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Cono di Pasqua portadoni

Insieme al classico goloso uovo di cioccolato, un grosso cono di Pasqua portadoni, decorato per Lui o per Lei

Per questo progetto di Pasqua ci occorrono: cartoncino, decorazioni da applicare, piccoli oggetti o giocattoli, dolci, un uovo di cioccolato e colla vinilica

L’interno del cono viene riempito di paglia sintetica da imballaggio su cui collochiamo tante uova colorate, sia vere sia di cioccolato, che si rivelano quando si toglie l’uovo più grosso che chiude il cono.

Usiamo cartone azzurro o rosa a seconda che il destinatario del nostro dono sia un bimbo o una bimba. La superficie esterna del portauovo viene arricchita con fregi, cuori e stelline autoadesive che semplificano il lavoro di decorazione del nostro cono e permettono di ottenere un effetto originale e colorato;
in alternativa, possiamo incollare alcuni piccoli oggetti o giocattoli con nastro biadesivo. L’uovo, collocato sulla bocca del cono, sporge con il suo ampio fiocco colorato e funge da chiusura e decorazione al tempo stesso del nostro cono.

 

 


Il contenitore si ricava da un robusto cartoncino che si curva a cono incollandone i bordi con abbondante colla vinilica. Possiamo riempire il cono anche di piccoli regali e caramelle, faranno gioire i piccoli e ingolosire i grandi

Ricetta della confettura di sedano

La confettura di sedano: una ricetta “atipica”, per offrire accostamenti agro-dolci di raffinato sapore

confettura-sedano

Per questa ricetta servono:

  • 1 kg di sedano bianco;
  • 500 g di zucchero;
  •  un cucchiaio di liquore all’anice;
  • un limone non trattato;
  • formaggi freschi e pane per servire la confettura.

 

  1. Puliamo il sedano, eliminiamo le coste più esterne e le foglie con l’aiuto di un coltellino.
  2. Tagliamo le coste a tronchetti, riuniamole in mazzetti di 3-4 e riduciamole a fettine sottili.
  3. Cuociamo il sedano a fiamma moderata dopo aver unito acqua, succo di limone e zucchero.
  4. Proseguiamo la cottura per circa 35 minuti: leviamo la casseruola dal fuoco e uniamo il liquore.

Ricetta di:
Claudia Compagni – home economist

Come fare una shopper di carta

Passo passo come realizzare fai da te una shopper di carta portaregalo personalizzato: il destinatario rimarrà sicuramente stupito ancor prima di aprire il pacchetto in esso contenuto

IL PIANO DI TAGLIO


Il disegno illustra come dev’essere suddiviso il foglio da 600×800 mm per ottenere, a piegatura ed incollaggio effettuato, una forma a parallelepipedo.

TRACCE E TAGLI

  1. Seguendo lo schema riportato nel disegno, tracciamo sul foglio di carta le linee di riferimento per la piegatura.
  2. Pieghiamo attentamente, e in modo preciso, il foglio lungo le linee segnate. Meglio scegliere un foglio di carta con grammatura piuttosto elevata, in modo da ottenere una struttura più rigida, più adatta ad essere utilizzata come borsa portaoggetti.
  3. Ecco come si presenta il foglio piegato, prima di essere incollato.
  4. Tagliamo, come evidenzia il disegno, il fondo del sacchetto.

PIEGATURA ED INCOLLAGGIO

  1. Procediamo ad incollare la piegatura del bordo superiore utilizzando colla Pritt, da stendere manualmente lungo tutto lo sviluppo del bordo.
  2. “Chiudiamo” la struttura, incollando anche l’ultima porzione di foglio, corrispondente alla piegatura di chiusura.
  3. Ripieghiamo le alette per il fondo tipo “pacco regalo” ed incolliamole alla struttura con colla Pritt.
  4. Per irrigidire la borsetta, rendendola più funzionale al trasporto di oggetti, bisogna rinforzare il fondo con un pezzo di cartoncino rigido, da ritagliare a misura.

MANIGLIE CON IL CORDINO

shopper carta fai da te

  1. Alla sommità della borsetta realizziamo quattro aperture (due per lato) utilizzando una fustellatrice a pinza per decorazioni.
  2. Le maniglie sono realizzate con cordino verde da 6 mm di diametro che, tagliato a lunghezza adeguata e passato all’interno delle aperture realizzate, viene fissato mediante semplici nodi.
  3. Possiamo inserire lungo il cordino un rettangolino di cartoncino rigido che funga da etichetta personalizzabile ed è completo il nostro piccolo capolavoro bricolage!

