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Ristrutturare il seminterrato: un progetto fai da te per una taverna accogliente e funzionale

Soluzioni pratiche per ristrutturare il seminterrato in modo efficace, trasformandolo in uno spazio accogliente, funzionale e adatto alla vita quotidiana

L’idea di base di questa ristrutturazione del seminterrato di casa e trasformare l’ambiente in un luogo vivibile nelle sere d’inverno per le feste con amici, in compagnia… di una stufa a legna.

L’intervento si è sviluppato in diverse fasi a partire dal risanamento delle pareti perimetrali in parte danneggiate dell’umidità di risalita.

È stato completamente rifatto l’impianto elettrico in modo da prevedere nuovi punti luce e una distribuzione maggiore, oltre che più adeguata, di prese elettriche. L’impianto idraulico è stato totalmente realizzato ex novo, conducendo all’angolo previsto per la cucina le adduzioni di acqua calda e fredda, nonché i tubi di scarico.

Le finestre del seminterrato sono state sostituite con altre nuove, mentre si è preferito chiudere una parte delle aperture originarie con una piccola parete in vetrocemento dotata di aspiratore per il ricircolo dell’aria.

Conclusa la fase “tecnica” della ristrutturazione del seminterrato, ci si è dedicati alla realizzazione del rivestimento e all’organizzazione della taverna. Le pareti sono state in parte rivestite con perlinatura mordenzata color legno scuro e in parte fornite di arricchimenti estetici ottenuti con listelloni di scarto con cui sono realizzate travature, passaggi, montanti e altre parti aggiuntive che danno al locale il sapore di baita montana.

ristrutturare il seminterrato

Alcune rientranze ricevono intelaiature portanti con chiusure frontali e ante in modo da essere sfruttate come capaci armadiature. Una parete di separazione in legno è stata trasformata con la creazione di un’apparente finitura muraria con l’applicazione di finti mattoni per mezzo di adesivo al silicone, mentre con la vernice grigia sono state evidenziate le fughe.

Una finta griglia fatta con tondini di legno sagomati e poi verniciati appare come se fosse in ferro. L’angolo cucina si sviluppa ad angolo ed è rivestito, nella parte muraria, di lastre similcorten, realizzate in casa con un semplice procedimento.

Il lavoro si è concluso con la pittura di alcune parti murarie e l’organizzazione dell’arredo che rendono l’ambiente piacevole e particolarmente accogliente.

Ristrutturazione passo passo

ristrutturare seminterrato
Il muro perimetrale danneggiato da macchie e scrostature causate dall’umidità viene stuccato con malta speciale idrorepellente e rifinito con pittura traspirante antimuffa. A essiccazione completata si è provveduto all’applicazione delle perline, primo intervento utile per ristrutturare il seminterrato in modo efficace e duraturo.
Buona parte delle pareti sono rivestite con perline applicate su un’intelaiatura di listelli fissati al muro per lasciare una sottile camera d’aria che permetta la circolazione dell’aria ed eviti accumuli di umidità. Le perline sono mordenzate e verniciate.
ristrutturare seminterrato
Un’ampia rientranza viene chiusa da un’intelaiatura e da pannelli di truciolare, rivestiti con fogli serigrafati a simulare mattoni a vista. All’interno sono installati dei ripiani e le aperture sono chiuse con antine. Si ottiene così un ampio armadio-dispensa.
ristrutturare seminterrato
Ove è possibile sono realizzati angoli particolarmente rifiniti con tinteggiatura, fascioni di rivestimento, mattoni autoadesivi, ripiani di varia estensione in modo da creare un arredo rustico e gradevole.
La vecchia porta di legno del seminterrato viene rivestita con vecchie perline poi antichizzate con un lavoro di smerigliatrice angolare dotata di piatto abrasivo. L’insieme è verniciato e arricchito con fascioni di ferro e vecchi bulloni.
ristrutturare seminterrato
Vecchie travi da tetto, debitamente carteggiate e verniciate, sono riutilizzate per simulare montanti portanti. Sono fissate con tasselli e squadrette metalliche alle pareti e al soffitto. Alcune pareti sono pitturate in vivace colore rosso.
Una parte delle preesistenti aperture di aerazione è stata privata delle finestre e dotata di una paretina con mattoni di vetrocemento. A lato una presa per l’aerazione dell’ambiente. Le rimanenti aperture vengono chiuse con normali finestre ad anta.
ristrutturare seminterrato
Grazie alla presenza di una canna fumaria che partiva del seminterrato si è provveduto al posizionamento di una capace stufa a legna che riscalda l’ambiente, non dotato di impianto di termosifoni.
Per il rivestimento dell’angolo cucina sono stati utilizzati pannelli di ferro a imitazione dell’acciaio corten. Vengono impiegati fogli di ferro spessi 2 mm dapprima bagnati con acido muriatico e poi lasciati all’aperto per qualche mese. Una volta raggiunto il livello di ruggine desiderato, con flatting spray viene bloccato l’arrugginimento. Infine i pannelli vengono applicati alle pareti come “paraschizzi”, completando così una delle ultime fasi per ristrutturare seminterrato in chiave accogliente e funzionale.
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Henkel presenta la nuova generazione di cartucce in cartone per i sigillanti e gli adesivi di montaggio Pattex

Sostenibilità: la cartuccia ha il 51% di plastica in meno e consente di ridurre la quota di rifiuti non riciclabili fino al 73%
Semplicità: il nuovo sistema di apertura facilita e velocizza l’applicazione del prodotto
Sicurezza: non serve il taglierino per aprire la cartuccia
Prestazioni: nessun compromesso sulla qualità del prodotto

Henkel lancia una nuova generazione di cartucce in cartone per sigillanti e adesivi di montaggio Pattex, caratterizzata da un design innovativo che aumenta significativamente la sostenibilità dei prodotti, migliorando al contempo l’esperienza dei consumatori. Le nuove cartucce saranno disponibili a partire dal mese di settembre 2025 per i sigillanti siliconici sanitari e multiuso, e sarà gradualmente estesa alle altre categorie di prodotto.

