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Immersi nella natura, il piacere di un tuffo nel biolago

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.4 – Luglio/Agosto 2023″

Autore: Nicla de Carolis

Avere una piscina è l’aspirazione di molti ma, a volte, soprattutto quando ci si trova totalmente immersi nella natura, dove l’unica presenza dell’opera dell’uomo è data da una dolce casa costruita centinaia di anni fa in pietre locali, l’impatto estetico di una piscina con il suo colore blu Maldive, può non essere in armonia.
Un’ottima alternativa in questi casi è il biolago, uno specchio d’acqua artificiale dove la depurazione non viene effettuata mediante i classici sistemi (pompa per il filtraggio con relativo assorbimento di energia e prodotti chimici, solo per citarne uno), ma attraverso l’utilizzo di elementi naturali come piante e ghiaia
che hanno la medesima funzione. A differenza della piscina il biolago è considerato un bene naturale e non di lusso, non soggetto alle autorizzazioni e ai vincoli di accatastamento e, nella maggior parte dei casi, è sufficiente una SCIA per realizzarlo. Se ho suscitato in voi qualche interesse per la materia, troverete un bell’articolo da pagina 108 che fornisce le informazioni giuste per valutare una scelta di questo tipo.
Ma poi, se volete creare un soppalco perché le altezze ve lo consentono o se siete riusciti a recuperare il sottotetto sopra il vostro appartamento e volete collegarli, scoprirete come una scala interna, al di là della sua funzione pratica, può diventare un vero arredo strutturale con una scelta in grado di soddisfare tutti i gusti e gli spazi disponibili. Per salire e scendere ci sono anche i miniascensori che occupano meno di un metro quadrato, hanno un consumo energetico ridotto, sono silenziosi e si montano in una giornata (da pagina 86).
… In questo numero parliamo di bagno declinandolo con rivestimenti, sanitari e rubinetterie rétro, d’altra parte tanti sono i palazzi d’epoca qui da noi e per chi voglia rifare anche il bagno in stile è importante sapersi orientare. Le novità sono tante a cominciare da lastre in grès porcellanato su cui viene ricreata la
stessa profondità e l’effetto di tridimensionalità dei rivestimenti in mogano tipici delle esclusive imbarcazioni veneziane che, insieme ad altri dettagli, ricreano bagni art déco. Ci sono poi le boiserie a mezza altezza di piastrelline con lavabo in porcellana bianca che poggia su una struttura di metallo con comode barre
frontali e laterali portasciugamano, sifone di scarico superestetico, rubinetteria e accessori della stessa serie, finitura in oro chiaro per un insieme raffinato rétro, con funzionamento perfetto, degno del bagno più tecnologico (da pagina 42).
Ultimo, ma non ultimo, il dossier nel quale potrete apprezzare l’innovativa, infinita, bellissima varietà di porte che, dopo le meraviglie dei palazzi d’epoca e il brutto periodo delle costruzioni del boom edilizio, sono tornate oggi elementi fondamentali di un bel progetto di ristrutturazione

Legno lamellare | Caratteristiche, tipologie e lavorabilità

L’Essenza del legno lamellare: creazione e applicazioni

Il legno lamellare si distingue per la sua bellezza e versatilità, unitamente a proprietà meccaniche che ne rendono l’uso indicato in molti contesti, in particolare quando si necessitano elementi di legno di larghezze superiori ai 40-50 cm. Il legno massello, infatti, difficilmente viene trovato in tali dimensioni.

lamellare curvo

La soluzione a questo problema è rappresentata dal legno lamellare, un materiale costituito da listelli, o lamelle, di legno di conifera, essiccati fino a raggiungere un’umidità residua del 10%, e poi incollati fra di loro in direzione parallela alle fibre.

Caratteristiche uniche del legno Llamellare

Le peculiarità del legno lamellare emergono chiaramente durante il suo processo produttivo: le lamelle vengono tagliate, piallate e incollate una adiacente all’altra. Inoltre, viene utilizzato un sistema di incastri a pettine o a coda di rondine per creare unioni di testa, rendendo possibile la formazione di travi lamellari o tavole di qualsiasi lunghezza. Se si utilizzano modelli curvi, si possono ottenere travi e tavole a sviluppo arcuato.

La resistenza meccanica del legno lamellare è superiore dell’80% rispetto al normale legno massello, garantendo una notevole capacità di sopportare sollecitazioni. Da esso si producono semilavorati come tavole, piani, listelli, travetti e travi con sezioni, larghezze e lunghezze estremamente variabili.

