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Alla scoperta di fischer. La nuova campagna con Jürgen Klopp

“Incredibile, fischer ha un servizio completo per ogni necessità in cantiere! Dai tunnel più profondi agli stadi di calcio, quando vedi una costruzione importante, sai che fischer c’è!” Jürgen Klopp

Il calcio funziona un pò come la vita in cui, molto spesso, sono le persone a fare la differenza. E un grande lavoro di squadra porta sempre a grandi risultati. Nessuno lo sa meglio di Jürgen Klopp, premiato due volte come migliore allenatore FIFA dell’anno. Un uomo, e uno sportivo, che sa formare con successo grandi squadre vincenti, attraverso la giusta motivazione e una straordinaria forza di volontà e ambizione. Valori fondamentali che il Gruppo fischer condivide pienamente.

In fischer infatti ci si impegna quotidianamente per ottenere risultati eccellenti attraverso il miglioramento continuo, convinti del principio che “Se ognuno dà il massimo, tutti insieme possiamo solo migliorare”. E dunque ecco i nuovi spot in cui il famoso allenatore Jürgen Klopp mette alla prova i prodotti fischer, la cui qualità è raggiunta anche attraverso il lavoro di squadra.

Gli spot – da febbraio sui canali social, web e sul più diffuso quotidiano sportivo nazionale – vedranno Jürgen Klopp cimentarsi e testare i nuovi prodotti fischer: le nuove Viti fischer PowerFast II, i Sistemi per il solare e, infine, tutta la gamma dei Servizi a 360° per il progettista, l’installatore e l’impresa.

Jürgen Klopp dal 1° gennaio 2023 è Brand Ambassador del Gruppo fischer a cui è legato dalle proprie radici. L’allenatore del Liverpool è considerato tra i migliori nel mondo del calcio, vincendo molti titoli nazionali e internazionali con Liverpool, Borussia Dortmund e Magonza. Il ruolo di Brand Ambassador di fischer è per Jürgen Klopp una sorta di ritorno a casa. E’ nato in Foresta Nera e cresciuto non lontano da Waldachtal, dove ha sede il Gruppo fischer e dove suo padre ha lavorato per quasi 35 anni. La nuova collaborazione ha quindi per Jürgen Klopp un significato particolare.

“La partnership con fischer non è una collaborazione convenzionale, è una questione che mi sta a cuore” ha detto l’allenatore ai giornalisti. Il Gruppo fischer ha avuto un ruolo importante nella vita di Klopp fin dall’infanzia, con il padre Norbert che ha lavorato nel servizio tecnico di fischer fino al 1998. 

“È un grande piacere e un onore per noi avere come ambasciatore del marchio uno dei migliori allenatori di calcio al mondo e una delle personalità più popolari”– ha detto Klaus Fischer, Titolare e Presidente Gruppo. “Con il suo modo di pensare, i suoi valori e la sua professionalità Jürgen Klopp si inserisce perfettamente nella nostra squadra e nella famiglia fischer”.

Jürgen Klopp e Klaus Fischer non si sono mai persi di vista nel corso degli anni e una maglia da calcio, incorniciata e autografata con la dedica “Per Klaus da Kloppo” con uno smile disegnato a mano, fa bella mostra nell’ufficio del Titolare e Presidente del Gruppo.

È un po’ come tornare a casa per me“, ha detto Jürgen Klopp. E la storia di famiglia continua.

ECLISSE celebra il 35º anniversario con il restyle dello showroom di Milano

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ECLISSE, azienda leader nel settore delle soluzioni per porte a scomparsa e sistemi di chiusura, festeggia i 35 anni di attività con un’importante operazione di restyling dello spazio espositivo di Via Molino delle Armi. Questo significativo rinnovamento offre ai visitatori un’esperienza ancora più coinvolgente, mettendo in risalto le ultime collezioni ed innovazioni in un ambiente completamente rinnovato

In occasione di questo anniversario, ECLISSE ribadisce il proprio impegno a sperimentare nuove frontiere dove funzionalità e design si incontrano. Le soluzioni esposte all’interno rappresentano non solo l’eccellenza tecnica, ma anche la ricerca estetica, frutto di proficue collaborazioni con aziende partner dell’arredamento.

