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Presepe di sughero

Utilizzando ciò che si trova in natura realizziamo un originale presepe di sughero

Impreziosiamo il nostro presepe realizzando una Natività totalmente “naturale”, utilizzando corteccia d’albero, sughero, muschio e trucioli di legna… sarà indiscutibilmente più vera di quelle che troviamo in commercio. Realizzazione di Adriana Gonella

CORTECCIA E TERMOCOLLA E IL NOSTRO PRESEPE DI SUGHERO PRENDE VITA

  1. Iniziamo a rivestire il coperchio della scatola da scarpe con la corteccia. Per il fissaggio applichiamo alcuni punti di termocolla.
  2. Continuiamo a rivestire la scatola da scarpe con la corteccia, cercando di realizzare una struttura che abbia la forma di un piccolo giaciglio.
  3. Utilizzando i trucioli ricaviamo un soffice strato d’appoggio in cui accogliere la sagome, simulando la paglia della Natività.
  4. Le sagome di Maria, Giuseppe e di Gesù vengono realizzate con i tappi di sughero, opportunamente tagliati per simulare la testa, il tronco e le braccia.
  5. Rifiniamo le sagome con porzioni di tessuto di stoffa e di lana, per simulare i vestiti di Maria, di Giuseppe e la coperta che protegge il Bambino.
  6. Ultimiamo la Natività inserendo altri elementi caratteristici come il bue e l’asinello, il bastone di Giuseppe e la caratteristica stella cometa. Alcuni pezzi di muschio, fissati intorno alla struttura per simulare l’erba, completano il tutto. Il nostro Presepe di sughero farà bella mostra di sé sotto l’albero di Natale.

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Montolit

La Brevetti Montolit S.p.A., da anni punto di riferimento indiscusso nel campo delle attrezzature professionali per piastrellisti, pavimentatori, muratori e fabbri, é nata nel 1946 con la realizzazione delle famose cesoie per lamiera; la prima di tante brillanti idee finalizzate allo studio e alla produzione di attrezzature per rendere più semplice e veloce il lavoro in cantiere.

Dalle prime rudimentali “macchine” per il taglio di materiali come il marmo od il granito, costruite per l’impiego manuale utilizzando leve e cinematismi innovativi ma elementari, si é passati, seguendo l’incessante evoluzione dei materiali da costruzione, a macchine più complesse (sempre esclusive) per la lavorazione di ogni tipo di materiale lapideo. In particolare l’utilizzo di nuovi prodotti più tenaci per la posa ha indotto il dipartimento tecnico della Brevetti Montolit S.p.A. allo studio di differenti sistemi per il taglio e la foratura, più costosi, complicati e perció mal accettati dagli stessi utilizzatori, ma indispensabili. Si é così arrivati alla più recente fase evolutiva aziendale: la progettazione prima e la produzione poi di differenti linee di macchine elettriche e manuali per le lavorazioni dei materiali lapidei, sempre geniali, esclusive e coperte, in tutto od in parte, da privative e brevetti internazionali, come del resto tutti i prodotti facenti parte della linea produttiva e commerciale della Brevetti Montolit S.p.A. Accanto alla qualità assoluta dei prodotti, prerogativa irrinunciabile per il Management della Brevetti Montolit S.p.A., sono: l’assistenza post-vendita, garantita in tutto il mondo dal punto di vista commerciale, da Agenti diretti, Importatori, Distributori, e, dal punto di vista tecnico da uno specifico ufficio interno e la sicurezza del prodotto. Grazie alla dinamica rete distributiva – commerciale, il marchio MONTOLIT, rappresenta ormai la leadership settoriale a livello nazionale ed ha raggiunto, con oltre ottanta paesi d’esportazione e più di 100.000 pezzi annui venduti, una invidiabile posizione di riferimento anche a livello mondiale.

Addobbi natalizi facili e veloci

Ecco alcuni spunti per realizzare velocemente degli addobbi natalizi belli e poco invadenti in casa. L’albero di Natale è suggestivo, ma lungo da preparare, meglio allora se si ha poco tempo da dedicare per la decorazione della casa, ricorrere a soluzioni più semplici, ma di sicuro impatto visivo.

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Luce in vaso

  1. Scegliamo fiori e foglie di seta di media grandezza (se occorre spruzziamoli con spray rosso e oro); avvolgiamo attorno ad alcuni steli una cordoniera dell’albero di Natale, meglio se a intermittenza, con le luci disposte a spirale.
  2. Inseriamo gli steli in un vaso di cristallo capiente, facendo fuoriuscire il conduttore con la spina; completiamo la composizione con gli altri fiori  .