Tipologie di Legno Lamellare

Paniforte: Una Variante di Legno Lamellare Meno Preziosa

paniforte

Il paniforte è una tipologia di legno lamellare economico, ma robusto, costituito da un nucleo di tavolette di abete incollate con adesivi termoindurenti e racchiuse tra due fogli di piallaccio di pioppo. Questo materiale, ottenuto da legname di piccole dimensioni, offre una superficie liscia e priva di difetti, molto apprezzata nel settore del mobile. In virtù della sua notevole resistenza alla flessione, il paniforte viene utilizzato prevalentemente per la costruzione di ripiani e scaffali di librerie ed armadi.

Glulam (Legno Lamellare Incollato)

Il Glulam è un tipo di legno lamellare prodotto incollando insieme diversi strati di legno con resine ad alta resistenza. Il risultato è un materiale con proprietà strutturali eccezionali: è più resistente e più rigido rispetto al legno massiccio. Grazie alla sua elevata resistenza, il Glulam è ampiamente utilizzato nella realizzazione di grandi strutture, come ponti e tetti, dove è possibile sfruttare la sua capacità di sopportare carichi pesanti e di resistere all’azione di agenti esterni, come l’umidità e i parassiti.

LVL (Laminated Veneer Lumber)

L’LVL è un tipo di legno lamellare realizzato incollando insieme strati sottili di impiallacciatura di legno, tutti orientati nella stessa direzione. Questa disposizione unidirezionale degli strati garantisce un’elevata resistenza e stabilità, superando spesso quelle del legno massiccio. L’LVL è ampiamente utilizzato per travi, pilastri e altri elementi strutturali nelle costruzioni, dove la sua forza e stabilità sono di vitale importanza.

CLT (Cross Laminated Timber)

Il CLT, o legno lamellare incrociato, è prodotto incollando insieme strati di legno con l’orientamento delle fibre perpendicolari tra uno strato e l’altro. Questa struttura incrociata conferisce al CLT una resistenza e una rigidità notevoli, rendendolo un materiale eccellente per una serie di applicazioni strutturali, tra cui pareti, soffitti e pavimenti. Il CLT è anche noto per il suo eccellente comportamento al fuoco e per la sua capacità di isolamento termico e acustico.

Legno Lamellare Impiallacciato (Plywood)

Il Plywood, o legno lamellare impiallacciato, è prodotto incollando insieme strati sottili di legno, o impiallacciature, con l’orientamento delle fibre alternato tra uno strato e l’altro. Questa disposizione incrociata degli strati conferisce al Plywood una grande resistenza e stabilità. Il Plywood è un materiale molto versatile, utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dal mobilio all’edilizia, passando per l’uso marittimo.

Legno Lamellare Orientato (OSB)

L’OSB, o Oriented Strand Board, è un tipo di legno lamellare prodotto incollando insieme strisce di legno orientate in modo specifico. L’OSB è noto per la sua resistenza, stabilità e uniformità, rendendolo una scelta popolare per le applicazioni di rivestimento e per la costruzione di pareti, soffitti e pavimenti.

Ogni tipologia di legno lamellare presenta caratteristiche peculiari in termini di resistenza, estetica, lavorabilità e costo, rendendo il legno lamellare un materiale estremamente versatile per una vasta gamma di applicazioni nell’edilizia e nel design.

Lavorare con i pannelli in legno lamellare

Tempo richiesto: 1 giorno

  • Taglio

    Il lamellare è virtualmente un pezzo unico e all’atto del taglio non compaiono soluzioni di continuità tra i singoli listelli. Le teste seguono la vena del piano e possono essere lasciate a vista.pannelli in legno lamellare

  • Unione

    Nel montaggio ortogonale di due tavole di lamellare possono essere d’aiuto un blocchetto di legno ben squadrato e un paio di morsetti da corniciaio per mantenere i pezzi in posizione mentre si preparano i fori e si inseriscono le viti. Se si usa la colla è meglio fasciare il blocchetto in un foglio di plastica per evitare che aderisca alle tavolette.unire legno lamellare

  • Tornitura

    La tornitura del legno lamellare produce manufatti di qualità superiore rispetto al legno naturale. Infatti utilizzando tronchi con l’anima si rischia di veder comparire fessurazioni longitudinali, mentre i quarti di tronco privi di anima si ritirano in maniera disuguale dando origine a deformazioni.tornitura

  • Lavorabilità

    Le fibre allineate del lamellare possono essere tagliate di netto dalle lame di utensili come sgorbie e scalpelli. Per la costruzione di cave si utilizza un trapano con una fresa Forstner.caratteristiche legno lamellare

  • Levigatura

    Il lamellare viene piallato in fabbrica, per cui le necessità di levigatura si riducono al minimo. Una levigatrice rotorbitale con abrasivo fine è sufficiente per ottenere superfici pronte per la finitura.caratteristiche legno lamellare