I visitatori potranno vedere i prodotti in un ambiente realistico, simile a una casa vera e propria. Questo spazio permetterà loro di avere una visione più concreta e stimolante, rendendo più facile immaginare i prodotti all’interno della propria abitazione. Lo showroom è progettato per accogliere sia i clienti privati che gli interior designer che vogliono ottenere il massimo dal loro progetto. Chiunque sia alla ricerca di idee e suggerimenti troverà qui una fonte di ispirazione e di scoperta.

Dal 1989 ECLISSE vuole continuare ad essere sinonimo di innovazione ed eccellenza, ma dall’originaria specializzazione nei sistemi per porta a scomparsa, ora si propone con un’offerta completa di soluzioni all’avanguardia per ogni tipo di chiusura, inclusi vani d’arredo, sportelli e cabine armadio. Prodotti diversi ma sempre coordinati nella gamma di colori e finiture da combinare a propria scelta. Non solo il vano porta, ma anche lo stesso battiscopa è offerto nelle stesse finiture, così come le maniglie per porte scorrevoli e a battente.

Le nuove collezioni di prodotti per porte, nicchie e accessori sono presentate in un ambiente suggestivo, progettato per incontrare i gusti dell’abitare contemporaneo. Lo showroom diventa così il palcoscenico ideale per anticipare le ultime tendenze e offrire ispirazione oltre ad una vera e propria consulenza di professionisti ed esperti.

ECLISSE Syntesis Areo permette di chiudere vani come cabine armadio, ripostigli, nicchie, oppure separare e nascondere una piccola cucina o uno studio in casa per l’home office. Grazie al suo design senza soluzione di continuità con il muro, questa soluzione crea l’illusione di un ambiente più grande e sempre ben organizzato. Dotato di aperture push-pull invisibili per un uso pratico quotidiano, ECLISSE Syntesis Areo si adatta sia alle pareti in muratura che in cartongesso e offre diverse configurazioni e dimensioni su misura, garantendo flessibilità e funzionalità. Disponibile in diverse opzioni di apertura laterale, a ribalta o a libro, e possibilità di personalizzazione ogni 10 mm in larghezza ed altezza. Nella versione a libro permette di affiancare fino a otto ante per oltre 5 metri di larghezza.

ECLISSE 40 Collection, esclusiva di mercato, trasforma il telaio da elemento invisibile a protagonista che definisce il volume della soglia. Ispirato alla tecnica della strombatura, il telaio inclinato a 40 gradi conferisce alla porta un aspetto unico e minimale, quasi come una cornice. Disponibile in quattro finiture a cui si aggiunge una versione predisposta per esser pitturata o rivestita con carta da parati per mimetizzarsi con la parete. ECLISSE 40 Collection si abbina anche alla linea di porte in vetro, creando un risultato esteticamente elegante ed armonioso. Anche il pannello porta in vetro può essere personalizzato in diversi colori, per offrire una soluzione elegante e raffinata che valorizza gli ambienti. ECLISSE Syntesis Line offre una soluzione elegante e minimale, grazie ad un controtelaio per porte a scomparsa senza finiture esterne che si fonde perfettamente con la parete. La struttura, progettata per evitare deformazioni, assicura durabilità e resa nel tempo. Un modello che ridisegna lo spazio, perfetto per le zone giorno che le camere da letto. In abbinamento ad una porta scorrevole in vetro, crea un ambiente elegante e sofisticato dal sicuro impatto estetico. Disponibile anche nella versione ECLISSE Syntesis Luce per permettere il posizionamento dei punti luce direttamente sulla parete dove si installa il controtelaio per avere a portata di mano interruttori e punti luce vicino al foro porta.

