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Sostituzione del parabrezza dell’auto

Un incidente, un sassolino, un atto teppistico possono causare rotture al parabrezza. Prima di intervenire con la sostituzione del parabrezza (se necessario) è bene informarci se il cristallo di cui abbiamo bisogno è del tipo che va incollato. Poi (sempre se necessario) ci procuriamo il sigillante adatto. Non tutte le auto lo richiedono: basta guardare sotto la guarnizione vecchia per vedere se c’è o non c’è il sigillante. In ogni caso, lo potremo mettere in seguito.

Per procedere alla sostituzione del parabrezza asportiamo i tergicristalli e recuperiamo la vecchia guarnizione del vetro, se è in buono stato. Il lavoro comporta l’aiuto di due persone che devono posizionare il vetro, mentre collochiamo la guarnizione.

Un cristallo tecnologico

Il parabrezza dell’auto è co­stituito da un cristallo, temprato o stratificato con un asse di simmetria verticale e può esse­re di varia forma e sviluppo. Può essere costituito da un’unica lastra a tem­pra differenziata, oppure da uno stratificato di due lastre con un intercalare plastico. Oltre al compito primario di proteggere i passeggeri dall’aria e dall’acqua, può essere anche supporto per accessori di­versi, come la fascia sfumata che funge da parasole, il circuito antenna radio, il circuito riscaldante e il retrovisore.

sostituzione del parabrezza

I moderni parabrezza integrati contribuiscono alla rigidità del veicolo, ma l’innovazione dei parabrezza è finalizzata alla necessità di evitare lesioni dovute ai frammenti di vetro taglienti. Quelli attuali non si frantumano, ma tendono a rimanere un unico pezzo, a meno che non vengano trapassati da parte a parte. I parabrezza, insieme al tetto dell’auto, garantiscono protezione in caso di ribaltamento del veicolo. Da alcuni anni nuove resine consentono a operatori specializzati di riparare scheggiature del parabrezza in pochi minuti, se non più grandi di una moneta da un euro.

Cosa serve per la sostituzione del parabrezza

  • Parabrezza nuovo
  • Guarnizione
  • Cordicella
  • Spray al silicone
  • Ventose

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Rimozione della guarnizione perimetrale esterna

    Rimossi i tergicristalli e, aprendo il cofano, la protezione grigliata di plastica del vano motore, che ricopre la parte bassa del parabrezza, solleviamo e asportiamo la guarnizione perimetrale esterna.Rimozione della guarnizione perimetrale esterna

  2. Rimozione del parabrezza

    Inseriamo sotto il vetro, dall’esterno, una sottile lama e tagliamo lo strato di colla. Rimuoviamo il parabrezza e puliamo i residui sulla carrozzeria, quindi applichiamo la colla neoprenica.Rimozione del parabrezza

  3. Applicazione della guarnizione perimetrale

    Attorno al nuovo parabrezza applichiamo la guarnizione perimetrale che abbiamo rimosso, se in buono stato, oppure una nuova, premendola in modo che il cristallo entri nella sua gola inferiore.Applicazione della guarnizione perimetrale

  4. Applicazione del nuovo parabrezza

    Per montare il nuovo parabrezza occorre applicare due ventose, una per parte, in modo da poterlo sollevare e posare con precisione al suo posto. Battiamo il perimetro con le mani per farlo aderire.Applicazione del nuovo parabrezza

Cartonnage, la tecnica per costruire e decorare usando il cartone

Cartonnage è una parola francese entrata ormai nell’uso comune che, nel suo significato più esteso, significa “arte di costruire e decorare oggetti usando cartone e materiali affini”. I materiali utilizzati possono essere sia nuovi, sia riciclati; alla base c’è sempre il cartoncino grigio, spesso dai 2 agli 8 mm.

Importante è anche la scelta della carta per il rivestimento, che deve essere spessa, non patinata, con colori resistenti all’azione della colla. Tradizionalmente per il cartonnage le più usate sono le carte marmorizzate o quelle tipo Varese, con piccoli disegni scuri su fondo chiaro, ma in questo campo l’unico limite è la nostra fantasia. La colla da usare è, solitamente, quella vinilica.

