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Misurare e tracciare

Prima di qualsiasi taglio è importante disporre di una linea precisa da seguire, soprattutto quando il pezzo deve collimare con altri in una costruzione. Per la marcatura di linee, perpendicolarità e angoli sono richiesti strumenti semplici ma appropriati

Misurare e tracciare sono operazioni preliminari fondamentali del bricolage. Metro a stecche e flessometro sono utilissimi nella misurazione lineare, ma per la tracciatura è necessario disporre di una riga; la squadra fissa a 90° è indispensabile per la garanzia di una perfetta quadratura. Per angoli diversi da quello retto si utilizza la falsa squadra, uno strumento costituito da due segmenti uniti per un’estremità in modo che possano assumere e “copiare” qualsiasi angolo ed essere bloccati in quella posizione, per riportarlo identico sul piano di lavoro.

Non può mancare anche il truschino per tracciare linee a distanza fissa dal bordo del piano, ma non è finita: per una dotazione che possa definirsi completa occorrono un compasso per disegnare archi e cerchi, un curvilineo per le sagome curve più complesse ed un buon calibro per rilevare con esattezza gli spessori ed i diametri esterni con le punte grandi, quelli interni con le punte più piccole e la profondità di fori o sedi tramite l’astina che fuoriesce da un’estremità.

CON IL TRUSCHINO

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Questo attrezzo è molto utile quando occorre misurare con esattezza uno spessore o una distanza da riportare su un altro pezzo. È piuttosto facile da autocostruire: occorre un blocchetto di legno con uno o due fori in ognuno dei quali inserire un’asta graduata che ad un’estremità riporta un ago o un foro per inserire una matita. Una vite che attraversa il blocchetto consente il bloccaggio dell’asta.

Giuntare i fili: approfondimento

Bisogna rispettare alcune regole per evitare surriscaldamenti dei conduttori, rischi di corto circuito ed utenze che restano sotto tensione anche con l’interruttore spento

Prima di iniziare a giuntare occorre togliere tensione all’impianto o scollegare la spina dalla presa di corrente ed avere comunque alla mano attrezzi provvisti di adeguato isolamento. Se l’impianto è suddiviso a zone, il tester o il cercafase ci aiutano a capire se abbiamo escluso correttamente la zona di lavoro.

Quando si spellano i conduttori, bisogna fare attenzione a non recidere parzialmente i fili di rame: se la sezione si riduce, il passaggio di corrente fa surriscaldare il filo e può causare un corto circuito.

L’unione di più cavi si effettua con i cappellotti, più sicuri e meno ingombranti dei mammut. Sono elementi costituiti da un morsetto di rame dove un robusto anello riceve la treccia composta dai fili da giuntare; sul fianco dell’anello è posta una vite per comprimere la treccia, rendendo così i fili solidali. Attorno all’anello di rame c’è un guscio isolante da quale devono fuoriuscire i conduttori con il loro rivestimento isolante integro.

CON ISOLANTE RIMOVIBILE

I cappellotti per giunzione di conduttori sono di diverse dimensioni proprio per poter scegliere quella che permette l’agevole inserimento della treccia, senza che ci sia un lasco tale da non garantire il buon serraggio da parte della vite. Inoltre i cappellotti si trovano anche con isolante rimovibile;

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in tal caso si inserisce la treccia e la si fissa nel morsetto di rame,

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prima di avvitare su di esso il guscio isolante di plastica.

Metrica

Fondata nel 1949 a Danta di Cadore, un paese a 1400 m di altezza nel cuore delle Dolomiti. Metrica iniziò da pochi operai con la produzione di metri e calibri a corsoio.

Sviluppatasi rapidamente, nel 1955 nacque un nuovo sito produttivo ad Arzignano (VI) dove fu possibile ampliare notevolmente la gamma produttiva, comprendendo anche squadre, livelle, misuratori di spessore, micrometri, alesametri e comparatori.

Nel 1964 fu creata la sede commerciale a Milano, affermando progressivamente la propria presenza su tutto il territorio nazionale ed iniziando la penetrazione nei mercati esteri.

Oggi Metrica è presente in oltre 30 Paesi (Europa, Medio Oriente, Paesi oltre Oceano) con un’ampia rete di agenti e distributori. Negli anni, la gamma si è ampliata sino a coprire gran parte dei prodotti di misura richiesti nei settori della meccanica e dell’edilizia.

Negli anni ’90 è stata tra i primi a sviluppare la tecnologia dei livelli a laser a pendolo, all’epoca pionieri degli attuali autolivelli laser che hanno enormemente semplificato le operazioni di misura,tracciatura e controllo nel campo delle costruzioni edili.