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Addobbi natalizi con aglio e peperoncini

Non è una ricetta di cucina, ma un modo simpatico e originale di utilizzare questi aromatici ingredienti, dai classici colori rosso e bianco, per preparare esclusivi e profumati addobbi natalizi.

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Scegliamo teste d’aglio piccole e dalla forma regolare e peperoncini rossi, possibilmente con il picciolo lungo. Per realizzare questa decorazione, leghiamo attorno a un mazzetto di peperoncini rametti di pino ed agrifoglio e completiamo con pigne spruzzate di spray color oro.

 

 

 

catene-aglioPer dare un aspetto natalizio alla cucina possiamo appendere queste collane, realizzate infilzando una serie di peperoncini e teste d’aglio con uno spago infilato in un ago da materassaio.

 

Per un originale segnaposto o un simbolico omaggio, ecco il bouquet di peperoncini e rametti di pino, con un cuore di aglio, vivacizzato dalla presenza di un piccolo pupazzetto e avvolto in una reticella rossa e in un delicato centrino di pizzo.

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Fai da te il taglio elettrico

Ampia scelta di elettroutensili e macchine motorizzate nel bricolage per il taglio elettrico del legno in modo preciso, sicuro e senza fatica

Tra queste le più diffuse sono: il seghetto alternativo, la sega circolare (portatile o da banco) e la troncatrice.

SEGHETTO ALTERNATIVO

La caratteristica fondamentale del seghetto alternativo è quella di possedere una lama corta e stretta che sporge dalla parte inferiore della suola e che è animata da un continuo movimento di va e vieni detto, appunto, alternativo; i denti, però, asportano il materiale solo nella fase di ritorno, quando la parte attiva rientra verso il corpo della macchina: in questo modo, per quanto stretta ed esile, la lama non può flettersi o rompersi perché lavora sempre in trazione e mai a spinta. È il primo elettroutensile da taglio che entra a far parte della dotazione di un fai da te.

Le ridotte dimensioni della lama, quindi, sono esattamente quanto serve per eseguire facilmente tagli sagomati, ma, come rovescio della medaglia, non offrono una guida sufficientemente precisa per i tagli diritti né permettono di troncare tavole particolarmente spesse. Solo i modelli più potenti, infatti, possono tagliare fino a 80 mm di spessore.
Non bisogna dimenticare infine, che questo tipo di utensile viene di solito usato a mano libera e che la precisione, in pratica, dipende parecchio dall’abilità dell’operatore.

ALTERNATIVO PARALLELO PER IL TAGLIO ELETTRICO

La guida parallela
Per seguire con sufficiente precisione la “retta via”, comunque, basta utilizzare la guida parallela in dotazione all’utensile o, se siamo troppo lontani dal bordo, un listello ben diritto fissato al pezzo in lavorazione con una coppia di morsetti.
ll continuo andirivieni della lama è comandato da un meccanismo molto robusto, formato da un biellismo e da un riduttore mossi da un motore a spazzole, con potenza variabile da 300 a 600 watt circa; molte versioni, poi, offrono anche un movimento pendolare regolabile su tre posizioni diverse: in questo caso la lama viene spinta verso l’avanti da un rullo di guida nella fase attiva, mentre viene lasciata libera di riportarsi sulla verticale nella fase di ritorno, limitando in questo modo l’attrito; i vantaggi di questa soluzione sono immediatamente apprezzabili provando a tagliare una tavola di legno prima col movimento pendolare disinserito e poi in azione: nel primo caso serve un certo sforzo per procedere nel lavoro, mentre nel secondo la lama sembra avanzare in modo del tutto automatico, lasciando all’operatore il solo compito di seguire la linea stabilita. Un seghetto alternativo può pesare da 1,5 a 2,5 kg, per cui non esistono problemi sul piano della maneggevolezza, anche grazie all’accurata distribuzione dei pesi che contraddistingue i modelli migliori. Il numero di corse della lama, che di solito si aggira su 3000-3300 al minuto, può nei modelli dotati di variatore elettronico essere regolato a piacere, partendo da un minimo di circa 300-400 corse al minuto.
Tutte le versioni reperibili nei centri fai da te, comunque, presentano degli accorgimenti costruttivi atti ad agevolare l’uso del seghetto: in alcuni casi esiste la possibilità di collegare all’utensile una bocchetta per l’aspirazione dei trucioli; in altri esiste una canalizzazione che spinge parte dell’aria di raffreddamento del motore nella zona di taglio, per tenerla pulita e lasciare in vista la linea tracciata.
ALTERNATIVO VERSATILE
  1. Per praticare un taglio elettrico al centro di un pannello si può inserire la lama in un foro d’avvio o, inclinando la suola, scavare un solco via via più profondo.
  2. La suola del seghetto alternativo è inclinabile per poter realizzare tagli angolati molto precisi. Durante questo tipo di taglio bisogna avanzare lentamente e con attenzione perché è molto facile deviare dalla linea di taglio. Suola inclinabile