Costruiamo una minicassettiera con la tecnica del cartonnage

Cosa serve?
  • Fogli di cartoncino spesso dai 2 agli 8 mm
  • Forbici, cutter, bacinella
  • Riga e squadra, matita
  • Carta decorata di varia tipologia, tela
  • Colla vinilica, pennelli

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Preparazione dei pezzi

    Tagliamo tre quadrati di cartone spesso 2 mm per formare i lati e quattro rettangoli alti la metà da incollare su due dei tre lati per ottenere una scanalatura in mezzo. Nella scanalatura incolliamo un divisorio.Preparazione dei pezzi

  2. Rivestimento della base e del top

    Rivestiamo la base e il top della cassettiera con un rettangolo di tela o carta colorata: posizioniamo i cartoni al centro e tagliamo gli angoli a 45° in modo da poter eseguire le pieghe.Rivestimento della base e del top

  3. Assemblamento

    Assembliamo il retro ai due lati uniti dal divisorio mettendo un filo di colla sugli spigoli che concorrono. Dopo qualche minuto incolliamo anche il fondo e il top della mini-cassettiera.Assemblamento

  4. Rivestimento della parte esterna

    Applichiamo la carta sui fianchi esterni praticando un taglio all’altezza del divisorio. Ripieghiamo accuratamente i lembi e incolliamoli all’interno dei due fianchi della mini-cassettiera.Rivestimento della parte esterna

  5. Costruzione dei cassetti

    Costruiamo i cassetti: ciascuno è formato da quattro lati rettangolari di cartone spesso 2 mm. I lati sono tenuti insieme da una striscia di carta tinta unita che riveste interamente la faccia interna.Costruzione dei cassetti

  6. Rivestimento del fondo dei cassetti

    Rivestiamo i fondi dei cassetti, (due quadrati di cartone spesso 2 mm) con un quadrato di tela. Uniamo il fondo ai lati del cassetto con un filo di colla steso lungo tutto il perimetro del fondo.Rivestimento del fondo dei cassetti

  7. Rivestimento dei lati dei cassetti

    Rivestiamo esternamente i cassetti su tre lati con un rettangolo di tela; per ripiegare i lembi sul fondo senza ispessimenti, tagliamo i quattro vertici sugli angoli con un’inclinazione di 45°.Rivestimento dei lati dei cassetti

  8. Rivestimento del fondo del cassetto e completamento

    Rivestiamo anche il fondo e il retro del cassetto con un rettangolo di tela. Pratichiamo quindi un foro al centro del lato anteriore dei cassetti per infilare una fettuccia che funge da pomolo.minicassettiera con tecnica del cartonnage

Il cartone è spesso protagonista di lavori creativi di diverso genere, qui mostriamo come realizzare una poltrona fai da te in cartone.

Come fare manutenzione ai lavavetri dell’auto

­­­­Quando lo spruzzo dei lavavetri dell’auto non avviene, nonostan­te si azio­ni il co­man­do, è ne­ces­sa­rio ese­gui­re al­cu­ni con­trol­li. Se la pom­pa non dà se­gni di vi­ta controlliamo il fu­si­bi­le ed eventualmente sostituiamolo.

Se la pom­pa con­ti­nua a non fun­zio­na­re probabilmente è bruciata e va sostituita. Se, invece, la pom­pa funziona, verifichiamo che gli spruz­za­to­ri col­lo­ca­ti di fron­te al pa­ra­brez­za non sia­no ot­tu­ra­ti. Teniamo sempre ben piena la vaschetta con il liquido specifico in quanto altri liquidi potrebbero essere corrosivi o congelare facilmente, bloccando lo spruzzo.

Il circuito del lavavetri dell’auto

circuito lavavetri auto
Schema generico dell’impianto lavavetri.
A: vaschetta serbatoio; B: pompa; C: tubetto flessibile con deviatore; D: spruzzatori.
La pompa è alimentata dalla corrente generata dalla batteria.

Cosa serve per la manutenzione

  • Prodotti specifici lavavetri
  • Spillo per orientare. e liberare da ostruzioni gli ugelli
  • Cacciavite e fusibile
  • Alcool e acqua

Tempo richiesto: 30 minuti

  1. Tenere pieno il serbatoio dell’acqua

    Una della cause dell’otturazione del condotto del lavavetro è il deposito di sostanze varie nel serbatoio del liquido. Conviene tenere il serbatoio sempre pieno in modo da ridurre l’eventuale deposito.serbatoio dell'acqua dei lavavetri auto

  2. Eventuale sostituzione dei tubetti flessibili

    Controlliamo periodicamente lo stato dei tubetti flessibili. Il freddo e il tempo potrebbero incidere sulla tenuta del materiale. In caso di rottura o malfunzionamento, provvediamo alla sostituzione.tubetti flessibili

