Home Blog Page 289

Finitura Knauf Q1 Q4

429-0-IMGscena2Per valorizzare la qualità estetica di una superficie realizzata con lastre di gesso rivestito, la cui peculiarità è data dall’immediata disponibilità di superfici lisce e planari, è fondamentale accertarsi che venga eseguita un’accurata stuccatura dei giunti, delle teste delle viti e delle imperfezioni superficiali; questo passaggio deve garantire l’uniformità del supporto che riceve la finitura: pittura, carta da parati, stucchi di pregio, rivestimento ceramico, ecc.
La qualità della stuccatura viene identificata da quattro classi, dalla Q1 alla Q4, in funzione del livello di finitura, che richiedono prodotti con specifiche differenti. Per questo Knauf ha dedicato alla fase finale della posa di superfici a secco un sistema completo di prodotti ed accessori in grado di soddisfare a pieno tutte le esigenze estetiche.

Fugenfüller è la gamma di stucchi in polvere a base di gesso ideali per l’applicazione con nastri d’armatura. A seconda del prodotto, la lavorabilità varia da 30 a 120 minuti ed ha elevata capacità di riempimento; si amalgama facilmente e non forma grumi durante l’impasto, il tempo di essiccazione è compreso tra 7/12 ore.
La gamma Uniflott è il top per qualsiasi finitura: ha un’eccezionale lavorabilità, un’ottima adesività ed un basso livello di assorbimento. In particolare, l’abbinamento di Uniflott Idro alle Idrolastre Knauf GKI (H) diventa una soluzione completa per ambienti umidi che rende il Sistema a Secco ancor più prestazionale nei bagni e nelle cucine.
Lo stucco Trias di nuova generazione fa risaltare la qualità di un buon lavoro. Se, nonostante una stuccatura precisa, i segni dei giunti sono ancora visibili dopo la pittura, questo prodotto con lo stesso grado di assorbimento delle lastre di gesso permette di ottenere un sottofondo facilmente copribile, facendo evitare in molti casi l’applicazione della successiva mano di fondo prima della pittura. Si carteggia facilmente ed essicca rapidamente, con un ritiro ridotto in fase di presa.
La linea stucchi si completa con Jointfiller Super in polvere, per stuccature di finitura, e Filler to Finish in pasta per rasature già pronto all’uso. Per i trattamenti di fondo preliminari, prima dell’applicazione della pittura, si può scegliere tra Tiefengrund, a base di resina finissima in dispersione acquosa, o Spezialgrund, una dispersione sintetica con filler minerali e pigmenti bianchi che si applicano direttamente sulle lastre, dopo la stuccatura e prima della giunzione. Completano la gamma i rasanti, gli impregnanti, i nastri per giunti, i paraspigoli ed i sigillanti.

  1. Premessa fondamentale per ottenere una superficie eseguita a perfetta regola d’arte è il corretto montaggio delle lastre di cartongesso, che dovranno essere avvitate su un’orditura metallica precedentemente installata. Le lastre vanno quindi accostate perfettamente in modo da avere i giunti pronti per ricevere lo stucco e il relativo nastro di armatura. Le fasi di montaggio dovranno essere eseguite secondo le istruzioni Knauf, consultabili sui manuali di posa  o sui relativi video di installazione.
  2. Il nastro d’armatura, adesivo, in fibra di vetro, è indispensabile per rinforzare i giunti contribuendo a eliminare la formazione di microfessure durante la fase di ritiro dello stucco.
  3. Gli stucchi in polvere, da miscelare con l’acqua, del Sistema Finitura Knauf sono disponibili in sacchi da 5, 10 o 25 kg, mentre quelli in pasta, già pronti all’uso, sono in secchi da 5 e 20 kg. Si sceglie lo stucco in funzione delle dimensioni del cantiere ed in base alle specifiche esigenze. Alcuni possono essere utilizzati, oltre che per la stuccatura manuale, anche con macchine stuccatrici.