  • Finitura

    I lamellari più diffusi sono di legno di conifera, quindi molto chiari. Per aumentare il pregio della finitura hanno bisogno di essere scuriti con una mordenzatura. È possibile usare i mordenzanti in polvere da mescolare con acqua e stendere a pennello prima della verniciatura finale; per semplicità, si può acquistare un impregnante colorato con finitura cera che in un paio di mani è in grado sia di colorare sia di proteggere il legno.pannelli in legno lamellare

Creare il Proprio Legno Lamellare a Casa

Realizzare un pannello di legno lamellare fai da te è un processo creativo che offre la possibilità di ottenere un nuovo e pregevole materiale di partenza. È necessario essiccare accuratamente i vari listelli per evitare che possano aprire crepe nella superficie finita. I listelli, ben piallati e levigati, vengono assemblati in un telaio formato da numerosi strettoi. Una volta asciutta la colla, il lamellare è pronto per essere lavorato, offrendo la possibilità di creare oggetti originali ed unici.

L’uso del lamellare ha trasformato il mondo dell’edilizia e del design, offrendo nuove opportunità e soluzioni innovative. La sua resistenza, bellezza e versatilità continuano ad affascinare e a ispirare architetti, designer e appassionati di fai-da-te.

Impieghi

Edilizia

L’edilizia è uno dei settori dove il legno lamellare trova ampio impiego. Le sue caratteristiche di resistenza e durabilità lo rendono ideale per l’uso in strutture portanti, come travi, pilastri e solai, sia in edifici residenziali che commerciali.

Mobili e Arredamento

Il legno lamellare è anche un materiale preferito nel settore dell’arredamento. La sua superficie uniforme e priva di difetti è particolarmente apprezzata nella realizzazione di mobili di alta qualità, come tavoli, ripiani e scaffali.

Costruzione di Ponti e Strutture Esterni

Il legno lamellare trova impiego anche nella costruzione di ponti e altre strutture esterne, grazie alla sua resistenza agli agenti atmosferici.

Benefici Ambientali

Uno degli aspetti più notevoli del legno lamellare è la sua natura ecologicamente sostenibile. Prodotto da legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, il legno lamellare si pone come un’alternativa ecologica e sostenibile rispetto ad altri materiali da costruzione tradizionali come l’acciaio e il cemento. Non solo: durante la sua crescita, il legno assorbe CO2, contribuendo attivamente alla riduzione delle emissioni di gas serra. L’impiego di legno lamellare in edifici e strutture non solo aiuta a ridurre l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni, ma contribuisce anche alla creazione di un ambiente interno più salubre e naturale.

Manutenzione e Durabilità

Anche se il legno lamellare è noto per la sua resistenza e durabilità, come qualsiasi altro materiale, richiede una manutenzione appropriata per mantenere queste qualità nel tempo. Il trattamento del legno lamellare con vernici e impregnanti specifici può proteggerlo dagli effetti deleteri di umidità, funghi e insetti. Questi trattamenti, uniti a una corretta manutenzione, possono estendere notevolmente la vita del legno lamellare, rendendolo una scelta duratura per le costruzioni. Approfondire i metodi e le pratiche di manutenzione del legno lamellare può fornire indicazioni preziose su come proteggere e preservare il legno lamellare nel tempo.

Terrazzo alla veneziana bello e possibile

Tratto da “Rifare Casa n.88 – Luglio/Agosto 2023″

Autore: Nicla de Carolis

Quei terrazzi sono eccellenti, che si fanno di coppo pesto e di ghiara minuta e di calcina e di cuocoli di fiume (…) e sono ben battuti: e devolsi fare nella primavera o nell’estate acciocché si possano ben seccare… Ella si fa con calcina et con tegola o mattoni ben pesti, et s’incorpora assieme. Vi si aggiunge una parte di scaglia di sasso istriano polverizzato, et questa mistura alquanto soda, si distende sul suolo di tavole ben fitto, con chiodi, acciocché non si torca e resista al peso. Indi con ferri fatti a-posta, si batte et calca per qualche giorno. Et spianato ogni cosa et indurita ugualmente vi si mette di sopra un’altra mano o coperta di detta materia, nella qual si incorpora o cinabro, o color rosso. Et poi che si è riposato per qualche giorno gli si dà l’olio di lino col quale il terrazzo prende il lustro per si fatta maniera che lo uomo può specchiarvisi dentro”. Così scriveva il mitico architetto Andrea di Pietro della Gondola, detto Palladio (1508-1580), descrivendo i terrazzi alla veneziana chiamati per questo Palladiane, pavimenti continui realizzati appunto con un impasto di materiali diversi, sapientemente steso e decorato da abili artigiani con tecniche precise fino a formare una superficie unica, spesso una vera opera d’arte.

