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Einhell TE-BJ 18 Li | Fresatrice orizzontale per giunzioni a lamello

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Il sistema di giunzione a lamelli fornisce due vantaggi: rapidità e precisione. Per metterlo in pratica, però, serve una fresatrice orizzontale con diverse possibilità di regolazione, meglio se a batteria

Il numero degli elettroutensili che utilizzano le batterie al litio 18 V Power XChange è in continuo aumento e ora il catalogo Einhell annovera anche una validissima fresatrice orizzontale per l’esecuzione delle giunzioni del legno con i lamelli. La validità di una macchina non si misura solo in robustezza, ma anche nella qualità (precisione e solidità) delle regolazioni che consentono di affrontare i casi più disparati. Inoltre, trattandosi di un dispositivo per fare giunzioni, è fondamentale anche l’assenza di giochi delle parti in movimento e le tolleranze minime, che permettono bassissime occasioni di errore.

Tutto questo è appannaggio della fresatrice orizzontale TE-BJ 18 Li, una macchina dalle dimensioni contenute, che si impugna in modo naturale e saldo; provandola si ha una netta sensazione di robustezza dei materiali: gli stantuffi di scorrimento sono ben dimensionati; la piastra d’appoggio, la guida ad angolo e la battuta regolabile sono in metallo spesso. La guida ad angolo può essere inclinata da 0° a 90°; nella posizione 0°, 45° e 90° ha uno scatto che permette la rapida impostazione dei valori più frequentemente usati. Ovviamente è possibile bloccare la regolazione su qualsiasi altro valore intermedio. Lo spessore di lavoro si imposta con la battuta regolabile, sino a un valore massimo di 40 mm, quindi con possibilità di giuntare centralmente spessori sino a 80 mm.

Il motore porta rapidamente e senza contraccolpi l’utensile a regime (6500 giri/min); la fresa ha Ø 100 mm, spessore 4 mm e foro centrale da 22 mm. L’escursione degli stantuffi consente una profondità massima di fresatura di 20 mm. Al posto del sacchetto antipolvere si può usare un comune aspiratore (l’innesto ha diametro standard). La sostituzione della fresa è agevolata dal pulsante di blocco della rotazione dell’asse secondario. La fresatrice orizzontale TE-BJ 18 Li-Solo costa euro 116,95.

Regolazione della profondità di fresatura

Eventuali regolazioni di precisione della profondità si possono fare allentando il controdado di ritenzione e ruotando la vite di riscontro che va in battuta sul nottolino.

Ribaltamento della guida ad angolo

Nei casi in cui sia necessario applicare lamelli con angoli compresi fra 0° e 90°, si regola l’inclinazione della guida ad angolo rilasciando l’apposita leva: una tacca rossa indica il valore sulla scala graduata.
Quando la guida è completamente ribaltata (angolo di 90°) lo spessore del legno lavorabile è fisso. La tacca rossa laterale indica il centro della fresa.

Montaggio e settaggio della battuta regolabile in altezza

La battuta regolabile ha un sistema a cremagliera che ne permette la regolazione precisa, mentre due elementi laterali abbracciano la guida ad angolo consentendo lo scorrimento e la tenuta.
La battuta regolabile si inserisce sulla guida ad angolo dall’alto e si fa ruotare la manopola della ruota dentata, facendo scendere la battuta verso il basso.
La levetta a destra della battuta serve per bloccare e sbloccare lo scorrimento; ruotando la manopola della cremagliera si regola con precisione l’altezza di lavoro della fresa: questo valore, di solito, corrisponde alla metà dello spessore dei pezzi da giuntare.

Riparazione facile delle cerniere: i kit Wolfcraft per restaurare le sedi viti

Due set completi che consentono di riparare le cerniere divelte, lato mobile o lato anta, per il cedimento delle sedi viti

Il cedimento delle viti che tengono le cerniere delle ante è un incidente che accade con una certa frequenza a causa dei materiali, di un errato montaggio o per uno scontro. A seconda dei casi, può succedere che lo sfilamento avvenga sul lato del corpo del mobile oppure sugli attacchi lato anta. La diversa configurazione dei due attacchi impone un approccio specifico per porre rimedio al danno. In tutti i casi, mettere viti più lunghe serve a poco (dato lo spessore ridotto dei pannelli che compongono il mobile), mentre sono risolutivi i due set Wolfcraft di queste pagine, completi di tutto ciò che serve per riparare, lato mobile o lato anta, due cerniere che hanno subito lo sfilamento con rottura delle sedi delle viti.