L’attuale tecnologia delle cartucce, sviluppata a partire dagli anni Trenta del Novecento, prevede l’uso di taglierini per l’apertura, richiede tempo per preparare l’applicazione del prodotto e genera una notevole quantità di rifiuti di plastica.

In linea con i suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità, negli ultimi anni Henkel ha avviato diversi progetti a livello globale per innovare in modo sostanziale il sistema delle cartucce, senza compromettere le prestazioni del prodotto, anzi migliorandone le modalità di utilizzo.

La nuova generazione di cartucce in cartone ha richiesto circa due anni di lavoro per la progettazione, lo sviluppo e le necessarie verifiche, coinvolgendo oltre 3.000 utenti professionisti e fai-da-te.

La nuova generazione di cartucce rappresenta un notevole progresso in termini di sostenibilità e, al tempo stesso, migliora l’esperienza di chi sceglie Pattex per il lavoro o il fai-da-te, senza compromettere in alcun modo la qualità e le prestazioni che i nostri clienti ben conoscono”, ha spiegato Albert Lipperheide, direttore Consumer & Craftsmen di Henkel Adhesive Technologies per Italia e Grecia. “Siamo convinti che queste nuove cartucce siano un elemento differenziante nel mercato degli adesivi e dei sigillanti, in cui le aspettative degli utenti sono sempre più elevate”.

Meno plastica e rifiuti non riciclabili
Le cartucce convenzionali sono realizzate principalmente in plastica e, una volta utilizzate, devono essere smaltite tra i rifiuti indifferenziati poiché la confezione risulta contaminata dai residui di adesivo o sigillante.

Le nuove cartucce sviluppate da Henkel sono composte da cinque elementi principali: il tappo superiore, il beccuccio, l’anello e il pistone, tutti realizzati con almeno il 49% di plastica riciclata, e il tubo esterno in cartone riciclato al 100%, con una sacca interna in pellicola.

Grazie a questa innovativa struttura, la quantità di plastica per unità si riduce di almeno il 51% rispetto alle cartucce standard attualmente in uso. Inoltre, le parti contaminate dal prodotto (il tappo superiore, il beccuccio, il pistone e la sacca interna) possono essere facilmente separate e smaltite tra gli indifferenziati, mentre il tubo in cartone e l’anello sono avviati a riciclo, rispettivamente nella raccolta della carta e della plastica. Questo consente di ridurre la quota di rifiuti non riciclabili fino al 73%.

Miglior esperienza d’uso, nessun compromesso sulle prestazioni
La nuova cartuccia, utilizzabile allo stesso modo e con la stessa pistola di quella tradizionale, risponde anche all’obiettivo di rendere più semplice l’esperienza del consumatore: il tappo superiore può essere aperto con un solo gesto, senza bisogno di taglierini, per rendere più sicuro e più rapido l’avvio della sigillatura e, qualora il prodotto non venga utilizzato completamente, la cartuccia può essere facilmente richiusa con il tappo e conservata per l’uso successivo.

I sigillanti Pattex con le nuove cartucce in cartone saranno disponibili in Italia a partire dal mese di settembre 2025 nei principali punti vendita GDO, bricolage e fai-da-te, ferramenta e attraverso i maggiori portali e-commerce.

Pattex cambia musica con i The Kolors

Pattex, affermato marchio Henkel di sigillanti, adesivi di montaggio e prodotti di incollaggio, ha scelto il pop rock dirompente dei The Kolors per raccontarsi in modo ancora più innovativo e coinvolgente. La collaborazione durerà un anno ed è stata annunciata in occasione della presentazione delle nuove cartucce Pattex, rivoluzionarie in fatto di sostenibilità e semplicità d’uso per gli artigiani e gli appassionati del bricolage e del fai-da-te.

Sulla cresta dell’onda dal 2009, sempre in cerca di nuove sonorità e linguaggi, i The Kolors hanno conquistato in questi anni un pubblico molto ampio con brani carichi di energia e uno stile in continua trasformazione. Proprio la voglia di innovare e sperimentare li avvicina a Pattex, che ha fatto della creatività la propria cifra distintiva.

Pattex è il partner di chi è entusiasta e orgoglioso di vedere realizzati i propri progetti, costruendo qualcosa di nuovo oppure dando una seconda vita alle cose, indipendentemente da quanto duro sia portarli avanti. Abbiamo deciso di raccontare il marchio e i prodotti in modo diverso, rompendo gli schemi di un settore abbastanza tradizionale come quello dei sigillanti e degli adesivi di montaggio”, ha commentato Marta Carvelli, direttrice Marketing & Trade Marketing per i prodotti al consumo di Henkel Adhesive Technologies. “Abbiamo scelto la musica perché è tra le grandi passioni degli italiani e, proprio come Pattex, ha il potere di trasmettere forza ed energia, andando dritta al cuore. Con i The Kolors c’è grande sintonia, abbiamo in serbo molte sorprese che sveleremo nei prossimi mesi”.

La collaborazione dei The Kolors prevede una serie di campagne e attivazioni sul canale Instagram di Pattex e i canali social della band, tra cui un concorso che coinvolgerà i consumatori sui social e nei punti vendita. Altre iniziative saranno definite e comunicate nel corso dell’anno.

Compensato marino: resistenza, versatilità e prestazioni in un solo materiale

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Il compensato marino è un materiale altamente performante, progettato per garantire affidabilità anche nelle condizioni più difficili

Il compensato marino rappresenta una delle soluzioni più affidabili nel campo della lavorazione del legno, soprattutto quando è richiesto un materiale capace di resistere efficacemente all’umidità e agli agenti atmosferici. Grazie alla sua struttura multistrato e a specifici trattamenti, è spesso la prima scelta in ambiti dove le condizioni ambientali mettono a dura prova i materiali tradizionali.

