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Come fresare il legno: tecniche e segreti per principianti ed esperti

Una guida completa per padroneggiare la fresatrice per legno, dal principiante all’esperto

Tra le lavorazioni specialistiche che definiscono la qualità di un manufatto in legno, la capacità di fresare il legno con precisione riveste un ruolo primario. Questa tecnica permette infatti di eseguire profilature, incastri e finiture di superficie con un grado di accuratezza non raggiungibile con altri metodi, distinguendo un lavoro amatoriale da uno professionale.

La padronanza di questa disciplina richiede una solida base teorica e una conoscenza approfondita degli strumenti e delle procedure operative. Questo manuale tecnico si pone l’obiettivo di fornire una trattazione completa e sistematica della materia, indirizzata sia a chi si approccia per la prima volta alla fresatrice, sia all’operatore che desidera consolidare e approfondire le proprie competenze.

Il percorso è strutturato per seguire un ordine logico e progressivo. Si inizierà con l’analisi imprescindibile delle norme di sicurezza, per poi passare alla disamina degli strumenti e delle loro componenti, fino all’illustrazione delle tecniche operative di base e avanzate, necessarie per eseguire lavori di fresatura a regola d’arte.

fresare il legno

La sicurezza prima di tutto: regole d’oro per fresare senza rischi

Prima di analizzare le tecniche e gli strumenti, è imperativo trattare l’argomento più importante: la sicurezza dell’operatore. La fresatrice è uno strumento potente che opera a velocità di rotazione elevate. L’adozione delle corrette procedure di sicurezza non è una scelta, ma un requisito fondamentale per un utilizzo professionale e privo di rischi.

Di seguito sono elencate le regole operative da seguire tassativamente:

  • ✅ Protezione per gli Occhi: È obbligatorio indossare occhiali di sicurezza conformi alle normative vigenti. Un frammento di legno proiettato ad alta velocità può causare lesioni oculari permanenti.
  • ✅ Protezione delle Vie Respiratorie: L’inalazione di polveri sottili di legno è nociva. Si richiede l’uso di una maschera protettiva (minimo FFP2) e, idealmente, il collegamento della fresatrice a un sistema di aspirazione industriale.
  • ✅ Protezione dell’Udito: L’esposizione prolungata al rumore generato dalla fresatrice può danneggare l’udito. È necessario l’impiego di cuffie o inserti auricolari antirumore.
  • ❌ DIVIETO DI GUANTI: In accordo con le norme di sicurezza per gli utensili rotanti, l’uso dei guanti è severamente vietato. Un filo del guanto potrebbe impigliarsi nell’utensile in rotazione, con conseguenze gravissime per l’operatore.
  • ✅ Stabilità del Pezzo: Il pezzo da lavorare deve essere saldamente ancorato al banco di lavoro tramite morsetti o strettoi. Non si deve mai tentare di fresare un pezzo tenendolo in posizione con le mani.
  • ✅ Controllo Preliminare: Prima di inserire la spina di alimentazione, verificare che l’utensile (fresa) sia correttamente serrato nella pinza e che l’interruttore della macchina sia in posizione “OFF”.
  • ✅ Corretto Senso di Avanzamento: La regola generale prevede un avanzamento dell’utensile in opposizione al senso di rotazione della fresa. Osservando la macchina dall’alto, la rotazione è tipicamente oraria; di conseguenza, per una fresatura esterna, il movimento corretto è antiorario. Questa procedura garantisce il massimo controllo della lavorazione.
  • ✅ Disconnessione dalla Rete Elettrica: Disinserire sempre la spina dalla presa di corrente prima di effettuare il cambio dell’utensile o qualsiasi altra operazione di regolazione sulla macchina.

La pratica professionale impone di dedicare il tempo necessario alla preparazione e alla messa in sicurezza dell’area di lavoro, eliminando ogni fattore di rischio.

Cos’è la Fresatura e Cosa Puoi Creare?

Superate le indispensabili premesse sulla sicurezza, è il momento di entrare nel cuore della lavorazione. In termini semplici, fresare significa modellare e scolpire il legno per mezzo di un utensile rotante ad alta velocità. A differenza di un taglio, che si limita a dividere, la fresatura asporta il materiale in modo controllato per creare profili, forme e giunzioni con una precisione di livello superiore.

Questa capacità di modellazione apre a un’infinità di applicazioni pratiche e creative. Di seguito sono illustrate alcune delle lavorazioni più significative che è possibile realizzare con una fresatrice.

Creare Bordi e Profili Decorativi (Modanature)

Questa è forse l’applicazione più nota. Con la fresa adatta, un anonimo bordo dritto viene trasformato in un profilo elegante e complesso (tondo, a becco di civetta, sagomato). È la finitura che trasforma un pezzo di legno da “grezzo” a “rifinito”, conferendo pregio a mensole, piani di tavoli, cornici e ante.

Realizzare Incastri Strutturali di Precisione

La robustezza e l’estetica di un mobile dipendono dalla qualità dei suoi incastri. La fresatrice è lo strumento d’elezione per creare giunzioni precise e pulite, come:

  • Scanalature e canali per l’alloggiamento di pannelli (fondi di cassetti, schienali).
  • Battute per l’inserimento di vetri o specchi.
  • Incastri complessi come “dente e canale” o “a coda di rondine”, simboli di una falegnameria di alta qualità.

Pareggiare e Rifilare Bordi

Nell’applicazione di bordi in laminato, piallaccio o massello, è comune che questi sporgano leggermente. La fresatrice, dotata di un’apposita fresa per rifilare, rimuove l’eccesso in una sola passata, lasciando una superficie perfettamente a filo, liscia e senza gradini. Un’operazione rapida e dal risultato impeccabile.

Creare Sedi per Ferramenta (Scassi)

L’installazione a regola d’arte di cerniere a scomparsa, serrature e altra ferramenta richiede la creazione di sedi (scassi) della forma e della profondità esatta. La fresatrice permette di scavare queste sedi in modo netto e controllato, garantendo un montaggio pulito e professionale.

L’Attrezzatura Essenziale: La Fresatrice e le Frese

Per iniziare a lavorare sono due gli elementi fondamentali da conoscere a fondo: la macchina utensile (la fresatrice verticale, la più comune per l’hobbista) e gli utensili da taglio (le frese). Analizziamoli nel dettaglio.

