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Pulizia degli interni dell’auto

La pulizia interni dell’auto comprende diverse operazioni: alcune di routine, altre con cadenze più lunghe o quando se ne presenta la necessità. La situazione può essere molto diversa a seconda dell’utilizzo che
si fa dell’auto, delle strade che si percorrono abitualmente o della stagione.

Si procede per approssimazioni successive, pulendo prima in generale (aspiratore e spazzola), poi insistendo sui punti più difficili e meno facilmente raggiungibili (per esempio sotto i sedili), senza tralasciare il vano portabagagli. Deodorare l’abitacolo è sempre necessario, soprattutto se si è fumatori o se si trasportano abitualmente animali da compagnia.

Granuli deodoranti da immettere nel portacenere, profumatori in varie essenze, contribuiscono a conferire all’abitacolo una piacevole respirabilità, soprattutto d’inverno, quando si aprono poco i finestrini e l’umidità di tappeti e rivestimenti sprigiona uno sgradevole odore.

Cosa occorre per la pulizia degli interni dell’auto

  • Aspiratore, spazzola
  • Prodotti vari per la pulizia degli interni
  • Deodoranti, profumatori
  • Lucidanti specifici
  • Pulitori per vetri

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Pulizia tappetini

    Dopo aver spazzolato e lavato con acqua e sapone i copritappetini, asportiamo lo sporco più ostinato con un forte getto. Bisogna dare loro il tempo di asciugare prima di rimetterli a posto.pulizia tappetini

  2. Pulizia dei sedili

    Un detergente liquido per tessuti va nebulizzato in modo il più possibile uniforme sui sedili (rivestiti in tessuto) e distribuito subito dopo con una spugnetta umida. Infine asciughiamo accuratamente.pulizia interni auto

  3. Pulizia del cruscotto

    Sul cruscotto, spolverato, spruzziamo l’apposito prodotto lucidante e pulente. Eventualmente insistiamo di più sulle parti che appaiono secche e opache, oppure che presentano abrasioni.pulizia interni auto

  4. Lucidatura degli interni

    Una semplice passata con un panno morbido completa la lucidatura. Lo spray per cruscotti può essere utilizzato anche per le parti in legno (come il pomolo di alcune leve del cambio) e in vinilpelle.lucidatura interni

  5. Pulizia dei vetri

    Puliamo l’interno di parabrezza, finestrini e lo specchietto retrovisore con un panno per vetri impregnato di una speciale sostanza detergente che non lascia aloni. Passiamo poi un panno asciutto.pulizia vetri

  6. Asciugatura della carrozzeria

    La carrozzeria si asciuga e si pulisce a fondo con le nuove ecopelli che possiedono uno straordinario potere assorbente. Per l’utilizzo ottimale prima inumidirla e strizzarla leggermente.asciugare carrozzeria

Cambiare l’olio motore

Mediamente ogni 15.000 km si dovrebbe cambiare l’olio motore oppure una volta l’anno, in­di­pen­den­te­men­te dal chi­lo­me­trag­gio ef­fet­tua­to. Rab­bocca­re l’olio quando scen­de di livello e procedere solo ra­ra­men­te a una so­sti­tu­zio­ne in­te­gra­le è un errore perché l’olio usato non ottiene be­ne­fi­ci dall’aggiunta di olio nuo­vo.

Ogni due cam­bi d’olio è con­si­glia­bi­le so­sti­tui­re an­che il fil­tro che, a quel punto, non riesce più a svolgere in modo perfetto il suo compito. La sostituzione è un lavoro che si fa a mo­to­re tiepido in mo­do che l’olio vecchio sia ben flui­do e de­flui­sca com­ple­ta­men­te. La tipologia di olio da utilizzare si ricava dal libretto.

Viscosità diverse

Gli oli lubrificanti hanno viscosità diversa e, nello stesso olio, questa varia a seconda della temperatura. La viscosità è indicata da un numero che va da 10 a 50, preceduto dalla sigla SAE (Society of Automotive Engineers): più alto è il numero maggiore è la viscosità. Sono molto diffusi gli oli “multigrado”, a viscosità variabile, che sono definiti da due numeri. Un multigrado classico è il SAE 20 W 50. La sigla indica che l’olio ha una bassa viscosità d’inverno, cioè come un SAE 20, mentre la sua viscosità sale ad alte temperature, come un SAE 50.

cambiare olio motore

Quando la temperatura del motore aumenta un olio tende a di­ventare più fluido e a perdere le sue capacità lubrificanti. Per questo un aumento di viscosità compensa la tendenza a diventare troppo fluido. È conveniente utilizzare un olio multigrado come un SAE 20 W 50 o un SAE 15 W 40 che sono adatti per la maggior parte delle temperature e delle condizioni d’impiego normali.