Nonostante il nome richiami l’ambiente nautico, le applicazioni del compensato marino sono numerose e variegate, dal fai da te all’edilizia, fino all’arredamento per esterni. Comprenderne le peculiarità, i vantaggi e le potenzialità consente di selezionarlo consapevolmente nei progetti più tecnici o artigianali.

Caratteristiche del compensato marino

Questo tipo di compensato si distingue per la struttura a più strati incollati con resine fenoliche, che ne garantiscono un’elevata resistenza all’acqua e all’umidità. Le essenze utilizzate, generalmente legni duri come l’okumé, il mogano o il pioppo trattato, vengono selezionate accuratamente per offrire una lunga durabilità nel tempo e un comportamento stabile anche in condizioni critiche.

L’incollaggio deve rispettare precisi standard, come quelli indicati dalle normative EN 314-2 e BS 1088, che certificano la qualità del materiale per uso marino o in ambienti particolarmente umidi.

Il risultato è un pannello che, oltre a essere resistente all’acqua, presenta superfici levigate, facilmente verniciabili o rifinibili, rendendolo adatto sia a scopi strutturali che decorativi.

Differenza con il compensato classico

A differenza del compensato standard, il compensato marino viene realizzato con collanti impermeabili e legni privi di difetti interni visibili, come nodi o fessure. Questo lo rende più compatto e durevole, evitando infiltrazioni che potrebbero deteriorarlo nel tempo.

Il compensato classico, invece, pur mantenendo una certa robustezza, è progettato principalmente per usi in ambienti interni asciutti e protetti. Il suo impiego in ambienti umidi, senza trattamenti adeguati, ne comprometterebbe la stabilità e l’integrità.

In sintesi, le principali differenze sono:

  • Maggiore resistenza all’acqua e all’umidità
  • Maggiore durabilità in ambienti esterni o critici
  • Superfici più lisce e prive di imperfezioni
  • Prezzo generalmente più elevato
compensato marino

Ambiti di utilizzo del compensato marino

Data la sua resistenza, Questa particolare tipologia di compensato trova applicazione in numerosi contesti, anche molto differenti tra loro. I settori principali includono:

  • Nautica e cantieristica: impiegato per la realizzazione di scafi, arredi interni, pavimentazioni e pannellature resistenti alla salsedine.
  • Arredamento da esterni: ideale per mobili da giardino, coperture, pergolati e box esposti agli agenti atmosferici.
  • Edilizia e carpenteria: utilizzato per pannellature, controsoffitti, casseri per gettate di calcestruzzo e rivestimenti in zone umide come bagni o cucine industriali.
  • Fai da te e hobbistica: spesso scelto per la costruzione di cassette, fioriere, supporti per piante o complementi decorativi da esterno.

La sua versatilità lo rende quindi una scelta pratica per realizzazioni che richiedono durabilità, solidità e resistenza in condizioni ambientali sfidanti.

compensato marino

Vantaggi

I motivi per cui scegliere il compensato marino rispetto ad altri materiali sono numerosi, soprattutto quando l’ambiente d’uso è soggetto a umidità costante. Tra i principali vantaggi si possono elencare:

  • Alta resistenza meccanica anche in presenza di acqua
  • Durabilità prolungata nel tempo
  • Possibilità di rifiniture accurate grazie alla superficie liscia
  • Stabilità dimensionale anche dopo cicli di bagnato/asciutto
  • Adattabilità a molteplici lavorazioni: taglio, foratura, incollaggio, verniciatura

Un ulteriore punto di forza è l’estetica naturale, che ben si presta ad applicazioni in cui il legno deve rimanere visibile e integrarsi con l’ambiente, come nei progetti in stile rustico o contemporaneo.

Eventuali svantaggi

Il principale svantaggio del compensato marino è rappresentato dal prezzo più elevato rispetto a quello dei compensati tradizionali. Inoltre, per alcune lavorazioni particolarmente decorative, la scelta delle essenze disponibili può risultare limitata rispetto a materiali puramente estetici.

Anche il peso maggiore, dovuto alla densità e alla qualità dei legni utilizzati, può rappresentare un limite per alcune applicazioni dove la leggerezza è un fattore determinante.

Pannello Multistrato marino…
  • Compensato marino a multistrato fenolico in legno…
  • Disponibile in diverse misure a scelta – da…
  • Il multistrato di pino è un pannello molto duro…
COMPENSATO MARINO MULTISTRATO…
  • COMPENSATO MARINO OKOUME’ SPESSORE 4mm (80cm x…
  • Tipo di prodotto: UTENSILI
  • Marca: Generico

Prezzo

Il costo del compensato marino varia in base a diversi fattori:

  • Tipo di essenza impiegata (okumé, pioppo marino, mogano)
  • Spessore del pannello (i più comuni vanno dai 4 ai 30 mm)
  • Finitura superficiale e certificazioni di conformità

Indicativamente, il prezzo al metro quadrato può oscillare tra i 20 e i 50 euro, con punte superiori per materiali speciali o forniture certificate per la nautica.

È consigliabile richiedere sempre specifiche tecniche dettagliate al momento dell’acquisto, soprattutto se il pannello viene impiegato per applicazioni professionali o soggette a normativa.

Altri aspetti da considerare

Quando si lavora il compensato marino, è bene utilizzare utensili ben affilati e adatti a legni duri. Anche l’applicazione di finiture come vernici impermeabili o protettivi UV può contribuire a prolungarne ulteriormente la durata, soprattutto in ambienti esterni.

Nel caso di tagli complessi o composizioni articolate, questo compensato mantiene buona lavorabilità, risultando stabile anche dopo lavorazioni multiple. Per la sua natura, si presta anche a incastri e giunzioni rinforzate.