Metrica dispone oggi di una vasta gamma di autolivelli, in grado disoddisfare ogni esigenza. Numerosi sono i brevetti sviluppati dal proprio staff tecnico, con l’obiettivo costante di trovare soluzioni nuove per rendere il lavoro più semplice, più veloce e contemporaneamente più preciso.

Strumenti particolarmente utili, come i Telefix (misuratori telescopici fino a 10m) e Quadranfix (misuratori d’angolo per edilizia), così come modelli originali tra i flessometri, i metri a stecca o livelle, hanno fatto di Metrica un punto di riferimento affidabile per il settore della misura e controllo.

Per soddisfare le esigenze di tempestività del mercato, Metrica ha recentemente installato, nella propria nuova sede di San Donato Milanese, un magazzino automatizzato capace di gestire più di 3.000 pallet ed assicurare puntualità e prontezza di evasione degli ordini.

Saldatura ad arco

La saldatura ad arco è il sistema migliore per unire in modo rigido e robusto elementi di ferro, acciaio e, con alcuni accorgimenti, alluminio, ghisa ed altri metalli

La saldatura ad arco sfrutta il principio secondo il quale parti metalliche attraversate da una corrente elettrica a basso voltaggio (ma con intensità sufficientemente alta da far scoccare un arco voltaico), tendono a sciogliersi per effetto dell’altissima temperatura generata dall’arco stesso. Fra le due parti in gioco, una è rappresentata dall’oggetto che necessita di saldatura, solitamente effettuata per unire due parti staccate; l’altra è un elettrodo rivestito, ovvero la stecca di metallo compatibile con quello che dobbiamo saldare, ricoperto da sostanze che in presenza di arco creano un campo gassoso atto a proteggere e migliorare il bagno di fusione del metallo.

Saldare bene, cioè ottenere belle e robuste saldature, richiede un po’ di pratica e la conoscenza di alcune regole.

Durante l’operazione l’elettrodo va tenuto con una leggera inclinazione sulla superficie da saldare; deve essere inoltre trascinato lungo i lembi da unire avvicinandolo progressivamente mano a mano che si scioglie (e quindi si accorcia), con una velocità tale da permettere la deposizione di una quantità regolare di materiale. Il bagno di fusione si solidifica rilasciando in superficie la scoria di saldatura da rimuovere con la martellina.

Leggi la nostra guida su come saldare correttamente

RINFORZI NEGLI ANGOLI

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Raffreddandosi, il metallo fuso si ritrae tirando fortemente i due lembi; per questo è necessario bloccare nel miglior modo possibile i pezzi con morsetti e strettoi e poi dare alcuni punti di saldatura a distanze regolari, prima di eseguire la saldatura finale.

Per irrobustire giunzioni ad angolo retto, sia in caso di piattine, sia di angolari, è meglio applicare rinforzi, anche questi prima “puntati” e poi saldati completamente.

Well-made.it, il nuovo sito del “fatto bene e fatto a mano” dove trovare i migliori artigiani italiani

Tutto ciò che è concreto “fare” è musica per le orecchie di chi ama il bricolage

Ci entusiasma la nascita di Well-made.it: il nuovo portale, online da pochi giorni, che ha l’obiettivo di far scoprire agli appassionati il variegato e affascinante mondo dell’artigianato made in Italy.

Il nuovo portale, online da ottobre 2016, ha un obiettivo ambizioso: orientare gli utenti all’interno del variegato mondo dell’artigianato made in Italy

 

artigianato-borse

 

Quattro gli attori coinvolti: utenti, artigiani, circuiti e ambasciatori. Il meccanismo è quello che per tripadvisor si è dimostrato vincente, quello delle recensioni. Il tutto in un clima social, con l’intento di accrescere nel tempo una community di amanti del “ben fatto”.

Gli artigiani che si sono distinti per meriti e pregio della loro opera vengono “segnalati” grazie ai circuiti – associazioni e progetti che promuovono l’artigianato artistico italiano – e pubblicizzati su Well-made.it. Gli ambasciatori esprimono su di essi le loro valutazioni e gli utenti, che hanno modo quindi di contattarli agevolmente, possono poi recensirli.

 

artigiani

 

Le categorie sono molto varie, dall’arredamento alla musica, dall’abbigliamento all’oreficeria, dalla legatoria al restauro.

Well-made.it ha due enti fondatori: Whomade – un progetto nato per rilanciare l’artigianato d’avanguardia –  e La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte – un’istituzione privata non profit orientata alla tutela e diffusione dei mestieri d’arte.