Einhell TE-SM 36/210 Li | Tronca e “squadra” con 2 batterie 18 V

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Con 36 V totali c’è esuberanza di potenza che consente di affrontare i tagli impegnativi senza alcun indugio; nel contempo, con batterie da 4,0 Ah sono garantite anche le lunghe sessioni di lavoro

La troncatrice radiale è la sega circolare più versatile non solo perché può fare tagli a 90°, tagli angolati su un lato o sull’altro e biselli (taglio con testa inclinata), ma fornisce anche la funzione radiale, con lo scorrimento della testa lungo la linea di taglio. Questo permette di sezionare pezzi di larghezza maggiore rispetto a quanto concede il diametro della lama. La macchina che abbiamo in prova è la Einhell TE-SM 36/210 Li, che si distingue per essere alimentata con due batterie al litio 18 V, grazie alle quali dispone di potenza, autonomia e libertà di lavoro.

La compattezza e il peso contenuto consentono un’agevole movimentazione della macchina, che può essere rapidamente messa in funzione nei luoghi più comodi per operare, anche se non è vicina una presa di corrente. Questa troncatrice radiale monta una lama di diametro 210 mm e, grazie all’escursione del carro, può tagliare pezzi sino a 310×65 mm (90°), 210×65 mm (45°), 210×35 mm (45° di rotazione con 45° di inclinazione).

Le batterie utilizzate rientrano nella gamma Einhell Power X-Change 18 V litio. Non sono fornite nella confezione. Le batterie vanno messe nei loro alloggiamenti, posti dietro l’impugnatura (per la prova della macchina ne abbiamo montate due da 4,0 Ah). La troncatrice radiale a batteria TE-SM 36/210 Li – Solo costa euro 279,95.

Regolazioni comode e rapide

Inserite nella loro sede le due superfici d’appoggio laterali, ribaltiamo la macchina per mostrare il semplice ma efficace sistema di regolazione, azionato con una leva posta al di sotto.
L’intera testa della macchina (lama, motore e barre di scorrimento) può essere inclinata a sinistra sino a un angolo di 45°.
Nella parte posteriore del basamento si allenta una vite con leva e si accompagna la testa regolandone l’inclinazione.
Quando si lavora con la testa inclinata, così come quando si effettuano tagli con il piano ruotato ±45°, gli scontri laterali scorrevoli devono essere portati verso l’esterno, in modo che non possano interferire con il movimento della lama.
Il piano girevole può ruotare a sinistra o a destra allentando la manopola di serraggio e premendo la leva all’estremità della guida.
La scala graduata mostra che l’estensione raggiungibile supera i 45° in entrambe le direzioni (a destra si va oltre i 50°, seppure di poco). In prossimità dei valori salienti, la guida scatta favorendo il centraggio sul numero.

Mix di tecnologia con soluzioni semplici per l’uso e la sicurezza

Il raggio laser, che si accende con il pulsante destro sull’impugnatura, proietta sul piano di lavoro la linea di taglio della lama; per l’esattezza, il suo bordo sinistro.
Sull’impugnatura c’è anche il pulsante per accendere una potente luce led, situata dietro la lama, in posizione tale da illuminare pienamente tutta la zona di lavoro.
Per tagliare un pezzo di una data lunghezza, si solleva il risalto pieghevole (a) in modo che faccia da scontro laterale; quindi, premendo la leva, si estrae la superficie estensibile di sinistra (b), sino a quando il laser segna sul metro (c) il valore richiesto.
Messo il pezzo sul piano di lavoro lo si taglia alla lunghezza prevista.
Con le batterie inserite la macchina è sempre pronta per funzionare; per sicurezza, il pulsante d’accensione va sbloccato premendo contestualmente la levetta di consenso posta sopra.
Ogni battuta d’appoggio (a) ha un’estensione mobile (b). Nel caso di tagli a 90° le due estensioni possono stare in posizione chiusa, mentre con i tagli con testa inclinata o angolata, vanno aperte, anche se non completamente, come mostrato nella foto sopra.