Acquista alcuni prodotti Knauf

Scopri i prodotti Knauf su Almanacco Far da sé

Rivestimento con boiserie moderne

Nonostante il termine francese, la boiserie ha origini anglosassoni e un tempo era una finitura riservata a studi di notai ed avvocati; si trattava di un rivestimento solitamente in tavole di legno massello scuro, ricco di intarsi, che rivestiva la parete dal pavimento fino al soffitto.
L’aspetto solenne di questo rivestimento nel corso del tempo è stato reso meno austero con l’impiego di legni più chiari, i maestosi intarsi hanno ceduto il posto a modanature più dolci ed in molti casi si usa rivestire in parte le pareti.
Le boiserie moderne sono a moduli, con la struttura solitamente in MDF o poliuretano ad alta densità, sottoposti a laccatura o procedimenti decorativi superficiali.
Le strutture di supporto dei pannelli sono in alluminio, da fissare alle pareti con tasselli ad espansione ed i pannelli si inseriscono ad incastro. Non mancano comunque soluzioni che ripercorrono le origini della boiserie, arricchite con fregi da applicare ai moduli mantenuti stabili da battiscopa e cornici superiori; i moduli si tagliano a misura sul posto, in quanto tutti i bordi si
mascherano applicando cornici o finte colonne. Si acquistano anche nei centri bricolage.

LOSANGHE
I pannelli in legno rivestito hanno la forma di grandi quadrati dai bordi lievemente smussati. Posati partendo da metà pannello, e ruotando i quadrati, si ottiene questa disposizione a rombi di straordinario effetto scenografico.
Gli elementi si uniscono a creare una profonda gola tra losanga e losanga.
Listone Giordano

 

 
LUMINOSA
Una pannellatura, realizzata con fitti grigliati di legno di acero installati leggermente distanziati dalla parete, consente di ottenere questo bellissimo effetto luminoso se nello spazio tra muro e pannelli è stata prevista una fonte di calda luce. Listone Giordano

 

 

 

MODERNA
Elementi quadrati in legno chiaro si presentano nell’aspetto liscio o con il perimetro modanato e scavato verso l’interno; l’alternanza di questi pannelli crea piacevoli giochi di luce per pareti moderne e lineari.
Listone Giordano

Gessofibra Knauf

0

GessoFibra Knauf è un’ampia gamma di lastre, profilati metallici ed accessori che formano sistemi completi per pareti, contropareti e sottofondi a secco, capaci di regolare l’umidità per migliorare la qualità dello spazio abitativo.

Va sottolineato che GessoFibra nasce dalla compressione di un impasto di gesso, cellulosa ed acqua; il processo produttivo privo di sostanze nocive ne fa un prodotto certificato biocompatibile  è resistente agli urti, al punto da essere considerato adatto all’impiego in luoghi frequentati da bambini, irrequieti ed esuberanti per natura, anche nell’edilizia scolastica.
Le lastre Vidiwall® possono tollerare le più svariate sollecitazioni ed isolano termicamente ed acusticamente: i rumori dei vicini chiassosi non sono più un problema.
Utilizzando un sistema costruttivo adeguato si possono appendere quadri pesanti, mensole e pensili senza problemi; infatti le lastre di GessoFibra sopportano bene i carichi elevati, sia concentrati che distribuiti, senza deformazioni o cedimenti.
Combinando queste peculiarità con quelle delle lastre di cartongesso Knauf si unisce la versatilità di queste ultime alle alte prestazioni di GessoFibra; il sistema che ne deriva si chiama Soluzione Mista, un valido compromesso costi-benefici quando occorre un doppio strato di lastre, dove può rimanere a vista l’uno o l’altro strato a seconda delle prestazioni richieste.
Le lastre Brio® per sottofondi di pavimenti sono robuste, ma leggere, sottili ed i giunti sono assicurati da un collegamento molto stabile a gradino che ne favorisce una posa precisa e rapida; sono indicate anche in presenza di pavimenti radianti.
Lo spessore è 18 mm nella versione standard e 23 in quella rinforzata, con pesi rispettivi di 22 e 28 kg/mq.
Inoltre le naturali proprietà del gesso aggiungono comfort agli ambienti, così le lastre assorbono eventuale umidità in eccesso e successivamente la rilasciano senza deformarsi. Il pavimento è calpestabile dopo sole 24 ore dalla posa consentendo lavori rapidi, precisi e lasciando il cantiere pulito.