Set riparazione cerniere lato mobile

Il set Wolfcraft n. 4657000 serve per la riparazione di cerniere a tazza i cui normali attacchi hanno ceduto prendendo laschi che impediscono la necessaria tenuta delle viti. Scopo di questo set è il ripristino delle sedi delle viti nell’esatta posizione delle originali, in modo che nulla cambi rispetto alla situazione originale, sia sotto il profilo funzionale, sia estetico. Le sedi delle viti vengono ricostruite allargando i fori slabbrati per inserire bussole truciolari esternamente, filettate a passo metrico internamente. Il set è formato da 11 pezzi e comprende gli utensili necessari per completare il lavoro e le parti di ricambio sufficienti per rimettere a posto in modo robusto due cerniere sfilate dal lato corpo del mobile. Sono inclusi: 1 punta HSS rullato con diametro 6 mm; 1 arresto di profondità per la punta, con relativa chiave a brugola; 1 bit svasatore con codolo esagonale; 4 boccole filettate; 4 viti M4 a testa svasata, impronta PH2. Il set Wolfcraft 4657000 ha un prezzo indicato per il pubblico di euro 10,99.

Regoliamo la profondità di foratura misurando la sporgenza della punta, rispetto all’arresto di profondità. Lo facciamo direttamente sullo spessore del fianchetto del mobile; al termine stringiamo la vite con impronta esagonale che blocca l’arresto di profondità sulla punta.
Agendo esattamente in corrispondenza dei due fori preesistenti, si procede con l’allargamento con la punta di Ø 6 mm, portandola a fondo sino al contatto dell’arresto di profondità sulla superficie.
Con il bit svasatore in dotazione facciamo una leggerissima passata all’imboccatura del foro: la rimozione dei detriti e lo svaso creato agevolano la successiva applicazione della bussola filettata.
Le bussole hanno un taglio frontale necessario per l’applicazione con un cacciavite a taglio di misura medio-grande. Le avvitiamo sino a mandarle bene sotto filo piano.
Non resta che rimettere in sede la cerniera originale fissandola però con le viti in dotazione con il set (passo metrico M4). Restano completamente disponibili tutte le regolazioni operabili sulla cerniera per il corretto allineamento dell’antina.

Set riparazione cerniere lato anta

Il set Wolfcraft n. 4658000 serve per la riparazione del fissaggio di cerniere a tazza sul lato dell’anta. Anche in questo caso sono inclusi nel set tutti gli accessori e i ricambi necessari per completare il lavoro su due cerniere. Questa volta si tratta di applicare una piastrina di supporto di acciaio spazzolato che permette il bloccaggio saldo della cerniera e maschera esteticamente il danno creatosi con il suo sfilamento. Il set include 2 piastre di montaggio 90×90 mm; 14 viti a testa svasata, di cui 4 leggermente più lunghe; 1 punta per cerniere autocentrante. Il set Wolfcratf n. 4658000 ha un prezzo consigliato per il pubblico di euro 15,99.

Nel caso di sfilamento della cerniera di un’anta è molto frequente la rottura dello strato superficiale di nobilitazione, oltre allo strappo delle fibre della tazza e nelle sedi delle due viti di tenuta. Tutto questo avviene in un punto ad alta visibilità e ogni tentativo di recupero con adesivi e stucchi, oltre a non essere efficace meccanicamente, non consente neppure un sufficiente risultato estetico.
Le dimensioni delle piastrine incluse nel set sono più che sufficienti nella maggioranza dei casi per ricoprire l’estensione del danno.
Inseriamo la cerniera su una piastrina, la mettiamo in posizione sull’anta ed eseguiamo i fori pilota usando la punta centratrice che garantisce centratura del foro e corretta profondità d’esecuzione.
Fissiamo la piastrina metallica usando 5 delle viti corte fornite con il set. Teniamo sempre inserita la cerniera nel foro in modo da essere sicuri della sua corretta posizione e non stringiamo troppo le viti, per evitare spanamenti delle sedi.
Per fissare la cerniera è necessario fare i fori nella piastrina metallica; per questo utilizziamo nuovamente la punta centratrice. Per essere sicuri del corretto allineamento della cerniera, teniamola in linea usando la squadra a cappello.
Fissiamo la cerniera con due viti, scegliendole fra quelle più lunghe date in dotazione con il set. Anche in questo caso non dobbiamo eccedere con la forza di torsione impostata sull’avvitatore: meglio completare il serraggio con un cacciavite.

Riflessioni sulle complicazioni dell’evoluzione tecnologica

Tratto da “Far da sé n.534 – Dicembre 2023/Gennaio 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Si è scritto molto su tutto questo, anche cose divertenti che stigmatizzano come la tecnologia, a volte, pur avendo l’obiettivo di semplificarci la vita, ce la complica: succede quotidianamente a ciascuno di noi e questi episodi, legati a complicazioni dell’evoluzione tecnologica, ci portano a volte a ridimensionare il nostro entusiasmo per le innovazioni.