La sua capacità di resistere all’umidità, insieme a una struttura solida e a un’estetica gradevole, rendono questo tipo di compensato una scelta eccellente in ambito nautico, edilizio e decorativo.

Pur presentando un costo superiore rispetto al compensato tradizionale, il rapporto tra qualità, durabilità e prestazioni giustifica ampiamente l’investimento. Se impiegato correttamente e protetto da finiture adeguate, questo materiale può accompagnare progetti ambiziosi e duraturi, unendo funzionalità e stile in un unico prodotto.

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Brico io e Google Cloud: l’AI rivoluziona l’esperienza retail

Non più una promessa futuristica, ma un motore concreto di innovazione e crescita: l’intelligenza artificiale generativa sta già rivoluzionando settori e modelli di business in tutta Italia, e il Google Cloud Summit di Milano 2025 ha fatto da palcoscenico per celebrare questi progressi tangibili.
Tra le storie di successo presentate durante l’evento, il caso di Brico io emerge come un esempio lampante di come l’intelligenza artificiale possa trasformare radicalmente il settore del retail. La catena italiana leader nel fai da te sta collaborando con Google Cloud per rivoluzionare l’esperienza dei propri clienti e accelerare la propria trasformazione digitale, ponendosi all’avanguardia nell’adozione di soluzioni innovative.
Agostino Russo, Chief Information Officer di Brico io, è salito sul palco il 12 giugno scorso a Milano in qualità di speaker, per presentare il progetto innovativo sviluppato dall’azienda, che mette la tecnologia al servizio delle persone.
La partnership tra Brico io e Google Cloud introduce l’utilizzo strategico di soluzioni di intelligenza artificiale avanzate. Un elemento chiave di questa collaborazione è lo sviluppo di Tooli, un assistente virtuale basato sull’AI che promette di migliorare significativamente l’interazione con i clienti, offrendo supporto e risposte immediate. Questo assistente non è solo un chatbot generico, ma uno strumento intelligente progettato per comprendere le esigenze specifiche dei clienti Brico io, guidandoli nella scelta dei prodotti, fornendo consigli e ottimizzando il loro percorso di acquisto.
La collaborazione con Google Cloud permette a Brico io non solo di rimanere competitivo in un mercato in rapida evoluzione, ma anche di definire nuovi standard, dimostrando come l’AI e una solida strategia basata sui dati possano essere veri e propri motori di crescita e innovazione nel settore del retail.
La presentazione di Brico io al Summit ha messo in luce come, partendo dall’obiettivo di rinnovare il banco colle e siliconi, sia nato un progetto innovativo capace di portare un livello inedito di tecnologia all’interno del punto vendita” dichiara Agostino Russo, Chief Information Officer di Brico io “Non si tratta solo di Tooli, ma di un ecosistema digitale che include etichette elettroniche, tablet e monitor, elementi che insieme creano un’esperienza d’acquisto avanzata e connessa”.
Un punto chiave del rapporto con Google è la sinergia tra i vari attori del progetto. “Questa collaborazione non è stata solo di natura tecnologica, ma ha coinvolto attivamente l’industria con i fornitori di colle e siliconi, le aziende di consulenza che hanno fornito supporto tecnologico e i partner di design” aggiunge Agostino Russo. “L’obiettivo era creare un modello di sviluppo in cui tutti i partecipanti godessero dei benefici del progetto, non solo in maniera diretta ma anche indiretta. L’idea di base era stravolgere il classico rapporto cliente-fornitore, trasformandolo in una collaborazione più diretta e partecipativa. Coinvolgendo attivamente tutti gli attori, si è riusciti a comprendere meglio le esigenze, a riutilizzare le idee in altri contesti e ad accelerare notevolmente le fasi progettuali. Questo approccio ha permesso di condividere e calcolare meglio i rischi, raggiungendo gli obiettivi in tempi più rapidi rispetto a quanto sarebbe stato possibile agendo da soli”.
Il messaggio forte che Brico io ha voluto trasmettere è che per raggiungere obiettivi significativi non sono fondamentali risorse finanziarie illimitate, ma piuttosto fantasia e idee innovative. In un momento in cui l’intelligenza artificiale non è più una promessa futura ma una realtà tangibile, Brico io ha dimostrato che è possibile portare l’AI concretamente all’interno di settori tradizionali. A riprova di questa concretezza, Tooli è stato fisicamente esposto all’evento, permettendo ai partecipanti di toccare con mano una tecnologia già presente nei negozi. Questa dimostrazione pratica ha generato un grande interesse, confermando che l’AI è già oggi un motore di cambiamento e innovazione accessibile.

Il Gruppo VELUX premiato con la medaglia Platinum da EcoVadis 

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18 giugno 2025 – Il Gruppo VELUX ha ottenuto la medaglia di platino da EcoVadis, uno degli attori globali più autorevoli nel settore del rating di sostenibilità aziendale. Si tratta del riconoscimento più alto possibile, che colloca VELUX tra l’1% delle migliori aziende al mondo valutate da EcoVadis nel 2025, in termini di impatto ambientale, standard su lavoro e diritti umani, etica e pratiche di approvvigionamento. 

Il riconoscimento di platino del 2025 segue due anni consecutivi in cui VELUX ha ricevuto la medaglia d’oro, nel 2024 e nel 2023. Con un punteggio di 86 quest’anno, VELUX si posiziona tra le migliori aziende, tra oltre 150.000 valutate in tutto il mondo. 

Questo riconoscimento dimostra che puntare in alto e impegnarsi porta risultati,” afferma Lars Petersson, CEO del Gruppo VELUX. “Dalla prima valutazione EcoVadis, una medaglia di bronzo tre anni fa, abbiamo puntato all’oro, ottenuto per due anni consecutivi. Poi siamo andati oltre. Sono molto orgoglioso dell’impegno dei colleghi nel rendere la sostenibilità parte integrante della nostra organizzazione: questo premio è il risultato del loro lavoro.” 

