Confindustria Veneto Est, Università Ca’ Foscari Venezia e Gruppo Editoriale NEM.
Nel pomeriggio di domenica 27 ottobre, FILA aprirà le porte del suo Museo aziendale. I visitatori potranno immergersi in un percorso emozionale e interattivo che ripercorre l’evoluzione dell’azienda, nata nel 1943 come produttrice di lucido per scarpe e diventata un punto di riferimento internazionale nella cura e protezione delle superfici. Tra le “attrazioni” del museo, spicca la prima macchina di lavoro che ha segnato il passaggio dall’artigianalità all’automazione, un simbolo tangibile dell’innovazione e del progresso che hanno caratterizzato FILA. Inoltre, si avrà la possibilità di “conoscere da vicino” l’Innovation Center, all’interno del quale si trovano il Laboratorio di Ricerca & Sviluppo e la divisione di Assistenza Tecnica.
Un viaggio nel tempo, un omaggio alle radici, questo è il Museo FILA” dichiara con orgoglio il Presidente Beniamino Pettenon. “Non volevo che andasse perduto il lavoro di chi mi ha preceduto, a cominciare da mio padre e mio zio e tutti i collaboratori che hanno contribuito al successo dell’azienda”.
Parole di soddisfazione anche da parte di Alessandra Pettenon, AD di FILA “Siamo entusiasti di ospitare questo evento e di condividere con il pubblico la nostra storia. Il museo è un luogo dove passato, presente e futuro si incontrano, e rappresenta un orgoglio per tutta la nostra azienda”.
“Musei d’Impresa”, un’innovativa proposta di “turismo industriale”, mira a valorizzare il patrimonio culturale d’impresa e a promuovere i Distretti Culturali Evolutivi. Il Museo FILA, con la sua ricca collezione di macchinari storici, documenti d’epoca e prodotti iconici, è un esempio di come l’industria possa diventare un volano per lo sviluppo culturale e turistico del territorio.
FILA Solutions è un punto di riferimento internazionale nei sistemi per la protezione e manutenzione di tutte le superfici. La “Fabbrica Italiana di Lucidi e Affini” fondata nel 1943, grazie all’attuale Presidente Beniamino Pettenon ha evoluto il suo core business da prodotti per calzature, cere e detergenti domestici a prodotti per la cura delle superfici, con un fatturato 2023 che si attesta intorno ai 22 milioni di euro. Oggi i figli di Beniamino, Francesco ed Alessandra Pettenon, ricoprono la carica di Amministratori Delegati dell’Azienda: una realtà in continua espansione, che conta 103 collaboratori tra l’headquarter e l’Innovation Center di San Martino di Lupari (PD), il Centro di Sperimentazione a Fiorano Modenese nel cuore del Distretto ceramico di Sassuolo e un’organizzazione commerciale presente in Francia, Germania, Spagna, USA, Gran Bretagna e Emirati Arabi.  Il tutto secondo una strategia che mette al centro la sostenibilità: tutti i prodotti sono realizzati con tecnologie a basso impatto, i detergenti contengono ingredienti biodegradabili fino al 98% mentre le formulazioni a base acqua rappresentano l’83% sul totale della produzione.

Novità Kimono 2025: design e sostenibilità a portata di mano

Quando si parla di rinnovare la casa, le idee innovative e i materiali sostenibili diventano alleati indispensabili. Le novità Kimono per il 2025 sono pensate proprio per chi desidera dare un tocco di freschezza agli ambienti, sfruttando materiali ecologici e soluzioni pratiche. Ecco una carrellata di proposte che fanno della facilità di installazione e della bellezza estetica i loro punti di forza

KIWI, pavimento ecologico che sfida l’acqua

KIWI è la soluzione ideale per chi cerca un pavimento resistente, elegante e facile da posare. È un pavimento ibrido, composto all’80% da legno naturale e arricchito con resine e colle prive di PVC, per un impatto ambientale minimo. Con la sua certificazione NALFA, KIWI è resistente all’acqua e perfetto per cucine e bagni, grazie al sistema a incastro che blocca l’acqua e impedisce infiltrazioni tra le doghe. Disponibile in quattro decorazioni eleganti, KIWI è ideale per chi vuole rinnovare casa con materiali che rispettano l’ambiente.

SPC GRANDE PLUS: pavimento vinilico facile e veloce da installare

Se siete alla ricerca di un pavimento pratico da installare, SPC GRANDE PLUS è la scelta giusta. Si tratta di un pavimento vinilico, caratterizzato da decorazioni moderne e dotato di un tappetino in sughero sottile, che facilita la posa e garantisce un comfort ottimale. SPC GRANDE PLUS si adatta a vari ambienti, offrendo una soluzione ideale per chi vuole rinnovare in modo rapido e senza stress.