Combinata per legno | Guida alle operazioni di taglio

Affrontiamo in questa dettagliatissima guida le prime basilari lavorazioni che fanno riferimento alla sega circolare di cui ogni combinata per legno è dotata; usata con l’ausilio del vagone, con la guida parallela o con la riga angolare, permette di fare tagli convenzionali, con lama verticale o inclinata da 0 a 45°, e di squadrare pannelli irregolari, tutto con grande precisione

Con la nostra nuovissima macchina combinata per legno prendiamo in considerazione singolarmente, una dopo l’altra, le varie lavorazioni di cui è capace. In questa guida impareremo a tagliare il legno con la combinata con la sega circolare, limitandoci a mostrare le funzioni di base, quelle che si presentano in modo ricorrente, cercando di mettere in luce i vantaggi che la combinata per legno offre, caso per caso. Iniziamo con l’operazione di montaggio della lama, che può capitare di dover fare spesso per montarne una più idonea al tipo di legno in lavorazione. Di conseguenza è possibile dover regolare l’altezza del coltello separatore cui è fissata la cuffia di protezione. Entrando nel merito delle protezioni, oltre al montaggio e posizionamento della cuffia, conosciamo le altre misure di sicurezza che si devono e possono osservare per lavorare in tutta tranquillità. Per quel che riguarda il taglio convenzionale, scopriamo tutte le possibilità di regolazione: dopo l’altezza della lama e l’inclinazione sul piano di lavoro, vediamo anche come si regola l’altezza dell’incisore e come si effettua la sua centratura rispetto alla lama. La squadratura è quel processo che consente di ottenere un pannello di legno rettangolare o quadrato, ovvero con i quattro angoli di 90° precisi e i quattro lati paralleli a due a due. Di questa lavorazione facciamo un esempio completo, documentandone le fasi con foto passo-passo.

Importati precisazioni per tagliare il legno con la combinata

  • Tutte le regolazioni e anche i posizionamenti dei pezzi vanno eseguite a macchina ferma, interruttore d’avviamento su OFF e spina di alimentazione scollegata.
  • Il vagone va immobilizzato mediante una delle due leve presenti alle estremità.
  • Tutti gli interventi sulla lama e sulle parti limitrofe vanno eseguiti con i guanti di protezione.
  • In questa guida illustriamo solo per necessità redazionali e illustrative, la circolare in funzionamento senza la cuffia di protezione che, al contrario, deve essere sempre montata.

Avviamento e sicurezza della combinata per legno

accensione combinata per legno

  1. In una combinata per legno possono esserci diversi motori e, naturalmente, ci sono sempre più possibilità di lavorazione. Per avviare la combinata per legno, quindi, dopo averla collegata elettricamente, bisogna agire sul selettore che predispone all’attivazione della funzione del motore e della lavorazione scelta. Le icone serigrafate sul quadro comandi non lasciano adito a dubbi: selezioniamo la sega circolare.
  2. Il passo successivo, da fare solo quando è tutto pronto e si è gia avviato anche l’aspiratore, è accendere il motore selezionato, portando su ON l’apposito selettore.
  3. La dotazione della combinata per legno utilizzata in questa guida, l’eccellente Minimax LAB 300 Plus comprende due tipi di spingitori: uno lungo, di colore arancione, da usare come estensione del proprio braccio e della mano, l’altro di dimensioni più ridotte, ma dotato di una maniglia, che va fissato su un pezzo di scarto a proprio piacimento.
  4. Il fissaggio si effettua con 4 viti (in dotazione anch’esse), che permettono di immobilizzare lo spingitore sul legno di scarto, scelto opportunamente per estendere il punto di spinta a seconda delle necessità del momento (quindi volta per volta si può cambiare).
  5. Così le mani sono al sicuro rispetto alla lama in rotazione e l’appoggio legno con legno risulta molto efficace. Lo spingitore così fatto è più indicato per i pannelli sottili (nel senso dell’altezza una volta appoggiati sul piano di lavoro) e larghi, mentre quello arancione è più indicato per i pezzi più alti. Tutti e due sono fatti di materiale truciolabile che non rovina la lama se dovessero entrarvi in contatto.
  6. Se premuti, i pulsanti d’emergenza fermano immediatamente la macchina; per il riavvio bisogna riarmarli con una rotazione.