Anatomia di una fresatrice verticale per legno

fresatrice per legno
  1. regolazione guida
  2. attacco aspirazione
  3. regolazione altezza
  4. impugnatura ergonomica
  5. blocco/sblocco pinza
  6. regolazione elettronica giri
  7. interruttore di sicurezza
  8. leva bloccaggio corsa
  9. torretta regolazione 3 altezze
  10. ventilazione del motore
  11. piano in alluminio e bachelite
  12. guida parallela
  13. regolazione corsa verticale
asta graduata fresatrice
  1. Un’asta graduata della fresa per legno che appoggia sulle viti sporgenti da un dispositivo a “revolver” consente la regolazione della profondità di lavoro in modo uniforme.
  2. Premendo il pomello di bloccaggio della fresa, in foto al centro, questo si impegna in un incastro che permette il serraggio o la rimozione dell’utensile.
  3. La boccola di riproduzione si incastra a scatto nella suola. Il codolo cilindrico sporgente in basso, appoggiando a profili sagomati, permette di seguirne il contorno.
  1. Il collare dell’unità motrice della fresa legno entra a misura nella sede del cestello e viene bloccato da un pomolo. L’interruttore deve trovarsi sul lato del “revolver” di fine corsa.
  2. Le due punte di cui dispone la squadra curva delle fresatrici per legno aiutano a seguire forme arrotondate, ma non complesse, nel qual caso ci si avvale di frese con perno o cuscinetto di guida.
  3. La guida parallela scorre alcuni millimetri sotto la suola; in aggiunta alla regolazione tramite i pomelli, esistono dispositivi per regolazioni fini incorporati nella guida.
attacco per aspirazione trucioli
  1. L’attacco per l’aspirazione dei trucioli permette di avere la zona di lavoro sempre sgombra dalla molta segatura che si produce durante le lavorazioni.
  2. Il regolatore elettronico del numero di giri mantiene costante la velocità di rotazione, altrimenti soggetta ad un drastico calo nell’uso rispetto al numero di giri a vuoto.
  3. Le fresature profonde si eseguono in più passate successive; le tre regolazioni della torretta consentono di ottimizzare i passaggi, dallo sbozzo alla finitura.

I Tipi di Frese e il Loro Utilizzo

Le frese cilindriche possono essere usate anche per forare, quindi per praticare mortase, in diametri che per quelle con gambo ø 6 mm vanno da 3 a 20 mm.

La fresa da legno non è altro che un moderno scalpello rotativo i cui taglienti, di forme diverse, sono realizzati con acciaio superrapido (HSS) o con metallo duro (HM); possono avere guide a perno o a cuscinetto ed essere semplici o componibili.

Quelle in acciaio rapido sono più economiche, ma sono utilizzabili con legni dolci in quanto perdono l’affilatura più facilmente; le frese in HSS possono lavorare anche legni mediamente duri. Per quelli molto duri e materiali in lega leggera o per le plastiche dure occorrono frese in metallo duro.

Tipi di frese differenti

Le frese con guida seguono fedelmente qualsiasi contorno: se del tipo a perno richiedono passate leggere e veloci per evitare il surriscaldamento, mentre quelle a cuscinetto, più funzionali, possono eseguire profili diversi sostituendo il cuscinetto. Le forme sono molte: cilindriche, troncoconiche, coniche, ad arco di cerchio, ecc.

Ci sono poi frese a taglienti intercambiabili, costituite da un alberino a cui vanno avvitate le placchette, sostituibili quando hanno perso il filo.

Fresa componibile
fresa componibile

Formata da due parti, una a profilo biconvesso ed una a disco piatto, è molto utile per ottenere incastri di antine. Il disco piatto aggiunge al profilo una scanalatura che, utilizzando le frese in posizioni contrapposte sui due listelli, genera una linguetta di accoppiamento tra i due scavi.

Le modanature, speculari, si innestano con esattezza.

Si fresa il montante componendo l’utensile come in figura, interponendo un cuscinetto tra le parti. Invertendo le posizioni e distanziando gli utensili come prima, si fresa il traverso di testa girandolo sottosopra.

Tecniche di Fresatura Fondamentali

Acquisite le nozioni sugli strumenti e sulla sicurezza, è il momento di passare alla pratica operativa. Una fresatura di qualità dipende tanto dalla macchina quanto dalla corretta impostazione ed esecuzione della lavorazione. Analizziamo le tecniche di base.

Preparazione e Regolazione della Macchina

Un principio fondamentale nella fresatura è che la fase di preparazione richiede spesso più tempo della lavorazione stessa. Prima di accendere la macchina, è cruciale assicurarsi che il pezzo sia fissato in modo stabile al banco, che le guide siano regolate con precisione e che l’altezza della fresa sia impostata correttamente per la passata desiderata. Un setup accurato è il primo requisito per un risultato impeccabile.

Punte fresatrice legno

frese per legno

Il ricorso alla fresatura legno può avere finalità estetiche, come nella modanatura di profili lavorati o fregi, o strutturali, per realizzare incastri o scassi per l’inserimento di ferramenta. Una bella modanatura deve essere uniforme per tutta la sua lunghezza, per questo occorre che la fresa lavori con uguale profondità, a distanza costante e con esatta angolazione rispetto alla superficie durante l’intero tragitto. Questo avviene in funzione di un corretto uso delle guide e delle regolazioni della macchina.

Un esempio di modanatura estetica, ma non decorativa, è rappresentato dalla rettifica dei bordi, necessaria ad esempio quando il taglio non è regolare, come capita usando l’alternativo; si fresa prima metà spessore, quindi si capovolge il pezzo e si rettifica dall’altro lato.

La modanatura a fodrina consiste invece nel lavorare i bordi di un pannello creando una superficie inclinata, riducendo lo spessore in prossimità del perimetro; è molto usata per le antine dei mobili.

Decorazioni ed incastri con minifresatrice

Le decorazioni possibili acquisendo un po’ di pratica sono praticamente infinite: si va da semplici (si fa per dire) forme geometriche ripetute, lineari o circolari con la guida a compasso, a disegni fantasiosi, fino alla realizzazione di autentici capolavori in bassorilievo. Si rivela indispensabile avere un disegno da seguire e verificare che la macchina possa seguire tutto il tracciato con un appoggio sicuro.

Per i disegni più complessi occorrono maschere e copiatore interno. Ma è nella realizzazione di incastri e battute che si apprezza al meglio la precisione e la rapidità di esecuzione di queste macchine. Ovviamente, sedi per pannelli o per ferramenta, mortase o guide di scorrimento, per parlare delle scanalature, necessitano l’uso di guide esatte e robuste, fissate bene.

Nei lavori in serie, come ad esempio le asole parallele ed equidistanti per i listelli delle persiane, si utilizza una maschera con almeno due finestre, procedendo con un fermo in una sede e la fresa nell’altra.

Modanare

fresa per modanatura
Le frese per modanare hanno forme diverse e vanno utilizzate con le guide della macchina per seguire con precisione i profili.
fresa per decorazione
Si possono eseguire disegni geometrici o con ornamenti, con frese a mano libera o con guide: con la fresa diritta occorre attenzione in quanto i taglienti lavorano sui due bordi del solco.

Fare incastri

fresa per incastri
Con la coda di rondine non si procede con passate via via più profonde, ma si creano scanalature con sottosquadro. La corsa dei taglienti è obbligata dal gambo, ben guidato.