Brianza Plastica

Brianza Plastica: una realtà produttiva di eccellenza nel settore delle coperture e dell’isolamento industriale e civile

Brianza Plastica S.p.A., con sede a Carate Brianza, nasce nel 1962, con la produzione di laminati traslucidi in vetroresina destinati ai settori commerciale ed industriale.

Negli anni a seguire la produzione viene implementata, introducendo nuovi prodotti per rispondere efficacemente alla più variegate esigenze di copertura. L’azienda ha sviluppato i suoi prodotti seguendo altissimi standard qualitativi e una innovazione tecnologica costante; ciò le ha permesso di ottenere le più prestigiose certificazioni, naturale riconoscimento del valore e della serietà dei suoi prodotti. 

Negli anni Ottanta l’azienda si affaccia al mercato dei sistemi per l’isolamento termico in ambito residenziale ed industriale: risale infatti al 1984 la nascita del sistema ISOTEC®, innovativo pannello termoisolante sottotegola in poliuretano. Nel corso degli anni, Brianza Plastica ha sviluppato ed implementato il sistema ISOTEC®,fino a creare una famiglia completa di soluzioni per l’isolamento termico dell’involucro.

Il gruppo Brianza Plastica crede fortemente nel valore della ricerca continua, dell’innovazione tecnologica e della qualità, una mission che porta ad una perfetta rispondenza dei prodotti offerti alle richieste specifiche e alle tendenze del mercato, nel rispetto delle normative vigenti e dei più evoluti protocolli in tema di edilizia sostenibile.

Molteplici i settori di applicazione dei prodotti dell’azienda, che spaziano dall’edilizia, nel settore delle coperture e degli isolanti termici, ai laminati plastici e metallici, all’agricoltura con pannelli e lastre per la realizzazione di serre ed allevamenti, fino ai laminati di alta qualità per utilizzo in veicoli ricreativi (camper/caravan) e camion. La gamma dei prodotti Brianza Plastica è in continua evoluzione, per fornire materiali all’avanguardia, in grado di rispondere a tutte le esigenze costruttive e di isolamento, ottenere la massima resa e affidabilità, con un occhio di riguardo alle tematiche del risparmio energetico e delle sostenibilità ambientale.

Guarda il video Isotec Parete

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Tabella con Link Social

FERVI riconferma la Certificazione ESG migliorando il punteggio complessivo

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Grazie al percorso interno di attenzione alla sostenibilità aziendale, FERVI incrementa il proprio punteggio raggiungendo il 64,48% e confermando il livello AA- della Certificazione ESG (Environmental, Social and Governance) del 2022

Lavorando su 11 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite, FERVI conferma il suo rating ESG, aumentando il punteggio che sale da 62,07% del 2022 al 64,48% del 2023. Il nuovo rating si conferma AA- come l’anno precedente e il miglioramento nel punteggio è collegato soprattutto alle voci salute e benessere aziendale (76,29%), quality education (63,45%) e pace e giustizia (62,83%). 

Tutto questo è stato possibile grazie all’ottimizzazione di una serie di procedure interne e a investimenti specifici portati avanti dall’azienda emiliana, punto di riferimento del mercato MRO (Maintanance, Repair and Operations) e delle attrezzature per officina, per il fai-da-te e per i professionisti della manutenzione. L’obiettivo rimane quello di agire in modo concreto su diversi aspetti della vita aziendale e sull’impatto delle varie attività, sia in termini di sostenibilità ambientale, sia di welfare aziendale e governance.  

La certificazione ESG, insieme al già ricco palmarès di certificazioni di FERVI come la ISO 45001 relativa ai Sistemi di Gestione per la Salute e Sicurezza sul lavoro, la ISO 14001 relativa al Sistema di Gestione Ambientale e la ISO 9001 sul Sistema di Gestione della Qualità dei prodotti (con tutte le varie fasi di verifica e di controllo prima dell’immissione sul mercato), diventa quindi un importante indicatore di sostenibilità per le imprese moderne, trainando tutta la filiera in un percorso di responsabilità, orientato a far emergere l’affidabilità e l’eccellenza delle aziende più sensibili. 