Amazon Aqua: laminato resistente per ambienti umidi

Per chi ama la resistenza dei pavimenti in laminato ma ha bisogno di un prodotto adatto anche per ambienti umidi, Amazon Aqua è la risposta perfetta. Questo pavimento è specificamente progettato per resistere all’acqua, rendendolo ideale per bagni e cucine. Amazon Aqua è una combinazione di robustezza e design, che garantisce un tocco estetico moderno in qualsiasi ambiente.

DUAL: rivestimento versatile e completamente impermeabile

DUAL è il rivestimento che si adatta sia alle pareti che ai pavimenti, perfetto per chi ama sperimentare e cerca un prodotto di qualità e di facile installazione. Totalmente impermeabile, DUAL non richiede tappetini e si posa con estrema facilità, grazie a un sistema di allineamento preciso e rapido. Ideale per chi vuole un risultato professionale senza complicazioni.

Pannello ecologico: stile e rispetto per l’ambiente

Il pannello ecologico di Kimono rappresenta la scelta green per eccellenza, realizzato interamente con legno riciclato e disponibile in diverse finiture dal design contemporaneo. Questo pannello offre un’alternativa sostenibile per chi desidera aggiungere un tocco naturale alla propria casa. Facile da applicare, è perfetto per gli appassionati di bricolage che vogliono unire estetica e sostenibilità in ogni progetto.

Per ulteriori informazioni: kimono-spa.com

Amantea (CS): nuova apertura per Brico Io

1.100 mq per chi ama casa e giardino

Ore 8.30: eccoci anche ad Amantea !
Abbiamo aperto oggi il nuovo punto vendita Brico io affiliato ad Amantea.

L’imprenditore che apre in affiliazione con noi è Massimo Perri, della società Miccibrico s.r.l.

Il punto vendita è situato presso il Centro Commerciale La Pigna, vicino alla stazione ferroviaria di Amantea, lungo la SS 18 Tirrena Inferiore, storica arteria che collega la Campania alla Calabria

Dispone di un ampio parcheggio a disposizione della clientela.
Oltre 1.100 mq. propone oltre 25.000 articoli nei reparti tradizionali e tecnici del “fai da te”: Utensileria elettrica e manuale, Elettricità, Idraulica, Accessori e Arredo Bagno, Ferramenta, Scaffali, Sistemazione e Arredo casa, Legno, Vernici, Giardinaggio, Arredo giardino, Auto e Bici; affiancati dal nostro corner “L’Outlet del Kasalingo”, dedicato al mondo del tessile, della cucina, della tavola e del piccolo elettrodomestico.
A completare l’offerta un’ampia area dedicata ai prodotti promozionali e stagionali.
I Numeri – 79 negozi a gestione diretta e/o del gruppo Brico io + 39 in affiliazione.
I Servizi – Taglio legno su misura, duplicazione chiavi, tovaglie al taglio
Lo staff – Il personale presente nel punto vendita è a disposizione dei clienti per fornire consigli, consulenze e preventivi gratuiti.
Le Offerte – il volantino realizzato per l’apertura propone una serie di articoli a prezzi vantaggiosi selezionati tra i più rappresentativi dei reparti, con un occhio particolare alla stagionalità.
Il punto vendita aderisce al programma fedeltà Brico io CARD.
Brico io AMANTEA (CS) – c/o Centro Commerciale La Pigna – SS 18 Tirrena Inferiore, 87032 Amantea (CS) – Tel. 0982.1971154
Orario di apertura: Dal lunedì alla domenica: dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00

Campagna rottamazione: FERVI supervaluta l’usato

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In partenza da ottobre la nuova campagna rottamazione di FERVI, dedicata esclusivamente alle macchine utensili

FERVI, azienda di macchine e attrezzature per il settore MRO (Maintenance, Repair and Operations) e fai-da-te, lancia una nuova campagna di rottamazione: acquistando una macchina utensile a marchio FERVI sarà possibile beneficiare di una supervalutazione dell’usato. Concorrono all’iniziativa i prodotti FERVI appartenenti alla categoria macchine utensili, tra cui trapani, torni, fresatrici, segatrici a nastro, macchine per la lavorazione del legno, affilatrici, levigatrici, sabbiatrici e presse.

La macchina utensile da supervalutare può essere diversa da quella da acquistare, a patto che il valore dell’usato sia coerente con quello della nuova macchina selezionata dal catalogo FERVI.

La campagna, valida fino al 31.12.2024, sarà supportata da strumenti digitali e tradizionali per garantire una comunicazione estesa dell’attività e supportare i rivenditori FERVI, distribuiti in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Fondamentale anche in questa campagna, infatti, il canale dei rivenditori FERVI, tramite i quali sarà possibile richiedere la supervalutazione dell’usato. Il successo dell’iniziativa passa sicuramente dalla loro professionalità e consulenza.