Come fare un orologio da cucina

Originale e allegro orologio da cucina con biscottini e pan di zenzero!

Questo curioso orologio (originale lavoro fai da te) è ottenuto da una tavola di legno sagomata; il movimento è al quarzo ed il quadrante è ricavato da una fotocopia o da un disegno, applicato per incollaggio. La faccia anteriore è trattata con colori acrilici e decorazioni stilizzate realizzate a mano libera. Una finitura a cera, lavorata a tampone, dona un piacevole effetto antichizzato.

LA BASE E IL QUADRANTE

  1. Dopo aver tolto le lancette dal movimento al quarzo, inseriamo quest’ultimo in una cavità praticata nella tavoletta di supporto. Stendiamo sulle superfici il primer universale, in modo da prepararle al successivo trattamento con colori acrilici.
  2. Applichiamo un colore acrilico neutro su ambo le facce in modo da ottenere una superficie uniforme pronta alle successive fasi di decorazione.
  3. Ricaviamo da una fotocopia o da un disegno l’immagine di un quadrante e ritagliamola lungo il bordo.
  4. Utilizzando colla vinilica poco diluita, da stendere con un pennellino, incolliamo l’immagine del quadrante all’orologio. Premiamo delicatamente facendo attenzione a non formare bolle d’aria.

DECORI E MOVIMENTO

  1. Utilizzando una matita grassa iniziamo a disegnare le tracce dei soggetti decorativi che vogliamo realizzare (nel nostro caso alcuni omini stilizzati).
  2. Proseguiamo la decorazione precisando via via le tracce dei soggetti, aggiungendone altri, ad esempio piccoli cuori, stelle e quant’altro l’immaginazione ci suggerisce.
  3. Iniziamo a colorare i soggetti con i colori acrilici. Utilizziamo un pennellino di piccole dimensioni, che ci aiuta nella rifinitura delle porzioni più piccole e delicate senza sbavature.
  4. Continuiamo la colorazione dei soggetti utilizzando colori acrilici appropriati, ad esempio il rosso per i cuoricini, il giallo per le stelle. Realizziamo inoltre una decorazione lungo il bordo perimetrale dell’orologio.
  5. Stendiamo, con un panno o un fazzoletto di carta, un po’ di cera rossa per legno. Lavorando a tampone riusciamo ad ottenere un piacevole effetto sfumatura.
  6. Reinseriamo nell’alberino del movimento al quarzo le lancette di ore, minuti e secondi, stringendo la ghiera filettata con l’apposita chiave.

biscotti

Portafoto con cartoncino

Un portafoto con cartoncino, mettiamo la nostra foto migliore e potrà essere un bel regalo per la mamma o per San Valentino

Utilizzando i cartoncini decorati si possono realizzare originali portafoto fai da te, da collegare affiancati con un paio di strisce di nastro adesivo colorato. Il cartoncino va piegato a metà in senso verticale ed al centro di una faccia si ritaglia una finestra di dimensioni leggermente inferiori rispetto a quelle della foto da inserire.
Con un pezzetto di biadesivo si fissa la foto al centro della faccia interna e con alcune strisce dello stesso biadesivo poste sui bordi si ottiene la chiusura del portafoto.

Cono Pasquale per contenere l’uovo

Cono pasqualeL’interno del cono viene riempito di paglia sintetica da imballaggio su cui collochiamo tante uova colorate, sia vere sia di cioccolato, che si rivelano quando si toglie l’uovo più grosso che chiude il cono.

Usiamo cartone azzurro o rosa a seconda che il destinatario del nostro dono sia un bimbo o una bimba. La superficie esterna del portauovo viene arricchita con fregi, cuori e stelline autoadesive che semplificano il lavoro e permettono di ottenere un effetto originale;
in alternativa, possiamo incollare alcuni piccoli oggetti o giocattoli con nastro biadesivo. L’uovo, collocato sulla bocca del cono, sporge con il suo ampio fiocco colorato.

Il contenitore si ricava da un robusto cartoncino che si curva a cono incollandone  i bordi.