Nel dossier di questo numero analizziamo una case history davvero interessante e di estrema attualità: il passaggio dalla caldaia a condensazione (colpevole di alimentarsi a gas, le cui emissioni sono responsabili del cambiamento climatico, con i conseguenti disastri naturali di cui tutti abbiamo oggi esperienza diretta) a un complesso sistema di riscaldamento/produzione acqua calda ecologico (con qualche riserva, come vedremo) che proponiamo da pagina 12.
Il sistema è composto da una pompa di calore (alimentata a elettricità) aiutata da una serie di dispositivi, fra cui una caldaia a condensazione, necessaria per i periodi più freddi, due puffer, per l’accumulo dell’acqua calda, un impianto fotovoltaico, che ha il compito di alleggerire la fornitura di elettricità, completo di batterie per lo stoccaggio dell’energia elettrica non consumata.
Tutto ciò non rende autonomi dalle forniture di rete, nemmeno per ciò che concerne l’energia elettrica, che tra l’altro viene prodotta da fonti rinnovabili solo per una percentuale indicata nella bolletta (nel caso in questione, solo il 42%), mentre il resto viene prodotto utilizzando combustibili fossili. Molti gli incidenti di percoso nella realizzazione di questo impianto da parte dei tecnici, forse ancora con poca esperienza in materia, non poche le difficoltà di gestione per l’utilizzatore e sorvoliamo sulla spesa che si è dovuta affrontare, peraltro indicata nell’articolo.
La caldaia a condensazione resta, a mio avviso, il punto più alto dell’efficienza in termini di resa, di dimensioni, di funzioni svolte per scaldare tutta una casa e produrre contemporaneamente acqua calda istantanea, in quantità, senza bisogno di un accumulo. La manutenzione davvero poca, una volta l’anno (per legge), con l’intervento dell’installatore per la prova dei fumi e pochi settaggi per una resa ottimale di questa macchina che, come detto, ha il neo di utilizzare combustibili fossili.

Comunque, siccome questo passaggio da caldaia a condensazione a sistemi più complessi e volti nel tempo a inquinare meno l’aria, diventerà obbligatorio, ci pare che un fardasé, sempre avanti su tutto, non possa ignorarne i segreti.

Bonus barriere architettoniche | il ruolo cruciale degli infissi

Nell’era dell’inclusività, l’architettura e il design si trovano di fronte a una sfida significativa: quella di rendere gli spazi abitativi e lavorativi accessibili a tutti. Le barriere architettoniche, ovvero quegli ostacoli fisici che limitano la mobilità individuale, sono da tempo al centro di un dibattito che mira a promuovere soluzioni efficaci per la loro eliminazione. In questo contesto, risulta l’importanza degli infissi, elementi spesso sottovalutati, ma che giocano un ruolo fondamentale nell’accessibilità degli edifici.

Bonus barriere architettoniche: un incentivo per l’inclusività

Il governo italiano ha introdotto un’iniziativa significativa per promuovere l’eliminazione delle barriere architettoniche: il bonus barriere architettoniche. Questo incentivo fiscale permette di detrarre il 75% delle spese sostenute per interventi di adeguamento degli immobili, con l’obiettivo di renderli più accessibili. La detrazione è distribuita in cinque quote annuali, e ciò che lo rende particolarmente attraente è la possibilità di cedere il credito, ottenendo così uno sconto immediato in fattura. Per maggiori informazioni e per scoprire come accedere a questo bonus, è possibile consultare le linee guida ufficiali, che forniscono dettagli approfonditi sulle modalità di applicazione e i requisiti necessari.

Requisiti tecnici per le finestre

Per poter usufruire del bonus, gli interventi devono rispettare specifici requisiti tecnici che mirano a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli spazi. I serramenti , in particolare, devono essere progettati per facilitare l’ingresso e il movimento all’interno degli ambienti. Questo significa che devono essere facilmente manovrabili, non presentare barriere o soglie elevate e garantire un’adeguata visibilità. La scelta di finestre conformi a questi standard è quindi un passo cruciale per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la creazione di un ambiente inclusivo.

bonus barriere architettoniche

Il processo di accesso al bonus e il ruolo dei rivenditori

Il processo per accedere al bonus richiede una certa “esperienza” in termini normativi e burocratici: per questo, è fondamentale affidarsi a professionisti del settore che possono offrire una consulenza adeguata e guidare i cittadini attraverso le varie fasi. I rivenditori specializzati, in questo caso, diventano un punto di riferimento per chi cerca di approfittare di questa opportunità, fornendo non solo i prodotti conformi ma anche un supporto amministrativo per la gestione delle pratiche necessarie.

