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Gardena

GARDENA, azienda di Ulm, in Germania, è il marchio preferito da milioni di proprietari di case e giardini in tutto il mondo per la cura del giardino. Perché GARDENA offre una gamma completa di tutto ciò che è necessario: che siano sistemi di irrigazione, pompe, laghetti da giardino, cura del prato, cura di alberi e siepi, attrezzi da giardino o lavorazione del suolo. Oggi GARDENA è il marchio leader per gli attrezzi da giardinaggio di alta qualità in Europa ed è presente in più di 80 Paesi nel mondo. Partecipa alla passione di chi considera il suo giardino uno “spazio vitale vicino alla natura”, un luogo di benessere, tempo libero e divertimento.

Successo sistematico

Dalla sua fondazione nel 1961, GARDENA si è sviluppata da una piccola azienda di commercio di attrezzi da giardinaggio a un produttore mondialmente riconosciuto di sistemi e prodotti intelligenti per la cura del giardino in pochi decenni. L’innovazione fondamentale è stata l’introduzione di Original GARDENA System nel 1968. L’dea di fornire soluzioni con un approccio di sistema è proseguita nei decenni successivi con combisystem GARDENA (1977), accu-system V12 GARDENA, Sprinklersystem GARDENA e Micro-Drip-System GARDENA (tutti nel 1990). Per saperne di più sulle pietre miliari dello sviluppo dei prodotti, consultate la cronologia di GARDENA. Il segreto del successo è sempre basato sulla sua grande potenza innovativa e su una politica di vendite e marketing coerente.

Membri del Gruppo Husqvarna

Dal 2007 GARDENA è membro del Gruppo Husqvarna e – oltre a Husqvarna stessa e McCulloch – uno dei suoi marchi globali.

Vassoio per tazzine da caffè

Titolo progetto: Vassoio per tazzine da caffè

1- occorrente: Piattino di vetro e tovaglioli per dècoupage,
Girare il piattino e lavorare al rovescio,
2-  passare la colla velo ideale per la tecnica del dècoupage sopra il tovagliolo,
3-  fare dei piccoli ritocchi con colori acrilici per accentuare le sfumature,
4- passare una mano di smalto protettivo all’acqua.
Lasciare asciugare e capovolgere il piattino
5- vassoio per tazzine da caffè.

 

McCulloch

McCulloch, fondata a Los Angeles (Stati Uniti) nel 1946, si è affermata nel mondo per l’innovazione, l’affidabilità, la sicurezza ed il valore dei suoi prodotti per il giardino.

Nel 1983 nasce la McCulloch Italiana che nel 1999 entra nel gruppo Electrolux. A seguito dello spin-off attuato dalla divisione Outdoor di Electrolux l’unità produttiva di Valmadrera diventa nel 2006 un’entità italiana diretta e coordinata dall’Husqvarna AB – Sweden. I prodotti McCulloch sono distribuiti in Italia da Husqvarna Italia SpA con uffici commerciali a Valmadrera (Lecco).

Nel 1949, McCulloch rivoluzionò l’industria delle motoseghe introducendo una motosega leggera chiamata 3-25. Per i boscaioli del Nord America fu una vera e propria rivoluzione.

Negli anni ’50, McCulloch Motors continuò a espandersi conquistando nuovi mercati. Nel 1958, l’azienda assunse il nome di McCulloch Corporation. Oltre alle motoseghe rinomate in tutto il mondo, iniziò a produrre motori aeronautici e per go-kart.

Diverse volte la numero uno a livello mondiale

Un’altra rivoluzione nel mondo delle motoseghe avvenne nel 1968, quando McCulloch introdusse la Power Mac 6., che pesava solo 3,8 kg: la Power Mac 6 era la motosega più leggera al mondo. Dopo quattro anni, un’altra importante innovazione fu l’economica Mini Mac 1 che conquistò il mercato dei consumatori. In quel periodo, la società iniziò a produrre motoseghe elettriche.

Una gamma completa per il giardinaggio

Negli anni ’70 e ’80, McCulloch aggiunse ai propri prodotti tagliasiepi, decespugliatori e soffiatori. Fu in quegli anni che l’azienda iniziò a focalizzarsi sulle attrezzature da giardinaggio.