Rifilare

fresare il legno 18
Ci sono frese adatte per eliminare le eventuali abbondanze quando si rivestono superfici adiacenti, siano essi piani che sporgono sui bordi o viceversa, come i coprifili.

Fresare il legno per ricavare battiscopa

Non è necessario cimentarsi in lavori impegnativi per apprezzare le possibilità che offre il lavoro di fresatura: anche la realizzazione di un battiscopa con modanature un po’ diverse da quelli commerciali è già di per sé motivo di soddisfazione. Si può partire da tavole grezze o di recupero, piallate e portate tutte ad uguali spessori ed altezze, e giocare con le possibilità offerte da un corredo di frese basilare; con tavole di discreto spessore si possono anche realizzare scanalature interne per i cavi elettrici.

Per ottenere le modanature visibili in sezione occorrono: una fresa concava senza guida per la gola passacavo posteriore e quella frontale superiore; una fresa conica con guida per rompere l’angolo in basso, verso l’interno; due frese a raggio convesso con guida per le modanature superiore ed inferiore. Affondando meno con la fresa concava, rispetto al passacavi, si ottiene la leggera modanatura frontale.

  1. L’altezza delle tavole va uniformata, ottenendo liste da 100-105 mm: una misura inferiore, più simile ai battiscopa in commercio, non permette di eseguire modanature apprezzabili visivamente.
  2. Segue la piallatura sui 4 lati per ottenere superfici perfette, requisito fondamentale per il successivo lavoro di fresatura.
  3. Le modanature si eseguono sulle tavole a tutta lunghezza facendo una prova su uno spezzone di pari spessore. Una volta regolata la macchina, si esegue lo stesso profilo su tutte le tavole prima di passare ad un’altro tipo di profilo. Le liste vanno poi tagliate nelle lunghezze occorrenti: diritte per giunzioni rettilinee, ad angolo interno per gli spigoli ed esterno per gli angoli.
  4. Il legno grezzo va protetto con un paio di mani di impregnante, trasparente o colorato, seguite da una finitura cerata o a flatting.
  5. Oltre alla preziosità delle modanature, si noti come la fresatura conica alla base ammorbidisce l’angolo tra parquet e zoccolo.

Fresare il legno con la toupie

toupie per legno

Il sistema di attacco, la dimensione delle frese e la velocità di rotazione sono le principali caratteristiche che differenziano la toupie per legno, reperibile come singola o come funzione di una combinata, rispetto ad una fresatrice portatile. Il numero dei giri può essere adeguato al diametro della fresa in uso, che in alcuni casi può arrivare a 140 mm, ed il senso di rotazione può essere orario o antiorario.

Prepararsi a fresare il legno con toupie

Le corrette operazioni preliminari non solo assicurano risultati eccellenti, ma garantiscono sicurezza all’operatore. Bisogna posizionare la protezione il più possibile vicino all’utensile rotante e fare in modo che il
pezzo sia guidato per tutta la sua corsa da pressori, laterali e superiori. La posizione della fresa sull’albero deve essere la più bassa possibile ed il suo bloccaggio avviene tramite boccole distanziali ed un bullone di pressione, da serrare in modo saldo ma non rigido per consentire lo slittamento in caso di intoppi.

Montata la fresa, o la testina portacoltelli, si fissa sul piano la cuffia di protezione, regolando la profondità di fresatura; quindi si stringono le guance, verificando che non vadano a contatto con i taglienti, facendo ruotare l’albero a mano libera. Preferibile l’uso della testina portacoltelli rispetto alle frese integrali; anche se quest’ultime hanno una maggiore durata e permettono migliori risultati, una coppia di coltelli costa circa un decimo ed i numerosi profili disponibili permettono qualsiasi lavorazione.

Cavatrice per incastri a tenone

cavatrice

Chiamata anche mortasatrice, serve per aprire rapidamente e con precisione le sedi per i tenoni. In un mandrino calettato all’estremità del cilindro pialla si fissano speciali punte per cava a due taglienti rettilinei o leggermente elicoidali. La realizzazione di una cava prevede il movimento sincronizzato di due leve che si impara facilmente a regolare con precisione.

mortasatrice
  1. nel calzare la testina sull’albero occorre attenzione per evitare di tagliarsi o rovinare l’affilatura dei coltelli. Sopra di essa vanno inseriti tanti anelli quanti ne bastano a poterla bloccare con gli anelli finali, quelli con bordi smussati o fresati; essendo di altezze diverse, permettono combinazioni ottimali.
  1. per rimuovere o serrare gli anelli è necessario bloccare l’albero: ogni macchina ha un suo sistema. La pulizia è fondamentale, in quanto l’accoppiamento tra il cilindro in acciaio e gli anelli (e la testina) è particolarmente preciso: tracce di sporco sulle pareti interne della cava della testina possono renderne difficoltoso l’inserimento, da farsi assolutamente senza forzature.

Ampissima e fantasiosa gamma di profili per fresare il legno

Anche disponendo di un solo set di coltelli si può eseguire la maggior parte dei lavori, pur rinunciando ad incisioni molto profonde per la limitata sporgenza del tagliente, riaffilabile con la pietra abrasiva a corredo. Dopo il montaggio, i taglienti vanno portati a contatto con la testa del listello in lavorazione per verificare l’entità della passata ed il corretto posizionamento in altezza; meglio effettuare una prova su uno scarto di uguale spessore prima di procedere con la fresatura definitiva.

Fresa trapano

frese per trapano

Non tutti dispongono di una fresatrice portatile o mini fresatrice, ma non per questo si deve rinunciare a fresare: esistono dispositivi che permettono di utilizzare il trapano per molti lavori di questo tipo. Si tratta pur sempre di un compromesso, ma in molti casi la fresa per trapano funziona, tant’è che vengono prodotte frese speciali (a raspa, a taglienti ed a disco) per essere utilizzate con il trapano, che comunque ha una velocità di rotazione intorno ai 3000 giri al minuto contro i 20-25000 di una fresatrice

Ne consegue che il lavoro deve essere adattato a queste caratteristiche, in particolare avanzando lentamente ed aumentando il numero delle passate. Le frese per trapano hanno un diametro maggiore di quelle per fresatrice e più taglienti, in modo da sfruttare al meglio la minor velocità di rotazione. Va evitato l’uso a mano libera, il trapano in questi casi va montato su colonna o su dispositivi specifici, lavorando come con una sorta di toupie.

Con un po’ di pazienza e rifinendo il lavoro con una leggera carteggiatura si ottengono ottimi risultati.

cestello fresatrice
  1. Questo aggiuntivo per trapano si comporta come il cestello della fresatrice e può essere completato con guida parallela o a compasso. Qualche problema di manovrabilità è comprensibile.
  2. Fissando il trapano per il collare alla parte inferiore di un pianetto ancorato al banco si possono fresare profili; scorrendo su una slitta, si regola facilmente la sporgenza della fresa.