Pur apprezzando i pavimenti in ceramica, impareggiabili per varietà di colori, forme, facilità di pulizia e resistenza, amando i caldi pavimenti di legno, ho un debole per i pavimenti continui che hanno il vantaggio di essere senza fughe e sono realizzazioni uniche in cui gioca un ruolo fondamente la bravura dell’artigiano. Oltre al citato ed esclusivo terrazzo alla veneziana, e prima ancora i pastelloni e il coccio pesto, rientrano tra i pavimenti continui gli attuali pavimenti in resina in microcemento.
Rispetto ai loro antenati hanno subito una grande evoluzione per soddisfare le esigenze delle ristrutturazioni/nuove costruzioni di oggi. Innanzitutto sono caratterizzati da bassissimo spessore, 2 o 3 millimetri, si possono sovrapporre alle vecchie pavimentazioni senza creare rialzi e dover intervenire rifilando le porte e poi, cosa ancor più importante per la fretta che contraddistingue il nostro secolo, non hanno bisogno di 30/90 giorni per l’asciugatura e la maturazione del cemento.
Comunque, se non ve la sentite di avventurarvi nella realizzazione di una vera Palladiana, c’è la possibilità di averne una a basso spessore con lavorazioni e tempi simili a quelli di resine e microcementi; la bellezza è notevole ma non paragonabile agli originali d’epoca.
Nello speciale da pagina 68 troverete tutte le informazioni utili per scegliere bene un meraviglioso pavimento senza fughe, ottimo per raccordare pavimenti ammalorati ad altri ancora belli oppure per rinnovarli senza lavori di demolizione.

EasySander 18V-8 e UniversalSander 18V-10 | Due nuove levigatrici a batteria Bosch

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Nuove la posizione della batteria, l’ergonomia, il sistema di filtraggio e raccolta polveri. UniversalSander 18V-10 ha in più l’attacco SDS per la piastra e la regolazione della velocità

Due nuovi modelli sono entrati a far parte della già ampia gamma di levigatrici a batteria Bosch adatte per la carteggiatura di superfici piane di piccole e medie dimensioni. Sono molto compatte, ma offrono ottime prestazioni grazie all’elevata velocità e all’ampiezza del movimento oscillatorio. Entrambi i modelli utilizzano le batterie 18V della famiglia Power For All ALLIANCE. Le due levigatrici sono apparentemente identiche, soprattutto se si considera la forma e le dimensioni; in realtà differiscono per alcuni aspetti, legati alle prestazioni e alla dotazione.

Oltre al tipo di batteria, in comune hanno: la nuova disposizione della batteria stessa, il cui attacco è collocato trasversalmente a ridosso dell’impugnatura, in modo da offrire maggiore maneggevolezza ed equilibrio nell’utilizzo; la piastra a delta con fissaggio della carta abrasiva a strappo; il numero massimo di oscillazioni al minuto e il diametro dell’oscillazione; il nuovo contenitore Microfilter per la polvere e la possibilità di essere collegate a un comune aspiratore.

Il modello UniversalSander 18V-10 ha in più la regolazione del numero delle oscillazioni, con rotella a 6 step, da 12.000 a 22.000; la piastra FlexPlate che permette la rotazione del platorello; l’attacco rapido SDS e la dotazione di una piastra rettangolare aggiuntiva per superfici ampie.

EasySander 18V-8
UniversalSander 18V-10

EasySander 18V-8

La nuova posizione della batteria 18 V consente un migliore bilanciamento della macchina durante l’utilizzo.
Il pulsante d’avviamento è in una posizione dell’impugnatura che risulta comoda per destrorsi e mancini.
Le due macchine hanno il comodo sistema di fissaggio a strappo della carta abrasiva, che garantisce tenuta e rapidità nella sostituzione durante il lavoro.

UniversalSander 18V-10

UniversalSander 18V-10 ha una rotella sotto l’impugnatura che permette di regolare la velocità del motore (da 12.000 a 22.000 giri/min), quindi l’entità di azione abrasiva.
Per la sostituzione della piastra, il modello UniversalSander 18V-10 adotta il sistema rapido SDS. Il suo platorello a Delta può ruotare su sé stesso, a step di 120°, in modo da sfruttare completamente la sua superficie abrasiva, che normalmente tende a consumarsi prima sull’estremità frontale.

Panchina fai da te a due posti per il giardino

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Una panchina fai da te realizzata interamente in legno, con multistrato da 30 mm per i montanti sagomati e tavole di abete da 20 mm per le doghe che compongono la seduta e, salendo verso l’alto, continuano formando lo schienale

Per il progetto di questa panchina fai da te in legno vanno realizzati due elementi da ripetere uguali più volte: sono i tre montanti e le doghe che compongono la seduta e, in continuazione verso l’alto, lo schienale.