Continuiamo con orgoglio e soddisfazione il nostro percorso di crescita e miglioramento per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Confermare il nostro rating AA- a distanza di un anno è già un risultato, ma incrementare ulteriormente il nostro punteggio ci fa capire che stiamo andando nella direzione giusta. Siamo determinati a continuare in questa direzione, anno dopo anno, garantendo un miglioramento per le risorse aziendali, la sostenibilità ambientale ed il sostegno alla comunità” ha commentato Guido Greco, CEO di FERVI Group.

FAR DA SÉ: 50 anni di manualità sempre attenta all’innovazione

Tratto da “Far da sé n.535 – Febbraio/Marzo 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Far da sé entra nel suo 50° anno di vita e, guardando con occhio distaccato a questo suo percorso, non possiamo far altro che sottolineare, nonostante l’importante evoluzione tecnologica in tutti i settori, che un certo tipo di manualità è al momento necessaria più che mai. Certo i robot stanno già sostituendo il lavoro manuale ripetitivo e che non richiede particolari competenze, ben venga, chi non sogna di avere un robottino che sparecchi la tavola o ci impili le scatole in un armadio? Parlo della manualità per realizzare un impianto elettrico o idraulico, ma anche di quella per realizzare oggetti unici; in tanti settori c’è una riscoperta di queste produzioni di nicchia non paragonabili alle industriali. E poi c’è la manualità che consente di fare delle riparazioni: se vogliamo andare verso un mondo più sostenibile, dobbiamo prendere atto che bisogna buttare meno e realizzare oggetti fatti per durare. Quindi, non per esagerare con le autocelebrazioni, ma possiamo senz’altro continuare a sostenere a pieno titolo la validità di questa capacità dei sapiens, una manualità intelligente, creativa, flessibile e utile di cui voi, nostri lettori, siete un esempio che non finisce mai di stupire.
Apriamo questo numero con uno speciale dedicato al fantastico mondo della domotica, importante passo avanti volto a migliorare la qualità della vita nelle case, con automazioni e tecnologie che consentono di gestire da remoto tutti gli apparecchi tramite l’impianto elettrico e la connesione Wi-Fi. Tanta strada è stata fatta dagli anni ‘50 quando negli Stati Uniti veniva realizzato il primo dispositivo di controllo multiplo di tutte le informazioni degli impianti sul loro funzionamento in tempo reale che prevedeva già l’uso di un display a cristalli liquidi.
Oltre a un’introduzione per chiarire tutte le modalità e possibilità della domotica di oggi, da pagina 16 ci sono i passo passo per installare dispositivi intelligenti dove la capacità di far da sé, nonché la dimestichezza con cacciaviti e tester, si rivelano assai utili.

Ma accanto a questi “miracoli“ della domotica, frutto dell’intelligenza umana declinata per la ricerca tecnologica, sono anche altre le realizzazioni che meravigliano per la capacità di recuperare e ridare vita a oggetti grazie alla fantasia, all’abilità manuale e tecnica. In questo numero i progetti presentati ne sono un ricco esempio: dalla lampada fatta con listelli avanzati di parquet, alla carriola portafiori con ruote ricavate da una bobina di legno per cavo, alla piastra per barbecue ottenuta con un disco di aratro. Se scorriamo solo alcuni dei numeri di questi 50 anni, i vostri progetti che hanno dell’incredibile sono una quantità enorme e inesauribile: avanti così, quindi, continuate a lasciarci a bocca aperta

Sognare case e cose belle per realizzarle al meglio

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.1 – Gennaio/Febbraio 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Gli articoli pubblicati in questo numero fanno proprio sognare: chi non vorrebbe passare le vacanze in uno chalet circondato dalla neve e da una pineta? Solo guardandone le foto da pagina 30 si immagina l’avvolgente profumo di larice, lo scricchiolio delle tavole e il caldo accogliente di questo materiale unico, solo lui genera tutte queste sensazioni. Gli arredi creati su misura sono in perfetta armonia con le pareti/spioventi del tetto a tutta altezza, dalla scelta dei tessuti di divani, tappeti, testiere del letto per arrivare al rivestimento in legno anche della vasca e alla tavolona grezza utilizzata come piano di appoggio del lavabo. A completare la raffinata progettazione dell’illuminazione, dettata dal nome della località Monti della Luna, troviamo la grande “sfera/luna” di Davide Groppi che diventa una lanterna notturna al centro della vetrata che guarda sulla vallata.

