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Avvolgitubo Aquabag GF | Recensione completa

Aquabag, il mini avvolgitubo… da passeggio

Chi ha soltanto un balcone o un terrazzo su cui coltivare piante in vaso, ma anche chi ha un piccolo giardino, può essere portato ad accontentarsi di un innaffiatoio per fornire acqua alle proprie piante, anche se bisogna riempirlo più volte per completare il lavoro.

Senza dover occupare spazio con avvolgitori a terra o a parete ci si può attrezzare con Aquabag, un avvolgitubo in versione “mini” compatto e coloratissimo (si può scegliere tra fuxia, lime, blue, orange, grey) che può essere portato a mano o appoggiato a terra. è equipaggiato con 11,5 metri di tubo flessibile e trecciato, di cui 1,5 m sono esterni e 10 avvolti all’interno; una volta disteso, il tubo è riavvolgibile tramite la manovella laterale.

Cosa include la dotazione di Aquabag

La dotazione di Aquabag include 2 raccordi soft touch ad attacco rapido già montati sul tubo, una lancia ergonomica a portata variabile e una presa da 3/4” per l’allacciamento a qualsiasi rubinetto interno o esterno; sul corpo dell’avvolgitore sono presenti i risalti a scatto per l’inserimento della lancia e dei raccordi.

Aquabag prezzo

Aquabag costa euro 29,90 Prodotto da G.F. (www.gfgarden.it

Leggerezza e versatilità di aquabag

1 Muovendo avanti/indietro il pulsante sul corpo della lancia si varia la portata dell’acqua.

2 – Il getto è selezionabile fra 3 modalità: puntiforme, a ventaglio o a cascata.

3 – Il raccordo a innesto rapido è idoneo per essere avvitato su tutti i rubinetti che presentino la bocca con filettatura esterna da 3/4”.

4 Per utilizzare Aquabag basta inserire sul raccordo una delle estremità del tubo: se si innesta quello relativo al tratto da 1,5 metri si può appoggiare l’avvolgitore a terra e srotolare il tratto lungo quanto necessario; facendo l’opposto l’avvolgitore può essere portato a braccio dove serve .

5 Ruotando l’ugello si seleziona il getto più idoneo.

6 – Il getto a cascata è indicato per fornire acqua a piante in vaso: la caduta libera con poca pressione evita di smuovere la terra.

Trapano brushless a batteria BLACK+DECKER BL 188K | Recensione completa

Potente e completo delle principali funzioni, questo trapano brushless si distingue per la sensazione di grande robustezza, le dimensioni contenute e le prestazioni fornite nell’utilizzo sul campo dal motore senza spazzole; alta la qualità del mandrino

Il trapano brushless provato in queste pagine è nuovissimo; quando l’abbiamo ricevuto non era ancora in distribuzione e non c’erano ancora gli imballi definitivi, i manuali e la scheda tecnica, pertanto il test è stato condotto in un modo insolito. Procedendo empiricamente, abbiamo cercato di capire non tanto le funzioni, semplici e intuitive, quanto quali fossero le potenzialità operative del mezzo, andando alla ricerca dei suoi limiti. In questo modo, inevitabilmente, si è finito per fare una valutazione prettamente di merito, senza neppure quel minimo di condizionamento che può derivare dalla conoscenza dei dati di targa forniti dall’azienda.

Sulla batteria del trapano brushless BL 188K BLACK+DECKER  campeggia la scritta 18 V, mentre sul selettore delle modalità operative spicca il simbolo della percussione; questo fa subito supporre di avere tra le mani un trapano di gamma alta, sensazione confermata dall’analisi esterna dell’apparecchio, costruito con materiali scelti, soprattutto il mandrino, eccellente, che porta accessori sino a 13 mm di diametro.

Destinazione d’uso del trapano brushless BL 188K BLACK+DECKER

Qualità del motore trapano brushless BL 188 K

Durante l’utilizzo il motore si è dimostrato sorprendentemente esuberante in tutti i frangenti: nella foratura del legno, del metallo e della muratura. Prima di andare online, quando la casa ci ha trasmesso la scheda tecnica, abbiamo avuto la spiegazione tecnica di tali performance: il motore è un nuovissimo brushless (senza spazzole) che fornisce al trapano il 25% in più di autonomia e il 50% in più di potenza rispetto a un pari modello convenzionale.

  1. Velocità meccaniche

    Due le velocità meccaniche impostabili con l’apposito selettore 0-410 e 0-1650 giri al minuto; l’avviamento da zero è molto progressivo grazie all’efficacia del controllo elettronico.