Sostituire le placche interruttori con quelle nuove

Di tutto il complesso ed articolato impianto elettrico casalingo, tocchiamo e, soprattutto, vediamo soltanto interruttori, prese e qualche altro accessorio; al di là dell’aspetto funzionale, le placche interruttori vanno scelte anche secondo lo stile dell’arredamento ed il gusto estetico di chi deve utilizzarli.
Tutto l’insieme che compone, ad esempio, un punto di comando luce, richiede di essere coordinato: i singoli frutti (interruttori, deviatori, prese, ecc) hanno compatibilità di incastro con un tipo di mascherina, alla quale si abbina un tipo di placca di finitura che può avere diverse colorazioni; se lo stile abitativo cambia, le mascherine colorate (ma anche i singoli frutti) possono essere facilmente sostituite, rispettando marca e modello per ragioni di incastro.
  
 
 
 
 
Le placche sono fissate ad incastro sul bordo della mascherina portafrutti; per rimuoverle si deve dolcemente fare leva sui lati, dove una piccola linguetta che sporge appena segna la sede di posizionamento del cacciavite.
 
 
 
 
 
 
Le mascherine, ed i frutti stessi, devono essere della stessa marca e della stessa linea delle placche scelte: gli incastri fra gli elementi, infatti, sono specifici e si adattano soltanto a quelli dello stesso tipo. Si trovano nei centri bricolage.
 
 
 
 
 
 
 
 
Il frutto è incastrato nella sede della mascherina; se per inserirlo si spinge in posizione sino ad avvertire uno scatto, per rimuoverlo si deve fare leva e sollevare la linguetta che lo trattiene.

 

 

 

 

 La mascherina è fissata con due viti alla scatola a parete; dato che questa non sempre è in bolla, le sedi delle viti sono ovali per dare gioco sufficiente.

 

 

 

 

UTENSILI
Cacciaviti

Lampadine a basso consumo

Quella della lampadina ad incandescenza è una morte annunciata: data la sua minore efficienza rispetto ad altre fonti di illuminazione, un programma di sempre crescente risparmio energetico dell’UE prevede che questo tipo di lampade sia tolto dal commercio, facendo spazio alle lampadine a basso consumo.

Dal 1° settembre 2009 dovrebbero esser state eliminate dal commercio quelle da 100 W,  quelle da 75 e da 40 W sono sparite entro la fine del 2010 ed infine anche le meno potenti, dal settembre 2012.

Da settembre 2012 sono quindi reperibili nei centri di bricolage soltanto lampade a basso consumo d’energia, lampade alogene, fluorescenti e lampadine a led.
Le lampadine fluorescenti compatte derivano dai tubi al neon, che oggi stanno conoscendo un prepotente ritorno nell’arredamento moderno.
Caratteristiche peculiari sono la lunga durata, il basso assorbimento di energia (5-6 volte inferiore rispetto alla resa luminosa) e la limitata emissione di calore.
Anche nelle fluorescenti ci sono differenti efficienze energetiche; possono emettere una luce più o meno calda e naturale; vi sono inoltre versioni regolabili e altre con incorporato addirittura un sistema di accensione/ spegnimento crepuscolare.
Ne esistono di dimensioni contenute e di forma esteticamente più gradevole o simile a quella delle vecchie lampadine a incandescenza. Vi sono modelli con attacco E14 ed E27 (i più diffusi), ma si trovano anche con attacco GU10.

  1. Tre esempi di lampade con caratteristiche molto diverse: robusta, contenuta ed efficace energeticamente la prima, graziosa e disponibile in diverse tonalità di luce la seconda, economica e potente la terza.
  2. Molto utile l’impiego delle lampade a basso consumo nelle illuminazioni perimetrali e nei lampioni da giardino che restano accesi per svariate ore al giorno. 
  3. Nei locali chiusi in cui necessita forte illuminazione è indicata una serie di lampade a fluorescenza, capaci anche di influire poco sulla  temperatura ambiente.

Comandi elettrici radio

Cambiano le mode e le esigenze, e in una casa occorre riorganizzare lo spazio, variando in parte l’arredamento o anche solo la sua disposizione.
Nell’ambito di queste variazioni, si rendono spesso necessarie delle modifiche, specialmente a carico dell’impianto elettrico.