Ma eccita la fantasia anche il progetto di una casa del sud Italia, queste abitazioni hanno spesso in comune, rispetto a quelle del nord più austere nelle tinte e minimaliste negli arredi, la ricchezza
di colori, gli abbinamenti originali e audaci: da pagina 86 ecco dei runner in gobelin, tipo arazzo, che si sposano con tappeti moderni, opere astratte e pareti in vetro dicroico, quello che cambia colore. Una miscela di riferimenti e di gusti che creano una perfetta, piacevole armonia, una proposta carica di spunti da copiare per rendere i vostri interni davvero unici.

Se il desiderio è quello di avere una fiamma in casa che riporti ai mondi delle fiabe, da pagina 46 lo speciale su stufe e caminetti è un’ottima vetrina su quanto di più innovativo offre il mercato.
In anteprima assoluta presentiamo la canna fumaria sensorizzata che, grazie a un’ APP dedicata, consente un monitoraggio in fatto di consumi e prestazioni del proprio impianto a biomassa; permette inoltre al tecnico di tenere sotto controllo, semplicemente dal suo computer in tempo reale, il suo buon funzionamento intervenendo quando è il momento della manutenzione, un’evoluzione davvero importante per un settore ancora non così legato al digitale.

In queste pagine sono tanti i progetti e le cose belle da cui trarre ispirazione e da desiderare, cominciare a sognare il meglio è sicuramente l’inizio giusto per poterlo realizzare!

Tavola&Co | Sempre maggiore varietà fra le pellicole adesive

Il catalogo Tavola&Co si arricchisce continuamente; nella gamma di pellicole adesive si aggiungono nuove tinte unite e nuovi motivi decorativi in linea con gli sviluppi dei canoni stilistici

In tutto ciò che concerne lo stile, valgono come fattori primari i canoni stilistici classici e quelli dettati dalle nuove tendenze; la regola vale anche per l’ambito della casa e tutto ciò che attiene al suo abbellimento e la decorazione. Le pellicole adesive sono uno strumento evoluto di quella che un tempo era la carta per rivestimento che si applicava, per esempio, all’interno dei cassetti e dei mobili, fissandola con puntine o spennellando adesivo.

Con le pellicole adesive della gamma Tavola&Co di Sodifer si può contare sugli stessi disegni e le tinte classici (foto sopra), veri punti di riferimento, mai tramontati; in più ci sono le colorazioni e texture moderne che si arricchiscono con continuità di nuove referenze di stile.

Questa pellicola si fa apprezzare per innumerevoli motivi. Per esempio, per la robustezza e la durata nel tempo; per la griglia con lato di 10 mm stampigliata sul retro che agevola la misurazione e il taglio; ma possiamo anche mettere in evidenza che la pellicola vanta un giusto compromesso fra elasticità e rigidezza, grazie al quale si rivestono senza difficoltà sia le superfici curve, sia quelle ampie e del tutto piane; inoltre, i motivi grafici sono tagliati lateralmente in modo che si possano fare giunte senza alterazioni della texture.

Misurata la larghezza del tavolo, si riporta sul retro della pellicola
Prima dell’applicazione è necessario detergere la superficie
Si stacca un breve tratto di carta protettiva all’estremità della pellicola
L’inizio della stesura richiede la massima precisione
Procedendo nella stesura della pellicola è necessario usare una spatola di plastica per eliminare via via le bolle che si formano

Alcuni esempi di applicazione

Il rivestimento di oggetti, come il caso di questo vassoio, può avere scopo decorativo oppure di rinnovamento dell’oggetto, ma lo scopo può anche essere quello del ripristino di una superficie rovinata (scolorita, graffiata o macchiata in modo indelebile).