Verso un futuro senza barriere

L’eliminazione delle barriere architettoniche è un obiettivo che va oltre il mero adeguamento strutturale; è una questione di civiltà e di diritti. Il bonus barriere architettoniche rappresenta un’opportunità non solo per migliorare l’accessibilità degli edifici ma anche per sensibilizzare la società sull’importanza di un’architettura inclusiva. Attraverso l’adozione di infissi adeguati e la rimozione di ostacoli fisici, è possibile contribuire a costruire un futuro in cui ogni individuo possa godere pienamente degli spazi condivisi, senza limitazioni.

Finestre in PVC | Come scegliere il giusto tipo di vetro

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Nell’ambito delle soluzioni abitative e nell’architettura moderna, l’attenzione verso la sostenibilità energetica e la sicurezza domestica ha assunto un ruolo centrale. La scelta di elementi quali le finestre, in particolare, riveste un’importanza cruciale, non solo in termini estetici, ma anche per quanto concerne l’efficienza energetica e la protezione dell’abitazione. In questo contesto, le finestre in PVC rappresentano una soluzione ottimale, combinando durabilità, isolamento termico e un’ampia gamma di opzioni personalizzabili.

L’importanza del vetro nelle finestre in pvc

Il vetro rappresenta uno degli elementi chiave nella composizione di una finestra, influenzando direttamente le prestazioni termiche e acustiche dell’elemento. La selezione del giusto tipo di vetro è pertanto essenziale per garantire un efficace isolamento e, di conseguenza, un tangibile risparmio energetico.

Tipologie di vetro: caratteristiche e applicazioni

  • Vetro singolo: Nonostante sia la soluzione meno costosa, offre prestazioni isolanti limitate e non è consigliato in contesti che richiedono elevata efficienza energetica.
  • Vetro doppio: Composto da due lastre di vetro separate da uno spazio vuoto o riempito con gas inerti, offre un buon compromesso tra costi e prestazioni isolanti.
  • Vetro triplo: Con tre lastre di vetro e due camere d’aria o gas, rappresenta la soluzione di punta per l’isolamento termico e acustico.
  • Vetro basso emissivo: Dotato di un sottile strato metallico, riduce la perdita di calore verso l’esterno, mantenendo un elevato livello di trasparenza.

La scelta del gas di riempimento

Il gas contenuto tra le lastre di vetro influisce notevolmente sulle prestazioni isolanti della finestra. I gas più comunemente utilizzati sono l’argon e il kripton, selezionati per le loro eccellenti proprietà di isolamento termico.

La sicurezza: un aspetto da non trascurare

La sicurezza delle finestre è un altro aspetto fondamentale da considerare. L’adozione di soluzioni come le finestre antisfondamento rappresenta un passo avanti significativo nella protezione della propria abitazione da tentativi di effrazione, garantendo al contempo un design elegante e moderno.

Il vetro antisfondamento, essenziale per garantire un buon livello di sicurezza, è prodotto attraverso un processo di stratificazione di più lastre di vetro, unite tra loro mediante una speciale pellicola. Questa struttura conferisce al vetro una resistenza elevata e garantisce protezione anche in caso di rottura, poiché si infrange con difficoltà e non produce frammenti pericolosi.

Inoltre, esistono diverse tipologie di vetri blindati, classificati in base alle loro caratteristiche e spessori, tra cui:

  • Vetri antiferita: con uno spessore di 7 mm, non generano frammenti pericolosi in caso di rottura.
  • Vetri antivandalismo: con uno spessore che raggiunge i 20 mm, ritardano ogni eventuale tentativo di effrazione.
  • Vetri antiproiettile: superano i 30 mm di spessore e sono progettati per resistere a colpi di arma da fuoco.

La scelta delle finestre antisfondamento non solo assicura una barriera contro tentativi di effrazione, ma offre anche vantaggi quali un ottimo isolamento acustico e termico, favorendo il risparmio energetico e migliorando la qualità della vita all’interno dell’abitazione. Inoltre, in caso di rottura accidentale, il vetro si frantumerà in piccoli pezzi arrotondati non taglienti, evitando il rischio di ferite.

Normative e certificazioni

È essenziale che le finestre in PVC e i vetri selezionati siano conformi alle normative vigenti e possiedano certificazioni che ne attestino le prestazioni energetiche, come la certificazione CE e la marcatura energetica.

Quale vetro scegliere?