Uno dei casi più frequenti, ad esempio, è l’esigenza di accendere una luce da una nuova posizione, dove non era previsto; per fare questo esistono dei comandi elettrici radio.
Il solo pensiero di fare tracce nei muri entro le quali far correre tubi e fili, spesso costringe chi non è  fai da te a passi indietro, rinunciandovi.
Una valida soluzione al problema si trova nei comandi e ricevitori radiocontrollatiche non necessitano di conduttori: possiamo aggiungere un comando (o più, sino a 16) a funzionamento radio, con alimentazione a batterie, stessa estetica (mascherina e pulsanti) degli altri interruttori della stanza, ma piatto, ovvero senza profondità, quindi posizionabile senza interventi murari.
Il nuovo comando pilota un ricevitore, che interagisce direttamente con l’impianto prendendo il posto di un frutto esistente, oppure aggiungendosi in una scatola. I prodotti sono BTicino.

SOSTITUIRE IL DEVIATORECome montare i comandi radio

  1. Rimuoviamo la placca incastrata a scatto sul portafrutti. In questo caso l’intervento avviene su una placca a 4 frutti, ma è possibile anche su supporti a 2 o 3 frutti. Ricordiamo sempre di togliere corrente dal quadro prima di qualsiasi intervento.
  2. Svitiamo le due viti presenti sul supporto portafrutti sino a liberarla dal cassetto.
  3. Rimuoviamo il deviatore dal supporto allentando, prima una e poi l’altra, le due mollette che lo trattengono.
  4. Dato che il nuovo deviatore/attuatore occupa lo spazio di due frutti, occorre avere una sede libera a fianco del deviatore da sostituire e quindi rimuoviamo anche il tappo che la nasconde.
  5. Alloggiamo l’attuatore/deviatore nella sede, inserendolo frontalmente come tutti i frutti, e rispettando la corretta posizione indicata dalle frecce. Effettuiamo i collegamenti elettrici con l’impianto esistente, seguendo le semplici indicazioni allegate.
  6. Prima di applicare il copritasti bisogna attuare la programmazione del deviatore/attuatore.
  7. Completiamo con la placchetta.
  8. Il comando di accensione aggiuntivo, piatto ed esteticamente identico, può essere applicato in qualsiasi punto con comune nastro biadesivo.

Interruttori senza fili per accendere le luci

interruttori senza fili 

UTENSILI
Cacciavite

Installare le applique

Installiamo due applique ai lati della porta, per creare un’atmosfera soffusa e dare più profondità alla stanza

Installare le applique è un lavoro che non presenta grandi difficoltà per un bricoleur; l’intervento più complesso è quello di far pervenire nei punti di applicazione le guaine murate con i relativi conduttori di fase, neutro e terra.

La tensione si preleva da una scatola di derivazione e, dopo gli opportuni collegamenti all’interruttore (o deviatore), perviene alle applique.
L’installazione, da effettuare dopo aver staccato la tensione all’interruttore generale, consiste nel fissare la placca con tasselli, collegare i cavi provenienti dalla guaina ai morsetti del portalampada e a quello di terra.

Si inserisce la lampadina (max 60 W) e si avvita il diffusore. Quindi si ricollega la tensione e si prova il funzionamento.

 

IL MONTAGGIO

 

  1. Poggiamo la piastra al muro, posizionandola in corrispondenza della guaina che fuoriesce dalla parete, e tracciamo i punti da forare mantenendola in orizzontale con la livella a bolla.
  2. Dopo aver praticato i fori sulla parete facendo attenzione a non intercettare la guaina con i cavi, inseriamo i tasselli. Materiali e attrezzi si trovano nei centri bricolage.
  3. Collochiamo in posizione la piastra dell’applique, inseriamo le viti negli appositi fori e quindi nei tasselli e procediamo con l’avvitatura senza stringere eccessivamente.

I COLLEGAMENTI ELETTRICI

 

  1. I fili elettrici che affiorano dal foro presente sulla piastra, vanno tagliati e spellati con lo spellafili. I conduttori di rame vanno attorcigliati.
  2. Sulle estremità di ogni filo si inseriscono piccole guaine isolanti in materiale plastico che, a fine lavoro, verranno fatte scorrere sui morsetti.
  3. I conduttori di fase e neutro si inseriscono nei morsetti del portalampada mentre quello di terra si fissa al morsetto della placca.
  4. Dopo aver avvitato la lampadina, concludiamo il lavoro posizionando il diffusore ed avvitandolo alle staffe della placca. 

 

UTENSILI
Livella a bolla, spellafili, cacciavite, avvitatore, tester