Tagliare il legno con la combinata – Montaggio della lama

lama per sega circolare

  1. Per accedere al vano della lama bisogna traslare il carro vagone completamente a destra, alzare completamente il gruppo sega agendo sul relativo volantino sino a fondo corsa, svitare un nottolino di blocco della protezione e farla scivolare in fuori fino a che non trova scontro.
  2. Si fa ruotare la puleggia superiore facendo collimare il foro laterale con l’incavo presente sul piano di lavoro in modo da potervi inserire l’apposito perno, in dotazione alla combinata per legno. A quel punto la puleggia è immobilizzata e si può allentare il dado per rimuovere la ghiera di ritenzione.
  3. La scelta della lama è relativa al tipo di legno che si deve tagliare: a parte la regola grossolana secondo la quale lame a denti radi sono più rapide, ma meno precise, bisogna considerare anche che nell’ambito della lame a denti fitti ci sono quelle indicate per truciolari, per legni nobilitati, per tagli lungo vena e per tagli contro vena. Quella che stiamo montando ha 72 denti, è il modello D4W della GammaZinken e per noi è un’ottima lama, precisa e versatile perché risolve in modo sorprendente anche nei tagli più “spinosi”.
  4. La lama va inserita nel perno: vista da questa posizione ruota in senso orario; quindi, la si mette con i denti della parte alta rivolti verso destra, ovvero la direzione d’arrivo del legno.
  5. Si riposiziona la flangia, innestando lo spinotto di sicurezza che ne impedisce la rotazione a vuoto.
  6. Si riavvita il dado e si serra con la chiave in dotazione.
  7. Si tenga conto che la filettatura del perno è sinistrorsa, pertanto per stringere il dado bisogna ruotarlo in senso antiorario, il contrario di ciò che è normale. Questo perché, dato il senso di rotazione della lama, il dado non possa mai allentarsi da solo, inavvertitamente.
  8. Richiusa la protezione del vano e rimesso in posizione il nottolino di sicurezza, che tra l’altro disattiva l’accensione della combinata, si può calzare la cuffia di protezione sul coltello divisore e stringere il morsetto che ne blocca gli spostamenti.

La regolazione

regolare altezza lama combinata

  1. La principale e più frequente regolazione della circolare è quella che si fa alzando e abbassando la lama. Il volantino si innesta nell’alberino che provvede al movimento e, impugnando la manovella, si passa velocemente dalla posizione della lama completamente incassata sotto filo piano a completamente estratta per la massima altezza di taglio e viceversa.
  2. Qualora fosse necessario mantenere una precisa altezza della lama sul piano, togliendo il volantino si accede alla leva di blocco posta sul lato sinistro dell’alberino.
  3. La regolazione dell’altezza della lama nella combinata per legno è importante perché questa lavora al meglio se c’è una proporzione fra la sua altezza e quella del pezzo da tagliare: è consigliabile che la lama sporga sul pezzo dell’intera altezza di un dente più 2 o 3 millimetri di abbondanza. La misura può essere presa con un metro.
  4. Non essendo necessaria una precisione millimetrica, si può anche mettere il pezzo di fianco alla lama e sollevarla sino a quando i denti non sporgano nel modo giusto.
  5. Il coltello divisore ha una regolazione ideale che si fa una tantum: nel punto in cui risulta più vicino alla lama, ossia verso l’estremità, fra i due devono esserci almeno 3 mm, mentre nel punto in cui restano più lontani, ossia alla base, devono esserci circa 8 mm.
  6. La cuffia di protezione è innestata al coltello divisore, quindi, se è stata fatta bene la regolazione al punto precedente, la cuffia montata deve coprire una parte della lama.
  7. Non resta che verificare quanto spazio resta fra la cuffia e il pezzo da tagliare, nel momento in cui lo si avvicina alla lama. Ideale è trovarsi con uno spazio minimo (3-5 mm). Con l’esperienza si finisce per regolarsi valutando a occhio questo spazio per sapere che i denti della lama sporgono dal legno in modo sufficiente. Con le regolazioni così fatte si ottiene precisione di taglio e sicurezza per sé stessi.

Taglio inclinato del legno con la combinata

taglio angolato con combinata

  1. Inclinando la lama bisogna stare attenti a due cose: prima ancora di agire sul manettino per inclinarla bisogna abbassare completamente la lama dell’incisore, che deve sempre essere a zero durante questo tipo di taglio. In secondo luogo, non si deve avvicinare troppo la guida parallela, soprattutto se è messa con la riga in piedi, perché può entrare in collisione con la lama, cosa che può succedere anche quando non sia tutta estratta e la si tiri su inavvertitamente per un taglio successivo.
  2. Il manettino di regolazione ha un suo blocco laterale con manopola. Mentre altre regolazioni, pur avendo anch’esse un blocco, si possono lasciare libere per poterle usare più rapidamente, questa è meglio serrarla tutte le volte, per la facilità con cui si può incorrere in errori di lavorazione qualora dovesse muoversi anche solo leggermente.
  3. Data la collocazione sul lato della macchina, il manettino va messo in sede solo quando c’è effettivo bisogno di regolazione.
  4. Ruotando il manettino, l’indicatore si sposta sulla scala graduata e mostra l’angolo di inclinazione impostato. Si noti come anche le due regolazioni dell’incisore abbiano una sede asolata, in quanto seguono i movimenti di inclinazione della lama.