Fresatrice portatile a mini Toupie

fresatrice portatile

Per migliorare le prestazioni della fresatrice portatile ci si può attrezzare con uno speciale supporto da banco che permette di fresare come se si disponesse di una toupie in miniatura. I banchetti per fresatrice sono corredati solitamente di guide rettilinee ed angolari e di piani estensibili, oltre alla possibilità di collegare la macchina ad un interruttore elettrico di sicurezza posto in posizione comoda per l’operatore. Con una spesa contenuta, si ha soprattutto la possibilità di lavorare più liberamente ed in posizione più comoda: è sicuramente meno impegnativo guidare il pezzo verso l’utensile che non manovrare la macchina con l’ingombro di cavo elettrico e tubo di aspirazione dei trucioli. Il montaggio e lo smontaggio della macchina si effettuano rapidamente. All’uso si può anche costruire un banco fresa fai da te

  1. la cupola trasparente oltre ad avere funzione protettiva ottimizza l’aspirazione dei trucioli per avere sempre il controllo visivo durante le lavorazioni.
  2. diversi, a seconda delle case, i sistemi di fissaggio della fresatrice: qui si nota un sistema pratico e sicuro con tenditore rapido.

Principali aziende produttrici di fresatrici per legno

Terminologia nell’ambito della fresatura del legno

  • Fresatrice, elettroutensile portatile utilizzato per produrre scanalature, profili, decorazioni ed incastri asportando legno.
  • Fresa, utensile a taglienti singoli o multipli di diversa sagomatura.
  • Codolo, prolungamento cilindrico che consente il collegamento della fresa all’albero della fresatrice.
  • Toupie, macchina stazionaria a se stante o inclusa in una combinata: è il pezzo ad essere guidato verso i taglienti della fresa.
  • Tamburo portacoltelli, boccola cilindrica con cava centrale da inserire sull’albero della toupie, provvista di taglienti intercambiabili.
  • Pressori, nella toupie, supporti regolabili per mantenere il pezzo in lavorazione premuto e guidato parallelamente all’azione dei taglienti e asportare il materiale in modo uniforme.
  • Scanalare, realizzare un solco continuo, utile per creare incastri o scorrimento di parti con corrispondente profilo sagomato in positivo.
  • Rifilare, eliminare dai profili le diseguaglianze prodotte dal taglio restituendo loro la perpendicolarità al piano.
  • Modanare, realizzare finiture ornamentali lungo i profili o su superfici piane utilizzando una o più frese in passate successive.
  • Regolazione di profondità, permette di impostare l’altezza di lavoro della fresa per ottenere profili concavi o convessi più o meno accentuati.
  • Guida parallela, dispositivo laterale a battuta per l’esecuzione di fresature ad una determinata distanza dal bordo di un pannello.
  • Copiatore esterno, dispositivo che permette di seguire fedelmente i bordi non rettilinei.

Ti è piaciuto il nostro articolo sulla fresatura del legno?

Non perderti il manuale scritto dalla nostra redazione FRESARE IL LEGNO

Fresare il legno

Nuovo disco CURVED con alette a V di FERVI

FERVI, azienda specializzata nella fornitura di macchine, attrezzature e utensili per i professionisti della manutenzione e riparazione, lancia sul mercato il nuovo disco CURVED con alette ripiegate a V, pensato per raggiungere facilmente angoli e scanalature difficili, dimezzando i tempi di lavorazione e garantendo risultati professionali su acciaio, inox e alluminio

Il disco CURVED con alette ripiegate a V è l’ultima novità in casa FERVI pensata per migliorare ulteriormente le operazioni di smerigliatura, sbavatura e rifinitura nel mondo della lavorazione dei metalli.
Frutto di ricerca e attenzione alle esigenze dei professionisti del settore, il nuovo disco CURVED dotato di doppia superficie abrasiva è progettato per garantire risultati eccellenti in tempi ridotti. Grazie alla particolare conformazione delle sue alette a V, è in grado di raggiungere facilmente anche i punti più complessi come angoli, gole, cordoni e scanalature. Estremamente versatile, è ideale per lavorazioni su materiali come acciaio, inox e alluminio e si adatta a diverse applicazioni: dalla bisellatura alla sbavatura, fino alla rifinitura di saldature a gola.

Realizzato grazie al know-how di Riflex Abrasives, azienda italiana specializzata nella produzione di dischi abrasivi e di macchine per la loro produzione dal 2015 nella compagine del FERVI Group, il disco CURVED è composto da abrasivo in zirconio che assicura un’elevata capacità di asportazione, durabilità e resistenza, e da un supporto in nylon che garantisce flessibilità, leggerezza e robustezza in ogni contesto operativo.
Il nuovo disco CURVED di FERVI è disponibile in due versioni:
• Ø 115 mm grana 40 (art. DN9109.112)
• Ø 125 mm grana 40 (art. DN9109.122)

I dischi sono compatibili (in base al diametro) con le smerigliatrici angolari (a batteria e a filo) della nuova gamma di elettroutensili dell’azienda emiliana

Con questa novità, FERVI conferma ancora una volta la sua vocazione all’innovazione pratica e alla qualità professionale, mettendo a disposizione degli operatori strumenti sempre più professionali, performanti e affidabili.

Come pulire un forno a microonde: i metodi per farlo in modo efficace e sicuro

Sapere come pulire un forno a microonde correttamente è fondamentale per garantire igiene, sicurezza e durata dell’elettrodomestico

Mantenere la pulizia degli elettrodomestici è fondamentale per garantire igiene, efficienza e durata nel tempo. Tra questi, il forno a microonde è uno degli strumenti più utilizzati nelle cucine moderne, grazie alla sua rapidità e praticità. Tuttavia, proprio per il frequente utilizzo, è soggetto ad accumuli di grasso, schizzi di cibo e odori persistenti. Capire come pulire un forno a microonde in modo corretto non è solo una questione estetica, ma anche una pratica essenziale per preservare le sue funzionalità e assicurare una cottura salubre degli alimenti.

Perché la pulizia del forno a microonde non è così scontata

Pulire un forno a microonde non è sempre così semplice come può sembrare. La conformazione interna, la presenza di componenti elettronici sensibili e la tipologia di sporco che si genera lo rendono un elettrodomestico da trattare con particolare attenzione.

A differenza di altri strumenti da cucina, il microonde non può essere smontato facilmente per essere pulito a fondo. Inoltre, le incrostazioni causate da schizzi di cibo o liquidi riscaldati velocemente tendono a seccarsi sulle pareti interne, diventando difficili da rimuovere se non affrontate tempestivamente.

È importante evitare l’uso di spugne abrasive o detergenti troppo aggressivi, poiché potrebbero danneggiare il rivestimento interno che garantisce la corretta diffusione delle microonde.

Le differenze con la pulizia di un forno classico

Nonostante entrambi servano per cuocere e scaldare alimenti, la pulizia del forno a microonde è molto diversa rispetto a quella di un forno tradizionale.