Molte pellicole della gamma Tavola&Co hanno decorazioni, ma il supporto è dotato di una certa trasparenza; queste si prestano all’applicazione sui vetri, con lo scopo di impedire la vista, lasciando passare la luce che proviene da fuori.

Ampia scelta fra i motivi che consentono di vivacizzare gli ambienti, troppo spesso resi monotoni dalla predominanza dei bianchi. Basta applicare un foglio di pellicola sulla campitura centrale della porta e l’aspetto della stanza cambia immediatamente.

Nell’ampia disponibilità del catalogo Tavola&Co si trova sempre la giusta corrispondenza alle proprie esigenze; notevole il numero di motivi grafici, da quelli classici ai più moderni e attuali, senza contare le numerose tinte unite, capaci di valorizzare anche il più banale complemento d’arredo.

Casa d’epoca o ricostruita

Tratto da “Rifare Casa n.91 – Gennaio/Febbraio 2024″

Autore: Nicla de Carolis

… e per casa d’epoca intendiamo una casa costruita entro il 1940: avere un appartamento in questi edifici è un privilegio di circa il 17% degli italiani, la parte del leone la fanno le costruzioni venute su come funghi dopo gli anni ‘60, con tutte le loro pecche in termini di scarsa qualità dei materiali, della progettazione e dell’estetica. Se si è proprietari di un appartamento d’epoca, le strade per ristrutturare sono due: la prima è procedere senza tener conto dello stile della costruzione, la seconda è essere rispettosi di tutto quanto si trova e fare un restauro conservativo, io sono per quest’ultima via.
È una vera goduria entrare in un’abitazione come villa Necchi Campiglio, in pieno centro a Milano, oggi museo di proprietà del FAI,
e apprezzarne le ricercatezze, rimaste intatte, realizzate da abili artigiani e progettate nei minimi dettagli dal grande Portaluppi, eclettico maestro dell’architettura razionalista, ultimo stile degno di nota, a mio avviso. Da pagina 62 potrete vedere i bagni della villa ancora originali, con vasca, doccia, lavabo doppio, wc e bidet separati, armadietti con ante grigliate per appendere gli accappatoi e lasciar circolare l’aria. Troverete quindi una selezione di prodotti e tante dritte per poter ricreare un bagno in perfetta armonia con la vostra casa d’epoca, grazie alle ottime produzioni dell’industria: marmi, piastrelline per boiserie, carte da parati, specchi e sanitari realizzati seguendo l’estetica del primo novecento. Ma nel panorama dell’offerta di materiali che tante volte abbiamo trattato, nulla manca neanche per gli altri interventi conservativi, dai pavimenti in legno antico recuperato, a quelli di cementine, oggi ancora prodotte, ai terrazzi alla veneziana realizzati anche a basso spessore. L’isolamento delle pareti perimetrali, nei casi in cui il cappotto esterno non sia possibile per vincoli estetici, trova un’ottima soluzione nelle lastre accoppiate che, rubando solo poco spazio, migliorano notevolmente il comfort abitativo (da pagina 42 nell’ampio dossier sull’involucro).
Se invece non c’è niente da ”conservare”, ma addirittura non vale la pena neanche riqualificare, ecco che la prefabbricazione può rivelarsi la soluzione giusta: da pagina 26 una villa costruita negli anni ‘70 è stata demolita e ricostruita interamente con il pareti prefabbricate X-lam, pannelli lamellari in legno massiccio realizzati sovrapponendo e incollando diverse tavole una sull’altra in modo che l’orientamento delle fibre sia perpendicolare da una tavola all’altra. Legno fuori e legno dentro con un risultato estetico e di prestazioni che rendono X-lam un sistema costruttivo imbattibile.