Nel 1988, McCulloch si spostò a Tucson in Arizona, dove aprì nuove sedi e uno stabilimento di distribuzione. I nuovi prodotti che seguirono furono i tagliabordi a filo, nel 1998.

Nel 1999, McCulloch vendette la propria azienda europea ad Husqvarna AB. Dopo nove anni, Husqvarna acquisì i diritti del marchio McCulloch sul mercato nordamericano. Da allora, McCulloch è un marchio del gruppo Husqvarna.

McCulloch oggi offre una linea completa di attrezzature per il giardinaggio: potenti motoseghe, robusti decespugliatori, tagliaerba, trattorini da giardinaggio e tagliasiepi. Questi prodotti vi offrono la potenza di cui avete bisogno per svolgere un lavoro ben fatto.

Guaber

Dalla consolidata esperienza di Guaber Spa è nata Guaber Srl per offrire ai consumatori prodotti di qualità per la cura della casa e delle piante. Guaber è un’azienda dinamica e innovativa che persegue uno sviluppo sostenibile in armonia con l’ambiente e la società.

SPOTLESS GROUP
Guaber Spa, società bolognese fondata nel 1961 da Paolo Gualandi, e AXA Private Equity hanno raggiunto nel luglio del 2006 un accordo per la creazione di Spotless Group, un grande gruppo industriale europeo specializzato nella commercializzazione di prodotti per la cura dei tessuti e la pulizia della casa, gli insetticidi e la cura delle piante.

 

Fito Guaber

Guaber Srl, nata nel 1961, è un’azienda che ha nella capacità di innovazione e attenzione alle esigenze del mercato le sue caratteristiche primarie, che alimentano lo sviluppo crescente, in grado di offrire non solo prodotti per le piante, ma anche nuove referenze in linea con l’evoluzione del mercato attuale dei garden center.

Con il nuovo claim FITO Green Revolution, Guaber vuole comunicare il suo impegno nel costruire valore intorno al mondo del giardinaggio, rendendosi parte attiva nello sviluppare prodotti efficaci e sicuri, ma anche idee ed attività che mirino a rafforzare ed ampliare sempre di più il settore del giardinaggio.

La linea FITO comprende concimi, sementi, insetticidi, anticrittogamici, terricci e specialità per la bellezza delle piante.

 

Blumen

BLUMEN nasce nel 1980 ma le sue origini risalgono all’inizio degli anni ’20.
Leader nel mercato delle sementi hobbistiche, con i marchi BLUMEN e LANDEN e delle sementi professionali, con i marchi FOUR E OLTER, BLUMEN fonda la sua crescita ed il suo successo su tre importanti elementi: qualità – innovazione – servizio.
Il 2009 ha visto l’ingresso dell’Azienda anche nel mercato hobbistico dei prodotti naturali per la cura delle piante, con i marchi NUTRISNATURA e AZOVITNATURE, diventati subito punto di riferimento nei rispettivi canali distributivi. Nel 2010, con l’acquisizione dellalicenza del noto marchio di concimi CRESCITA MIRACOLOSA, BLUMEN rafforza sempre più la sua presenza nel mercato dei fertilizzanti.

La qualità e la conseguente soddisfazione del clientee del consumatore finale sono un concetto cardine per BLUMEN, ogni prodotto deve infatti rispondere a precisi requisiti: totale qualità delle materie prime e dei processi produttivi, grande attenzionenello studio del packaging, massima cura dei sistemi espositivi.
Gli ingenti investimenti nella Ricerca e Sviluppo e nella selezione e registrazione di nuove varietà orticole, hanno portato negli anni a creare prodotti sempre più innovativi e qualitativamente avanzati. Grande attenzione è dedicata alservizio rivolto al trade, grazie ad una qualificata rete di vendita, presente in modo capillare su tutto il territorio nazionale, in grado di offrire un servizio di merchandising e di promozione di elevato livello.