La scelta del vetro appropriato per le finestre in PVC deve essere effettuata con attenzione, valutando attentamente le specifiche esigenze dell’ambiente e le caratteristiche dell’abitazione. Un’analisi accurata, che tenga conto di fattori quali l’orientamento dell’edificio, il clima locale e le esigenze specifiche dell’utente, guiderà verso la selezione del vetro più adatto, garantendo un equilibrio ottimale tra comfort, risparmio energetico e sicurezza.

Leggi anche: Cos’è il PVC | Caratteristiche, utilizzi e vantaggi

Trama rinnovata per PRODESO HEAT GRIP 5 SYSTEM, l’intelligente soluzione che sconfigge il freddo

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Progress Profiles propone la versione rivisitata del suo sistema di riscaldamento elettrico brevettato per offrire minimo ingombro e massima efficienza

Addio a radiatori ingombranti e antiestetici termosifoni: che si tratti di un’abitazione, un ufficio, un hotel o una palestra, durante una ristrutturazione che punti a ottimizzare gli spazi è importante ridurre ai minimi termini gli elementi troppo voluminosi, senza rinunciare al comfort. Mossa dalla continua ricerca di innovazione per anticipare le richieste di posatori e utenti, Progress Profiles ha presentato una nuova versione di PRODESO® HEAT GRIP 5 SYSTEM, il sistema di riscaldamento elettrico che coniuga funzionalità e design, migliorato nella trama e nelle prestazioni.

L’azienda, leader mondiale nella produzione di profili tecnici e decorativi e di sistemi di posa, ha brevettato questo sistema di riscaldamento elettrico disponibile in due spessori, ideale non solo per i pavimenti che devono ancora essere posati, ma anche per i rivestimenti. Collocato solo dove necessario, consente di eliminare dagli ambienti i radiatori, donando comfort alle zone scelte in modo immediato e garantendo nel tempo un significativo risparmio energetico. PRODESO® HEAT GRIP SYSTEM, infine, può essere alimentato da fonti di energia rinnovabile, rispondendo alle richieste dei consumatori sempre più attenti a un utilizzo responsabile delle risorse.

PRODESO® HEAT GRIP 5 SYSTEM

PRODESO® HEAT GRIP 5 MEMBRANE, PRODESO® HEAT GRIP 5 CABLE e PRODESO® HEAT GRIP 5 THERMOSTAT KIT sono gli elementi che costituiscono PRODESO® HEAT GRIP 5 SYSTEM. La membrana è stata completamente rinnovata nella geometria per essere ancora più performante della versione precedente: estremamente sottile, unisce a soli 5,5 mm di spessore proprietà desolidarizzanti e impermeabilizzanti che permettono di installarla su supporti fessurati o in fase di ritiro igrometrico. Facile e veloce da posare ha inoltre il vantaggio di ridurre le tempistiche in cantiere, agevolando le ristrutturazioni più complesse. Il sistema è disponibile nella versione autoadesiva PRODESO® HEAT GRIP 5 STICK, per ottenere risultati perfetti in presenza di pavimentazioni preesistenti, in compensato o in metallo.

PRODESO® HEAT GRIP 8 SYSTEM

Ritroviamo gli stessi elementi anche in PRODESO® HEAT GRIP 8 SYSTEM. Con uno spessore di 8,5 mm, la membrana in polietilene è provvista inferiormente di un tessuto non tessuto in polipropilene termosaldato che ne garantisce il fissaggio al supporto. La sua trama assicura un perfetto ancoraggio del cavo scaldante e garantisce una resistenza allo strappo del pavimento molto elevata, mentre i cavi di ultima generazione sono formati da resistenze montate in parallelo lunghe 60 cm che, se danneggiate, non interrompono il funzionamento dell’intero sistema.  Raggiungendo la lunghezza di ben 157,80 metri, questi ultimi consentono di riscaldare superfici molto ampie e rendono quindi PRODESO® HEAT GRIP 8 SYSTEM adatto ai grandi spazi, come ad esempio le saune e le piscine. Il termostato digitale all’avanguardia, infine, si collega direttamente ai dispositivi Android o Apple tramite rete WiFi, permettendo di accendere, spegnere e regolare il sistema comodamente da smartphone o tablet anche a distanza. PRODESO® HEAT GRIP SYSTEM amplifica i vantaggi del riscaldamento elettrico grazie alla sua realizzazione con materiali di alta qualità e alle prestazioni eccellenti: fattori essenziali per Progress Profiles, che, ancora una volta, anticipa le richieste di posatori e consumatori offrendo il perfetto connubio tra estetica ed efficienza con un prodotto indispensabile nella stagione fredda.