Il 2024 si presenta un anno ricco di novità che ci entusiasmano e danno la carica alla nostra voglia di scoprire e condividere!

Costruire una cuccia per cani termoisolata con polistirolo

Vediamo insieme come costruire una cuccia per cani, il confortevole riparo che il nostro amico a quattro zampe si aspetta da noi.

I  nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di una dimora adeguata alle loro dimensioni: vediamo come costruire una cuccia per cani adatta ad animali che alla spalla misurano sui 45-50 cm. È comunque possibile variarne le misure, tenendo presente che i cani non amano cucce troppo ampie (a parte il bracco italiano!)

La cuccia è formata da elementi preassemblati con viti e chiodi e successivamente uniti insieme: Il pavimento è collegato alle pareti laterali e le due facciate sono unite alle falde del tetto. Scrocchetti per mobili (di robustezza adeguata alle forze dell’ospite) le tengono unite, ma permettono di separarle agevolmente per procedere alle periodiche pulizie. Tutta la costruzione, di tipo “tamburato”, è formata da telai di listelli chiusi internamente da fogli di compensato.

Nello spessore dei telai va inserito un materiale isolante di tipo rigido, polistirolo espanso ad alta densità o poliuretano espanso. Il rivestimento esterno dei telai è, per il tetto ed il pavimento, dello stesso compensato; per le quattro pareti laterali, di perline.

Costruire una cuccia per cani termoisolata – Le pareti isolate

polistirolo isolante

I due lati corti del telaio del fondo e la traversa interna si inchiodano a squadra fra i due lati lunghi.

chiusura pannelloFissato il primo foglio di compensato si inseriscono i pannelli isolanti di polistirolo che vengono tenuti in posizione dal secondo foglio.

 

cuccia fai da te

Le due pareti laterali si realizzano alla stessa maniera, avvitando contro il telaio di listelli i rispettivi fogli di compensato. Il listello di base delle pareti si incolla ed avvita ai lati lunghi del pavimento.

Tetto, fronte e retro

Come costruire una cuccia per cani

 1 – Le travi del tetto, due per falda, si fissano agli spioventi della facciata con piastrine ad L. Il compensato sotto la piastrina permette di spostare le travi oltre le pareti, così da incastrare le due parti della cuccia.
2, 3 – Il completamento della casetta conviene sia fatto con fronte e retro già collegati dalle travi.
4 – Si mettono al loro posto i pannelli isolanti del tetto e delle pareti e si bloccano in sede con le perline sulle pareti verticali e con due fogli di compensato sulle falde del tetto. La perfetta squadratura tanto dell’unione del tetto con fronte e retro quanto dell’insieme pavimento-pareti è essenziale per la buona riuscita della realizzazione.

Impermeabilizzazione finale

tetto cuccia

La cuccia del cane sta normalmente all’aperto, esposta alle intemperie, per cui se vogliamo che duri a lungo e che l’animale non patisca eccessivamente né il caldo né il freddo e, soprattutto, non debba vivere in un ambiente umido, dobbiamo usare alcuni accorgimenti. Le pareti interne si impermeabilizzano strofinandole con paraffina o stearina.

1 – La perlinatura va prima protetta con un impregnante e poi smaltata con vernici da esterno o trattata con un impregnante protettivo.
2,3 Sul tetto si fissano con la termopistola tre teli di guaina bitumata, due a misura della falda ed il terzo più stretto che va ripiegato sul colmo.

Come costruire una cuccia per cani – Copertura del tetto

tegola canadese
Al posto della guaina bitumata possiamo utilizzare le tegole canadesi (1000×340 mm) costituite da un feltro bitumato e isolante e coperte con graniglie minerali. Alcune strisce autocollanti permettono di unirle stabilmente per sovrapposizione.Sono disponibili in diverse forme e colori e garantiscono alta resistenza agli agenti atmosferici. La perfetta applicazione si ottiene su un supporto continuo e liscio costituito da pannelli multistrato oppure da un tavolato di legno.