Il forno classico, grazie alle alte temperature raggiunte durante la cottura, carbonizza buona parte dei residui alimentari rendendo più semplice la loro rimozione meccanica. Inoltre, molti modelli sono dotati di sistemi di autopulizia pirolitica o a vapore.

Il forno a microonde, al contrario, lavora con onde elettromagnetiche che non producono calore diretto sulle pareti. Questo fa sì che i residui alimentari si secchino ma non si carbonizzino, rimanendo più appiccicosi e difficili da eliminare. Inoltre, il microonde ha componenti più delicati che non tollerano l’umidità in eccesso o prodotti troppo aggressivi.

come pulire un forno a microonde

I metodi migliori per la pulizia del forno a microonde

Pulire un forno a microonde richiede metodi specifici che combinano efficacia e delicatezza. Esistono diverse soluzioni, sia casalinghe che con prodotti specifici.

Metodi naturali fai da te

  • Aceto bianco e acqua: Riempire una ciotola resistente al microonde con metà acqua e metà aceto bianco. Riscaldare per 5 minuti alla massima potenza. Il vapore generato ammorbidisce le incrostazioni, rendendo semplice la rimozione con un panno morbido.
  • Limone: Tagliare un limone a metà, spremerlo in una ciotola d’acqua e inserire anche le bucce. Scaldare per 5 minuti. Oltre a pulire, elimina i cattivi odori.
  • Bicarbonato: Creare una pasta con bicarbonato e acqua, applicarla sulle incrostazioni e lasciarla agire per qualche minuto prima di strofinare delicatamente con una spugna.

Pulizia con prodotti specifici

In commercio esistono detergenti progettati appositamente per la pulizia del microonde. Questi prodotti sono formulati per sciogliere il grasso senza danneggiare le superfici interne e senza lasciare residui chimici dannosi per gli alimenti. Alcuni sono spray, altri si presentano come salviette umidificate pronte all’uso.

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Perché è utile pulire il forno a microonde regolarmente

Una corretta pulizia del forno a microonde non è soltanto una questione estetica. Le motivazioni principali sono:

  • Maggiore durata dell’elettrodomestico: Le incrostazioni e l’accumulo di grasso possono compromettere il corretto funzionamento delle componenti interne.
  • Efficacia nelle prestazioni: Un forno pulito scalda meglio e in modo più uniforme, riducendo il consumo di energia.
  • Sicurezza igienica: I residui di cibo possono favorire lo sviluppo di muffe, batteri e cattivi odori.
  • Evitare danni: L’umidità e lo sporco eccessivo possono infiltrarsi nei meccanismi o danneggiare il piatto girevole e le pareti riflettenti.
come pulire un forno a microonde

Prodotti fai da te o acquistabili: quale scegliere?

Entrambe le opzioni presentano vantaggi. I prodotti fai da te, come aceto, bicarbonato e limone, sono ecologici, economici e generalmente sicuri. Sono ideali per una pulizia frequente e leggera.

I prodotti acquistabili sono invece consigliati in caso di sporco più ostinato o quando si desidera una soluzione più rapida e mirata. Inoltre, molti di questi detergenti sono profumati e formulati per rispettare le superfici più delicate.

Scegliere l’uno o l’altro dipende da:

  • Grado di sporco presente
  • Tempo a disposizione
  • Frequenza della pulizia
  • Preferenza per prodotti ecologici o industriali

Come pulire un forno a microonde: precauzioni

Durante le operazioni di pulizia è essenziale rispettare alcune precauzioni:

  • Non utilizzare mai pagliette metalliche o spugne abrasive.
  • Evitare che l’acqua entri nei fori di aerazione.
  • Lasciare sempre raffreddare l’elettrodomestico prima di procedere alla pulizia.
  • Verificare che i prodotti utilizzati siano compatibili con l’uso alimentare e non lascino residui nocivi.
come pulire un forno a microonde

In questo articolo abbiamo cercato di spiegare nel dettaglio come pulire un forno a microonde. Dalla lettura risulta chiaro che con semplici accorgimenti e la scelta dei metodi giusti, è possibile mantenere il microonde sempre perfettamente pulito, efficiente e privo di cattivi odori. Un’abitudine che migliora non solo l’aspetto della cucina, ma anche la qualità della preparazione degli alimenti.

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Casa, l’investimento che non delude ma va curato

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.4 – Luglio/Agosto 2025″

Autore: Nicla de Carolis

È noto che noi italiani siamo un popolo di proprietari di casa: circa il 70,8% delle famiglie vive in un’abitazione di proprietà e, tra queste, ben il 28% possiede anche altri immobili residenziali (dati CENSIS).
La casa viene percepita come un bene sicuro e stabile, soprattutto in periodi di incertezza economica e globale.
Per chi non ha dimestichezza con gli investimenti finanziari o non si fida di consulenti che spesso promettono guadagni da capogiro, destinare i propri risparmi all’acquisto di un immobile si rivela, nella maggior parte dei casi, una scelta vincente nel lungo periodo.
Perché al di là della rendita che questo può produrre se dato in locazione, il suo valore può sensibilmente aumentare negli anni, purché a monte dell’acquisto siano state fatte determinate valutazioni, come una buona posizione, l’esposizione favorevole, parti comuni in ordine eccetera.
Ma ciò che diventa fondamentale per mantenerne e incrementarne la quotazione nel tempo è la conservazione in buono stato, nonché l’adeguamento alle tante migliorie che il mercato dell’edilizia offre in continuazione.
E pare proprio che gli italiani lo sappiano bene: infatti il trend delle ristrutturazioni è in crescita, grazie anche agli incentivi fiscali.
Accanto al desiderio di un maggiore comfort abitativo, si afferma la necessità di migliorare la classe energetica dell’abitazione, attraverso interventi che la rendano più sostenibile, con un efficace isolamento e consumi energetici ridotti. Questo adeguamento è necessario per un’altissima percentuale del patrimonio edilizio italiano, costruito secondo criteri che, un tempo, davano priorità a tutto fuorché al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale.
Intervenire è ormai indispensabile anche per evitare la svalutazione dell’immobile che, a breve, senza il rispetto di determinati requisiti energetici, potrebbe non essere neppure vendibile.
Il dossier da pagina 44 è dedicato ai serramenti che costituiscono un nodo centrale, insieme al tetto e alla muratura esterna, per proteggere dal caldo e dal freddo: la loro sostituzione con modelli ad alte prestazioni è di primaria importanza per valorizzare la casa.
E poi, per chi ha la fortuna di avere la disponibilità di un sottotetto, nello speciale da pagina 72 ci sono tanti spunti da copiare e tutte le nuove normative che consentono di trasformarlo in una mansarda abitabile, operazione che si rivela senza dubbio un ottimo investimento!