Taglio obliquo del legno con la combinata
taglio obliquo combinata per legno

  1. La riga telescopica può essere bloccata con un’angolazione che va da 0° a ± 45°.
  2. Per regolare la riga si libera la manopola posta sotto il telaio, la si muove lungo l’asola in cui può correre e la si stringe una volta ottenuto l’angolo corretto, senza dimenticare di far traslare l’intera riga, per tenerla sempre più vicino possibile alla lama.
  3. L’angolo è indicato dalla scala graduata sul piano a squadrare.
  4. Il fulcro attorno al quale la riga ruota è un perno inserito in una sede sul telaio a squadrare, che di queste sedi ne ha due
  5. in modo da poter inclinare la riga con angolo positivo o negativo.

Battuta della riga

fissaggio legno carrello combinata

  1. La riga ha una battuta mobile che scorre e si può fissare con l’apposita manopola facendo riferimento alla scala millimetrata. La misura indicata è la distanza dallo scontro sollevato alla lama.
  2. In presenza di pezzi lunghi lo scontro si appiattisce e concede il passo al legno, mantenendolo solo perfettamente parallelo alla riga;
  3.  nel caso di necessità di ripetizione di tagli di identica lunghezza, basta portare il pezzo allo scontro e procedere con la serie di tagli, ottenendo così il numero voluto di pezzi uguali.

La guida parallela per tagliare con la combinata per legno

guida parallela

banco combinata

  1. Per ottenere sempre la massima precisione bisogna controllare periodicamente che la misura indicata sulla scala millimetrata della guida di scorrimento della combinata per legno corrisponda effettivamente alla distanza fra la lama e la guida parallela.
  2. In caso di mancata corrispondenza delle due misure, bisogna allentare le due viti di serraggio presenti sulla guida di scorrimento, che, avendo sede asolata, permettono di modificare l’angolazione della guida parallela quanto serve per ottenere la misura precisa.
  3. Ovviamente tutte le manopole presenti sul gruppo della guida parallela hanno una specifica funzione. Per il posizionamento si porta la guida sulla riga millimetrata sino a raggiungere sommariamente la misura voluta.
  4. Si stringe la manopola laterale, serrandola fermamente.
  5. Regolando la manopola superiore, si ottengono movimenti micrometrici di tutta la guida parallela sulla scala millimetrata, che consentono di impostare la misura di taglio con la massima precisione.
  6. In ultimo si abbassa la leva laterale che blocca la guida parallela nella posizione voluta. Questa leva è studiata in modo da non indurre alcuno spostamento della guida parallela nel momento in cui la blocca sulla guida di scorrimento.
  7. La riga della guida di scorrimento può assumere due posizioni sul gruppo: quando è in piedi, come nella foto, fornisce un appoggio migliore per i pezzi da tagliare di elevato spessore.
  8. Per metterla orizzontale, ovvero con il suo lato più esteso appoggiato sul piano di lavoro, bisogna allentare le due manopole a leva presenti sul gruppo, estrarre la riga e inserirla nel lardone con il suo lato corto. Quindi si tornano a serrare le due leve.
  9. In questo modo, la guida parallela offre supporto valido solo a pannelli di limitato spessore, tuttavia la sua resistenza alla pressione laterale aumenta considerevolmente e si ottiene una maggiore precisione.

Come squadrare un pannello con la combinata per legno

squadrare il legno con la combinata

Per mostrare le fasi del processo di squadratura con la combinata per legno abbiamo usato un pannello frutto di una precedente lavorazione: la necessità è quella di ritornare ad avere un foglio perfettamente squadrato, riducendone le dimensioni il meno possibile, quindi senza badare all’ottenimento di particolari misure in lunghezza e larghezza. Si tenga conto che la squadratura è un procedimento usato spessissimo anche in presenza di pannelli che paiono già rettangolari; la si fa per poter contare su bordi perfetti e rinnovati, senza alcuna minima sbrecciatura, che meglio si accoppiano con gli altri elementi di una costruzione.

  1. Primo taglio: si sceglie un lato, solitamente uno dei due lunghi, del pannello da squadrare e lo si blocca sul vagone. Dato che non c’è alcun lato diritto, si usa la battuta a tegola all’estremità anteriore e un pressatore dalla parte opposta. Il posizionamento deve essere fatto in modo da rispettare quanto possibile (in molti casi bisogna andare a occhio) la longitudinalità del pezzo e regolarne la posizione di taglio in modo da rimuovere il minimo indispensabile, per fare poco scarto.
  2. Secondo taglio: si monta la riga telescopica regolata a 90° sul telaio di squadro. Si appoggia il pannello alla riga con il lato appena tagliato, si regola l’ampiezza del taglio tanto da rimuovere le imperfezioni, si blocca con il pressatore e si taglia.
  3. Il procedimento nel terzo e quarto taglio non cambia: si deve sempre girare il pezzo appoggiandolo alla riga telescopica con il lato tagliato appena fatto. Se ci può essere una differenza rispetto a prima, sta nel fatto che volendo ottenere un pannello con misure specifiche sono proprio questi due tagli che vanno calibrati affinché risultino la larghezza e la lunghezza volute.
  4. Ecco il risultato della squadratura: il pannello che si ottiene ha bordi vivi e regolari, angoli precisi sia nell’ampiezza, sia negli spigoli, cosa estremamente importante nell’unione di parti durante una costruzione.