  2. Ghiera di regolazione

    La ghiera di regolazione della coppia ha ben 24 posizioni, sino al livello massimo di 52 Nm. Il settaggio della ghiera prosegue con la posizione di foratura e poi di foratura con percussione (28050 colpi/min).

  3. Caratteristiche della batteria

    Il caricabatterie è piccolo e leggero, non appesantisce la valigetta e si può portare per averlo sempre a disposizione.

Prezzi del trapano senza spazzole BLACK+DECKER

Il BL 188K (con 1 batteria) costa euro 149,95. Il BL 188KB (con 2 batterie) costa euro 179,95

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Trabattello multiuso Svelt | Recensione completa

Il trabattello multiuso è un’impalcatura tubolare, di altezza variabile, che viene usata per lavori di edilizia o verniciatura, ma anche per altre funzioni.

La struttura metallica del trabattello multiuso Svelt, robusta ma leggera, è studiata per essere montata e smontata in tempi molto brevi. Di norma il trabattello è fornito di ruote e, se raggiunge una certa altezza, di piedini regolabili di appoggio. Accanto alle versioni professionali sono facilmente reperibili trabattelli a costo modesto, modelli specifici per un utilizzo domestico: facili da riporre in uno spazio ridotto, offrono un piano di appoggio regolabile su più livelli che, posizionato alla massima altezza, permette a una persona di raggiungere il soffitto. Agevoli anche gli spostamenti all’interno dell’abitazione, perché il trabattello passa attraverso le porte. Le dimensioni di base sono varie e proporzionali all’altezza a cui si deve lavorare.

La struttura del trabattello multiuso

trabattello
I componenti di un trabattello standard sono: le spalle verticali con gradini e ringhiere distanziali, le traverse longitudinali, le crociere che tengono unite le spalle con le traverse, il piano di calpestio. Il traliccio così formato viene appoggiato su ruote (con o senza freno) che consentono all’insieme di essere spostato a mano e a piacere nel luogo di lavoro. Se il trabattello è alto e componibile, quattro staffe stabilizzatrici allargano la base per consentire alla struttura di essere più stabile ed evitare il ribaltamento.

Utilizzi

come utilizzare un trabattello

  1. Per raggiungere altezze di oltre di 3-5 m, è necessario impiegare trabattelli di struttura molto solida, dimensioni adeguate e grandi prolunghe d’appoggio alla base.
  2. In alcuni modelli le ruote sono dotate di freno che impedisce alle stesse di ruotare accidentalmente. In genere possono anche essere tolte per migliorare l’appoggio.
  3. Nei trabattelli che raggiungono una certa altezza si usano pianali con botola che permettono di salire stando all’interno della struttura, per maggiore sicurezza.
  4. Alcune versioni di trabattello offrono la possibilità di disallineare le due spalle in modo da venire collocati in piano anche su scale o su appoggi irregolari.

Trabattello con due scale

trabattello con due scale

Una particolare versione di trabattello per lavori fino a circa 4 metri, si assembla utilizzando due scale pieghevoli, tramite una serie di appositi accessori quali traverse, piani di calpestio, crociere, stabilizzatori, ringhiere ecc. Le due scale vanno poste in verticale e collegate tra loro con i piani che si incastrano in appositi alloggiamenti (1) e le crociere stabilizzatrici che si fissano per avvitatura (2). Il piano ha la botola di passaggio e la sicurezza superiore viene fornita da ringhiere supplementari.

Pannello porta utensili

Ordine in laboratorio con il pannello porta utensili

La buona riuscita di un progetto è, in gran parte, merito dell’ordine che manteniamo nel nostro laboratorio. La soluzione a questa esigenza consiste nell’utilizzare un pannello di lamiera traforata appeso ad una parete dove disponiamo e ritroviamo i nostri utensili per il bricolage in ordine.

Per definire esattamente dove collocarli, tracciamo sul pannello la sagoma di ogni singolo attrezzo utilizzando un pennarello indelebile.

Quando ne prenderemo uno risulterà evidente dove dovrà essere riposto.

I vari attrezzi si appendono al pannello grazie agli appositi supporti che si possono collocare nei vari fori. Fissiamo il tutto a parete con due tasselli.
È un idea ingegnosa e semplice che ci aiuterà a mantenere l´ordine tra i nostri attrezzi da bricolage.