  3. Disostruzione degli ugelli

    Gli ugelli potrebbero otturarsi o variare direzione d’uscita del getto. Utilizzando uno spillo o un filo di ferro interveniamo liberando eventuali ostruzioni e ripristiniamo la corretta direzione d’uscita.Disostruzione degli ugelli

  4. Preparazione del liquido lavavetri

    In assenza di liquido lavavetri, possiamo intervenire temporaneamente con una soluzione (70% acqua – 30% alcool), in modo da poter detergere efficacemente i vetri della nostra auto.Preparazione del liquido lavavetri auto

  5. Pulizia dei tergicristalli

    La parte del tergicristallo che è sot­to­po­sta maggiormente a usu­ra è il pro­fi­la­to di gom­ma in­se­ri­to nel­la spaz­zo­la: se il pro­fi­lo di gom­ma delle spazzole non pre­sen­ta dan­ni par­ti­co­la­ri basta pas­sarvi so­pra un ba­tuf­fo­lo ba­gna­to di al­co­ol de­na­tu­ra­to tut­te le vol­te che si lava l’au­to per mantenerlo efficiente. É importante non azionare le spazzole “a secco”, soprattutto quando il vetro è molto sporco, in quanto si andrebbe a deteriorare significativamente la gomma del tergicristallo. Se le spazzole sono invece troppo usurate leggi il nostro articolo sulla loro sostituzione.Pulizia dei tergicristalli dell'auto

Candele della moto: come fare manutenzione

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Quando la moto rimane inutilizzata per molto tempo, l’avviamento risulta difficoltoso, anche se la batteria è completamente carica perché il carburante non arriva rapidamente all’accensione. Insistendo con l’acceleratore, la benzina incombusta bagna la candela della moto e questa non riesce a scoccare la scintilla, bisogna estrarla dalla sua sede per ripulirla e asciugarla se si vuole che il motore si avvii.

Su ogni cilindro del motore c’è una candela, quindi è opportuno averne sempre una o più di scorta qualora il malfunzionamento non possa risolversi con un’adeguata pulizia dell’elettrodo e della filettatura.

Cosa serve per fare manutenzione alle candele della moto

  • Chiave snodabile per candele
  • Spazzola con setole di metallo
  • Carta vetrata
  • Spessimetro

Tempo richiesto: 30 minuti

  1. Rimozione del connettore

    Per svitare la candela dobbiamo prima rimuovere il connettore a cappellotto, afferrandolo al centro del corpo a pipa che protegge il cavo elettrico e sollevandolo con decisione.Rimozione del connettore

  2. Pulizia della zona attorno la candela

    Dobbiamo pulire con cura la zona attorno alla candela per evitare che, dopo averla svitata ed estratta, possano scivolare tracce di sporco o piccoli detriti all’interno della camera di scoppio.Pulizia della zona attorno la candela

  3. Rimozione della candela

    Inseriamo la chiave a tubo sul corpo della candela curando che l’esagono entri bene in sede. Bisogna fare molta attenzione a non danneggiare l’isolante ceramico che riveste l’elettrodo centrale.Rimozione della candela della moto

  4. Misurazione della distanza tra gli elettrodi

    Effettuiamo una prima pulizia con uno straccio e una spazzola metallica per rimuovere le incrostazioni, poi con lo spessimetro misuriamo la distanza tra gli elettrodi. Salvo diverse indicazioni, dev’essere tra 0,6 e 0,8 mm.Misurazione della distanza tra gli elettrodi

  5. Verifica dell’isolante di ceramica

    Verifichiamo che l’isolante di ceramica non presenti screpolature, nel qual caso la candela è inservibile. Togliamo e puliamo anche il manicotto filettato a cui va collegato il connettore a cappellotto, poi rimontiamolo.Verifica dell'isolante di ceramica

  6. Lubrificazione del filetto

    Per non danneggiare la filettatura della testata e facilitare una futura rimozione della candela lubrifichiamo leggermente il filetto con un poco di grasso resistente alle alte temperature. Rimontiamola senza forzare troppo.Lubrificazione del filetto

Come montare un bidet a terra

Prima di capire come montare un bidet, occorre precisare che questo sanitario può essere installato a parete (bidet sospeso) oppure a pavimento. In questa guida analizziamo il secondo caso.