Cucine in muratura fai da te

Questa cucina in muratura, tutta su una parete, racchiude l’essenziale per cucinare; tra il bianco dominante di mobili e piastrelle emergono particolari in due colori contrastanti, riprodotti anche sulle maniglie dei mobili

cucine muratura faidate
PRIMA: La situazione di partenza era quella di una vecchia cucina con elementi separati e dislocati in modo irrazionale: lavello su una parete, cucina al centro e frigorifero sulla parete opposta.

Per sfruttare al massimo il poco spazio disponibile e ottenere una cucina in muratura completa, mantenendo la necessaria libertà di movimento, l’unica possibilità in casi come questo è la realizzazione su misura. Nella stessa parete dobbiamo collocare piano cottura, lavello, forno e frigorifero, oltre alla cappa e ad alcuni pensili.
Partendo dagli elettrodomestici a incasso e tenendo conto del loro ingombro, suddividiamo lo spazio a terra e predisponiamo i divisori di calcestruzzo cellulare, prevedendo il lavello e il sottolavello al centro, piano cottura e frigorifero ai lati. Sopra, siamo vincolati dalle dimensioni standard dei pensili, pertanto da un lato la parete va completata con un vano a giorno. Anziché rimuovere la vecchia piastrellatura, possiamo applicare un pannello di cartongesso su cui realizzare il nuovo rivestimento, facendo correre dietro di esso l’impianto elettrico. Si seguito i passaggi per costruire una cucina con il cemento cellulare; in alternativa se si vogliono utilizzare i mattoni, vi consigliamo l’articolo su RifareCasa.

Cucine in muratura con muretti di calcestruzzo cellulare

  1. Per una maggiore stabilità pratichiamo un foro a parete a livello della faccia superiore del blocchetto; un pezzo di barra inserito nel foro e annegato in una scanalatura ricavata sul blocchetto ne impedisce il movimento.
  2. Per la posa occorre una colla specifica, simile a quella utilizzata per le piastrelle, che serve anche per nascondere le linee di giunzione e stuccare eventuali scheggiature, da distribuire con una speciale cazzuola dentata.
  3. Stabilizziamo il secondo blocco controllando l’allineamento a quello precedente e verificando con la livella che sia verticale e in piano. Sul pavimento si nota il nastro per mascheratura posto per delimitare l’ingombro del blocchetto in fase di progettazione.
  4. Se l’altezza da raggiungere non corrisponde alla somma di più blocchetti, effettuiamo il taglio con un segaccio. Allo stesso modo otteniamo l’apertura per il passaggio degli impianti, visibile vicino alla parete.

attrezzatura-gasbetonIl calcestruzzo cellulare, un materiale leggero e facile da lavorare

Il calcestruzzo cellulare è più conosciuto come Gasbeton o Betoncell, marchi registrati delle due principali aziende produttrici. Si presenta in blocchi e tavelle di varie misure e fattura, anche provvisti di incastri, che vanno legati con una speciale malta adesiva per realizzare strutture portanti, complementi e divisori: in edilizia esistono sistemi completi che permettono la costruzione di edifici dalle fondamenta al tetto.
Resiste bene alla compressione, è un buon isolante ed è leggero e facile da lavorare: per sezionarlo basta un comune segaccio con denti in metallo duro, mentre per regolarizzare le superfici bastano una raspa da legno e una carteggiatrice. La superficie, già di per sé liscia, può necessitare di un’intonacatura leggera per finiture a pittura, mentre piastrellature o altri rivestimenti possono essere posati direttamente.
Per stendere il collante sui bordi si utilizzano speciali cazzuole dentate “a cucchiaio” di varia larghezza, così da lasciare uno strato uniforme e delimitato di malta adesiva sulla superficie di contatto.

Realizzare il top delle cucine in muratura

  1. Il piano cucina è il classico pannello di laminato già pronto, di spessore compreso tra 30 e 60 mm, con il bordo frontale stondato, più largo di 60-80 mm per poterlo incassare nelle pareti laterali. Utilizzando le dime a corredo di lavello e piano cottura delimitiamo la linea di taglio con nastro per mascheratura, su cui eseguiamo la tracciatura; con il trapano pratichiamo i 4 fori d’ingresso per la lama del seghetto in corrispondenza degli angoli.
  2. Il nastro, oltre a evidenziare la tracciatura, evita che la lama causi scheggiature allo strato di laminato.
  3. Per una maggiore stabilità, mancando i muretti di sostegno laterali, dobbiamo realizzare due crene in cui inserire il top, larghe quanto basta a permettere le piccole correzioni per sistemarlo in piano.
  4. Proteggiamo la superficie di laminato con una larga striscia di carta e procediamo alla chiusura delle crene con malta di cemento, applicata e livellata con una cazzuola.