Sempre meno spessore, sempre più aderenza: Progress Profiles presenta nuove membrane dalla funzionalità senza precedenti 

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La continua ricerca e l’attenzione verso le richieste dei posatori hanno permesso di portare nel settore della ceramica soluzioni perfezionate che incontrano le esigenze più complesse

La ricerca non si ferma mai per Progress Profiles, leader mondiale nella produzione di profili tecnici e decorativi di finitura e sistemi di posa. Grazie all’impegno costante dedicato alla ricerca e sviluppo di prodotti all’avanguardia, l’azienda continua a innovare per andare incontro in modo sempre più puntuale alle esigenze dei posatori, spesso alle prese con problemi legati alla ristrutturazione. L’azienda ha presentato quindi quattro nuove membrane che si uniscono alla già vasta gamma di soluzioni per l’indoor e l’outdoor, in grado di interpretare e accogliere ogni esigenza estetica e funzionale.

L’evoluzione tecnologica, unita all’uso di materiali di alta qualità, ha permesso innanzitutto lo sviluppo di una membrana straordinariamente sottile, PRODESO® DRAIN 4, dello spessore di soli 4 mm,che supera le prestazioni delle precedenti offrendo significativi vantaggi: l’installazione diventa, infatti, ancora più agevole e precisa, e i tempi di posa si riducono. La nuova membrana assicura inoltre alle pavimentazioni posate negli ambienti interni una durata senza precedenti: si evita così di ricorrere, nel tempo, a costosi interventi di manutenzione.

Il modello si compone di una lastra in polietilene ad alta densità (HDPE) di colore ciano provvista di rilievi quadrati alti 4 mm. Sulla sua parte superiore è termosaldato un tessuto non tessuto in polipropilene di colore bianco, permeabile all’acqua; in quella inferiore è incollato uno spunbond in polipropilene che garantisce l’incollaggio della membrana al supporto.

Grazie alla sua proprietà desolidarizzante e all’elevata capacità che le permette un corretto sfogo del vapore, PRODESO® DRAIN 4 è la soluzione perfetta anche in caso di supporti problematici, come il legno e i massetti fessurati, o di sovrapposizione. La membrana, infatti, neutralizza i movimenti differenziali che possono nascere tra supporto e pavimentazione, evitando che le piastrelle subiscano danneggiamenti; non vincola inoltre al rispetto dei giunti di frazionamento del supporto se presenti. L’adesivo utilizzato per la posa della pavimentazione asciuga in modo rapido e uniforme per merito delle cavità che si creano tra il tessuto drenante in polipropilene e la lastra in polietilene: queste favoriscono infatti una microventilazione, riducendo drasticamente la risalita dei triacetati presenti negli adesivi e la comparsa di efflorescenze nelle fughe. In caso di riscaldamento a pavimento, infine, questa “camera d’aria” consente una migliore distribuzione del calore e una riduzione dell’inerzia termica.

Nella versione per l’esterno dallo spessore minimo di 8 mm, PRODESO® DRAIN 8 SYSTEM, la membrana si completa con una bandella in polietilene e polipropilene elastico e con un adesivo bicomponente impermeabile, che permette di ottenere una corretta impermeabilizzazione dei rivestimenti outdoor e di ridurre la migrazione di resine in superficie. Entrambe le versioni, per interno ed esterno, sono infine pratiche e veloci da installare, per facilitare i posatori e rendere semplici anche le ristrutturazioni in apparenza più complicate.

La massima aderenza è, infine, una caratteristica indispensabile per prevenire problemi comuni come crepe, spostamenti delle piastrelle e conseguenti distaccamenti: ed è con questo obiettivo che sono state realizzate le membrane  PRODESO ECO e PRODESO ECO STICK, ora completamente rinnovate. I quadrati che compongono la trama di queste ultime sono stati infatti ripensati per ottenere il 40% in più di adesione: grazie alla nuova dimensione da 1cm X 1cm, i canali tra un quadrato e l’altro sono aumentati notevolmente, permettendo una maggiore capacità di sfogo del vapore. Entrambe le proposte si distinguono dunque per l’elevata capacità di impermeabilizzazione, che le rende perfette per la posa in ambienti interni a contatto con l’acqua se utilizzate in combinazione con PROBAND 150 e PROBAND KOLL, rispettivamente un nastro in polietilene rivestito su ambo i lati con tessuto non tessuto in polipropilene e adesivo bicomponente, anch’essi impermeabili. Bagni, saune e cucine vengono così preservati a lungo: diminuisce quindi notevolmente il rischio d’infiltrazioni, spostamenti delle piastrelle e problematiche legate alla salubrità delle stanze interessate. Sulla parte inferiore di PRODESO ECO STICK, inoltre, è presente un adesivo, protetto da una pellicola mono-siliconata, che garantisce il perfetto fissaggio al supporto e facilita i posatori al momento della messa in opera. La particolare conformazione raggiunta permette infine alle membrane di essere ancora più elastiche e maneggevoli, assicurando ristrutturazioni brevi ed efficaci. Presso lo stand A15, padiglione 31, di Progress Profiles sarà possibile toccare con mano le novità presentate dell’azienda, che non smette di dedicare tempo e sperimentazione alla ricerca di soluzioni all’avanguardia, versatili e funzionali per l’industria ceramica e non solo, impiegando solo materiali di alta qualità.