Il montaggio del bidet necessita, prima del definitivo fissaggio, del montaggio della piletta di scarico e della rubinetteria completa. La relativa piletta viene venduta con la guarnizione già orientata nel giusto verso per collegarla allo scarico. I rubinetti, sia monocomando sia con miscelatore centrale, si installano con la medesima procedura. Si inseriscono dall’alto, nel foro presente sul sanitario, ricordando di posizionare le due guarnizioni in gomma, una sopra il bidet, tra il rubinetto e la ceramica, e una sotto, tra la ceramica e il dado di serraggio.

Prima di piazzare il bidet è indispensabile montare anche la prima parte del sifone, che, in genere, si compone di due pezzi. Infine si fissa il sanitario a pavimento tramite gli appositi tasselli, rifinendo la linea di giunzione con la piastrellatura con un sigillante multifunzione.

Cosa serve per il montaggio bidet

  • Bidet da appoggio a pavimento
  • Valvole di ritegno
  • Tubi flessibili, giunti conici con guarnizione, raccordi di scarico
  • Erogatore monocomando, piletta di scarico con salterello e relativo meccanismo
  • Tasselli con dado cieco
  • Nastro sigilla raccordi
  • Pinze, chiavi a forchetta

Come è fatto un bidet

disegno bidet

Tempo richiesto: 1 ora e 30 minuti

  1. Montaggio valvole di ritegno

    Il bidet richiede in tutto tre collegamenti: acqua di mandata calda e fredda e scarico. Dobbiamo avvitare a parete le valvole di ritegno sulle tubazioni di adduzione di acqua calda e fredda.

  2. Foratura del pavimento

    Dopo aver appoggiato il bidet in posizione e aver marcato il pavimento attraverso i fori del sanitario, foriamo il pavimento per poter inserire i tasselli che bloccheranno in posizione il sanitario.

  3. Fissaggio rubinetto e piletta

    Sul sanitario installiamo sia la piletta, sia l’erogatore a monocomando con i relativi tubi, nonché il meccanismo del salterello. Sagomiamo i tubi dell’erogatore evitando di provocare strozzature.

  4. Fissaggio del giunto conico

    All’uscita delle valvole installate a parete avvitiamo il dado che correda il tubetto flessibile, o il giunto conico del tubo in rame cromato che proviene dal monocomando.

  5. Bloccaggio a terra

    Dopo aver inserito i tasselli nei fori a pavimento e innestato la parte curva del sifone nel cannotto orizzontale, collochiamo due rondelle di plastica nei fori della ceramica e con una chiave a forchetta serriamo senza eccedere. Il bidet si assesta sul silicone steso sotto la sua base.

  6. Sigillature conclusive

    con silicone per sanitari sigilliamo la linea di contatto con il pavimento. Il materiale in eccesso, quando è essiccato, si asporta con un cutter.

Catena della bici: come fare manutenzione

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Le sollecitazioni continue a cui la catena della bici è sottoposta provocano il suo deterioramento e la sua manutenzione è estremamente importante. Quando si parte per un giro in bici è sempre utile esaminarla maglia per maglia e procedere a una buona lubrificazione con prodotti specifici. Se si rileva un danno possiamo sostituire una o più maglie per evitare una possibile rottura. Rompere una catena è un evento abbastanza raro per chi utilizza la bici non in condizioni estreme, ma può succedere. Per porvi rimedio dobbiamo disporre dell’apposito estrattore. Una lunga gita in bici può prevedere di avere una catena di ricambio al seguito.

Per approfondire leggi il nostro articolo sulla manutenzione della bicicletta.

Cosa serve per fare la manutenzione alla catena della bici

  • Estrattore per catena
  • Pinze e cacciavite
  • Gasolio e pennello
  • Grasso per catena e detergente spray

Tempo richiesto: 45 minuti

  1. Esaminare la catena

    Esaminiamo attentamente lo stato di usura delle maglie ma anche delle corone della moltiplica e del rocchetto. Un dente danneggiato porta inevitabilmente a un degrado rapido della catena.catena bici

  2. Pulizia della catena

    La catena si ricopre facilmente di morchia (impasto di grasso e polvere) che indurisce e ne pregiudica il funzionamento. Possiamo eliminarla effettuando un lavaggio con pennello e gasolio.pulizia della catena della bici

  3. Smontaggio della maglia

    Se si scopre una maglia da sostituire dobbiamo aprire la catena, Cerchiamo lungo di essa la molletta che blocca la “falsa maglia” ed estraiamola con una pinza. La maglia si scompone in due parti e si toglie.smontaggio maglia catena bici

  4. Smontaggio della falsa maglia

    La falsa maglia permette la chiusura (e apertura) della catena. è composta da due parti che si incastrano una nell’altra e vengono bloccate tramite una molletta d’acciaio a forma di U.smontaggio falsa maglia