Miglioramenti in tutte le aree valutate da EcoVadis 

Il processo annuale di valutazione è approfondito e richiede una documentazione ampia e una convalida dettagliata. Vengono valutati 4 parametri per ottenere un punteggio e una valutazione complessivi, su una scala da 0 a 100. Il punteggio di 86 ottenuto da VELUX nel 2025 rappresenta un aumento di 8 punti percentuali rispetto al 2024. VELUX ha registrato miglioramenti in tutte le aree, con l’aumento più significativo nella categoria ambiente, dove il punteggio è passato da 80 a 96. Uno dei fattori determinanti di questo miglioramento è stata la prima divulgazione completa secondo il CDP*, in cui VELUX ha ottenuto un A- per la trasparenza in materia di cambiamenti climatici. *Il CDP è un framework di rendicontazione volontario che le aziende utilizzano per comunicare informazioni ambientali ai propri stakeholder. 

EcoVadis 

EcoVadis è una delle principali piattaforme di valutazione della sostenibilità, che analizza le aziende in base a quattro tematiche: Ambiente, Lavoro e Diritti Umani, Etica e Approvvigionamento Sostenibile. Valuta sia le politiche che le pratiche aziendali, oltre alla trasparenza nelle operazioni. Per maggiori informazioni su EcoVadis, visita il sito ecovadis.com 

Il Gruppo VELUX 

Da oltre 80 anni, le finestre per tetti VELUX portano luce naturale e aria fresca nelle case di tutto il mondo per creare ambienti di vita migliori. Offriamo una gamma di prodotti che comprende finestre per tetti e finestre modulari, tende interne, tende parasole e tapparelle, oltre a dispositivi di smart home automation. I nostri prodotti contribuiscono a creare ambienti luminosi, sani ed energeticamente efficienti per chi vive, lavora, studia e gioca sotto a un tetto. Lavoriamo a livello globale, con sedi commerciali e siti produttivi in 37 Paesi e circa 12.000 dipendenti in tutto il mondo. Il gruppo VELUX fa capo a VKR Holding A/S, una società a responsabilità limitata di proprietà della Villum Foundation e di appartenenti alla famiglia Kann Rasmussen. Nel 2024, il Gruppo VELUX ha registrato un fatturato totale di 2,96 miliardi di euro mentre VKR Holding di 3,87 miliardi di euro. Nello stesso anno la Villum Foundation e la VELUX FOUNDATION hanno donato 169 milioni di euro in beneficenza. Scopri di più su velux.it 

Supporto per fiori recisi: perfetto come centrotavola

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Realizzare un supporto per fiori recisi con bottigliette in vetro e compensato marino è semplice, decorativo e perfetto per il centrotavola

In questa costruzione fai da te abbiamo realizzato un supporto per fiori recisi che può essere collocato a centro tavola per ingentilire il servizio. Il progetto consta in un semplice telaietto di legno formato da quattro facce, di cui quella superiore è fornita di cinque fori. Queste aperture sono fatte per tenere in piedi le bottigliette d’acqua, impedendo che possano rovesciarsi quando l’intero portafiori viene spostato per metterlo sul tavolo o quando inavvertitamente si scontra un mazzolino.

Le bottigliette stanno ferme perché la distanza fra base e top del telaio viene stabilita in base alla loro stessa altezza, in modo che il bordo superiore di ogni “vasetto” imbocchi appena il foro, fatto, quest’ultimo, di diametro sufficiente al passaggio. I pezzi del telaio si tagliano alle misure stabilite utilizzando il seghetto alternativo. Nell’esempio di questo articolo, la parte superiore (lunga 500 mm) viene elaborata con cinque fori del diametro di 35 mm disposti a distanze regolari. I fori si eseguono usando una “sega a tazza”.

Dopo un’attenta carteggiatura (carta vetrata n. 180) dei bordi tagliati e dell’interno dei fori, si passa all’assemblaggio collegando i vari pezzi con viti da legno dopo aver applicato un filo di colla vinilica lungo le superfici che vanno a contatto. Il telaietto del supporto per fiori può entrare in funzione. Una per volta, si collocano le bottigliette al suo interno, infilando da sotto il collo in un’apertura per poi allinearla nella mezzeria; infine di mettono l’acqua e i fiori.

Compensato marino

Con questa costruzione abbiamo l’occasione di prendere confidenza con il “compensato marino”. Si tratta di un particolare tipo di legno multistrato, spesso utilizzato in ambito edilizio e nautico per la sua resistenza all’umidità e agli agenti esterni, con una superficie a vista piacevolmente dotata di venature.

Usiamo questo materiale perché la costruzione prevede la presenza di fiori e bottigliette d’acqua con necessità di rabbocco: la presenza di umidità e il possibile spargimento di liquido non devono creare problemi.

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Note di costruzione

La levigatura del legno e suoi derivati si esegue con carta abrasiva, che può essere semplicemente azionata a mano con il cosiddetto tacco o tampone, utile anche per migliorare la finitura di elementi decorativi come un supporto per fiori in legno: questo oggetto, pensato per l’arredo della tavola o di ambienti interni, richiede infatti una superficie liscia e ben rifinita per un risultato esteticamente gradevole.

La carta abrasiva si differenzia a seconda della grandezza dei granuli mediante un numero: più è alto, più fine è la grana. Si va dalla 40, grana grossa per asportare molto materiale, alla 400 e oltre, con grana molto fine, per la lisciatura finale; nel mezzo ci sono vari step intermedi.

Le gradazioni più frequentemente usate sono la 80, atta a rimuovere, per esempio, lo sbavo dopo un taglio, e la 180 o la 240, che si usano, altro esempio, tra una mano e l’altra di una finitura con impregnante.