Per i montanti serve qualcosa di abbastanza robusto e si decide di ricavarli da un foglio di multistrato spesso 30 mm. Per le doghe basta uno spessore attorno ai 20 mm, quindi potevano andare bene alcune tavole di abete di recupero. Queste risultavano ottime perché ancora molto sane e ideali per i bordi arrotondati, utili proprio per la costruzione della panchina fai da te. Per contro richiedevano un po’ di lavoro supplementare per la rimozione del colore, essendo in parte verniciate; in più, il loro numero era risicato e non è stato possibile completare la panchina fai da te in modo che le doghe fossero tutte intere.

In pratica, i tre montanti fanno da struttura di sostegno e unione delle doghe applicate parallelamente fra loro. In una costruzione con queste caratteristiche diventa fondamentale mantenere gli allineamenti, perché ogni più piccolo errore si nota subito. Quindi i montanti devono risultare uguali anche nei minimi dettagli. Con uno spessore di 30 mm non è possibile sovrapporre i fogli di multistrato per effettuare un taglio unico per tutti. Pertanto, pur facendo ricorso a una sagoma di cartoncino, per replicare la forma ogni volta su un pannello, i tagli fatti separatamente lasciano sempre alcune differenze che poi vanno eliminate, con una successiva levigatura.

Preparazione dei pezzi necessari

Riportati i disegni sul pannello di multistrato da 30 mm, usando le sagome di cartoncino preparate in precedenza, si effettuano i tagli per ricavare i tre montanti. Trattandosi di percorsi curvi, si usa il seghetto alternativo.

I tre pezzi ricavati vanno uniti allineandone con precisione i due lati rettilinei quindi, tenendoli ben stretti con morsetti, si levigano contemporaneamente i profili curvi, rendendoli identici (necessario per il corretto fissaggio delle doghe) e armonizzando le curvature.

Prima di separare i pezzi si fanno sul bordo posteriore le sedi per le tre traverse previste, in modo che risultino perfettamente allineate. Si provvede quindi alla coloritura con mordenzante preparato con pigmento in polvere, dato a spugna.

La coloritura con mordenzanti o impregnanti fatta con tecnica a spugna o straccio, a seconda delle preferenze, risulta molto rapida ed efficace da effettuare. Bisogna solo stare attenti ai legni molto assorbenti, perché tendono a catturare molto colore e non danno il tempo di asciugare l’eccedenza con uno straccio apposta, per evitare di lasciare zone più scure.

Con la stessa tecnica si colorano anche le doghe da utilizzare per la seduta e lo schienale. Queste tavole, essendo di recupero da un altro lavoro, sono in parte già verniciate quindi è necessario rimuovere il vecchio colore prima di fare il nuovo trattamento. In questi casi si fa presto se si usa una piallatrice per le superfici, mentre per i bordi, in questo caso arrotondati, va benissimo una levigatrice leggera. Usando una piallatrice si deve fare in modo di togliere il meno possibile, onde evitare che le tavole si assottiglino troppo.

Assemblaggio della panchina fai da te in legno

  1. Iniziare l’assemblaggio

    Per fare un assemblaggio corretto, è necessario innanzi tutto posizionare verticalmente i montanti e, tenendoli alla distanza corretta, fissare le tre doghe posteriori, per le quali erano state preparate le sedi. Le 3 doghe sono lunghe 1000 mm e i due montanti laterali devono essere fissati a filo delle loro estremità. Il terzo va esattamente nel mezzo. È anche necessario sistemare provvisoriamente altri spezzoni di doga per immobilizzare la parte anteriore libera dei montanti.
    panchina fai da te

  2. Predisporre i prefori

    Il fissaggio delle doghe è effettuato con viti truciolari con trattamento antiruggine, a testa svasata, avvitate a filo piano. Dato che molte sono messe molto vicino ai bordi e alle estremità delle tavole, è necessario predisporre prefori per evitare probabili fessurazioni del legno, se non vere e proprie spaccature.
    panchina fai da te in legno

  3. Fissare tutte le doghe

    Per il fissaggio delle doghe si parte dall’alto applicandone subito una a filo con il limite superiore del montante. Le doghe sono lunghe 1050 mm ovvero 5 centimetri di più della larghezza della struttura, quindi vanno fissate con una sporgenza di 25 mm per parte. Senza stare a prendere tutte le volte molte misure, basta predisporre un legno di scarto con spessore 25 mm da mettere su un lato e usarlo come riferimento quando si posiziona la doga.

  4. Mantenere la stessa distanza tra le doghe

    Per applicare le doghe parallele fra loro e sempre alla stessa distanza (20 mm), si usano come spessore due pezzi di scarto delle doghe stesse, che hanno quello spessore.
    panchina fai da te in legno

  5. Ampliare la superficie di appoggio

    Avendo deciso un ampliamento della superficie di appoggio della panchina fai da te, si fissano con viti dei segmenti di listello di corposa sezione (circa 45×70 mm) tagliati ad hoc, all’interno dei montanti e della prima doga in basso, a filo con il loro bordo di contatto con il pavimento.