Per maggiori informazioni su come accedere alla supervalutazione è possibile contattare il proprio rivenditore di fiducia o l’agente di zona, oppure contattare l’azienda telefonicamente al +39 059767172 o all’indirizzo e-mail: mro@fervi.com 

Con Saratoga “La Doccia” le infiltrazioni d’acqua non sono più un problema

‘LA DOCCIA’ è il nuovo impermeabilizzante di Saratoga che protegge bagni, docce e ambienti umidi in genere.
È un’emulsionato, senza solventi, inodore e pronto all’uso, ideale per impermeabilizzare le fughe tra le piastrelle e tra il bordo della doccia e il muro, preservandoli impermeabili a lungo e prevenendo così possibili assorbimenti o infiltrazioni di vapore e gocce d’acqua.
Se usato regolarmente, Saratoga ‘LA DOCCIA’ mantiene salubri e pulite le cabine docce: minimizza i segni del calcare che opacizzano le pareti in vetro o in policarbonato, evita la formazione di calcare sulle parti cromate e blocca la comparsa di eventuali efflorescenze saline.
Saratoga ‘LA DOCCIA’ è particolarmente indicato per rendere idrorepellenti le superfici quali muri intonacati, mattoni a vista, gres porcellanati, mosaici, clinker, ceramica, laterizi, malte, ecc … (no pietra naturale o cemento grezzo/non levigato). Impermeabilizza le superfici e le mantiene traspiranti, penetrando in profondità, senza creare film superficiali.
Disponibile in maneggevoli flaconi da 330 ml con un pratico erogatore a spruzzo, l’impermeabilizzante ‘LA DOCCIA’ è distribuito da Saratoga Int. Sforza S.p.A. Milano ed è in vendita nei migliori negozi di articoli tecnici, ferramenta, colorifici e nei reparti tecnici specializzati professionali e brico-professionali.

Nuovi Sigillanti Ibridi ad Alte Prestazioni di Saratoga

I ‘SIGILLANTI IBRIDI ALTE PRESTAZIONI’ di nuova generazione il top di gamma della linea Siliconi e Sigillanti Saratoga perché sono realizzati con formulazioni e tecnologie avanzate, garantiscono alte performance, affidabilità e durata nel tempo. Inoltre sono confezionati nella nuova cartuccia ecologica, ottenuta al 100% da plastica riciclata.
Sono sigillanti professionali ultraelastici, antimuffa, senza solventi e inodore, di colore bianco o trasparente nella versione per ambienti interni, anche umidi come bagni e cantine, e di colore bianco o grigio nella versione per ambienti esterni, calpestabile e resistente agli agenti atmosferici.
Proprio perché sono inodore e resistenti a funghi e muffe, in particolare i Sigillanti Ibridi per Interni, sono ideali per le sigillature estetiche sui sanitari, sui piatti doccia, sui profili in alluminio, sui giunti di dilatazione tra più lavabi e sulle fughe tra le piastrelle o tra il muro e le piastrelle.
I ‘SIGILLANTI IBRIDI ALTE PRESTAZIONI SPECIALE INTERNI’ sono particolarmente indicati anche per le finiture di interni su serramenti, muri, pareti pitturate o intonacate a gesso ma possono essere utilizzati su tutti i tipi di materiale, dal legno verniciato al quarzo, dai polimeri più comuni come PVC e ABS (no PE, PP e PTFE) ai materiali ceramici.
I “SIGILLANTI IBRIDI ALTE PRESTAZIONI SPECIALE ESTERNI” hanno un’elasticità tale da essere utilizzati come sigillante basso modulo per giunti delle pareti divisorie in cartongesso, legno o legno composito, per giunti di dilatazione su prefabbricati, coperture di vari materiali (compresi PC e PMMA), tra pannellature in polistirolo e poliuretano (EPS, XPS, pannelli sandwich in genere) e per sigillature di scale in interni. Sigilla permanentemente anche su pannelli in lana minerale, metalli verniciati e non, ceramica e vetro.
Tutti i SIGILLANTI IBRIDI ALTE PRESTAZIONI grazie alla loro elevata elasticità in tutti i cicli termici assorbono efficacemente i movimenti di contrazione e dilatazione dei giunti dovuti alle variazioni di temperatura e agli assestamenti dei materiali.
Tutti i ‘SIGILLANTI IBRIDI ALTE PRESTAZIONI’ sono di grande resa estetica e perfettamente sovraverniciabili.
Distribuiti da Saratoga Int. Sforza S.p.A. Milano, sono in vendita in cartucce da 280 ml nei migliori negozi di articoli tecnici, ferramenta, colorifici e nei reparti tecnici specializzati professionali e brico-professionali.