È il momento di “metterci la faccia“

Metterci la faccia non è una ricetta nuova per chi gestisce con successo il suo punto vendita esponendosi in prima persona, con autorevolezza, competenza e offrendo tutte le rassicurazioni del caso per fidelizzare i nuovi clienti e mantenere quelli acquisiti.
Quello che intendo ora è diventare testimonial del proprio negozio mettendoci la faccia in senso letterale per comunicare sui social, luogo dove le potenzialità in termini di acquisizione di nuova clientela sono, per quanto ovvio, infinite. Parlare e far diventare familiare il volto in brevi video da postare ogni giorno è sicuramente una ricetta giusta per avere un importante ritorno pubblicitario. Gli studi dicono che questo è un approccio che va oltre la semplice presentazione di un prodotto o di un servizio perché crea una connessione emotiva, rassicurante, in grado di costruire fiducia e credibilità. Credibilità che viene dalla conoscenza della materia e quindi dalla facilità nell’esporla; l’esplorazione nel mondo dei social ci dice che non serve essere perfetti nella dizione, avere un vocabolario ricco e forbito, la spontaneità è l’altro ingrediente che può portare a risultati di successo perché il potenziale cliente venga nel negozio proprio per conoscere la persona, per lui ormai familiare, scambiare due parole e fare acquisti. Non solo, ma quando i clienti si sentono connessi e soddisfatti, amano segnalare alle persone vicine questi messaggi creando un effetto di passaparola positivo. Tanti di voi già lo stanno facendo in aggiunta al già abbondante bagaglio di strategie per distinguersi e gestire al meglio il proprio negozio, ma per altri, vinta la ritrosia iniziale, può essere una strada possibile da intraprendere.
Come sempre, su questo numero sono parecchie le novità e gli spunti per offrire ai clienti oggetti unici e desiderabili, dall’infinita varietà di “vetri“ d’arredo e per la tavola, anche frutto del prezioso artigianato come quelli della vetreria Venièr di Venezia, alle informazioni su calici speciali, definiti stumenti per il vino, nell’intervista a Maximilian Riedel, imprenditore a capo dell’omonima azienda di cristalli, la cui faccia, tra l’altro, per tornare a quanto dicevamo prima, è diventata simbolo del brand con oltre mezzo milione di follower, grazie alla sua costante e interessante presenza sui social.

Leggi la rivista

La nostra passione: rifare la casa 100 volte e più!

Tratto da “Rifare Casa n.100 – Luglio/Agosto 2025″

Autore: Nicla de Carolis

Nel 2009, proprio per il desiderio di pubblicare interni ristrutturati e arredati con buon gusto, è iniziata l’avventura di questa rivista e questo è il numero 100! Nel nostro DNA, da sempre, c’è la passione per divulgare come si fa e questa è unita all’amore per una casa armoniosa in tutti gli stili possibili e confortevole, grazie alle infinite innovazioni che le aziende del settore propongono ogni giorno.
Quindi non ci siamo mai accontentati di illustrare solo la parte estetica perché sappiamo bene che il benessere di un’abitazione inizia da un buon isolamento termico e acustico, materia che negli anni abbiamo più volte trattato selezionando l’evoluzione dei prodotti più interessanti, dai sistemi per isolare il tetto, ai cappotti interni ed esterni per le pareti perimetrali, alle finestre a taglio termico con vetri performanti, ai portoncini blindati che non interrompano la “scatola“ ben coibentata.
E poi tutti i sistemi più avanzati e sostenibili per scaldare, rinfrescare, deumidificare e purificare l’aria, con impianti a pavimento, a parete, canalizzati, split e fan coil, alimentati a pompa di calore elettriche, così come la ventilazione meccanica controllata. E ancora la magia della domotica che in questi anni è diventata facilmente fruibile consentendo l’accesso da remoto a tutti gli elettrodomestici, gli impianti di illuminazione, riscaldamento, videosorveglianza, semplicemente dallo smartphone. Questo solo per citare gli interventi da cui iniziare per migliorare il comfort delle nostre case e ottenere una classe energetica che ne mantenga il valore nel tempo, requisito oggi indispensabile in caso di vendita.
Passando poi alla parte non meno difficile, ma più appagante, di una ristrutturazione — come la ripartizione degli spazi, l’illuminazione, la scelta dei colori e degli arredi — gli architetti che collaborano con la rivista si sono rivelati (e continuano a essere) una fonte inesauribile di possibilità, che non smette di stupire e di fornire spunti nuovi, capaci di far desiderare, finanze permettendo, il cambiamento.
Continuate a seguirci perché siamo sempre curiosi, con tanta voglia di condividere le migliori dritte per rifare la casa.

Manutenzione del condizionatore: come farla in modo corretto e sicuro

Tutto quello che c’è da sapere per una corretta manutenzione del condizionatore, dalla pulizia ai controlli periodici

Una volta l’anno, soprattutto dopo il periodo invernale durante il quale il funzionamento è stato abbastanza continuo (se è presente la pompa di calore) è necessario svolgere un’approfondita manutenzione del condizionatore per essere pronto ad affrontare le gravose giornate estive.

L’operazione principale per la manutenzione del condizionatore consiste nel pulire i due tipi di filtro posti nell’unità interna dove tende ad accumularsi tanta polvere, formata anche da microorganismi in putrefazione che non devono essere reimmessi nell’ambiente. È consigliabile proteggere naso e bocca durante la pulizia dei filtri, che va eseguita all’aperto.

Eventuali interventi tecnici più specifici devono, invece, essere effettuati da personale specializzato e abilitato, soprattutto in caso di sanificazione professionale dell’impianto.

Cosa serve per eseguire la manutenzione del condizionatore

  •  Aspiratore
  • Compressore
  • Avvitatore o cacciavite
  • Pennellino per pulire le zone inaccessibili all’aspiratore
  • Guanti e mascherina

Come pulire l’unità interna di un condizionatore

manutenzione del condizionatore
L’unità interna: è rivestita da un mobile di copertura in materiale plastico autoestinguente. Il mobile presenta diverse superfici fessurate da cui viene recuperata l’aria dall’ambiente.
manutenzione del condizionatore
Per procedere alla manutenzione del condizionatore solleviamo lo sportello dell’unità interna: possiamo accedere direttamente ai due filtri a rete. Facendo leva dal basso verso l’alto si piegano lievemente e i loro perni si sganciano dalle sedi.
manutenzione del condizionatore
Subito sotto i filtri a rete, più piccoli e posti nella parte alta, si trovano i due filtri depuratori.
Anche questi li rimuoviamo senza difficoltà flettendo leggermente le mollettine di plastica.
Asportiamo delicatamente la scocca e passiamo il beccuccio dell’aspiratore sulle alette dello scambiatore termico e sugli altri componenti che abbiamo messo in evidenza.
manutenzione del condizionatore
Sia i filtri a rete, sia quelli di depurazione si puliscono con pistola ad aria e compressore. Il getto va diretto nella direzione opposta al percorso dell’aria. In alternativa usiamo un pennello o una spazzola.
Soprattutto nel caso del filtro a rete, non esageriamo con pressioni del getto troppo elevate. Se questo è molto sporco, è consigliabile lavarlo in acqua tiepida e farlo asciugare bene.