OGNI COSA AL SUO POSTO…

Sulla superficie del pannello disponiamo gli utensili in ordine raggruppandoli per tipo e mettendoli in scala per dimensione. A questo punto inseriamo sul pannello i supporti a gancetti per la sospensione degli attrezzi per il bricolage. Collochiamo nuovamente gli attrezzi sul pannello di lamiera traforata e con un pennarello (tipo Uniposca) a punta sottile seguiamo il contorno di ogni singolo attrezzo disegnandone la sagoma sul pannello.

LA SOSPENSIONE DEL PANNELLO

  1. Con il trapano munito di dispositivo per aspirazione della polvere pratichiamo due fori nel muro.
  2. Dopo aver aspirato la polvere residua nei fori, inseriamo i tasselli aiutandoci con un martello.
  3. A questo punto possiamo appendere al muro il nostro pannello sfruttando i fori nella lamiera.

UTENSILI PER IL BRICOLAGE
Trapano, segaccio, avvitatore, pennarello

SFA Italia

SFA ITALIA spa è presente sul mercato italiano da oltre 30 anni

È leader nel mercato delle soluzioni per il bagno con due divisioni: la divisione tecnica con le pompe e i trituratori della linea Sanitrit e Watermatic e quella estetica con il marchio Grandform declinato in due famiglie: Grandform Home e Grandform Project. Da tre anni SFA ITALIA SpA gestisce anche il marchio Stile, che comprende una vasta gamma di ceramiche sanitarie, piatti doccia e lavabi d’arredo.

Struttura del gruppo
SFA ITALIA SpA è la filiale italiana del Gruppo SFA, multinazionale francese con sede a Parigi, attiva in due aree di business: editoria e industria. Nel settore industriale il gruppo SFA è attivo nelle soluzioni per il bagno con i marchi SANITRIT e GRANDFORM in più di 20 paesi. La filiale italiana ha sede a Siziano (PV) dove si trovano gli uffici commerciali, lo show room e il centro di formazione.

Missione
L’ambizione di SFA è permettere a tutti “di installare facilmente sanitari, bagni, cucine, dovunque, senza impegnativi lavori di muratura”. Inventore francese del celebre SANIBROYEUR SFA®, conosciuto in Italia come SANITRIT, il Gruppo figura oggi tra i leader mondiali nel settore dei trituratori ed è presente con filiali e distributori in tutto il mondo.

I prodotti
La SFA Italia gestisce quattro marchi:

  • Sanitrit leader di mercato per trituratori, pompe e stazioni di sollevamento.
  • Grandform è “idroterapia da sempre” con due divisioni: Grandform Home (cabine doccia, vasche idroterapiche e cabine multifunzione) e Grandform Project (saune, hammam, docce emozionali e prodotti in solid surface).
  • Stile, l’ultimo nato in casa SFA con una vasta gamma di ceramiche sanitarie, piatti doccia e lavabi d’arredo.
  • Watermatic divisione tecnica per pompe e trituratori per acque chiare entry level

Innovazione
Il concetto di innovazione è da sempre un valore fondamentale per SFA. Nel settore tecnico ha inventato e brevettato il trituratore SANITRIT, per poi sviluppare un’ampia gamma di soluzioni che, oltre al bagno, si estendono al mondo della cucina, della lavanderia, alle attività commerciali. Il marchio SANITRIT è oggi in grado di gestire lo smaltimento di acque chiare e scure della tua casa con soluzioni innovative e senza la necessità di significative opere murarie. Nel settore estetico, SFA, con il marchio GRANDFORM, ha introdotto per prima l’idromassaggio ad aria nelle vasche, per poi potenziarlo con altre interessanti risorse come cromoterapia, aromaterapia, biomagnetismo, ampliando sempre di più l’offerta di benessere.

Responsabilità ambientale
SFA ha dotato i suoi prodotti di soluzioni per il risparmio idrico. Ad esempio, tutti i wc in ceramica con trituratore incorporato della serie SANICOMPACT sono dotati di meccanismo Dual Flush che permette, a seconda dei modelli, di scaricare anche solo 1,8 litri fino ad un massimo di 5 litri. Anche all’interno della linea di cabine multifunzione Grandform vi è la stessa attenzione all’ambiente: con EQUOS POWER 4000, oggi SFA è in grado di proporre una doccia multifunzione che permette un risparmio idrico del 70% rispetto all’idromassaggio tradizionale di un cabina che utilizza solamente acqua diretta.

sfa italia

BLACK+DECKER

BLACK+DECKER e’ la piu’ grande societa’ al mondo produttrice di elettoutensili e accessori. E’ leader negli Stati Uniti nei prodotti per la casa e tra i maggiori competitor mondiali nell’industria del piccolo elettrodomestico.