Piastrellatura della parete delle cucine in muratura

  1. Per gli inserimenti decorativi servono piastrelle quadrate con diagonale di misura uguale o appena inferiore al lato di quelle bianche: in questo caso le abbiamo scelte di colore blu e giallo e le tagliamo a metà con una tagliapiastrelle.
  2. L’incollaggio inizia da uno degli angoli, quello maggiormente in vista, a filo del top; collochiamo una coppia di triangoli colorati e proseguiamo, prima sui lati e poi a salire, posizionando intercalate le piastrelle intere bianche e i triangoli blu, applicando poca colla per volta dato che indurisce velocemente.
  3. Mentre fra le piastrelle bianche la fuga è quasi inesistente, tant’è vero che non sono stati usati i crocini distanziali, dove si inseriscono i 4 spicchi colorati che costituiscono le decorazioni dobbiamo distanziarli con listellini di legno perché la loro diagonale è inferiore al lato delle bianche.

Installare cappa, fornelli e lavello nelle cucine in muratura

  1. La dima d’installazione che accompagna la cappa ci permette di praticare con esattezza i fori per il fissaggio alla base del pensile e per l’uscita del tubo di evacuazione dei fumi.
  2. Aperto il foro di aspirazione con una sega a tazza di diametro adeguato, possiamo avvitare la cappa alla base del pensile per poi collegare elettricamente la ventola e la luce di servizio.
  3. Con il fornello capovolto fissiamo la guarnizione perimetrale che evita infiltrazioni di liquidi e avvitiamo le squadrette che bloccano il piano ai bordi; colleghiamo il tubo del gas e, se c’è, l’alimentazione elettrica per l’accensione piezo, quindi posizioniamo il piano cottura in sede.
  4. Verificato che il lavello entri correttamente in sede, stendiamo un cordone di sigillante lungo il perimetro inferiore, rimuovendo l’eccesso subito dopo il montaggio.
  5. A questo punto possiamo montare il gruppo miscelatore completo di flessibili e la piletta di scarico (anche se, per maggiore praticità, lo si potrebbe fare prima di montare il lavello in sede), completando poi il collegamento al sifone e alle tubazioni di mandata.

Approfondimento sugli impianti elettrici

Approfondimento sull’impianto idraulico

Come progettare una cucina

cucina muratura fai da te

Isolamento interno ed esterno Maxi Sistema Knauf

Il Maxi Sistema Knauf rappresenta una proposta a 360° per soddisfare tutte le esigenze costruttive, a seconda della tipologia e della destinazione d’uso dei locali.

Trent’anni fa Knauf proponeva il Sistema Costruttivo a Secco, il primo pacchetto completo per realizzare pareti, contropareti, soffitti e sottofondi per pavimenti. A distanza di 15 anni, nel 1995, il sistema Knauf si ampliava per far fronte alle problematiche costruttive, quali la sicurezza antincendio, l’isolamento termoacustico e la resistenza meccanica; oggi, dopo altri 15 anni, un’ulteriore evoluzione.

Il nuovo Maxi Sistema è la risposta alle nuove esigenze costruttive, alla continua ricerca di un sempre maggior risparmio energetico, con un efficace isolamento termico ed acustico che offra anche protezione passiva dal fuoco. Una vasta serie di soluzioni complete per la realizzazione di  contropareti, controsoffitti, pareti di tamponamento esterne, soffitti modulari ispezionabili, abbinate con lana di roccia e lana di vetro, grazie alla collaborazione con Knauf Insulation, azienda del gruppo.