Bosch Atino | Livella laser con metro incorporato

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Bosch Atino è utilissima per fissare oggetti a parete, soprattutto se vanno allineati in senso orizzontale o verticale; aderisce a tutte le superfici, che siano ruvide o lisce

Appendere quadri e fissare a parete oggetti di vario genere come attaccapanni, appliques, complementi d’arredo per cucina, bagno, camere ecc sono attività che richiedono di allineare e, spesso, distanziare in un certo modo gli oggetti stessi. Può essere necessario distanziarli fra loro oppure nei confronti altri elementi già presenti nel contesto.

In queste occasioni lo strumento ideale è Bosch Atino, una livella laser a linea che si fissa a parete ed emette un raggio radente la superficie, orientabile ruotando il corpo della livella stessa. In pochi istanti consente di trovare allineamenti sia sul piano orizzontale, sia su quello verticale, quindi in alto, in basso, a sinistra e a destra. L’utilizzo è semplicissimo e immediato grazie a indicatori a LED che diventano verdi quando il raggio è orientato correttamente (orizzontale o verticale). Inoltre, Atino ha un metro, estraibile lungo l’asse di emissione del laser, con cui è possibile fare misurazioni dal centro della livella (punto di riferimento) e segnare a parete punti a distanza precisa l’uno dall’altro, anche in sequenza. Si possono allineare foto, specchi, mensole, quadri; appendere bastoni per le tende, supporti per la tv o l’impianto stereo; attaccare maniglie su cassetti e antine; distribuire correttamente diversi oggetti sulla parete coordinandone la posizione.

L’insieme di livella e metro offre il vantaggio di poter fare il lavoro da soli, senza l’ausilio di nessuno, grazie anche all’immediatezza del funzionamento di Atino che si usa mediante un solo tasto.

Dati tecnici: 2 sistemi di fissaggio a parete; livellamento manuale; lunghezza raggio laser 1,7 metri; 4 direzioni di livellamento (0°, 90°, 180°, 270°); 3 colori dell’indicazione LED (verde, giallo, rosso); lunghezza metro flessibile integrato 1,5 m; attacco a parete con gel pad o con puntine; funziona con 1 batteria AA. Atino ha un prezzo consigliato al pubblico di euro 59,89.
Le due puntine in dotazione hanno la punta in acciaio e sono in grado di penetrare nello spessore dell’intonaco quel tanto da garantire il fissaggio della livella.

Semplicissimo l’utilizzo

I LED verdi segnano il corretto orientamento del raggio laser quando si raggiunge una posizione di riferimento.
I LED di colore rosso indicano il disallineamento della livella; il giallo che ci si sta avvicinando o allontanando da una delle posizioni di riferimento.
Al centro di Atino c’è un’apposita sede che agevola la corretta marcatura a parete del punto di riferimento.
Usando come base il gel-pad Atino si fissa rapidamente anche alle piastrelle per le misurazioni in linea verticale e orizzontale.

Su parete ruvida

Il fissaggio avviene montando Atino sulla piastra con fori per le due puntine che vanno piantate a mano nello spessore dell’intonaco.
Ruotando Atino si dirige il raggio laser sino a quando i LED diventano verdi, quindi si estrae il metro e si marcano le posizioni di fissaggio sulla parete.

Su parete liscia

Se la parete è liscia si usa Atino con la piastra in Gel Pad, capace di aderire fortemente alle superfici regolari e continue.

Luce naturale e qualità dell’aria uguale benessere

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.6 – Novembre/Dicembre 2023″

Autore: Nicla de Carolis

Il vetro è sempre stato fonte di ispirazione per gli architetti e non ci sono dubbi che una casa ben illuminata da luce naturale, dall’alto con finestre sul tetto ma anche dalle pareti perimetrali dell’edificio, sia qualcosa che ci rallegra e ci dona scientificamente benessere. Dagli anni ‘50 hanno iniziato a diffondersi in tutto il mondo edifici con intere facciate in vetro e strutture in acciaio, raggiungendo l’apice della popolarità grazie a maestri dell’architettura moderna come Le Corbusier, Ludwig Mies Van Der Rohe e molti altri.