VIDIWALL® PER PARETI E CONTROPARETI

Resistente e capace di sopportare le più impegnative sollecitazioni meccaniche, può sostenere carichi elevati.

GIFAFLOOR® PER PAVIMENTI SOPRAELEVATI

Sistema per pavimenti continui realizzati su piedini in acciaio regolabili in altezza.

BRIO® PER SOTTOFONDI DI PAVIMENTI

Grazie all’innovativa tecnologia del gessofibra, è possibile realizzare sottofondi a secco più stabili, più precisi e più performanti, sia per i pavimenti degli edifici da ristrutturare, sia per quelli delle nuove costruzioni.
L’applicazione avviene completamente a secco, senza uso di acqua.
Sottoposti ai carichi più elevati, i pannelli di gessofibra non subiscono né cedimenti né deformazioni.
I giunti sono assicurati da un bordo molto stabile a gradino che ne favorisce una posa precisa, semplice e rapida.

  1. Si livella il granulare all’altezza desiderata tramite l’uso di stagge utilizzando uno spessore minimo di 3 cm.
  2. opo aver appoggiato la lastra si applica la colla sul dente in due cordoni.
  3. Si posa delicatamente la lastra in posizione.
  4. Si aspetta la completa asciugatura della colla prima di effettuare altre operazioni come la stesura di un livellante o la preparazione del supporto per la finitura del pavimento.

VISITA IL SITO
www.knauf.it

Scopri i prodotti Knauf su Almanacco Far da sé

Sigillare e Riparare

In tutte le abitazioni ci sono interventi che richiedono necessariamente l’opera di un professionista e la sua perizia nella scelta dei materiali più adatti, ma per piccole riparazioni o manutenzioni basta spesso poter contare sulla qualità dei prodotti.

Le sigillature sono un classico esempio: eliminare un’infiltrazione d’acqua, impedire gli spifferi attraverso il telaio dei serramenti o semplicemente rimuovere un silicone invecchiato ed effettuare il ripristino con un prodotto fresco sono piccoli lavori di bricolage, ma bisogna essere guidati nel scegliere la soluzione più indicata.

Per questo motivo Knauf ha ampliato la propria gamma di siliconi e sigillanti, ciascuno dei quali possiede caratteristiche peculiari per un determinato scopo: dalla spiccata resistenza agli agenti atmosferici alla presa rapida, dall’azione fungicida ed antibatterica all’elasticità necessaria per compensare gli sbalzi termici. Prodotti che possono essere utilizzati tanto dal professionista quanto dal privato, che ha la possibilità di scegliere senza ombra di dubbio quello più adatto all’applicazione del momento.

La gamma si compone di ben 13 diversi prodotti, tutti in cartuccia per l’utilizzo con pistola estrudente, in grado di fornire l’adesione più efficace e duratura per qualsiasi circostanza; alcuni prodotti sono disponibili in più colori ed in versione trasparente per una maggior uniformità con la superficie. Della stessa categoria fanno parte anche il distaccante per silicone, specifico per rimuovere con facilità vecchie sigillature da rinnovare, e la schuma poliuretanica autoespandente per il riempimento dellle cavità nelle strutture edili.

Knauf mette a disposizione del privato una notevole quantità di prodotti pensati appositamente per il fai da te, per l’isolamento e la costruzione con sistemi a secco; proprio per un maggior filo diretto con il consumatore finale è nato il sito KasaOk, ricco di consigli per la scelta dei prodotti, il loro utilizzo e tante risposte per sciogliere eventuali dubbi o calcolare la spesa di ciascun intervento.       