Cosa serve per cambiare l’olio motore

  • Olio per autotrazione
  • Chiave a catena
  • Filtro olio

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Controllo del livello

    Per controllare con precisione il livello dell’olio dobbiamo prima pulire l’astina, rimetterla in posizione ed estrarla di nuovo; l’auto deve essere ferma da qualche minuto e parcheggiata in piano.Controllo del livello

  2. Svuotamento del serbatoio

    Per svuotare il serbatoio dell’olio svitiamo il tappo inferiore con una chiave adatta (evitando soluzioni di ripiego). Il tappo superiore va lasciato aperto e sotto il serbatoio mettiamo un recipiente largo e basso.cambiare olio motore

  3. Sostituzione della guarnizione di tenuta

    Prima di versare olio nuovo nel bocchettone superiore ricollochiamo il tappo a vite, serrandolo a fondo, ma senza esagerare. Ne approfittiamo anche per cambiare la guarnizione di tenuta.cambiare olio motore

  4. Eventuale sostituzione del filtro dell’olio

    In generale conviene cambiare il filtro dell’olio una volta l’anno. Utilizziamo prodotti originali e procuriamoci la chiave a catena (o a nastro metallico), indispensabile per questa operazione.sostituzione filtro olio

  5. Liberare il filtro dall’alloggiamento

    Dobbiamo sollevare l’auto quanto necessario per lavorare comodamente. Afferriamo il filtro con la chiave a catena (che agisce lungo tutta la circonferenza) ruotandolo fino a liberarlo.sostituzione filtro olio

  6. Inserimento filtro

    Puliamo le sede del filtro e ungiamo la testa di questo con olio nuovo prima di inserirlo, lo posizioniamo in sede e poi lo blocchiamo, sempre utilizzando la chiave a catena e senza forzare.pulizia filtro olio

Lavorare la porcellana

È possibile lavorare la porcellana utilizzando i composti reperibili nei negozi di belle arti, possiamo provare a creare semplici oggetti in porcellana, come per esempio una bambola. Di seguito è illustrato come realizzare la testa.

Preparato un modello di plastilina (un po’ più grande, circa il 14% dell’oggetto che si vuole ottenere) gli si cola attorno del gesso, ottenendo due semistampi con un foro nel quale si cola l’impasto semiliquido di porcellana fino a riempire la cavità interna. Si può ottenere una testa “piena” oppure una testa “cava”.

Nel primo caso gli occhi si disegnano con lo smalto, nel secondo caso si possono inserire nelle cavità gli occhi di vetro per bambole. A porcellana asciutta, prima dell’inserimento in forno, si fanno gli eventuali ritocchi. La cottura richiede una temperatura molto elevata, seguita da un periodo di raffreddamento. Si conclude con la colorazione, seguita dalla ricottura di fissaggio.

È utile sapere che:

  • La porcellana è un particolare tipo di ceramica i cui componenti sono il caolino al 50%, il quarzo al 25% e il feldspato al 25%.
  • Nei negozi specializzati si trovano, già pronti, stampi di vario tipo per la realizzazione di oggetti diversi.

Cosa serve per lavorare la porcellana

  • Stampo in plastilina, gesso
  • Impasto per porcellana
  • Forno elettrico per ceramica e terracotta
  • Cutter, pennelli, smalti per ceramica
  • Occhi di vetro, parrucca, colla a contatto

Tempo richiesto: 15 ore

  1. Versare la porcellana liquida nello stampo

    Chiuso lo stampo, versiamovi dentro la porcellana liquida, impasto di caolino e additivi, fino a livello e lasciamo riposare. Il tempo d’attesa dipende dalla temperatura e dall’umidità.Versare la porcellana liquida nello stampo

  2. Svuotiamo l’eccesso di liquido

    Svuotiamo lo stampo facendo colare l’impasto dal foro. Una piccola parte dell’impasto rimane all’interno, solidificato in uno strato sottile che riveste le pareti dello stampo. Otteniamo una “testa cava”.Svuotiamo l'eccesso di liquido

  3. Rimozione dell’oggetto dallo stampo

    Quando siamo sicuri che lo strato interno di porcellana si è perfettamente asciugato e indurito, apriamo molto delicatamente lo stampo ed estraiamo l’oggetto, che ha assunto la forma voluta.Rimozione dell'oggetto dallo stampo

  4. Cottura dell’oggetto

    Introduciamo la testa nel forno elettrico per ceramiche. La cottura richiede una temperatura molto elevata, attorno ai 1200 °C, seguita da un periodo di raffreddamento. In tutto circa 10-12 ore.Cottura dell'oggetto

  5. Colorazione dell’oggetto

    La cottura rende la porcellana pronta a ricevere l’eventuale colorazione, a tampone o a pennello, con smalti che poi vanno ricotti, ma a temperatura meno elevata (circa 800 °C).Colorazione dell'oggetto

  6. Eventuale inserimento di dettagli

    Se è previsto l’inserimento di occhi mobili, da incollare all’interno della testa bisogna aprire sul capo un foro che permetta di introdurli.Eventuale inserimento di dettagli

  7. Completamento

    La parrucca, accuratamente divisa da una scriminatura e lavorata a trecce “alla paesana”, viene incollata sulla testa della bambola.completamento lavorare la porcellana

Per ottenere colorazioni di ceramiche e porcellane più particolari rimandiamo all’articolo Colorare porcellana e ceramica.