Uso dell’incisore nella combinata per legno

incisore combinata

Il taglio di pannelli nobilitati richiede l’utilizzo dell’incisore, con cui si ottengono spigoli perfetti anche sul lato di uscita della lama (4). L’incisore è una piccola lama, posta davanti alla circolare in modo che incida la superficie del pannello prima dell’azione di taglio vera e propria. Ruota in senso contrario rispetto alla circolare. Affinché si lavori bene, bisogna curare due impostazioni basilari: la prima è che l’incisore sporga dal piano (1) di 1-1,5 mm (tanto deve affondare) e la si fa agendo sull’apposita manopola (2); la seconda è che sia perfettamente allineato con la lama principale, in modo da non mangiare lateralmente e lasciare un taglio che sembri fatto da un’unica lama. Per questa regolazione si agisce sulla seconda manopola (3).

Accessori per tagliare il legno con la combinata

manopola di guida per taglio legno

  1. Per la movimentazione del carro ci si può “aggrappare” a diversi elementi presenti qua e là, tuttavia il metodo più sicuro, che dovrebbe diventare la prassi, o meglio, un’abitudine, è quello di utilizzare la manopola di alluminio data in dotazione, che si inserisce nella coulisse laterale del carro stesso.
  2. Altro componente utilissimo, anche questo in dotazione alla Minimax LAB 300 Plus, è la battuta a tegola. La sua particolare conformazione permette di posizionare e immobilizzare all’estremità anteriore i pezzi lunghi, che in questo modo non tendono a sollevarsi durante il taglio, mentre noi spingiamo al lato opposto.

Aprire grandi fori

Quando servono sedi o fori circolari di diametro elevato le punte elicoidali non bastano, c’è bisogno di altri accessori

In molte situazioni si rende necessario praticare nel legno un’apertura circolare di diametro un po’ troppo elevato per essere definita “foro”, tant’è che le punte da legno normalmente non superano i 15 mm di diametro. Un caso tipico è quello delle sedi per le cerniere delle antine, per le quali vengono utilizzate le punte Forstner.

Il codolo rimane simile a quello delle punte tradizionali, mentre la parte attiva ha un corpo che arriva a 60 mm di diametro, costituito da due taglienti principali e, spesso, da altrettanti taglienti periferici. La punta di centraggio incorporata facilita l’avvio del foro; le punte Forstner sono l’ideale quando si tratta di aprire sedi cieche, in quanto lasciano il fondo liscio e piano.

Ci sono poi le punte a lancia (mecchie), per fori grossolani, la cui lunga punta di centraggio torna comoda, ad esempio, per lasciare una traccia guida sul pezzo sottostante, come per l’inserimento di grossi tirafondi. Per fori passanti di dimensioni maggiori si utilizzano le seghe a tazza, iniziando il foro dal lato a vista in quanto l’attraversamento del legno può scheggiare la superficie opposta al foro. Per fori veramente grandi occorre ricorrere al seghetto alternativo munito di guida a compasso o, per una maggior precisione, alla fresatrice.

CON LA FRESATRICE

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La guida a compasso per fresatrice non è altro che un’asta da inserire nella sede utilizzata per la guida parallela; da un lato dispone di un perno appuntito che si fissa nel centro e l’asta determina il raggio del cerchio che si vuole tracciare. L’asportazione della porzione circolare di legno va eseguita in più passate; con questo accorgimento si ottengono bordi praticamente lisci senza levigature aggiuntive.

Forare tondini con precisione

Per forare con la massima precisione bisogna che il trapano sia fissato su un supporto a colonna ed il pezzo deve essere bloccato e perfettamente centrato

Forare tondini di legno o ferro è indubbiamente più complesso che lavorare su travetti o su pezzi squadrati, che dispongono di superfici piane sulle quali si traccia con facilità il punto da forare, con le ganasce di qualsiasi morsa fanno buona presa.

Le piccole morse utilizzabili con i supporti a colonna possono bloccare al massimo un manico di scopa, talvolta neppure quello. L’apertura c’è, ma le ganasce non hanno profondità sufficiente a serrare tondini superiori a 20 mm di diametro. Resta il fatto che lo sforzo si concentra in un unico punto della circonferenza, per questo alcune morse facilitano la presa dei pezzi tondi grazie ad una scanalatura longitudinale a V al centro della piastra di contatto delle ganasce.