PER TUTTI GLI USI
             

  1. Silicone Impermeabilizzante è particolarmente resistente agli agenti atmosferici e stabile ai raggi UV; per grondaie, antenne e rivestimenti metallici in esterno.
  2. Il prodotto dedicato agli infissi, è ideale anche per giunti di dilatazione e connessione di pavimenti di legno; è anche verniciabile.
  3. Per la sigillatura dei sanitari occorre un silicone resistente all’invecchiamento ed alle muffe; con un prodotto a presa rapida la doccia è utilizzabile dopo solo 12 ore.
  4. Le superfici della cucina vengono a contatto con i cibi, per questo serve un prodotto certificato per alimenti, assolutamente atossico, per fughe e giunti. 
  5. Con un silicone specifico per costruzione si possono eseguire anche montaggi in campo edile, in esterno ed in interno.
  6. Sigillare in modo sicuro crepe o giunti di connessione tra diverse parti di muratura è facile e rapido con Silicone Acetico ruvido; resiste a pioggia ed imbiancature.

Sifone salvaspazio ispezionabile

sifone salvaspazio liraLe caratteristiche innovative di questo sifone salvaspazio ispezionabile lo rendono un elemento fondamentale nelle cucine moderne.
Ispezionabile! Il sifone Spazio 2NT presenta un’apertura nella parte anteriore che consente, semplicemente svitando il tappo di chiusura, di rimuovere i residui accumulati nello scarico del sifone, causa principale di fastidiosi ingorghi che compromettono notevolmente il deflusso dell’acqua.
Semplice! Garantisce una sorprendente rapidità e facilità di montaggio(alla portata di ogni fai da te): il sifone è composto da pochi elementi, facilmente assemblabili.
Compatto! Grazie alla sua particolare conformazione aderisce perfettamente alla parete di fondo, regalando maggiore spazio nel sottolavello che diventa così utilizzabile come “ripostiglio” non solo per riporre in modo ordinato e funzionale detersivi e similari, ma anche per alloggiare i vari raccoglitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, che non possono mancare nella cucina di donne sensibili al problema ambientale e che spesso diventano un problema non sapendo dove collocarli senza alterare esteticamente l’ambiente cucina.
Versatile!Il sifone Spazio 2NT permette molteplici possibilità d’installazione. I bracci del sifone possono avere una lunghezza ed un orientamento differente a seconda delle necessità, adattandosi perfettamente ad ogni struttura del sottolavello.
Realizzato con polipropilene, è a norma UNI EN 274 ed è disponibile anche nella versione grigio metallizzato. La sua forma compatta ed aderente alla parete di fondo permette, inoltre, di nascondere il foro aperto durante l’installazione.

COMODISSIMO SPAZIO 2NT

  1. Il sifone aderisce alla parete e copre il foro dello scarico a parete.
  2. Le tubazioni di raccolta ricevono anche gli attacchi di scarico di lavastoviglie e lavatrice.
  3. Le ghiere a cono si collegano alle pilette delle vasche del lavello, avvitandole.
  4. I bracci di Spazio 2NT possono essere variamente orientati e rimangono aderenti alle vasche del lavello.

UTENSILI
Seghetto a denti fini

Acquista subito Spazio “NT Lira”