  6. Applicare le strisce di gomma adesiva

    Sull’ampia superficie di contatto così ottenuta si applicano strisce di gomma adesiva che permettono al legno di preservarsi meglio dall’umidità.

Progetto di Remo Maistrello

fischer Italia: dal 1963, sessant’anni di successi!

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fischer Italia ha festeggiato il 28 giugno 2023, nella sede di Padova, i suoi primi 60 anni!

La consociata italiana ha iniziato la propria attività a Padova nel 1963 e grazie a un percorso in costante crescita è oggi prima nel Gruppo fischer per fatturato, con 304 dipendenti e con oltre 6.000 Clienti fra Rivendite Specializzate, Grossisti, Grande Distribuzione e Industrie.

fischer rappresenta il punto di riferimento per Progettisti, Installatori, Rivendite e Hobbisti per ogni applicazione in ambito di fissaggio con la sicurezza e qualità garantita dai propri prodotti.

L’ing. Stefano Marzolla, Direttore Generale di fischer Italia, ha aperto la Festa con il Benvenuto al Prof. Klaus Fischer, Presidente e Titolare del Gruppo, ai membri del Board, al ViceSindaco di Padova, ai rappresentanti dell’Università di Padova, alle Istituzioni, alle Collaboratrici e Collaboratori di fischer Italia.

Ing. Stefano Marzolla – Direttore Generale di fischer Italia

Il Prof. Klaus Fischer ha preso la parola per i festeggiamenti di quelli che ha sottolineato essere “60 anni di una grande squadra, 60 anni di importanti risultati, 60 anni di successi”.

Il suo discorso è continuato ricordando di aver premiato al mattino a Palazzo Bo, sede dell’Università, i Vincitori della 9a edizione del Premio per l’Eccellenza Accademica Klaus Fischer e dopo un cenno all’ incontro fra suo padre e Paolo Morassutti, che portò a fondare la fischer Italiana, come si chiamava agli inizi, ha voluto riprendere i temi cruciali del suo discorso ai Giovani talenti: istruzione, ambiente e potere dell’innovazione.

Il Prof. Klaus Fischer Presidente e Titolare del Gruppo fischer

L’istruzione – ha ricordato il Prof. Fischer – è un compito delle scuole ma anche dell’Europa che deve preparare i giovani per un futuro basato sulla digitalizzazione e l’intelligenza artificiale.

L’ ambiente e la riduzione di CO2 sono la seconda grande grande sfida, che non può essere vinta col solo impegno dell’Europa se Cina, Stati Uniti e India non collaborano di più. La politica non deve essere di ostacolo, perché la sfida può essere vinta solo con mentalità aperta verso la tecnologia, senza limiti alla creatività.

Il potere dell’innovazione porta infine  il Prof. Fischer a una riflessione sulla Cina, dove partecipò a una fiera nel 1980 quando era un paese quasi in via di sviluppo e oggi, 40 anni dopo, all’avanguardia.

I più veloci battono i lenti e serve essere veloci. Il Gruppo fischer ha obiettivi ambiziosi e anche il tassello, farà parte di un sistema in rete. Sarà un elemento che si inserirà nel panorama della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale.

Il Prof. Klaus Fischer ha ricordato il traguardo dei 200 milioni di euro di fatturato del 2022 e l’importanza della nostra vicinanza al Cliente, perchè il fattore umano rimarrà sempre decisivo”.

Il Prof. Fischer ha scelto di sostenere chi ha avuto meno opportunità nella vita o è stato duramente colpito dal destino, donando 120.000 euro divisi in ugual modo tra la Croce Verde di Padova; L’Isola che c’è, in seno all’Ospedale Pediatrico di Padova; la Città di Padova e la Regione Emilia – Romagna per la ricostruzione dopo la grave alluvione di maggio

“60 anni sono un bel traguardo e si ha tanta esperienza ma allo stesso tempo si è ancora giovani” ha concluso il Prof. Fischer!

E’ seguita la sorpresa con il regalo del Book che ripercorre questa strada di successi, la cena di gala e infine il taglio della torta e il gran brindisi! Una Festa caratterizzata da musica, spettacolo e tante emozioni.

ECLISSE presenta il nuovo sito web premiato al concorso Interactive Key Award 2023

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ECLISSE, azienda specializzata nella produzione di controtelai per porte scorrevoli a scomparsa e filomuro, è online con il nuovo sito web eclisse.it. Una nuova piattaforma digitale per trasmettere i valori dell’azienda ed esprimere in modo più coerente e significativo il posizionamento del marchio, sintetizzato nel pay-off “Vediamo Oltre”.   