Alcuni supporti a tuffo per trapano dispongono di un’analoga scanalatura al centro del piano d’appoggio del pezzo, che in questo modo viene automaticamente centrato sotto la punta. Il problema si ripropone se si devono forare tondini di diametro maggiore, magari dovendo eseguire una coppia di fori esattamente a 90° come accade per le gambe dei tavoli; in questo caso l’unica soluzione è l’autocostruzione di un supporto.

UN SUPPORTO UTILE

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Da un travetto di sezione 70×80 mm, lungo almeno 150 mm, si può ottenere un prisma che facilita il mantenimento in posizione di tondini con diametro fino a 60 mm. Regolando la profondità della circolare da banco, si praticano quattro tagli longitudinali al centro di ogni faccia, completando poi il lavoro per ottenere 4 diverse scanalature a V, da levigare per bene.

Tavolo rotondo allungabile

Questo tavolo rotondo allungabile, con le ali abbassate occupa uno spazio modesto, ma all’occorrenza offre un piano dove quattro persone possono comodamente fare uno spuntino o giocare a carte.

Per la costruzione del tavolo rotondo allungabile, partiamo dal ripiano che costituisce la maggior parte del lavoro. La gamba non è altro che un piantone cilindrico, completo di supporto per fissaggio al piano, che  si acquista già pronto nei centri di bricolage. Il piede regolabile in altezza tramite una filettatura viene modificato per diventare l’elemento di fissaggio alla base. Le guide scorrevoli per cassetti, anche queste già pronte, sono una buona idea per le prolunghe e scompaiono sotto il piano richiudendo le ali. Essendo fissate verticalmente su listelli, il binario interno, se prolungato, produce un dislivello: un reggimensola che sporge quanto basta, inserito alle loro estremità, risolve il problema. Per nascondere le irregolarità dei tagli, i bordi a vista vanno rivestiti con piallaccio applicato con il ferro da stiro.

disegno-tavolo

Elenco dei materiali per costruire il tavolo rotondo allungabile

  • Compensato di pioppo da 18 mm: 2 pezzi da 700×500 e 1 da 650×700 mm per i piani;
  • 1 pezzo di MDF da 600x600x20 mm per la base e le flange
  • 2 listelli di pino 500x30x20 mm;
  • 4 cerniere a libro cromate;
  • 4 guide scorrevoli per cassetti da 250 mm;
  • 6 m nastro melamminico;
  • 1 gamba in ferro Ø 60 mm con supporto;
  • 1 bullone M8x50 mm con dado e rondella;
  • viti per legno;
  • materiale di finitura

Il ripiano del tavolo

costruzione-tavolo

  1. Dal pannello più grande ritagliamo un cerchio Ø 600 mm, conservando ai poli due prolungamenti a misura delle cerniere. Sovrapponiamo il cerchio ai due pannelli laterali per rilevare la curvatura delle ali.
  2.  Avvitiamo le guide per cassetti sui listelli, ai quali abbiamo provveduto a stondare le estremità seguendo la curvatura del piano centrale. Un supporto per mensole funge da “maniglia” per far scorrere le guide.
  3. Dobbiamo posizionare le guide  sotto la parte centrale circolare in modo che, da chiuse, rimangano a filo dei supporti, avvitando poi l’insieme alla parte inferiore del piano. Sul retro dei listelli stendiamo, prima di fissarli, un cordoncino di colla vinilica.
  4. I piani laterali devono rimanere staccati da quello centrale di qualche millimetro per consentire il movimento della cerniera senza attriti: a questo scopo dobbiamo avvitare prima la parte che rimane fissa e poi quella mobile.

La gamba del tavolo rotondo allungabile

fissaggio gamba tavolo rotondo allungabile

Il supporto centrale sul quale dobbiamo avvitare il piantone si fissa al piano (1) con viti da 5×20 mm. Al centro della base pratichiamo un foro da 10 mm, svasato sul lato rivolto a terra per incassare la testa del bullone: inseriamo il supporto inferiore (2) dopo averlo forato per fissarlo con dado e rondella. Inserito il piantone, dalla parte superiore si fa passare la flangia (3), nella quale sono state premontate le viti per fissarla alla base. Su questa, per nascondere le viti, si incolla un altro disco di diametro inferiore.