La suola dell’utensile, quella parte cioè che va appoggiata sul materiale da fendere, è quasi sempre inclinabile su entrambi i lati: in altre parole, allentando una o due viti di fermo, è possibile ruotare la base per l’esecuzione di tagli inclinati; a volte, inoltre, la suola stessa può essere smontata e posizionata all’indietro, in modo da non costituire ostacolo per i tagli in prossimità dei bordi.
Per ottenere le migliori prestazioni da un seghetto alternativo, comunque, è determinante la scelta della lama giusta, lunga circa 100 mm e con denti più evidenti per il legno. Purtroppo, però, l’attacco non è uguale per tutte le marche, ed esistono almeno 4 tipi diversi di aggancio: i modelli più recenti utilizzano un comodissimo sistema di inserimento rapido, che non richiede l’uso di nessun tipo di chiave (mentre nelle versioni più tradizionali basta un semplice cacciavite).

CIRCOLARE PORTATILE PER IL TAGLIO ELETTRICO

  1. Con la sega circolare portatile si effettuano tagli diritti e paralleli al bordo della tavola con rapidità e precisione.
  2. Quando il legno viene tagliato nel senso trasversale rispetto a quello delle sue fibre il lavoro viene detto “troncatura” che può anche essere diagonale, da 90° a 180°.
  3. Oggi questa sega è ancora più duttile grazie alla libertà che le dà una potente batteria ricaricabile inserita nel corpo macchina, svincolandola dal cavo elettrico e rendendo possibile il suo utilizzo anche nei lavori di bricolage lontano da prese elettriche.

Tra gli elettroutensili per lavorare il legno il più grosso successo appartiene alla sega circolare nella versione integrale. Per i lavori di sgrossatura è l’ideale, essendo un attrezzo robusto e versatile. Può essere portatile e da banco. Per scegliere una buona sega circolare, si devono considerare alcuni fattori. Ad esempio il diametro delle lame in rapporto alla potenza del motore: oggi abbiamo l’opportunità di scegliere dalla lama di 335 mm, che consente di tagliare spessori fino a 128 mm con una sega dotata di motore da 1750 watt, fino alla versione più leggera, che con lama Ø 125 mm taglia 35 mm di spessore, montando un motore da 450 watt per 3000 giri al minuto.

LE PORTATILI
Hanno in comune tutta una serie di caratteristiche di base: la suola di appoggio, ad esempio, può essere regolata per impostare la profondità di taglio ed è inclinabile su un solo lato (quello opposto al motore) per eseguire tagli angolati; sempre presenti la cuffia scorrevole (che scatta automaticamente a coprire la lama quando la suola non appoggia sulla superficie da fendere), l’interruttore di sicurezza (che impedisce ogni azionamento involontario) e la bocchetta per l’espulsione dei trucioli. Prima di iniziare il taglio, si deve fissare la guida (che ci assicura un taglio diritto) ed accertarsi che lo spessore della tavola da segare non sia superiore alla profondità di taglio della lama.
In linea di massima le lame a denti fini servono per lavori di precisione e danno superfici ben rifinite, mentre quelle a denti grossi servono principalmente per grandi lavori magari un po’ grossolani, in cui occorre procedere speditamente. La stradatura è la larghezza del solco tagliato dalla lama ed è in funzione del divaricamento dei denti. L’elevata potenza della sega circolare porta a tagli molto rapidi, ma rischia anche di abbreviare la durata dell’affilatura dei denti, specie con l’uso di pannelli di truciolare nobilitato, sulle cui superfici esterne è applicato un foglio di resina melamminica, la cui durezza può essere paragonata al vetro o alla ceramica. Per questo motivo le lame a denti riportati, in carburo di tungsteno (denominato commercialmente Widia) non sono più prerogativa del professionista ma, ad onta del loro costo superiore, vengono usate anche dai fai da te, dato che il maggior costo di queste lame è largamente compensato dalla loro lunghissima durata.
La sgrossatura è il primo taglio di una tavola seguendo il senso della fibra del legno; il taglio più semplice è quello detto “al volo”, senza l’ausilio di alcuna guida fissa, seguendo una linea tracciata preventivamente.
Il taglio con l’aiuto di una guida parallela è nettamente preferibile perché il legno viene lavorato con larghezza e direzione costanti, consentendo anche di effettuare lunghi tagli in serie.