  5. Sostituzione della maglia

    Una maglia può essere eliminata e sostituita utilizzando l’apposito estrattore a vite che permette di spingere via i perni di rotazione e di ricollocarli dopo la sostituzione della maglia danneggiata.sostituzione maglia

  6. Ricomponimento della catena

    Infine ricomponiamo la catena riassemblando la falsa maglia che va bloccata collocando la molletta nella sua sede. Riposizioniamo la catena su moltiplica e rocchetto verificandone la giusta tensione.smontaggio falsa maglia

Design by Teuco

Distribuita in esclusiva, rappresenta l’ultimo sviluppo tecnologico nel design e nei materiali. La linea Teuco F.lli Della Fiore comprende vasche con o senza idromassaggio da 160 o 170 cm, cabine doccia multifunzione, con o senza bagno turco rettangolari e semicircolari, piatti doccia ultrapiatti disponibili in varie misure per soddisfare tutte le esigenze del cliente, colonne attrezzate in alluminio o acciaio termostatico.

Box doccia Niki Della Fiore

Box doccia realizzato dai F.lli Della Fiore con cristallo temperato da 6 mm trasparente, serigrafato o opacizzato (effetti tessuto). Le ante, a chiusura calamitata, sono sganciabili per la pulizia e sono dotate di supporti a rotelle cromate. Profili in alluminio lucidato e maniglie cromate. La gamma comprende box per piatti semicircolari da 80 e 90 cm e per piatti quadrati o rettangolari da 70 a 120 cm.

Come regolare i freni della bici e fare manutenzione

­I freni nelle bici, come negli altri mezzi di trasporto, sono di fondamentale importanza, per cui è necessaria una costante manutenzione. Come regolare i freni della bici quindi? Per prima cosa, indipendentemente dal tipo di impianto frenante in uso, dobbiamo verificare che i pattini di gomma, che svolgono l’azione frenante vera e propria, non siano consumati, troppo lisci oppure duri e screpolati.

Verifichiamo anche che il loro posizionamento sul cerchione sia corretto, perché devono aderire a entrambi i bordi alla stessa altezza. Dopo i pattini controlliamo il sistema di fissaggio delle ganasce dei freni della bici al telaio. Per farlo basta sollevarla, far girare una ruota e quindi frenare di colpo, oppure tenere frenata una ruota e spingere la bici guardando se il meccanismo di azionamento dei pattini si muove. Se c’è del gioco si stringono le viti o i bulloni di fissaggio delle leve al telaio.

Come regolare i freni della bici | Quali accessori servono

  • Chiavi a forchetta, a tubo e a rullino
  • Cacciavite
  • Pinze e raspa
  • Oliatore e grasso
  • Cavo d’acciaio per freni e pattini

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Struttura del freno della bici

    Questo è lo schema generico di un impianto frenante a tirante laterale: i pattini vengono premuti contro il cerchione grazie a due leve contrapposte tra loro rispetto alla ruota.disegno freni bici

  2. Regolazione tensione freno

    Effettuiamo la regolazione della tensione del freno ruotando gli appositi registri presenti in corrispondenza delle leve sul manubrio. Se sono duri da ruotare, spruzziamo spray sbloccante.regolazione tensione freni bici

  3. Regolazione registri tensione cavetto

    Vanno regolati anche i registri della tensione del cavetto presenti sulle leve dei pattini in modo che abbiamo la giusta distanza dalla ruota. Utilizziamo una chiave a forchetta di misura adeguata.Regolazione registri tensione cavetto

  4. Ripristino funzionamento pattini

    Se i pattini dei freni della bici, nonostante siano ben regolati e non siano ancora consumati, slittano sul cerchione, possiamo ripristinare il buon funzionamento passandoli più volte contro una raspa da legno.Ripristino funzionamento pattini

  5. Pulizia bordi cerchio

    Una frenata non pronta e sicura potrebbe essere causata dal sottile strato di gomma del pattino depositatosi sul cerchione. Conviene passare una paglietta d’acciaio sui bordi del cerchione.Pulizia bordi cerchio

  6. Controllo stabilità gruppo frenante

    Per controllare la stabilità del gruppo frenante dobbiamo effettuarlo facendo ruotare la ruota e bloccandola di colpo con i freni. Se il gruppo frenante si muove stringiamo il bullone di fissaggio.Controllo stabilità gruppo frenante