Ma per apprezzare e meglio valutare le tante qualità del vetro, da pagina 46 ci siamo concentrati su tipi e utilizzi in interno, con le sue caratteristiche isolanti termiche e acustiche, le trasparenze diverse che garantiscono la privacy pur facendo passare la luce e declinando le grandi superfici vetrate tra porte scorrevoli e non, intere pareti divisorie, grandi finestre scorrevoli con profilati sottilissimi. Noterete come ognuno di questi elementi diventi un pezzo di arredo che arricchisce ed è in grado di modificare completamente la percezione di un ambiente; pensiamo a una cucina tra pareti in muratura o alla bellezza che può rappresentare una cucina a vista ma chiusa in una scatola di lastre in vetro con profili in metallo neri. O a come una scala per accedere al terrazzo può diventare luminosa e comoda grazie a una combinazione di finestre per tetti. Da pagina 60 una progettazione dove sono utilizzate finestre e superfici vetrate in abbondanza che garantiscono comunque la privacy in un contesto altamente urbanizzato. E nel progetto da pagina 86 c’è la dimostrazione di come la luce, che in questo caso arriva anche dal soffitto e da ampie vetrate scorrevoli, valorizzi molto il nero, tinta che in altri casi può risultare difficile, qui scelta per pareti e pavimenti.

Al pari della luce, l’altra cosa impalpabile e primo impatto che si ha entrando in una casa è la qualità dell’aria: oggi si è sempre più sensibili all’argomento perché viviamo in ambienti quasi ermetici e spesso inquinati dai materiali. Da pagina 96 una vetrina dei migliori sistemi per avere aria pura: dalla ventilazione meccanica controllata e canalizzata ai purificatori portatili, agli split con diverse funzioni. Prodotti diventati indispensabili per rendere le case spazi ottimi per la salute e molto gradevoli se a ciò si aggiunge una profumazione della fragranza preferita che ci accoglie quando entriamo in casa.

PROGETTARE BENE CIO CHE NON SI VEDE: IL DIKTAT PER UNA CASA PERFETTA

Tratto da “Rifare Casa n.90 – Novembre/Dicembre 2023″

Autore: Nicla de Carolis

L’infinita varietà di proposte con funzioni ed estetiche diverse che le aziende dell’edilizia sfornano per la casa ogni anno è ancor più legata, rispetto al passato, alla progettazione degli impianti, il complesso sistema che non vediamo e che si dipana con corrugati e tubi di vario genere in pareti e pavimenti.
Nella progettazione della cucina (dossier da pagina 28) vediamo come sono cambiate e aumentate le esigenze di oggi, quanti devono essere i punti di collegamento elettrico, dove devono arrivare carico e scarico dell’acqua; basti pensare alle cucine a isola con lavello e piano cottura o ai frigo che producono ghiaccio, ai depuratori di acqua che devono essere collegati al carico idrico e alimentati con una presa elettrica, alle nuove cappe di aspirazione con canalizzazione o senza che devono essere sempre più efficienti perché spesso la cucina è nel living

Anche il bagno è la stanza che ha subìto negli anni i più profondi cambiamenti perché è diventata l’ambiente dove rilassarsi, godere di un bel bagno con o senza idromassaggio, magari guardando la TV, di una doccia con cromoterapia o con bagno turco. E poi ci sono rubinetti a muro, da appoggio sul mobile, a canna alta e a canna bassa che prevedono installazioni più complesse rispetto ai tradizionali da montare direttamente sul lavabo. È bello poter scegliere con tutta questa offerta, ma bisogna tener presente che senza un’attenta progettazione si corre il rischio di dover rompere intervenendo sulla muratura magari appena rifinita. Con i nostri suggerimenti da pagina 92 vogliamo aiutarvi a vigilare sul lavoro degli artigiani che a volte, presi da troppe cose, possono sbagliare e l’errore, in termini di disagio, ricade sul padrone di casa.

Voglio ancora segnalarvi un servizio particolarmente interessante, quello sul microliving, sinonimo di “massima semplificazione“, l’evoluzione abitativa del vecchio concetto di monolocale, che con le sue soluzioni è in grado di trasformare piccoli spazi in una casa accogliente, dotata di tutto ciò che serve e pensata per il nuovo modo di abitare. Da pagina 82 due esempi realizzati a Milano con tutto il buon gusto che contraddistingue il nostro Paese… nulla a che vedere con i miniappartamenti di Tokyo!