Sale
SIFONE LIRA SPAZIO 2 NT ISPEZIONABILE PER LAVELLI CUCINA A 2 VASCHE
  • Sifone salvaspazio ispezionabile per lavelli
  • A 2 vasche, ispezionabile
  • Ha raccordo 1½"
  • Ha uscita Ø40 in plastica
  • Facile Installazione
Sale
Sifone Spazio bagno
  • Sifone salvaspazio per lavabi
  • Ad 1 vasca
  • raccordo 1"- 1¼"
  • uscita Ø32-Ø40 in plastica
  • Facile Installazione
Lira Sifone Spazio 1 X Lavello C/Scarico Ø 40 Bianco
  • Sifone 1.zio per lavello con canotto diametro 40.bianco
  • Dimensioni dell'imballaggio: 9.14 L x 32.26 H x 15.24 W (centimeters)
  • Materiale di qualità
  • Prodotto di qualità
SIFONE SALVASPAZIO ISPEZIONABILE 2 VIE NT MARCHIO LIRA 1" 1/2 (CON ISPEZIONE)
  • SIFONE SALVATAGGIO LYRA ISPEZIONATO 2 VIE 1/1"(MARK LIRA) 2
  • Product_Type: WASHERS
  • Brand: Lira
SIFONE SPAZIO 1 NT BIANCO BOX LIRA
  • Sifone salvaspazio ispezionabile per lavelli
  • Ad 1 vasca, ispezionabile
  • Ha raccordo 1½"
  • Offre la uscita Ø40 in plastica
  • Facile Installazione
Sale
Lira Sifone Salvaspazio per Lavabo e Bidet con Attacco 1″ e 1″ 1/4 (Diam. 32 e 40), Sifone Eccentrico per Lavandino Bagno e Bidet
  • Sifone "eccentrico" per bidet- lavabi
  • Raccordo 1"- 1¼"
  • Uscita ø32-ø40 in plastica
  • Spostamento eccentrico 3,5cm
  • Facile installazione

Lucernario per luce solare

La luce naturale fa sembrare più luminosi gli ambienti, non affatica la vista e riduce il consumo di energia elettrica; purtroppo ci sono situazioni dove disporre di una quantità sufficiente di luce naturale non è sempre possibile con normali superfici vetrate (ingressi, corridoi, mansarde).
Il lucernario tubolare Solatube® capta e trasferisce all’interno la luce solare attraverso un tubo, senza alterazioni, massimizzando l’illuminazione interna anche nella giornate invernali o quando il sole è basso all’orizzonte.
Una calotta in materiale acrilico studiata per catturare il massimo della luce solare va collocata sul tetto in posizione opportuna e la luce, viaggiando attraverso un tubo, arriva nella sua quasi totalità ad un diffusore interno installato a soffitto come una qualsiasi plafoniera.
Il sistema non necessita di manutenzione, viene garantito l’isolamento termico ed acustico e può essere personalizzato grazie a diversi tipi di calotte captatrici e di diffusori più o meno sfaccettati, installati senza dispositivi di fissaggio visibili.
Si possono utilizzare condotti di estensione e curve variabili, sono previsti regolatori di luminosità motorizzati per modulare l’afflusso di luce; disponibili anche un kit di ventilazione ed uno d’illuminazione artificiale che consente di utilizzare il diffusore come fonte luminosa anche nelle ore notturne.
Scossaline dedicate
Le scossaline per il montaggio di Solatube® sono fabbricate in un unico blocco senza giunture allo scopo di garantire una miglior resistenza agli agenti atmosferici ed una tenuta ottimale su coperture di ogni tipo, piane ed inclinate; sono compatibili con tetti a membrana, metallici o tegole.
Oltre a fornire una protezione completa, sono studiate per un basso impatto visivo sulla copertura.

TECNOLOGIA SOLATUBE

  1. Tecnologia Raybender® 3000: una speciale lente captatrice garantisce resa elevata anche con bassa angolazione solare ed elimina l’effetto d’abbagliamento.
  2. LightTrackertm: il riflettore incorporato nella calotta intercetta e reindirizza la luce ad angolo d’incidenza ridotto, aumentando l’apporto luminoso.
  3. Condotti in Spectrallight® Infinity: assicurano una riflessione speculare pari al 99,7% e massima qualità della luce senza alterazione dei colori; trasferimento fino a 15 metri di distanza.
  4. Soluzioni per la diffusione interna: lenti ed ottiche per una maggiore diffusione, protezione dai raggi UVA e UVB dannosi per la salute, massimo comfort visivo.