Oggi, è un produttore e distributore globale di prodotti di qualita’ utilizzati dentro e fuori la casa o per attivita’ commerciali e professionali.

Distribuisce prodotti in oltre 100 paesi e circa la meta’ del proprio fatturato viene fatta al di fuori degli Stati Uniti, le linee di prodottodetengono posizioni di leadership nei rispettivi mercati.BLACK ND DECKER BLACK&DECKER BLACK E DECH

Orologio a muro fai da te

Un originale orologio a muro fai da te per impreziosire una parete con un tocco di creatività

materiale per orologio fai da teIn un orologio, il connubio movimento-quadrante non è inscindibile… o, per meglio dire, del meccanismo al quarzo non si può fare a meno, ma nulla ci vieta di eliminare il quadrante. Proviamo, dunque a realizzare un orologio a muro fai da te il cui quadrante non esiste: lo sfondo è la parete stessa! La costruzione inizia suddividendo in dodici settori un coperchietto di legno seguendo le indicazioni riportate nel disegno, per poi procedere all’assemblaggio di lancette, numeri e meccanismo.

Cosa serve per realizzare un orologio a muro fai da te:

  • Meccanismo per orologi al quarzo con lancette e chiave di montaggio
  • Palline e numeri di legno
  • 12 bastoncini di legno
  • Smalto spray nero e argento
  • Coperchio scatola di legno
  • Compasso, temperamatite
  • Pistola incollatrice e stick colla

Orologio a muro fai da te – come creare 12 settori

settori orologio
Puntando il compasso lungo la circonferenza del coperchietto con le aperture indicate nel disegno, tracciamo sulla circonferenza le posizioni delle ore.

Costruire un orologio a muro fai da te

orologio fai da te

  1. Lavoriamo le 12 bacchette (o bastoncini), lunghe circa 30 cm, rendendo appuntite le estremità con il temperamatite. In questo modo riusciremo a calzare meglio le perline di legno.
  2. Con la colla a caldo incolliamo le bacchette al coperchietto (nei punti individuati in precedenza con il compasso) facendo attenzione che le loro estremità siano equidistanti dal centro.
  3. Proteggiamo il piano di lavoro con un foglio di carta e spruzziamo uniformemente la vernice spray color argento sull’oggetto costruito. Per una migliore finitura, stendiamone due mani.
  4. Utilizziamo quattro numeri di legno (3, 6, 9, 12), da fissare come riferimento all’estremità delle relative bacchette (queste sprovviste, ovviamente, di perline). Trattiamo i numeri di legno con smalto nero.
  5. Impiegando la colla a caldo, applicata con la termopistola Rapid, fissiamo i numeri alle estremità delle rispettive bacchette. Lasciamo indurire bene la colla prima di movimentare l’orologio e di fissare il meccanismo.
  6. Incolliamo un disco di cartone dipinto con il colore argento al coperchio della scatola; inseriamo nel retro del coperchio il meccanismo praticando un foro al centro.  Infine fissiamo le lancette.

La giusta manutenzione dell’orologio a muro

orologio a parete

[box type=”info” align=”aligncenter” class=”” width=””]Se l’orologio da parete si è improvvisamente fermato e necessita di manutenzione, basterà qualche goccia di lubrificante multifunzione WD40 per fornire aiuto durante la riparazione.[/box]

Meccanismo orologio a muro fai da te

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Il kit del meccanismo (detto anche “movimento”) è composto da:

  1. lancette per ore e minuti da montare sull’alberino del movimento al quarzo;
  2. movimento al quarzo che funziona a batteria;
  3. rondella che collega il movimento al quadrante;
  4. ghiera filettata che si avvita all’alberino centrale del movimento bloccandolo al quadrante;
  5. chiave speciale per avvitare la ghiera.

Come utilizzare correttamente la pistola incollatrice

Lucidatrice levigatrice Valex L1200

Lucida e leviga ad arte, se necessario spazzola. Il diametro del platorello (180 mm) eleva la macchina a utilizzi di tipo professionale; nonostante la potenza, le proporzioni e la forma delle impugnature ne permettono l’uso molto confortevole

Con un diametro del platorello di 180 mm, la Lucidatrice levigatrice Valex L1200 è una macchina che offre una grandissima versatilità, tanto che può essere utilizzata indistintamente in ambiti professionali molto differenti come quello della carrozzeria e quello della posa del parquet massello, più tutti i vari utilizzi canonici che stanno nel mezzo.