Materiale necessario

  • Compensato marino spesso 15 mm: 2 pezzi 500×130 mm; 2 pezzi 160×130 mm
  • Viti da legno a testa svasata 2×30 mm
  • 5 bottigliette di vetro alte circa 170 mm
supporto per fiori

I pezzi di compensato marino occorrenti sono qui raffigurati già tagliati a misura. Le bottigliette da utilizzare possono essere quelle degli aperitivi o dei succhi di frutta che non sono particolarmente alte e si prestano, per forma, al progetto in questione. Trapano e seghetto alternativo, se sono a batteria, consentono un lavoro più agevole.

Costruzione supporto per fiori

Tagliamo i pannelli di compensato usando il seghetto alternativo, seguendo con precisione le tracce segnate a matita. Per farlo, fissiamo bene la tavoletta al banco da lavoro, con un morsetto.
supporto per fiori
Sul pannello top del telaietto vanno marcati i centri dei fori da praticare, lungo la linea mediana, a distanze regolari l’uno dall’altro.
Le aperture circolari attraverso le quali verranno inseriti i fiori si effettuano con una sega a tazza montata sul trapano. Bisogna selezionare, tra i vari taglienti, quello del diametro di 32 mm (o misura molto simile).
supporto per fiori
L’ultima fase per la realizzazione di questo supporto per fiori consiste nell’assemblare il telaio rettangolare tramite viti inserite sui bordi. Prima dell’avvitatura è utile applicare un poco di colla vinilica lungo le superfici di giunzione, che stabilizza ulteriormente le unioni. Infine si collocano le bottigliette in corrispondenza dei fori.
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Annovi Reverberi premia il talento: assegnate le borse di studio Corrado Reverberi

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Anche quest’anno Annovi Reverberi ha voluto onorare la memoria del fondatore Corrado Reverberi con un gesto concreto a favore delle nuove generazioni: sono state assegnate le borse di studio Corrado Reverberi, riconoscimento nato per sostenere il percorso scolastico e universitario delle figlie e dei figli dei collaboratori dell’azienda.

L’iniziativa, arrivata alla quinta edizione, ha visto consegnate cinque borse di studio ad altrettanti studenti meritevoli, premiati dalla terza generazione della famiglia Reverberi all’interno del nuovo quartier generale di Via Martin Luther King, a Modena

Un progetto che unisce memoria, valori e futuro, sottolineando quanto lo studio e la cultura fossero fondamentali per Corrado Reverberi, imprenditore lungimirante e attento al benessere delle persone.

Le Borse di Studio Corrado Reverberi rappresentano un segno tangibile dell’impegno dell’azienda nel valorizzare il talento e nell’investire nelle potenzialità delle nuove generazioni.

Vetro temperato: una soluzione sicura e resistente per ogni ambiente

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Il vetro temperato si configura come una scelta strategica per chi cerca sicurezza, resistenza e valore estetico

Il vetro temperato rappresenta una delle innovazioni più rilevanti nel campo dei materiali da costruzione e dell’interior design. Grazie alle sue proprietà di resistenza e sicurezza, viene utilizzato in numerosi ambiti, dagli arredi domestici agli edifici pubblici, passando per il settore automotive e le infrastrutture.

La crescente richiesta di soluzioni funzionali ma anche estetiche, ha reso questo particolare tipo di vetro un elemento imprescindibile nei progetti architettonici e industriali. Questo materiale, infatti, si distingue per la capacità di coniugare trasparenza e robustezza, offrendo al contempo garanzie in termini di sicurezza e durata.

Di seguito analizzeremo gli aspetti fondamentali che lo riguardano, con un’attenzione particolare a caratteristiche tecniche, differenze rispetto al vetro comune, processi produttivi, ambiti di utilizzo, manutenzione e fasce di prezzo.

Caratteristiche del vetro temperato

L’elevata resistenza è una delle principali peculiarità del vetro temperato. Si tratta di un tipo di vetro che ha subìto un trattamento termico specifico capace di migliorarne la resistenza meccanica e termica: risulta circa cinque volte più resistente rispetto al vetro tradizionale dello stesso spessore.

In caso di rottura, non si frantuma in schegge taglienti, ma in piccoli frammenti smussati, riducendo così il rischio di lesioni. Questo comportamento lo rende ideale per applicazioni in cui la sicurezza è una priorità, come vetrate, porte, cabine doccia, parapetti, e finestre di edifici pubblici o scolastici.

Differenze con il vetro normale

Il vetro temperato differisce dal vetro comune non solo per la resistenza, ma anche per il tipo di frattura e la lavorazione necessaria. Il vetro normale, o vetro ricotto, si rompe in schegge appuntite e pericolose, mentre il temperato garantisce maggiore sicurezza.

Inoltre, questa tipologia di vetro non può essere tagliato o lavorato dopo il processo di tempra, al contrario del vetro comune, che può essere modellato anche in seguito. Questo aspetto richiede una progettazione precisa delle dimensioni e dei fori prima del trattamento termico.

Tecniche di produzione

Il processo di produzione del vetro temperato si basa su un trattamento termico ad alta temperatura. Il vetro viene riscaldato a circa 620°C e poi raffreddato rapidamente con getti d’aria. Questo brusco raffreddamento crea tensioni interne che ne aumentano la robustezza.

Esistono anche tecniche di tempra chimica, meno comuni e più costose, che prevedono l’immersione del vetro in un bagno di sali fusi. Questo metodo consente una maggiore resistenza e può essere applicato anche su vetri di spessore ridotto, ma è più indicato per usi specializzati.

Vantaggi

I principali vantaggi del vetro temperato risiedono in sicurezza, resistenza e durabilità. La sua struttura ne impedisce la rottura accidentale e lo rende adatto a sostenere forti sollecitazioni termiche e meccaniche. È resistente agli urti, al calore e agli sbalzi di temperatura, fattori che lo rendono superiore al vetro normale.

Anche l’aspetto estetico è un punto di forza: la trasparenza e la pulizia delle linee ne fanno una scelta di pregio per ambienti moderni e minimalisti. Inoltre, può essere prodotto in varie colorazioni, satinato, serigrafato o acidato per rispondere a esigenze decorative specifiche.