LA TRONCATRICE

taglio elettrico

Quando una tavola di legno viene tagliata nel senso contrario a quello delle sue fibre, il lavoro alla sega circolare viene detto troncatura, perché non agisce mai nel senso della lunghezza del materiale, ma lo accorcia.
Quando si esegue un taglio, non importa di quale genere, è necessario tracciare preventivamente con un truschino o con una matita (un fai da te accorto non usa mai una penna a sfera perché lascia tracce indelebili) la linea del taglio.
La lama della sega non deve mai andare sopra la linea, ma lavorare di fianco ad essa, sulla parte che costituirà lo scarto. È utile conoscere, per ciascuna lama, la larghezza del solco da essa tracciato.
Si va di solito da un minimo di 1,5 mm fino ad un massimo di 4 ed anche 5 mm quando si usano lame al Widia.

Orecchini fai da te con riciclo

Hard rock bijoux: non si butta via nulla, tanto meno le sempre più veloci (anche a diventare obsolete) schede elettroniche dei computer da cui ricaviamo l’ultimo grido in fatto di orecchini fai da te… e ci mancherebbe che così non fosse!

orecchini fai da te materiali riciclo

 

Materiali: un circuito stampato di una scheda logica, monachelle per orecchini, cartoncino rigido.
Come attrezzatura risulta necessario un mini trapano, un paio di forbici, matita e pennarello.

 

 

 

 

 

 

 

 

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  1. Tracciamo su un cartoncino rigido la sagoma di una chitarra: in questo caso è la mitica Gibson “Explorer”, prediletta dai metallari di tutto il mondo. Le figure naturalmente possono essere le più disparate ma per semplicità  dobbiamo attenerci a quelle composte da segmenti rettilinei.

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  2. Ritagliamo il cartoncino con le forbici o con il cutter ed otteniamo la nostra sagoma.

    orecchini-coi-circuiti

  3. Individuiamo sul circuito stampato un’area ricca di tracce che si intersecano e lì riportiamo il disegno seguendo il profilo della maschera di cartone.

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  4. Montiamo sul mandrino del mini trapano la lama diamantata sottile e, dopo aver bloccato la scheda con un morsetto a pinza, procediamo con il taglio lungo i tratti segnati.  

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  5. Con la punta da 1,5 millimetri di diametro pratichiamo nella parte alta del pendente il foro dove far passare un primo anellino.

    orecchini-riciclo-creativo

  6. Aggiungiamo un secondo anello prima di applicare il terminale a gancetto (chiamato monachella): in questo modo concediamo il necessario “snodo” che rende più belli e confortevoli gli orecchini fai da te.

Mensole sospese fai da te

Sfruttiamo al meglio il volume delle stanze, con una serie di mensole sospese al soffitto

In casa c’è sempre qualcosa da sistemare, da riporre, da mostrare…ma lo spazio manca sempre; una volta sfruttati pensili, alzatine e tavoli, ci vorrebbe ancora qualche ripiano…qualche mensola ad esempio.

Guardandoci intorno però vediamo come ormai tutte le  pareti siano state riempite e sfruttate al massimo. Ehi..un momento..lassù in alto c’è ancora dello spazio! Ecco un’idea interessante, ma come utilizzare anche quella parte alta di stanza che altrimenti rimarrebbe vuota? Semplice installando le mensole sospese direttamente al soffitto! Et voilà, abbiamo tutto…eleganti, originali, semplicissime da realizzare, e soprattutto..ancora spazio!

Tacciare e forare le mensole

forare mensola

  1. Per segnare i punti precisi in cui forare il legno, per far passare le barre filettate, utilizziamo una dima di cartone con un piccolo foro a 30 mm dai bordi. Per segnare la superficie usiamo un punteruolo o una matita.
  2. Con il trapano (meglio se munito di supporto a colonna per praticare i fori perpendicolari al ripiano) foriamo il listellare nei 4 punti precedentemente segnati. Utilizziamo una punta per legno da 7 mm, in modo da garantire il facile inserimento delle barre filettate.