In effetti, le proporzioni generose del platorello sono ideali per montare le cuffie per la lucidatura della vernice dei veicoli, ma è anche la misura migliore per la carteggiatura che i parquettisti effettuano sul legno massello appena posato, per raggiungere i vari punti in cui la lamatrice non riesce a passare per via delle sue dimensioni.

In entrambi i casi il diametro generoso della parte attiva della macchina rappresenta il migliore compromesso per poter lavorare a mano su superfici ampie e impegnative, dove, seppure per motivi molto diversi, è di fondamentale importanza l’uniformità d’azione in modo da non rilevare zone con differenze di risultato.

Con platorelli di tali diametri, assumono rilevanza i dati tecnici come la coppia e la potenza per contrastare il maggiore attrito che si sviluppa a contatto della superficie trattata.

Per questo la Valex L1200 è dotata di un motore che assorbe 1150 W e, per agevolare l’operatore, di un corpo macchina allungato, con impugnatura principale collocata all’estremità, in modo da poter sostenere senza sforzo anche il lavoro lungo e continuativo. Valex

Uso e caratteristiche della Lucidatrice levigatrice Valex L1200

Valex L1200 2
lucidatrice valex

  1. La cuffia in lana d’agnello sintetica, inclusa nella confezione, è ideale per la lucidatura della carrozzeria (o delle cromature) dei veicoli; la si usa ovviamente con l’apposita pasta per lucidare. La cuffia si monta come la comune carta abrasiva, in quanto aderisce mediante velcro al platorello, su cui va centrata accuratamente.
  2. Per montare la cuffia e la carta abrasiva si appoggia la levigatrice sul bancone con il platorello rivolto in alto, approfittando della presenza dell’impugnatura aggiuntiva. In questo modo si hanno libere entrambe le mani e si può centrare più comodamente il disco.
  3. Fra le specifiche della macchina, oltre al diametro del platorello di 180 mm, si rileva la presenza di un pulsante di blocco della rotazione dell’albero, che permette di montare e smontare il platorello per montare un altro accessorio; l’attacco all’albero, infatti, è il comune M14, cui si possono applicare tanti altri dispositivi. Sull’impugnatura della Valex L1200 vi è anche un potenziometro di regolazione della velocità del motore, utilissimo per adeguarla al miglior funzionamento dell’accessorio montato: sulla rotella di regolazione ci sono 7 posizioni selezionabili che permettono di impostare la velocità di rotazione da un minimo di 1500 giri a un massimo di 4800 giri, con un incremento di 500 giri circa per ogni step. La Valex L1200 ha un prezzo consigliato di euro 65,90.

Efficace anche sulla ruggine

eliminare la ruggine

Grazie alla possibilità di regolare la velocità massima di rotazione, la lucidatrice levigatrice Valex L1200 permette di montare anche accessori differenti, come le spazzole di metallo a tazza e a disco. La potenza disponibile e la costituzione della macchina, con corpo allungato che termina con l’impugnatura principale e l’ampia impugnatura secondaria, fatta ad arco, consentono di affrontare anche i lavori più lunghi e impegnativi come la preparazione di una recinzione di metallo per la successiva verniciatura. La conformazione dell’impugnatura secondaria permette di lavorare indistintamente sul lato destro e sul sinistro.

Sodifer

SODIFER Società Distribuzione Ferramenta S.r.l.

Da oltre venticinque anni Sodifer opera sul mercato nazionale della grande distribuzione specializzata, confezionando e vendendo prodotti di utensileria, minuteria e ferramenta. L’attenzione al cliente e la sua soddisfazione sono considerati prioritari e questo è suggellato dalla certificazione UNI EN ISO 9001/2008 conseguita nel corso dell’anno 2003 e revisionata nel 2006 Assistenza completa al cliente, capillare rete di agenti, consulenza gratuita e collaborazione a livello informatico, rapporto ottimale qualità-prezzo dei prodotti.

sodifer

Tutti i marchi

sodifer

L’assortimento è composto da più 20.000 articoli legati al mondo del fai da te, giardinaggio, idraulica e casalinghi. Sodifer serve oltre 3.000 punti vendita in Italia e in Europa con una percentuale di spedito superiore al 97%. La nuova sede a Santarcangelo di Romagna, dotata di 15.000 metri di magazzino e di un moderno sistema logistico, permette di consegnare in modo rapido ed efficiente.