Come pulire l’unità esterna

manutenzione del condizionatore

Per pulire l’unità esterna rimuoviamo il coperchio superiore e la scocca dopo aver tolto le viti che lo bloccano al telaio. Aspiriamo polvere e detriti nella parte anteriore del radiatore e sul fondo del mobile. Il tubo di scarico della condensa dev’essere periodicamente controllato per evitare che polvere e detriti possano ostruirlo, rendendo impossibile il deflusso dell’acqua.

manutenzione del condizionatore

Ogni quanto fare la manutenzione del condizionatore?

La manutenzione del condizionatore andrebbe eseguita almeno una volta all’anno, preferibilmente prima dell’estate, quando l’utilizzo dell’impianto diventa più intenso. Se il condizionatore viene usato anche come pompa di calore durante l’inverno, è consigliabile un controllo aggiuntivo a fine stagione fredda. La frequenza può variare in base a diversi fattori:

  • modello dell’apparecchio
  • condizioni ambientali (presenza di polvere, animali, umidità)
  • intensità e durata dell’utilizzo

Segnali che indicano la necessità di una manutenzione

Alcuni segnali chiari possono indicare che il tuo impianto ha bisogno di un intervento: cattivi odori, rumori insoliti, riduzione della resa, perdite d’acqua o un improvviso aumento dei consumi elettrici. Notare questi sintomi in tempo consente di evitare guasti più seri e costosi.

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Chi può fare la manutenzione ordinaria del condizionatore?

La manutenzione ordinaria può essere eseguita in autonomia, limitandosi a operazioni semplici come la pulizia dei filtri, delle griglie di aerazione e delle superfici accessibili. È importante intervenire sempre con l’impianto spento e utilizzare guanti e mascherina.

Le operazioni che richiedono l’intervento di un tecnico sono:

  • controllo del gas refrigerante
  • sanificazione interna dell’impianto
  • verifica delle componenti elettriche

Quali rischi si corrono se non si pulisce il condizionatore?

Ignorare la pulizia periodica dell’impianto comporta rischi per la salute e per l’efficienza: l’accumulo di batteri e polveri sottili peggiora la qualità dell’aria, mentre la mancata manutenzione può provocare guasti e consumi eccessivi. Un condizionatore trascurato è anche più esposto a fenomeni di usura precoce, con conseguenti costi di riparazione o sostituzione.

Bagno en suite: come si evolve la zona notte con cabina armadio e bagno

La camera da letto è lo spazio più intimo della casa, uno di quelli dove, più di altri, si ricerca il comfort, la tranquillità e la privacy.

Per questo motivo, nel tempo, si è sempre più affermata la tendenza di integrare in questo ambiente la cabina armadio e il bagno, così da trasformare la zona notte in una suite padronale.

Si tratta di una soluzione che consente di avere a disposizione un ambiente multifunzionale, in cui rilassarsi e prendersi cura di sé in totale riservatezza.

Bagno en suite: cosa significa e quali vantaggi offre

Il termine bagno en suite indica un bagno privato, accessibile direttamente dalla camera da letto, che può essere chiuso da una porta o attraverso una parete scorrevole.

In alternativa, può essere completamente a vista, così da creare una continuità visiva tra la zona notte e l’area dedicata al bagno. Una soluzione che permette di ottimizzare lo spazio e conferire all’ambiente un aspetto più moderno e originale.

Inoltre, è possibile optare per un bagno en suite con o senza finestra. In quest’ultimo caso, è fondamentale installare un sistema di ventilazione e illuminazione adeguato, per garantire un’adeguata aerazione e un’illuminazione artificiale che simuli quella naturale.

Naturalmente, la presenza di un bagno en suite nella camera da letto offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente di aumentare la funzionalità della zona notte, rendendola più comoda e pratica da vivere.

Inoltre, permette di incrementare il valore dell’immobile, in quanto rappresenta una caratteristica molto apprezzata sul mercato immobiliare.

Infine, il bagno en suite consente di personalizzare l’ambiente in base alle proprie esigenze e preferenze, scegliendo lo stile, i colori e i materiali che meglio si adattano al proprio gusto e al design della casa.

Bagno en suite, cabina armadio e camera da letto: come integrare questi spazi?

Integrare bagno en suite, cabina armadio e camera da letto richiede una progettazione attenta e accurata.

Innanzitutto, è importante valutare le dimensioni dell’ambiente e la disposizione degli spazi, per individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

In una suite padronale di grandi dimensioni, è possibile optare per un open space, in cui tutti gli elementi sono a vista, oppure per una cabina armadio passante, che funge da filtro tra la camera da letto e il bagno en suite.

In alternativa, è possibile optare per una cabina armadio chiusa, che garantisce una maggiore privacy e permette di isolare acusticamente la zona notte dal bagno.

In ogni caso, è importante che la cabina armadio sia dotata di un sistema di aerazione e illuminazione adeguato, per garantire un ambiente salubre e confortevole.

Inoltre, è fondamentale che la cabina armadio sia ben organizzata e dotata di tutti gli elementi necessari per riporre abiti, scarpe e accessori in modo ordinato e funzionale.

Per quanto riguarda il bagno en suite, invece, è importante che sia ben illuminato e aerato, per garantire un ambiente salubre e confortevole.

Inoltre, è fondamentale che sia dotato di tutti gli elementi necessari per garantire il massimo comfort e benessere, come una doccia spaziosa, una vasca da bagno rilassante e un doppio lavabo.

Infine, è importante che il bagno en suite sia ben arredato e dotato di tutti gli elementi necessari per garantire il massimo comfort e benessere, come un mobile bagno funzionale e capiente, uno specchio illuminato e accessori pratici ed eleganti.

Soluzioni d’arredo per la zona notte con bagno en suite e cabina armadio

Per arredare una zona notte con bagno en suite e cabina armadio, è possibile scegliere tra una vasta gamma di soluzioni, che variano in base allo stile, ai colori e ai materiali.

In generale, è consigliabile optare per un arredo coordinato, che crei un’atmosfera armoniosa e accogliente, in cui tutti gli elementi siano in perfetta sintonia tra loro.

Per quanto riguarda il bagno en suite, invece, è possibile scegliere tra una vasta gamma di soluzioni, che variano in base allo stile, ai colori e ai materiali.

In generale, è consigliabile optare per un arredo bagno moderno e funzionale, che offra ampio spazio per riporre asciugamani, prodotti di bellezza e accessori vari, ma che sia anche esteticamente gradevole e in linea con lo stile della camera da letto.

Tra le soluzioni più apprezzate del momento ci sono i mobili bagno sospesi, che conferiscono all’ambiente un aspetto più leggero e moderno, e i mobili bagno con lavabo integrato, che offrono un design più pulito e minimalista.