Skraut Home | Consolle allungabile | Tavolo consolle allungabile | 300 | Per 14 persone | Tavolo da pranzo | Stile moderno | Nero
  • La consolle allungabile di Skraut Home è un pratico tavolo da pranzo e consolle allungabile con diverse posizioni di montaggio.
  • Consolle con finitura nera con venature di legno poroso di alta qualità.
  • Meccanismo telescopico in alluminio con piede centrale che conferisce stabilità alla struttura. Il tavolo è dotato di meccanismi di ancoraggio che fissano e assicurano il gruppo in ogni posizione e ne impediscono l'apertura involontaria.
  • Dimensioni della consolle chiusa: 90 cm. di larghezza x 58 cm. di profondità. Lunghezza variabile: con una prolunga 119 cm., con due prolunghe 180 cm., con tre prolunghe 241 cm., con quattro prolunghe 302 cm. Può ospitare fino a 14 persone.
  • Estensioni in legno con finitura nera con tatto venatura porosa di alta qualità.
KONTE.DESIGN Consolle allungabile PONZA in legno nobilitato, Bianco, 90x45x75 cm
  • Tavolo consolle allungabile fino a 295cm Misura chiusa: 90 x 45 cm Misura aperta: 90 x 295 cm
  • Dotato di 5 allunghe da 50cm facilmente montabili anche unicamente.
  • Struttura in legno nobilitato e rifinitura bianco consumato
  • Design di tendenza
  • Prodotto di alta qualità
KONTE.DESIGN Tavolo BRANCACCIO allungabile in legno, finitura rovere grigio, 160x90x76 cm
  • Tavolo allungabile in legno
  • Misura chiusa 160 x 90 cm
  • Misura aperta 332 x 90 cm
  • Con 3 allunghe da 43 cm
  • Può ospitare fino a 14/16 persone

tavolo-con-estensioni

Salvadanaio fai da te | Costruzione dettagliata in 11 passaggi

Ecco come costruire un salvadanaio fai da te in cui collocare gli euro di moneta

Costruiamo un salvadanaio fai da te dove tutte le monete (8 tagli in totale) possono stare ben ordinate e bene in mostra, quindi facilmente riconoscibili. Il salvadanaio fatto su misura deve tener conto delle dimensioni reali delle monete. Troviamo otto tubi in plastica trasparente e costruiamo, con qualche tavoletta di legno, il loro alloggiamento. Grande precisione richiedono le levette che estraggono le monete dal contenitore.

Misure delle monete

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Il salvadanaio fai da te chiuso sembra un organo dal quale non escono note musicali, ma monete sonanti, da estrarre una per volta tirando una leva.

Come progettare un salvadanaio fai da te

salvadanaio fai da te 1

Cosa serve per costruire un salvadanaio:

  • Lima; seghetto; fresatrice; trapano con tazza; cacciavite; martello; raspa
  • Listelli di abete spessi mm 18: 1 tetto da 350×55 mm; 1 base da 350×100 mm; 2 fianchi da 120x55mm
  • Listello di abete spesso 10 mm: 1 coperchio da 350x55mm (da fresare per arrotondare fianchi e lato anteriore)
  • Quadro di legno di cussia 10×10 mm (venduto a metri ) per le otto leve ognuna lunga 170mm
  • Tubi in plexiglas trasparente (venduti a metri) per gli otto contenitori, di cui 2 di diametro 20 mm, 3 di diametro 24 mm, e 3 diametro 28 mm
  • Chiodi; colla; viti per l’assemblaggio del legno; 8 viti per fissare ogni contenitore nel suo foro; 2 cerniere per il coperchio; vernice trasparente e smalto blu

I tubi portamonete in plexiglas

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I contenitori per gli otto tagli di monete si ricavano da tubi di plastica trasparente rigida, reperibili nei ferramenta e in qualche centro di bricolage (praticamente sono i tubi usati per controllare dall’esterno i livelli di vino o liquidi in botte). Si tagliano a misura con il seghetto a mano (approfondisci come tagliare il plexiglas), fissando il tubo nella morsa, ma proteggendone i fianchi con supporti rivestiti in gomma (2). Ogni contenitore deve essere sagomato alla base (1) con due diverse fessure: nella parte anteriore con una scanalatura dello spessore e del diametro della moneta, nella parte posteriore con una scanalatura dello spessore della moneta, ma della larghezza giusta per far scorrere la leva fino allo scontro praticato su quest’ultima.

Foratura e fresatura

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Riportando le misure dei tubi sulla tavoletta superiore (tetto) si praticano, distanziati in modo regolare, gli otto fori (1) adatti a contenere l’estremità di ogni tubo: ogni foro deve essere largo 2 mm in più del diametro del tubo stesso.

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Sulla tavoletta di base, parallelamente al centro del foro in alto, si praticano le otto scanalature che ospitano le leve (2): usando il quadrello di cussia la scanalatura è larga 11 mm e profonda 10 mm.

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Ogni tubo deve poi essere ben fissato alla sua sede: si predispongono i fori per l’ingresso delle viti dal retro del tetto (3) e le viti vanno adattate in modo da raggiungere il tubo per cui alcune devono essere tagliate a misura col tronchesino.

salvadanaio fai da te 8Il coperchio si fissa con due cerniere a libro

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Si colorano di blu le stecche

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Si lavora di raspa su ogni leva fino a ricavare un dentino dello spessore della moneta che deve essere trascinata. Ogni leva deve poi essere sistemata esattamente sotto il contenitore della moneta per la quale è stata preparata.