L’obiettivo è stato quello di creare un percorso di navigazione chiaro ed intuitivo dove ciascun utente, professionale e non, può trovare rapidamente le informazioni di cui ha bisogno, anche senza conoscere a fondo i prodotti della gamma. Ognuno potrà poi rivolgersi direttamente al proprio rivenditore di zona per richiedere un preventivo o un appuntamento in sede. 

Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’agenzia Fkdesign, ha ottenuto un importante riconoscimento all’ultima edizione del concorso Mediakey Interactive Key Award, aggiudicandosi il prestigioso Premiere Key Award.

“Siamo entusiasti di presentare questa risorsa a supporto dell’attività dei nostri partner commerciali. Attraverso questa nuova esperienza di navigazione, più intuitiva ed agevole, i rivenditori potranno intercettare direttamente la domanda dei clienti e gestire il lavoro in maniera più efficiente e redditizia” – ha commentato Fabrizio Zaccaron, responsabile commerciale di ECLISSE. 

“Non si tratta di un semplice progetto di restyling grafico, ma del risultato di un percorso di analisi, studio, progettazione che ha portato dopo tanto lavoro sempre in sinergia con il team interno ECLISSE al rinnovamento del sito web – ha dichiarato Federico Frasson, managing director di Fkdesign – La creazione di un percorso di navigazione mirato e personalizzato secondo ciascun target agevola la fruibilità e l’utilità del sito, rendendolo non solo una vetrina dei prodotti e racconto dell’azienda, ma una piattaforma che punta sulla massima facilità e immediatezza in ottica di user experience e, al contempo, una declinazione digitale del posizionamento e della brand identity, esplicitandone valori, personalità e promessa.” 

“ECLISSE è un brand da sempre orientato all’innovazione che ha come baricentro l’ascolto dei propri clienti per creare soluzioni che rendano più semplice la scelta, la progettazione e la posa dei controtelai. Il sito è stato progettato infatti per rispondere alle esigenze di ciascun target definendo un percorso ad hoc, in grado di valorizzare al massimo le potenzialità dei prodotti, con il supporto di un servizio a 360 gradi. La semplicità di utilizzo delle soluzioni ECLISSE – conclude Fabiana De Luca, responsabile marketing di ECLISSE – è diventata anche il messaggio chiave della nuova campagna di comunicazione multicanale ‘Semplice con ECLISSE’, dedicata a progettisti, installatori e privati.” 

Con oltre 30 anni di esperienza e più di 40 brevetti depositati, ECLISSE si conferma come un’azienda votata all’innovazione, impegnata nella ricerca, nell’ottimizzazione e nel perfezionamento delle proprie soluzioni. I prodotti ECLISSE sono concepiti per semplificare il lavoro di installatori e progettisti, e proporre soluzioni di design, performanti e affidabili nel tempo.

Piena libertà nel taglio di siepi medio-piccole con Bosch

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Una rassegna di tre tagliasiepi adatti al lavoro su siepi di varie dimensioni. Tutti garantiscono tagli precisi, senza inceppamenti e senza affaticare l’utensile e l’operatore

L’alimentazione a batteria 18 V consente libertà di movimento in giardino, senza l’intralcio di cavi elettrici e il rischio di tagliarli mentre si lavora; un vantaggio enorme nell’attività di taglio siepi durante la quale, a causa dei movimenti che si compiono, ricorre frequentemente questo rischio con gli strumenti alimentati a 230 V.

Tutti i tagliasiepi di questa rassegna utilizzano le batterie 18V Power for All ALLIANCE, con le quali è possibile alimentare un’ampia gamma di utensili di vari marchi. Tutti hanno il sistema “Anti-Blocking” Bosch che crea i presupposti ideali per tagli puliti, efficienti e continui, senza fastidiose interruzioni.

Le lame, di produzione svizzera, sono tagliate al laser e rettificate al diamante; consentono tagli precisi e accurati, prestazioni elevate e durevolezza. La Syneon Technology, di cui sono tutti dotati, analizza costantemente il fabbisogno di potenza, traendo dalla batteria soltanto l’energia effettivamente necessaria; ne deriva potenza ottimale negli impieghi a elevato consumo e massima autonomia per quelli meno gravosi.

EasyHedgeCut 18V-45 e 18V-52-13

I tagliasiepi EasyHedgeCut 18V-45 e EasyHedgeCut 18V-52-13 sono ideali per la manutenzione e il taglio di siepi medio-piccole. Entrambi hanno un peso ridottissimo (2,3 e 2,4 kg) e un design ergonomico che, insieme, permettono un impiego pratico in varie posizioni senza affaticare la parte superiore del corpo anche nelle sessioni prolungate di lavoro.

I due tagliasiepi differiscono per la lunghezza della lama, lunga 45 cm nel primo e 52 cm nel secondo. Questo fa sì che il modello EasyHedgeCut 18V-52-13 abbia il peso leggermente superiore (100 g in più) e un’autonomia inferiore, seppure di pochissimo.