In alternativa, è possibile optare per un mobile bagno classico, che conferisce all’ambiente un aspetto più elegante e raffinato, o per un mobile bagno in stile industriale, che offre un design più moderno e originale.

Naturalmente, è possibile trovare una vasta gamma di mobili bagno da scegliere in base alle proprie esigenze e preferenze, con la possibilità, rivolgendosi a realtà di riferimento, di acquistare anche online.

In particolare, tra i set di mobili bagno Deghi è possibile trovare soluzioni di design, funzionali, di qualità e in linea con le ultime tendenze.

Per quanto riguarda i sanitari, invece, è possibile scegliere tra una vasta gamma di soluzioni, che variano in base allo stile, ai colori e ai materiali.

In generale, è consigliabile optare per sanitari sospesi, che conferiscono all’ambiente un aspetto più leggero e moderno, e per un piatto doccia a filo pavimento, che offre un design più pulito e minimalista.

In alternativa, è possibile optare per una vasca da bagno freestanding, che conferisce all’ambiente un aspetto più elegante e raffinato, o per una vasca da bagno in stile retrò, che offre un design più originale e di tendenza.

Anche la rubinetteria gioca un ruolo determinante sia da un punto di vista estetico, in quanto può essere considerata il giusto completamento dell’arredo bagno, sia per quel che riguarda il risparmio di acqua. In generale per conferire all’ambiente un aspetto più moderno e originale, si può optare per una rubinetteria a parete, che offre un design più pulito e minimalista.

Per quanto riguarda la separazione degli spazi, invece, è possibile optare per partizioni leggere, come vetro o lamelle di legno, che creano una divisione visiva tra la camera da letto e il bagno en suite, senza però dividere completamente gli spazi.

In alternativa, è possibile optare per una parete scorrevole o una porta a scomparsa, che offre una maggiore flessibilità e consente di modulare gli spazi in base alle esigenze.

Naturalmente, è importante che la separazione degli spazi sia realizzata con materiali di qualità e che sia in linea con lo stile della camera da letto e del bagno en suite.

Inoltre, è fondamentale che sia funzionale e pratica da utilizzare, per garantire il massimo comfort e benessere.

In conclusione, arredare una zona notte con bagno en suite e cabina armadio richiede una progettazione attenta e accurata, che tenga conto delle esigenze e delle preferenze di chi vive la casa.

In questo modo, è possibile trasformare la zona notte in una vera e propria suite padronale, in cui vivere momenti di relax e benessere in totale privacy.

Nuova affilatrice professionale ad acqua FERVI 

FERVI, punto di riferimento nella fornitura di macchine, attrezzature e utensili destinati ai professionisti della manutenzione e riparazione, amplia la propria offerta con un nuovo strumento pensato per chi esige precisione e affidabilità: l’affilatrice ad acqua Art. 0770. Questa nuova macchina nasce per rispondere alle esigenze di artigiani, falegnami, restauratori e hobbisti evoluti, offrendo una soluzione pratica ed efficace per l’affilatura di coltelli, forbici, scalpelli, sgorbie e altri utensili da taglio.

La macchina ha in dotazione una mola ad acqua con grana 220 e diametro di 250 mm, che permette di eseguire affilature senza il rischio di surriscaldare i materiali, grazie al costante raffreddamento garantito dal sistema ad acqua. A completare la dotazione c’è una mola in cuoio del diametro di 200 mm, ideale per ottenere una finitura uniforme e professionale. Uno degli aspetti più apprezzati di questa affilatrice è la sua versatilità, resa possibile dal dispositivo universale per la molatura degli utensili e dal calibro angolare incluso, che consente di impostare con precisione l’angolo di affilatura desiderato, anche in presenza di profili complessi o delicati.

La macchina si distingue per una struttura compatta e robusta, progettata per garantire la massima stabilità durante l’uso, ed è dotata di comandi on/off semplici e intuitivi. Il motore da 200 W, alimentato a 230 V, raggiunge una velocità nominale di 1450 giri/minuto, mentre la rotazione della mola si mantiene a 90 rpm per evitare surriscaldamenti, assicurando prestazioni costanti anche durante lavorazioni prolungate. Il peso contenuto di 17 kg e le dimensioni compatte (375×350×445 mm) la rendono adatta anche a piccoli laboratori o officine artigianali.

Oltre alla qualità costruttiva, la Art. 0770 è progettata per durare nel tempo e per garantire un utilizzo sicuro. Il serbatoio per l’acqua resistente alla corrosione, i piedini antivibrazione e la facilità di manutenzione ne fanno uno strumento pensato per un uso quotidiano affidabile. Attualmente disponibile presso i rivenditori autorizzati FERVI a un prezzo promozionale competitivo (222 euro IVA esclusa), rappresenta una scelta intelligente per chi desidera investire in una macchina solida, precisa e in grado di assicurare risultati professionali nel tempo.

Con questa affilatrice, FERVI dimostra ancora una volta la propria capacità di coniugare innovazione, funzionalità e attenzione alle reali esigenze dei professionisti e degli appassionati più esigenti.

Boero fai da te al fianco di Bricolage del Cuore per donare un nuovo sorriso ai bambini dell’Ospedale Regina Margherita di Torino

Boero fai da te, il marchio del Gruppo Boero dedicato alla grande distribuzione, rafforza il suo impegno per il territorio e il benessere della collettività aderendo al progetto Bricolage del Cuore, promosso da Leroy Merlin.

Il progetto Bricolage del Cuore, di grande valore comunitario, si dedica allo sviluppo e alla diffusione di attività di bricolage e social business per sostenere le iniziative a favore della comunità, valorizzando l’unicità e il diritto di partecipazione. Questo progetto di Volontariato d’Impresa permette ai collaboratori Leroy Merlin di dedicare, su base volontaria, una giornata lavorativa all’anno a iniziative socialmente utili.

In particolare questa iniziativa ha coinvolto i tre punti vendita Leroy Merlin di Torino – Moncalieri, Collegno e Corso Giulio Cesare – che si sono uniti in una significativa azione solidale: il rifacimento di un reparto dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, dedicato esclusivamente ai bambini.

Guidata dal principio del “Positive Impact”, che orienta la visione del Gruppo Boero verso la sostenibilità ambientale e sociale, Boero fai da te ha fornito tutto il materiale necessario per la riqualificazione. Questo ha permesso di trasformare un ambiente ospedaliero in uno spazio più accogliente e confortevole per i piccoli pazienti. Nello specifico, è stato utilizzato il Prodotto Superlavabile Monomano, nella tonalità NCS S 1001-Y, per una superficie di circa 500 mq.

Questa collaborazione segna un ulteriore passo del Gruppo Boero verso un modello di business in cui la responsabilità sociale e la valorizzazione del territorio si integrano perfettamente con la sua storica vocazione per il colore e l’innovazione.