Guarda il video di presentazione

Come installare un nuovo punto luce

In caso di ristrutturazione oppure nel cambio di utilizzo di alcuni locali, ci possiamo trovare a dover aggiungere un nuovo punto luce

Per installare un nuovo punte luce dobbiamo intervenire sull’impianto elettrico esistente, aggiungendone una diramazione per servire adeguatamente la zona scoperta. Risolviamo il problema del nuovo punte luce con un impianto a canaline esterne, facili e rapide da applicare, realizzando il nuovoimpianto a partire dalla più vicina scatola di derivazione.

Volendo disporre anche di una presa aggiuntiva, valutiamo di quale intensità di corrente (ampères) vogliamo disporre e accertiamoci che la sezione dei conduttori dell’impianto la regga e dimensioniamo i fili che andiamo ad aggiungere.

Alla presa, per poter collegare un elettroutensile, devono arrivare conduttori con sezione non inferiore a 2,5 mmq, per l’illuminazione bastano da 1,5 mm2 . Possiamo fissare le canaline, stendere i conduttori al loro interno, predisporre i collegamenti senza togliere tensione all’impianto. Lo facciamo solo prima di collegare il nuovo tratto con quello esistente, nella scatola di derivazione.

Cosa serve per installare punti luce casa

  • 6 metri di filo elettrico da 2,5 mm2 di sezione;
  • 2 stecche di canalina Ø 2 cm;
  • 2 curve a 90°;
  • 1 confezione di collari per tubi Ø 2 cm;
  • 4 tasselli a espansione Ø 8 mm;
  • 1 portalampada rotondo da esterni;
  • 8 cappellotti di giunzione cavi;
  • 1 portafrutto da esterni;
  • 1 presa e 1 interruttore;

Come ricavare un nuovo punto luce

installare un punto luce

  1. Per ricavare un nuovo punto luce dobbiamo prtire dalla scatola di derivazione e capire come collegare un interruttore, dalla quale dobbiamo portare 3 fili al portalampada e 5 alla scatola dell’interruttore e della presa. Per sicurezza mettiamo per ultimi i 3 fili che devono andare all’impianto esistente.
  2. Per unire i fili ne spelliamo circa 1,5 cm, attorcigliamo uno con l’altro quelli da mettere insieme, tenendoli fermi con qualche giro di nastro adesivo, e li blocchiamo con i cappellotti isolanti.
  3. Iniziamo a fare i collegamenti nella scatola portafrutti. Alla presa di corrente dobbiamo far arrivare 3 fili: uno grigio che porta la fase, uno azzurro (neutro) e uno giallo/verde (terra).
  4. Serrati i conduttori sul retro della presa ci occupiamo dell’interruttore. A lui convergono 2 fili di colore marrone, per differenziarlo dal circuito della presa, che consentono al comando di intercettare la fase destinata al portalampada.
  5. Facciamo entrare la canalina nel dorso della plafioniera, marchiamo i punti di fissaggio e, dopo averla rimossa, foriamo e inseriamo i tasselli. Riposizioniamo il dorso e fissiamolo in posizione con le viti che fanno espandere i tasselli.
  6. Montiamo lo schermo che riflette la luce della lampadina e poi il portalampada, cui colleghiamo i fili grigio e azzurro che giungono dalla scatola di derivazione. La terra è superflua in quanto non ci sono parti metalliche.

Come installare le canaline esterne

fissaggio canaline esterne

La canalina di plastica in barre si taglia a misura con un seghetto da ferro, ogni segmento deve essere messo o in senso orizzontale o in senso verticale. Appoggiamo la canalina sul muro e verifichiamo con la livella a bolla (1) che si trovi esattamente in bolla, quindi tracciamo la posizione a matita. Marchiamo poi lungo la tracciatura i fori per il fissaggio dei collari, equamente distanziati. I collari hanno al centro un foro nel quale si inserisce la vite che fa espandere il tassello (2) e li fissa alla muratura, la canalina si innesta a scatto su di essi. Per i cambi di direzione inseriamo una curva a 90° tra un tratto orizzontale e uno verticale. Le scatole elettriche, anch’esse da fissare tramite tasselli, presentano sedi entro le quali penetra la canalina, attraverso gommini che rendono stagno il collegamento.

Consigli per l’acquisto di un punto luce

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