Nuovo rubinetto con derivatore

Un punto di prelievo aggiuntivo dalla rete idrica si può realizzare in modo fai da te senza dover affrontare complessi lavori di idraulica, interrompendo l’alimentazione solo per alcuni minuti, se impieghiamo un rubinetto con derivatore  per tubi idrici.
Per utilizzare questo apparecchio è necessario che un tratto di tubo, anche breve, sia accessibile lungo tutto il suo perimetro esterno, in modo da poter essere afferrato dalle due ganasce del derivatore.
Il tubo si fora attraverso l’apposita apertura dell’accessorio ed in corrispondenza del foro si avvita
il rubinetto aggiunto.
Dopo questa operazione si può riaprire l’alimentazione e il nuovo punto acqua è pronto ad entrare
in funzione.

OCCORRENTE

  • un derivatore d’acqua “volante” costituito da due collari ad U;
  • una guarnizione in gomma;
  • una bussola e 4 viti;
  • un rubinetto (eventualmente con riduttore).

PREPARAZIONE E MARCATURA

 

  1. Puliamo e carteggiamo bene la zona del tubo su cui lavoriamo.
  2. Utilizziamo una punta da trapano (sempre presente in un laboratorio fai da te) da 10 mm girata a rovescio che inseriamo nel derivatore per centrare la guarnizione.
  3. Mettiamo in posizione sul tubo la parte posteriore del collare del derivatore tenendolo fermo con la mano.
  4. Mantenendo la punta da trapano inserita, per non spostare la guarnizione, disponiamo il collare in posizione.
  5. Con le quattro viti in dotazione, fissiamo saldamente i due collari del derivatore al tubo dell’acqua.
  6.  Per favorire la foratura, scalfiamo il tubo con un bulino d’acciaio.

MONTARE IL RUBINETTO

  1. Chiudiamo l’acqua in arrivo dalla rete, scarichiamo quella rimasta nel tubo e, con la punta per metalli azionata dal trapano a bassa velocità, foriamo il tubo idrico.
  2. Aspiriamo con cura  il polverino metallico prodotto durante la foratura.
  3. Inseriamo nella sede interna la bussola metallica in dotazione.
  4. Copriamo la filettatura del rubinetto con  filo sigillaraccordi Tangit.
  5. Se il rubinetto aggiunto ha un attacco filettato di diametro inferiore all’apertura del derivatore si frappone un raccordo filettato (anch’esso dotato di sigillante).
  6. Avvitiamo il rubinetto e stringiamo con la chiave.

UTENSILI
Trapano, martello, aspiratore, chiave a pappagallo, cacciaviti

Punto luce con canalina esterna

canalina esterna luce

 

 

Se vogliamo montare un’applique dove non è stato predisposto un punto luce possiamo realizzare un punto luce con canalina esterna.
L’impianto consiste nel far partire tre cavi (fase, neutro, terra) dalla più vicina cassetta di derivazione per farli correre dentro una canalina fino al punto desiderato, senza dover creare scanalature nel muro.
Nel nostro caso, quello di un fai da te all´opera, abbiamo montato una lampada alogena fissata alla parete con l’apposita staffa bloccata da due tasselli.
Dopo aver scollegato la corrente, realizziamo i collegamenti elettrici ed inseriamo la lampada.

 

 

 

 

MONTARE L’INTERRUTTORE FAI DA TE

  1. Dopo aver deciso la posizione in cui installare l’interruttore, applichiamo al muro le canaline fissandole con tasselli. Pratichiamo a muro due fori, necessari per i tasselli della scatoletta che contiene l’interruttore.
  2. Inseriamo due tasselli, collochiamo  la scatoletta in posizione e la fissiamo stringendo a fondo le viti.
  3. Inseriamo il cavo nella canalina e avvitiamo, nei morsetti dell’interruttore, i conduttori dei due cavi.
  4. Montiamo il coperchio di chiusura serrando le due viti esterne e controllando che sia ben saldo.