Utilizzi del vetro temperato

Questo vetro è ampiamente impiegato in diversi contesti, sia residenziali sia professionali. In ambito domestico viene utilizzato per tavoli, mensole, box doccia, pareti divisorie e parapetti. In edilizia, trova spazio nelle facciate continue degli edifici, nelle porte automatiche e nei rivestimenti interni. Ma anche in progetti particolari che hanno necessità elevatissime di resistenza e sicurezza, come per esempio i ponti pedonali con base trasparente.

Nel settore automotive, costituisce il materiale di base per i finestrini laterali e posteriori delle vetture. È altresì diffuso nelle barriere antirumore autostradali, nelle pensiline e nelle fermate del trasporto pubblico, dove l’estetica si combina con requisiti di sicurezza e resistenza.

vetro temperato

Manutenzione

La manutenzione del vetro temperato è relativamente semplice. Essendo una superficie liscia e non porosa, è sufficiente utilizzare detergenti neutri e un panno morbido per la pulizia ordinaria. È importante evitare prodotti abrasivi che potrebbero graffiare la superficie, anche se il materiale risulta comunque più resistente rispetto ad altri tipi di vetro.

Nel caso di vetri installati in ambienti umidi o esposti a smog e polvere, una pulizia più frequente aiuta a mantenere l’aspetto brillante e trasparente. Questo tipo di vetro non richiede trattamenti specifici, a meno che non siano stati applicati rivestimenti superficiali o pellicole decorative.

Prezzi vetro temperato

Il costo di questo particolare tipo di vetro varia in base a spessore, dimensione, trattamento e quantità richiesta. In media, può partire da circa 40-60 euro al metro quadro per i formati standard, ma può superare i 100 euro/mq per lavorazioni personalizzate, spessori maggiori o trattamenti speciali come satinatura o serigrafia.

Sebbene il prezzo sia superiore rispetto al vetro semplice, va considerata la maggiore durata e la sicurezza che offre. In progetti dove l’affidabilità e la conformità alle normative sono requisiti essenziali, questa tipologia di vetro rappresenta un investimento vantaggioso.

Certificazioni e normative

Il vetro temperato, per essere impiegato in contesti pubblici o ad alta frequentazione, deve rispondere a specifici standard internazionali, come la norma UNI EN 12150-1, che ne regolamenta i requisiti di sicurezza e qualità. Anche nel settore edilizio, le normative impongono spesso l’utilizzo di questo materiale in zone soggette a rischio di urti o rotture.

Garantire l’utilizzo di vetro certificato è fondamentale per assicurare prestazioni adeguate e conformità legislativa.

vetro temperato

Le caratteristiche tecniche di questo particolare tipo di vetro, la vasta gamma di utilizzi e la facilità di manutenzione ne fanno un materiale versatile, adatto a numerosi ambiti.

Con una corretta progettazione e installazione, è possibile sfruttare al meglio tutte le potenzialità del vetro temperato, rendendolo una componente duratura e funzionale sia per ambienti interni sia per strutture esposte all’esterno. Considerando i vantaggi offerti, il suo impiego rappresenta un investimento intelligente per ogni tipo di progetto.

Rinnovo creativo delle pareti: fotomurali e soluzioni fai da te

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Chi ama il bricolage e il restyling degli spazi sa bene quanto sia fondamentale prestare attenzione a ogni singolo dettaglio. Spesso ci si concentra su mobili e complementi d’arredo, dimenticando però il potenziale decorativo e funzionale delle pareti. Una parete può diventare un vero e proprio elemento d’arredo, capace di cambiare la percezione dell’ambiente e di creare un’atmosfera completamente nuova.

I fotomurali rappresentano una soluzione innovativa e versatile per rinnovare gli interni. Si tratta di immagini stampate in alta definizione su materiali tecnici – come carte da parati non tessute o pellicole adesive – che si applicano direttamente alla parete. A differenza delle carte da parati tradizionali, i fotomurali consentono di portare su una superficie verticale motivi grafici, fotografie panoramiche, texture materiche e disegni personalizzati, offrendo un effetto scenografico e un “wow” immediato.

La posa dei fotomurali può sembrare un’operazione complicata, ma con gli strumenti giusti e un po’ di manualità, è alla portata di tutti. Sono quindi una soluzione ideale per chi desidera rinnovare un ambiente in autonomia, con la soddisfazione di ottenere un risultato professionale con le proprie mani.

Fotomurali by Photowall: qualità e personalizzazione

La gamma fotomurali by Photowall mette offre materiali di alta qualità e un servizio di stampa personalizzata che si adatta perfettamente a ogni progetto. Ogni fotomurale è realizzato su misura in base alle dimensioni della parete, riducendo gli sprechi e garantendo un risultato impeccabile.

Le opzioni disponibili si differenziano per finitura e modalità di applicazione:

  • Premium Satin: con una superficie satinata, questo materiale non tessuto è resistente ai raggi UV e al fuoco, e si applica con colla.
  • Premium Matte: presenta una finitura opaca, antiriflesso e resistente ai graffi, ideale per ambienti luminosi e soggetti a usura.
  • Peel and Stick Matte: è autoadesivo, facile da applicare e rimuovere senza colla, perfetto per chi vive in affitto o ama cambiare spesso.

Tutti i fotomurali sono privi di PVC e stampati con inchiostri biodegradabili, seguendo un approccio sostenibile che rispetta l’ambiente e la salute della tua casa.

Preparazione: come ottenere un risultato professionale

Misurare con precisione la parete è essenziale per evitare errori durante la posa. È importante rilevare sia la larghezza che l’altezza massime, aggiungendo un margine di 6-10 cm per compensare eventuali dislivelli o imperfezioni (l’utilizzo di una livella laser è certamente consigliato). In questo modo, si può garantire una posa uniforme e priva di spazi vuoti.