Grazie alle lame di produzione svizzera, tagliate al laser e rettificate al diamante, i denti dei tagliasiepi riescono a troncare anche i rami più spessi senza interruzione, senza sforzi del motore e senza sovraccarichi di assorbimento della batteria.

L’Anti Blocking System impedisce il bloccaggio del movimento delle lame durante il taglio. Trovando un ramo particolamente duro, il sistema antiblocking inverte il movimento della lama prima che rimanga incastrata, ma l’azione non si ferma, anzi prosegue fino a che il ramo non sia reciso.

UniversalHedgeCut 18V-50

Grazie al motore brushless, il tagliasiepi UniversalHedgeCut 18V-50 vanta un incremento delle prestazioni, una più elevata autonomia e una maggiore compattezza. Grazie a quest’ultima caratteristica e alla leggerezza della struttura, il tagliasiepi riduce lo sforzo e permette di tagliare anche per lunghe sessioni di lavoro.

UniversalHedgeCut 18V-50 è la scelta ideale per siepi di medie dimensioni, per esempio conifere, ligustro, alloro, con rami fino a 20 mm di spessore. Con una batteria 18 V e 2,5 Ah l’autonomia arriva fino a 75 minuti; l’indicatore che mostra il livello di carica durante il lavoro elimina il rischio di esaurire inaspettatamente l’energia.

Antifurto per motocicli Sacar

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L’anno 2022 ha segnato un aumento significativo nei furti di motoveicoli in Italia. Secondo i dati della Polizia di Stato, i furti sono saliti a oltre 31.000, un incremento superiore al 16,5% rispetto all’anno precedente. Questo equivale a circa 2.600 furti al mese, quasi 90 al giorno e circa quattro ogni ora.

In risposta a questa tendenza allarmante, Sacar, una delle aziende leader nel settore della componentistica di ferramenta e minuteria metallica, ha deciso di intervenire con una gamma di accessori per la protezione dei motoveicoli. L’azienda ha presentato una serie di prodotti di alta sicurezza che coniugano funzionalità e design moderno ed elegante.

Il Responsabile Commerciale e Ricerca & Sviluppo di Sacar, Marco D’Adda, ha sottolineato l’importanza della responsabilità nei confronti dei clienti. “Operare nel comparto della sicurezza implica innanzitutto un’importante assunzione di responsabilità nei confronti del Cliente, dal punto di vista dell’affidabilità dei prodotti e della reperibilità delle chiavi da riprodurre. Si tratta di un settore molto tecnico che richiede esperienza, competenza e assistenza,” ha affermato.

I nuovi accessori Sacar, che uniscono una elevata affidabilità a caratteristiche estetiche di pregio, sono il cavo in acciaio del diametro di 1,5 centimetri e di 90 centimetri di lunghezza, rivestita in silicone colorato e con chiusura a lucchetto; la fune in acciaio (1,2 centimetri di diametro per un metro di lunghezza) rivestita di tela, in vari colori, che si presenta con l’aspetto di una corda; la catena in acciaio cementato a sezione quadra, 6 millimetri di spessore, lunghezza di un metro, rivestito di tela lavabile, con chiusura a combinazione.

Questa nuova gamma di dispositivi antifurto si aggiunge all’esistente portafoglio di Sacar, che comprende circa 50 articoli di sicurezza di varia natura. Tra questi, vi sono cavi e funi di diverse lunghezze e diametri, realizzati in acciaio temperato o cementato. La linea comprende anche lucchetti in acciaio per bloccare il disco dei motoveicoli.

Self check-in nei B&B: la nuova soluzione Sacar per il ritiro autonomo delle chiavi

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Il mercato italiano dei Bed & Breakfast (B&B) è un settore fiorente che attualmente conta circa 30.000 strutture, impiega oltre 45.000 persone e genera un fatturato annuale di oltre 350 milioni di euro.

Questo segmento del turismo italiano, prevalentemente gestito da donne e caratterizzato da strutture indipendenti, ville o case isolate in campagna, si scontra spesso con la problematica della consegna delle chiavi. Spesso il proprietario, che nel 70% dei casi non gestisce la struttura in modo imprenditoriale, trova difficile coordinarsi con i clienti per la consegna delle chiavi.

La soluzione Sacar

In risposta a questa esigenza, l’azienda Sacar ha presentato un’innovativa soluzione: delle cassette per la consegna delle chiavi.

Queste cassette permettono ai clienti di effettuare il check-in in autonomia, anche in orari notturni o lavorativi, tramite una combinazione preimpostata. Il ritiro autonomo delle chiavi risulta quindi una soluzione comoda, veloce e molto apprezzata.

Siamo orgogliosi di contribuire a risolvere una delle problematiche più sentite nel settore dei B&B