MONTARE LA LAMPADA ALOGENA

  1. Il cavo elettrico che proviene dall’interruttore va collegato alla lampada inserendo la fase, il neutro e la terra nel morsetto presente sulla base. Poi questa va incastrata nella staffa precedentemente fissata alla parete con due tasselli.
  2. La lampadina alogena va inserita nel portalampade collocandola tra i contatti a molla.
    Non va toccata con le mani ma con uno straccio o con della carta. Troviamo tutti i materiali in un centro bricolage.

UTENSILI
Cacciavite

Sostituire il radiatore

Cominciamo col dire che oggi, per quanto ne sappiamo, esistono tre tipi di radiatori ad acqua: in ghisa, in alluminio e in acciaio.
La ghisa si scalda lentamente, ma ha una forte inerzia termica, per cui continua a scaldare anche dopo aver chiuso la valvola o fermato la pompa.
Opposto il comportamento dei radiatori in alluminio (assai più leggeri e quindi maneggevoli) che raggiungono molto rapidamente la temperatura prevista, ma altrettanto rapidamente si raffreddano non appena si arresta l’afflusso dell’acqua calda.
Entrambi i tipi sono generalmente costituiti da elementi singoli avvitati fra loro con una doppia vite con filetto destro da una parte e sinistro dall’altra, per cui possono essere allungati ed accorciati a piacere (occorre una speciale chiave a T che si incastra nei naselli interni della doppia vite).
I radiatori in acciaio, che termicamente si comportano come quelli d’alluminio, sono per lo più scelti per arredamento e sono monopezzo.
Quale che ne sia il tipo, ogni radiatore è dotato di quattro aperture filettate: carico (valvola), scarico (detentore), sfiato e tappo di chiusura, che permettono di montarlo nella posizione più comoda per collegarlo ai tubi dell’impianto.
Aggiungiamo, per completezza, che i radiatori in ghisa vengono venduti grezzi, e debbono quindi essere verniciati, mentre tutti gli altri si presentano già protetti, oggi generalmente con vernici epossidiche che non rallentano l’emissione del calore e non emettono odori sgradevoli quando si scaldano.

PRIMA DI SOSTITUIRE IL RADIATORE

  1. Per un buon lavoro occorre chiudere il rubinetto generale di alimentazione e chiudere anche valvole e detentori di tutti i radiatori.
  2. Meglio ancora sarebbe scaricare l’impianto collegando un tubo flessibile la valvola di deflusso.

LO SMONTAGGIO DEL VECCHIO RADIATORE

  1. Chiusa la valvola d’entrata, si comincia con lo svitare la valvolina di sfiato che può richiedere secondo i modelli chiavi, pinze o cacciaviti.
  2. Si passa quindi allo svitamento del dado di tenuta del detentore, da fare con gradualità e ponendo sotto il raccordo una vaschetta bassa e larga per raccogliere l’acqua contenuta dal radiatore.
  3. Solo quando il radiatore è vuoto (ma un po’ d’acqua resta sempre) lo si puo staccare dalla parete, allentando i dadi dei supporti o sollevandolo dalle mensole.

Montaggio e smontaggio dei radiatori richiedono solo lavoro di chiavi fisse e/o a rullino, ma se si tratta di radiatori di ghisa, pesantissimi, ci vogliono anche muscoli possenti e, possibilmente, le braccia di un aiutante che ne sia munito.
Una volta quindi rimosso il vecchio radiatore preoccupiamoci di rendere la parete su cui andrà posto il nuovo, ben isolata per evitare inutili dispersioni di calore.
Un altro passo a cui eventuamente porre rimedio è se il radiatore ha misure diverse dal vecchio.
Se queste sono differenti e se i tubi di carico e scarico non si possono spostare, bisogna raccordarli ai nuovi attacchi o saldandovi nuovi tratti di tubo o lavorando con manicotti, doppie viti e gomiti o, meglio, se si può, con i raccordi flessibili.