Fasi di posa: colla o autoadesivo?

  • Premium Satin e Premium Matte: L’applicazione avviene con una colla in polvere, che è facile da mescolare e pronta in pochi minuti. Si stende uno strato uniforme di colla usando un rullo o un pennello, e poi si posizionano i fogli numerati, iniziando dall’alto e scendendo verso il basso. Per eliminare le bolle d’aria e ottenere un effetto uniforme, si utilizza un pennello o una spatola.
  • Peel and Stick Matte: La pellicola protettiva si stacca facilmente e il foglio adesivo si attacca direttamente alla parete. Basta una spatola o un panno morbido per farlo aderire perfettamente, senza necessità di colla. Questa versione è perfetta per chi cerca un sistema veloce e pulito.

In entrambi i casi, il taglio finale lungo battiscopa e spigoli si esegue con un taglierino affilato, completando il lavoro con precisione.

Strumenti indispensabili per il fai da te

Un progetto di posa fotomurali richiede pochi strumenti, molti dei quali già presenti nel nostro laboratorio

  • nastro di misurazione e matita,
  • livella o filo a piombo,
  • rullo e pennello (per la colla),
  • spatola o spazzola per carte da parati,
  • taglierino o coltello affilato.

Manutenzione e cura dei fotomurali

Per mantenere i fotomurali belli e duraturi nel tempo, basta seguire alcune semplici indicazioni. È consigliabile pulire la superficie regolarmente con un panno morbido e leggermente umido, evitando detergenti abrasivi o solventi aggressivi che potrebbero rovinare la stampa.

Se ci sono macchie più difficili da rimuovere, è meglio usare un detergente neutro, testandolo prima in un angolo poco visibile. Grazie alla qualità dei materiali e delle finiture, i fotomurali by Photowall sono progettati per resistere nel tempo, mantenendo i colori vividi e una resa grafica impeccabile, così da garantire un ambiente sempre ordinato e accogliente.

Un tocco creativo e personale

Oltre alla vasta selezione di grafiche proposte da Photowall, è possibile caricare un’immagine personale per creare un fotomurale davvero unico. Questa opzione consente di inserire nel progetto un tocco autentico e significativo, che rifletta la propria personalità e le proprie passioni.

I fotomurali sono ideali per personalizzare stanze come soggiorni, camere da letto, angoli lettura o spazi hobby, ma anche per creare una parete d’accento in un open space o in uno studio domestico.

Sostenibilità e rispetto dell’ambiente

Chi ama il fai da te sa bene quanto siano importanti i materiali sostenibili. I fotomurali di Photowall vengono creati solo su richiesta, il che significa meno sprechi e scarti. Gli inchiostri a base d’acqua sono privi di sostanze tossiche, e l’imballaggio è realizzato con cartone ondulato riciclato o parzialmente riciclato. Questa cura per la sostenibilità si traduce in prodotti che sono sicuri sia per la tua casa che per l’ambiente, seguendo una filosofia di consumo più consapevole e responsabile.

Il bello di saper fare anche per “vestire” la casa

Tratto da “Far da sé n.543 – Giugno/Luglio 2025″

Autore: Nicla de Carolis

Certo il termine giusto sarebbe rivestire, parlando di pareti, ma l’utilizzo di vestire suona come qualcosa di più intimo e familiare, rappresentativo dell’amore che ciascuno di noi ha per la propria casa e il desiderio di renderla sempre più bella, accogliente e confortevole.
Nel dossier di questo numero ci sono le indicazioni per scegliere i rivestimenti che fanno più al caso nostro, dall’efficace isolamento termico e acustico, con pannelli in gesso rivestito e accoppiato con polistirene espanso (in copertina), ai nuovi pannelli di boiserie, anch’essi isolanti, che con i loro listelli di legno sono una soluzione già finita, in grado di far cambiare faccia anche esteticamente a un ambiente.
Ma al di là dell’esigenza di avere un migliore benessere abitativo, nel dossier ci sono anche soluzioni solo estetiche; è finita la moda del minimalismo estremo che voleva solo grigio, nero e pareti bianche o giù di lì, finalmente i colori tornano a rallegrare le case, sia negli arredi sia nei tessuti e nei colori delle pareti. La carta da parati, in camera da letto, nella cameretta dei bimbi, in salotto e perfino in bagno, ma soltanto su una parete, come si usa oggi, ha un effetto decorativo senza diventare soffocante. Le stampe di ultima generazione permettono una scelta infinita di soggetti anche personalizzati come foto, magari fatte da noi, riproduzioni di quadri di nostro gusto, fantastici trompe l’oeil, dal francese “inganna l’occhio”, opere altamente realistiche che trasformano le superfici 2D in scene 3D che ci portano in spazi infiniti e da sogno. D’altra parte, guardando solo uno dei tanti progetti che voi lettori mandate in redazione, foto e descrizione, parlo di quello a pagina 76, dove Cosimo Errico ha ideato e realizzato un bel lettino prendisole con tavole di PVC recuperate, tagliando con la troncatrice e assemblando il tutto in maniera assai solida, penso che non vi manchi la competenza teorica e pratica per rivestire le pareti con le perline di legno.
Probabilmente tutte le soluzioni proposte nel dossier sono alla portata di voi lettori di FAR DA SE’, certo la posa di grandi lastre di grès porcellanato richiede un’attrezzatura particolare, l’aiuto di una persona e una certa esperienza, ma per tutto il resto, grazie anche alle dritte della redazione suggerite per i vari argomenti, non sarete costretti a limitarvi a progettare, scegliere il rivestimento preferito e dover poi chiamare un artigiano.
Come e quando fare il lavoro, in assoluta autonomia e, dettaglio non trascurabile, senza dover sborsare denaro, è una gran ricchezza: ancora una volta dunque, evviva il saper fare sinonimo di libertà e indipendenza