Sospensione a soffitto

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  1. Per risparmiare tempo nelle misurazioni, sfruttiamo come dima il piano forato. Segniamo il soffitto utilizzando il trapano con una punta piccola per effettuare il foro-guida (muniamoci di un bicchierino per raccogliere la polvere prodotta). Poi eseguiamo i quattro fori ø 8 mm per i tasselli ad ancoretta.
  2. Fissiamo le quattro barre filettate al ripiano listellare con rondelle, dadi e dadi ciechi (questi solo nella parte sottostante) che troviamo nei centri bricolage. Evitiamo di stringere eccessivamente per non segnare le fibre del legno; l’importante è che la barra filettata sia stabile. Avvitiamo anche i tendicavo.
  3. Per unire insieme più ripiani utilizziamo piastrine di ferro che possiamo far sagomare dal fabbro. La piastrina va fissata alle barre filettate di entrambi i ripiani.
  4. Dopo aver fissato a soffitto i tasselli ad ancoretta, agganciamo e ruotiamo i tendicavo all’estremità delle barre filettate per mettere perfettamente in bolla tutti i ripiani.
UTENSILI
Trapano, supporto a colonna, chiavi esagonali, cacciaviti
https://www.youtube.com/watch?v=NsS4cuxJWKo

Henkel

Henkel, fondata da Fritz Henkel nel 1876, è leader globale con prodotti e tecnologie di marca. In Italia è nata nel 1933, si è sviluppata ed affermata perseguendo con tenacia obiettivi economici, ecologici e sociali.
Da sempre Henkel coniuga l’eccellenza nella qualità con il senso di responsabilità per l’uomo e per l’ambiente; tutti i prodotti vengono infatti realizzati nel rispetto delle condizioni di lavoro e con una grande attenzione per il risparmio idrico ed energetico.Oggi in Italia conta 7 stabilimenti circa 1.400 dipendenti impegnati nel fornire prodotti e servizi innovativi e di elevata qualità, sia ai consumatori finali, sia ai clienti industriali.

Fischer

Scegliere fischer significa affidarsi ad un marchio che offre molto più di una grande varietà di prodotti sicuri

Da officina nella Foresta Nera a impresa di medie dimensioni che opera a livello internazionale – così si può sintetizzare lo sviluppo del Gruppo fischer dalla sua fondazione nel 1948. Il Gruppo guidato dalla famiglia Fischer è sempre stato fiero delle proprie origini: la sede è tuttora a Waldachtal-Tumlingen nel Nord della Foresta Nera a circa 60 chilometri a sud-ovest di Stoccarda.

Il gruppo è caratterizzato da una grande capacità di innovazione, che ha consentito non solo di introdurre nel mercato nuovi prodotti, ma anche di sviluppare nuovi settori: Sistemi di Fissaggio, fischer automotive systems, fischertechnik e fischer Consulting.

Il Gruppo fischer comprende 42 consociate. Gli stabilimennti produttivi si trovano in Argentina, Brasile, Cina, Germania, Italia, Repubblica Ceca e USA. Nel 2012 con 3900 dipendenti in tutto il mondo è stato raggiunto un fatturato consolidato di 614 milioni di euro.

Il settore più recente, fischer Consulting, è nato dallo sviluppo delle competenze all´interno del Gruppo. Il fischer ProzessSystem (fPS) introdotto dal Titolare e pluriennale CEO Klaus Fischer (62) si pone come obiettivo il miglioramento continuo. Il Gruppo deve essere flessibile e lean e deve essere sempre orientato alle esigenze dei clienti.

Il settore principale è quello dei  Sistemi di Fissaggio con oltre 14.000 articoli. Inoltre la leadership nella tecnologia in importanti campi della tecnica di fissaggio contribuisce alla solidità del Gruppo. È un proseguimento di quanto iniziato dal fondatore del Gruppo Artur Fischer (93), con la sua leggendaria invenzione del tassello in nylon oltre 50 anni orsono: ad oggi un numero  altissimo di brevetti contraddistingue il Gruppo.Questo settore  anche in futuro sarà il più importante, Klaus Fischer vede buone opportunità di ulteriore espansione, sia  nel mercato nazionale che internazionale. La forza di questo settore consiste nel poter offrire i prodotti giusti, ad un ampio spettro di clienti dall´hobbista all´artigiano fino al Partner Key-Account.