La nuova lana di vetro Knauf si basa sulla tecnologia innovativa Ecose® che vede l’impiego di una resina rivoluzionaria di origine vegetale senza formaldeide, garantendo prodotti in grado di fornire un isolamento efficace e sostenibile. Nasce così Ekovetro®, disponibile in pannelli da 600×1350 mm, spessore 45-60-75 mm, o in rotoli con spessori compresi tra 45 e 100 mm, larghezze 400 o 600 mm e lunghezze comprese
tra 7,5 e 16 metri. Caratteristica del prodotto è la colorazione marrone, assolutamente naturale e priva di qualsiasi sostanza colorante; tra le altre peculiarità, la lana di vetro Knauf è incombustibile in classe A1, è totalmente riciclabile ed utilizza materiali rinnovabili.

La tecnologia Ecose® assicura al prodotto stabilità dimensionale nonostante le variazioni di temperatura ed umidità; le fibre sono sottoposte ad un trattamento che impedisce l’assorbimento d’acqua per capillarità e dell’umidità dell’aria; la struttura a cellula aperta favorisce la rapida eliminazione di eventuali condense per essiccazione. Ricordiamo che le lane minerali sono state escluse dall’elenco delle sostanze cancerogene sospette dall’IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro).

>> visita il sito KNAUF

Scopri i prodotti Knauf su Almanacco Far da sé

Carta da parati in bagno | Impermeabile, resistente all’abrasione e agli acidi

La carta da parati in bagno è utilizzata per realizzare decorazioni eleganti in ambienti umidi e non si danneggia perché resistente e impermeabile

In bagno si preferiscono rivestimenti idonei al contatto con acqua e umidità, facilmente igienizzabili, ma ora è disponibile per questi ambienti (e anche per esterni) un’innovativa gamma di parati: si chiama OUT System Wet ed è un’innovativa tipologia di parati, spessi 1,2 mm, completamente impermeabili, resistenti all’abrasione e agli acidi.

Il sistema OUT (Outdoor Unvenconventional Texture) è una soluzione rivoluzionaria per portare all’esterno i parati e si compone di tre elementi: l’adesivo OUT System01, il tessuto tecnico OUT System02, con stampe grafiche e di design, e la finitura OUT System03, quest’ultima ripartita in due tipi.

Per un utilizzo in esterno, resistente a pioggia, raggi UV e inquinanti c’è la 03Outdoor, mentre la 03Wet è idonea all’utilizzo in ambienti umidi quali bagni e centri benessere, resistente inoltre all’ingiallimento e all’abrasione.

Per portare a termine il lavoro con questa carta da parati per bagno sono necessarie 48 ore; si ottiene un rivestimento continuo, con superficie facile da pulire, con una valenza estetica migliore rispetto a una piastrellatura, oltre a poter essere sostituita con una minore invasività.
Wall & Decò

tappezzeria bagno

Calendario avvento fai da te

Aspettando il Natale con un originale calendario avvento per fare contenti grandi e piccini con tanti piccoli doni 

Recuperando una classica bacheca di legno, quella con tante “caselle”, realizziamo un calendario dell’avvento originale e un po’ diverso da solito. Cerchiamo stoffe natalizie, rosse bianche, e fantasia, del cartoncino, dei pennarelli da stoffa, e della colla.
Per la parte decorata, possiamo anche recuperare delle immagini prese da delle riviste.
 
GIOCO D’INCASTRO

  1. Da un foglio di cartoncino spesso tagliamo una serie di rettangoli di misura più grande della casella che devono coprire, in modo da fare battuta. Scelte su una rivista le immagini decorative, segniamo dove tagliare il foglio lasciando una certa abbondanza per rivestire il cartoncino. Segniamo il numero di casella.
  2. Posto il cartoncino al centro, tagliamo gli angoli del foglio e incolliamolo piegandolo all’interno.
  3. Tagliamo altrettanti cartoncini di dimensione identica alla casella, segniamo il numero e rivestiamoli con panno rosso.
  4. Incolliamo ogni pannello con il corrispondente più grande.

calendario-avvento-di-legnoNel mese di dicembre, ogni giorno una sorpresa da trovare! Utile anche dopo le feste, questo calendario dell’avvento fatto di legno, potrà essere utilizzato come scaffale nel quale riporre piccoli oggetti tipo pupazzi e soprammobili. I vostri bambini ne saranno felici!