Portabottiglie fai da te | Realizzazione passo passo

Un portabottiglie fai da te costituito da moduli identici, ognuno fatto con quattro listelli incrociati a coppie e uniti con un segmento trasversale; ogni modulo si unisce a quello superiore con spine di faggio e a quello di fianco mediante una tessera

Questo mobile portabottiglie fai da te sembra un comune grigliato doppio, in realtà è costituito da singoli moduli di due coppie di listelli più uno di collegamento nel centro. Il vantaggio di questa soluzione è la grande versatilità di configurazione che permette di impilare e affiancare moduli, consentendo di realizzare un mobile basso e lungo, stretto e alto, largo e alto oppure con forma triangolare, a U ecc.

Ogni modulo costruttivo è formato da quattro listelli a sezione 33×33 mm con identica lunghezza ed estremità troncate a 45°. A coppie, i listelli si uniscono con angolo di 90° con incastro a mezzo legno, poi ogni coppia si unisce con un’altra tramite un listello fissato al centro dell’incrocio. Ogni modulo si può unire con un modulo messo sopra tramite 4 spine di faggio (una per ogni listello) messe verticali sulla faccia tagliata a 45°.

È evidente quanto sia banale la costruzione, che non presenta difficoltà, ma richiede grande precisione per ottenere moduli tutti identici, in modo che combacino gli incastri e le giunzioni dell’insieme.

Per questo è fondamentale realizzare una dima per tagliare in serie i segmenti di legno e segnare sempre nella stessa posizione lo scarico per l’incastro a mezzo legno.

Allo stesso modo, in serie si fanno i fori per le spine che devono combaciare ed essere perpendicolari alla superficie. Per questo si usa uno stratagemma improvvisando una dima di fianco al banco da lavoro.

Come completamento del mobile, è necessario un elemento superiore (top) che può essere un ripiano, ampio tanto da assecondare la conformazione scelta, oppure un vassoio che sia facilmente asportabile per servire in tavola vino e stuzzichini.

Portabottiglie vino fai da te – Costruzione passo passo

Il progetto

Dopo il primo taglio a 45°, si porta il listello di pino allo scontro nella dima e se ne esegue un altro, poi un altro, sino a ottenere il numero di pezzi necessari.
A metà di ogni pezzo, si realizza uno scarico per l’incastro a mezzo legno. Si fa una serie di tagli paralleli e si rimuove ciò che resta con uno scalpello.
Per eseguire i fori perpendicolari alla faccia obliqua, si deve fissare un listello lungo al fianco del banco, con un’inclinazione di 45° (a) e, su questo, si fissa un riscontro (b) in modo che il pezzo da forare (c) abbia la faccia superiore (d) a filo del piano. Così si può usare un aggiuntivo a colonna per trapano.
Si uniscono due pezzi inclinati con un segmento trasversale spalmando le superfici con colla vinilica e applicando una vite al centro per parte.
La testa della vite va mandata sotto filo piano in modo da poter applicare su ogni lato un altro pezzo inclinato attuando un perfetto incastro a mezzo legno.
Avendo messo soltanto colla per l’incastro, è bene mettere subito in pressione i pezzi, garantendo così la massima tenuta dell’insieme.
Questo elemento, formato da quattro listelli incrociati a coppie, unite da un segmento traverso, è come un mattoncino che può essere affiancato o sovrapposto.
Fondamentali, per un assemblaggio sicuro e regolare, sono i fori Ø 8 mm eseguiti perpendicolarmente e in posizione corrispondente sulle facce piane di ogni listello, sopra e sotto, per poter applicare le spine di faggio.
Per legare due moduli affiancati si preparano delle tessere troncando un listello di sezione 33×5 mm; la larghezza deve essere la stessa dei listelli, mentre la lunghezza va calcolata in modo che possa coprire due facce affiancate.
Le tessere hanno fori di diametro 8 mm come le spine sulle quali devono calzare. I fori devono cadere nel punto giusto per avere il perfetto allineamento delle tessere con i moduli; per questo è necessaria molta precisione.
Il montaggio si sviluppa completando man mano ogni piano della costruzione. C’è immediatamente una grande sensazione di stabilità.
La profondità del modulo, quindi della costruzione, è determinata dal segmento che congiunge gli incroci frontali e quelli posteriori. In questo caso si tratta di allestire un portabottiglie fai da te, ma nulla vieta di valutare misure maggiori per un utilizzo differente del mobile, per esempio come libreria o portariviste.

Portabottiglie fai da te – Tante possibilità per un assemblaggio creativo e a misura di spazio