Un secondo pilastro è il settore automotive,  che nel modernissimo stabilimento  di Horb offre un´ampia gamma di componenti per interni d’auto per tutte le principali aziende automobilistiche.

Infine c’è il settore fischertechnik, i kit sono un classico nel settore dei  giocattoli da costruzione. Questo giocattolo di qualità, made in Germany, ha fan in tutto il mondo ed ha buone possibilità di crescere ulteriormente.

Tesa

Tesa è uno dei produttori leader a livello mondiale di prodotti e sistemi autoadesivi per l’industria, il commercio ed il largo consumo.

I 125 anni di esperienza nella tecnica di spalmatura e di sviluppo di adesivi e soluzioni innovative hanno portato tesa, che ha la sua sede principale ad Amburgo, in vetta al mercato mondiale in molti campi di applicazione.

Più di 6.000 prodotti sviluppati e prodotti da tesa sono distribuiti in oltre 100 Paesi.
L’azienda ottiene più di tre quarti del suo reddito globale da soluzioni speciali per i clienti industriali ed assicura, in molte aziende, il taglio dei costi, l’ottimizzazione dei processi ed il conseguente miglioramento del prodotto finale.

Poco meno di un quarto del reddito dell’azienda proviene da prodotti di largo consumo, ovvero quelli utilizzati quotidianamente in ufficio, in casa ed in
giardino. In questo settore, tesa aiuta coloro che vogliono adattare l’ambiente in cui vivono secondo il proprio gusto, migliorando, con questo, la qualità di vita di molti.

Millechiodi Pattex, ideale per assemblaggi su legno, indispensabile per il bricolage

Assemblaggi su legno ideali per il tuo bricolage

Millechiodi è una colla di montaggio ideale per assemblaggi su legno; fa subito presa, tanto che nella maggior parte dei casi non è necessario l’uso dei morsetti. Questa caratteristica lo rende scelta elettiva nelle applicazioni verticali, soprattutto perché non cola. Da oggi Millechiodi si presenta anche in una versione dedicata agli assemblaggi legno su legno, grazie alla formula ed al nuovo formato in bottiglia.

Essicca completamente in circa 24 ore raggiungendo una tenuta finale sino a 60 kg/cm2. Non può mancare nel laboratorio di chi fa bricolage!

Pattex Millechiodi è una pasta bianca, abbastanza densa, per cui non cola e non crea filamenti mentre si applica sulle superfici. Normalmente non si deve esagerare nel quantitativo; tuttavia, se capita che l’eccedenza esca dai lati mettendo in pressione le parti, l’adesivo, man mano che asciuga, diviene trasparente, quindi scarsamente visibile.

Oltre al legno, Millechiodi ben si adatta all’utilizzo con tutti i materiali, escluso le plastiche PP, PE, PTFE, importante è che almeno una delle due superfici da unire sia porosa.

Pur essendo molto tenace è facile da utilizzare, indispensabile nel fai da te: dalle mani e dagli oggetti che inavvertitamente si sporcano, viene rimosso semplicemente con acqua. Inoltre, quando asciuga del tutto diviene trasparente, quindi concede un buon margine di errore nella stesura.

 
 
 

MILLECHIODI… MILLE USI

 
  1. L’adesivo si presta ottimamente anche all’unione di diversi materiali come ad esempio legno e ferro. A sinistra, con quattro tubi, incollati in una spessa tavola di multistrato, realizziamo un tavolino da telefono per l’ingresso. Inserendo i tubi nei fori è meglio ruotarli in modo che il collante penetri il più possibile sino in fondo.
  2. Il fissaggio dei battiscopa è un’applicazione classica per Millechiodi. La distribuzione del prodotto, come in tutti i casi di superfici estese, va fatta a cordoni: in questo caso è uno solo che si distende ondeggiando sul retro del profilato, senza arrivare troppo vicini ai bordi, onde evitare che l’eccedenza debordi sulla parete o verso il pavimento. L’adesivo fresco, comunque, è facilmente rimovibile con un panno imbevuto d’acqua.
  3. Dopo aver pulito minuziosamente le superfici da attaccare, si applica Pattex Millechiodi su una delle parti; nel momento in cui si uniscono deve essere applicata una forte pressione per una decina di secondi: in questo modo Millechiodi riesce già a mantenere i pezzi in posizione, in attesa dell’essiccazione che richiede 24 ore per la massima tenuta.