ISOLARE BENE LA PARETE

  1. Addossare il nuovo radiatore alla vecchia parete, priva di isolamento e quindi fonte di dispersione del calore, sarebbe buttar via i soldi spesi per comprarlo. Un telaio di travetti di legno avvitati alla parete ed al pavimento, già di per sé isolante, costituisce un comodo alloggio per i pannelli ed il supporto sia per le mensole del radiatore sia per un eventuale rivestimento.
  2. Di pannelli isolanti esiste una vastissima gamma, dalla lana di vetro o minerale, sciolta o chiusa fra cartoni, al polistirolo espanso(meglio quello ad alta densità), al poliuretano ecc.
    I pannelli debbono essere spessi quanto i travetti del telaio (o viceversa) fra i quali, dopo averli tagliati a misura, vanno semplicemente incastrati.
  3. Il telaio, riempito con i pannelli isolanti, può essere chiuso come meglio si accorda col resto dell’arredamento, perline, pannelli di compensato impiallacciato o fotografato o semplicemente, come qui, verniciato di bianco. In ogni caso prima bisogna marcarvi la posizione degli stanti del telaio, destinati a reggere i supporti del nuovo radiatore.

COMPLETARE IL MONTAGGIO DEL NUOVO RADIATORE

  1. Prima di appendere il radiatore occorre montare lo sfiatatoio, il tappo di chiusura e i due raccordi per l’entrata e l’uscita dell’acqua calda, costituiti da un manicotto filettato maschio calzato dentro una ghiera filettata femmina.
  2. Protetto il maschio con canapa e pasta verde (o simili) lo si avvita nella sede del radiatore con una chiave a maschio esagonale. La ghiera filettata, sempre munita di guarnizione, si avvita sui maschi della valvola di entrata e del detentore, già avvitati sui relativi raccordi.
  3. Le valvole comandate dalle testine termostatiche hanno il pistoncino mobile ed una corona di risalti su cui si incastra la base della testina.

Prese salvaspazio multiple

La nuovissima gamma di prese salvaspazio TRIS SALVASPAZIO è caratterizzata da una forma piatta con inserimento laterale delle spine, che consente di avere ingombri molto ridotti.
Grazie a queste caratteristiche costruttive brevettate, i nuovi adattatori possono essere installati anche dietro ai mobili recuperando spazio e lasciando liberi e fruibili i servizi installati nelle scatole da incasso.

MASSIMA SICUREZZA CERTIFICATA
Gli adattatori TRIS SALVASPAZIO sono stati costruiti con i più alti standard qualitativi per garantire sempre ed in ogni condizione la massima sicurezza.         
I nuovi adattatori TRIS SALVASPAZIO sono stati realizzati con materiali estremamente resistenti al calore ed agli urti, in conformità alle prescrizioni delle norme CEI 23-50 e CEI 23-57, ed hanno ottenuto la certificazione del marchio Italiano di Qualità IMQ.

SOLUZIONI MULTIFUNZIONI PER DIVERSE FUNZIONI

  1. Adattatore salvaspazio con lampada segnapasso. Questa versione di adattatori SALVASPAZIO, oltre alla possibilità di collegare due utenze distinte, incorpora  anche una lampada segnapasso di colore azzurro. Tale soluzione è particolarmente adatta in ambienti di passaggio, come corridoi, o dove è utile una luce di cortesia, come camere per bambini, cantine, etc.
  2. Adattatore Salvaspazio con torcia di emergenza. Stop alla mancanza di luce! In caso di black-out infatti, grazie al nuovo adattatore SALVASPAZIO con torcia di emergenza estraibile, non ci sono più problemi. La torcia di emergenza garantisce un´adeguata illuminazione grazie al led ad alta luminosità di cui è dotata. Utile in tutti gli ambienti della casa, la lampada di emergenza si accende istantaneamente in mancanza  di energia elettrica.­­­­

GRANDE RECUPERO DI SPAZIO

  1. Installazione con adattatori TRADIZIONALI, la distanza è di circa 11 cm.
  2. Installazione con adattatori TRIS SALVASPAZIO: la distanza si riduce a 4cm!