  7. Eventuale sostituzione del cavetto dei freni

    Se il cavetto del freno si spezza dobbiamo sostituirlo, scollegando gli spezzoni dalla leva e dal sistema frenante. Inseriamo la testa del nuovo cavetto nella leva del freno. Dopo aver applicato olio lungo il nuovo cavetto lo facciamo entrare nella guaina fino a farlo fuoriuscire. Inseriamo l’altra estremità del cavetto nel morsetto del meccanismo dei freni e lo blocchiamo. Quindi regoliamo la tensione.Sostituzione del cavetto dei freni bici

Come sostituire la cinghia della lavatrice


Perché occorre, talvolta, sostituire la cinghia della lavatrice? Nella maggior parte dei casi l’età dell’elettrodomestico, uno strano rumore e l’immobilità del cestello fanno pensare che la lavatrice sia giunta al capolinea; invece basta sostituire la cinghia strappata e fare un po’ di pulizia dei componenti interni.

La prima cosa da fare per sostituire la cinghia della lavatrice è trovare il modo di aprire il portello e togliere il bucato, azione possibile solo dopo che la lavatrice ha scaricato l’acqua: dopo averla spenta si fa ruotare la manopola dei programmi (altro che selettori a sfioro!) fino alla posizione di centrifuga, quindi si riaccende la macchina e ruotando con circospezione la manopola si intercetta la posizione di scarico dell’acqua. A questo punto si può aprire il portello, togliere la biancheria e cercare di capire cosa non funziona nella cinghia lavatrice. Se invece vogliamo eseguire una manutenzione a più ampio raggio consigliamo la lettura del nostro articolo sulla manutenzione della lavatrice.

Come sostituire la cinghia della lavatrice

Tempo richiesto: 1 ora e 30 minuti

Pulizia del motore e supporti rotanti

  1. Scollegamento dalla rete elettrica

    Per cambiare cinghia lavatrice si scollega la lavatrice dalla rete elettrica, la si sposta in modo da poter accedere al retro (senza mettere in trazione i tubi di mandata e scarico dell’acqua) e si smonta il mantello posteriore togliendo le viti che lo fissano alla carcassa; a seconda del modello, può succedere che il top ne impedisca la rimozione e vada anch’esso smontato nello stesso modo. Il problema balza agli occhi: la cinghia che trasmette il moto al cestello è strappata di netto.scollegamento rete elettrica lavatrice

  2. Disincostrare le feritoie

    Nella maggior parte dei casi è possibile notare che le feritoie di raffreddamento del motore sono quasi completamente occluse dallo sporco. Con un getto d’aria, se si dispone di un piccolo compressore portatile, si possono disincrostare in un attimo.disincrostare feritoie lavatrice

  3. Lubrificare i supporti rotanti

    Con qualche spruzzo di WD-40 Multifunzione Flexible si ripristina il pieno scorrimento dei supporti rotanti, eliminando ogni possibile attrito.

  4. Verificare lo stato dei cuscinetti

    Per scrupolo si effettuano ulteriori controlli: prima di sostituire la cinghia della lavatrice si verifica manualmente lo stato dei cuscinetti su cui è montato il cestello (di solito due). Si prova a farlo girare dando un colpo secco e, se non si avverte rumore metallico, ma la rotazione del cestello produce solo un leggero “soffio”, dovrebbero essere a posto. Come ulteriore verifica si afferra il cestello nei bordi superiore e inferiore e si prova a tirare e spingere, muovendolo con decisione, per accertarsi che non ci siano giochi; qui pare tutto ok e anche la guarnizione dell’oblò non presenta segni di usura che ne suggeriscano la sostituzione.

  5. Annotare il codice della vecchia cinghia

    Prima di buttare la vecchia cinghia trapezoidale bisogna annotare il codice riportato sul suo lato esterno, da fornire al rivenditore di ricambi per avere una nuova cinghia conforme al modello dell’elettrodomestico. Qualora fosse illeggibile, conviene scattare una foto alla targhetta con i dati tecnici e portarla con sé, facendo attenzione che siano riconoscibili marca, modello e numero di serie della lavatrice.

  6. Montare cinghia lavatrice nuova

    Per montare la nuova cinghia la si calza sulla puleggia calettata sull’albero motore (quella piccola) e poi si inserisce la cinghia nella puleggia grande che fa ruotare il cestello; per portarla interamente dentro la gola occorre ruotare la puleggia in senso antiorario. In questa tipologia di trasmissione il peso del motore fa da tendicinghia e non serve alcuna particolare registrazione.