Lampione da giardino: come installarlo

Al calare delle prime ombre della sera, anche il giardino più bello può diventare un luogo tetro e ostile se lo si deve attraversare in assenza di una fonte luminosa che illumina il percorso; inoltre un giardino illuminato scoraggia i malintenzionati. Installare un lampione da giardino non è complicato, ma dobbiamo portare l’alimentazione elettrica fino alla sua base.

Da un interruttore, oppure comando crepuscolare, collegato alla più vicina cassetta di derivazione, facciamo partire un cavo per esterni e interriamolo, all’interno di un tubo corrugato, fino a farlo affiorare nel punto prestabilito. Lasciamo una certa abbondanza che taglieremo in seguito. Attorno al cavo elettrico allarghiamo lo scavo e prepariamo il basamento su cui installare il lampioncino. Colleghiamo i conduttori e ricopriamo la gettata con zolle di terra entro le quali ricrescerà l’erba.

lampione da giardino
I lampioni da giardino sono forniti in kit corredati dell’occorrente, compresi
i tasselli per il fissaggio al basamento, ma senza lampadina.

Step di installazione del lampione da giardino

Tempo richiesto: 2 ore

  1. Preparazione della cassaforma

    Dopo aver deciso le dimensioni del basamento, occorre assemblare quattro tavolette di legno per costruire un telaio dentro cui, dopo aver fatto arrivare il cavo elettrico proveniente dalla rete, verrà colato il cemento. Le tavolette vanno assemblate “a correre”, ovvero con la larghezza della prima tavola che appoggia contro la testa della seconda e così via. Una coppia di chiodi attraversa le facce di una tavoletta e penetra nello spessore di quella successiva, l’unione è stabile quanto basta e, al termine del lavoro, le tavolette si scompongono con facilità inserendo uno scalpello nelle fessure e facendo leva.Preparazione della cassaforma

  2. Preparazione della buca

    Prepariamo una buca squadrata e inseriamo la cassaforma di legno per contenere la gettata. Coliamo un po’ di cemento all’interno e controlliamo la planarità sui quattro lati, spessorando all’occorrenza.Preparazione della buca

  3. Riempimento della cassaforma

    Riempiamo l’interno della cassaforma con l’impasto, facendo attenzione a mantenere la guaina con il filo elettrico al centro del basamento, per non ritrovarci con il lampioncino decentrato.Riempimento della cassaforma

  4. Pulizia del cemento in eccesso

    Verso la fine del lavoro lisciamo la superficie, asportando il cemento in eccesso con una tavoletta che raschia sui bordi del telaio e riempiendo le zone mancanti, specialmente negli angoli.Pulizia del cemento in eccesso

  5. Foratura del basamento

    Usiamo la base del lampioncino come maschera per riportare la posizione dei fori sul cemento con il trapano. Accertiamoci che il basamento sia asciutto in profondità e consenta l’apertura dei fori per i tasselli.Foratura del basamento

  6. Inserimento dei tasselli

    I tasselli di nylon devono rimanere a filo della superficie. Tagliamo lo spezzone eccedente di guaina e di cavo, lasciandone quanto basta per poter fare i collegamenti.Inserimento dei tasselli

  7. Installazione del lampione da giardino

    Il cilindretto di plastica, in dotazione, serve per contenere il collegamento della fase e del neutro ai fili che vanno al portalampada; il filo di terra si avvita all’interno della base metallica.Installazione del lampione da giardino

Far da sé: la faccia positiva della chiusura totale

Tratto da “Far da sé n.508 – Settembre 2020″

Autore: Nicla de Carolis

In copertina di questo numero speciale c’è una magnifica coppia di lettori seduta su una panca, realizzata con bancali durante il periodo di confinamento. Daniele e Giulia sono belli e sono bravi e meritano a pieno titolo di rappresentare il popolo dei far da sé, una “specie” che anche nel difficile frangente della pandemia ha saputo reagire mettendo a frutto la creatività, unita alla competenza tecnica e alla manualità. Inutile dire che la valanga di vostri progetti messi in cantiere durante la chiusura totale e arrivati in redazione ci ha molto gratificato, ci ha stupito per l’inventiva e la varietà e ci ha messo in difficoltà perché li avremmo voluti pubblicare tutti, selezionarli è stato davvero difficile.
È così che abbiamo deciso di dedicare il numero di settembre 2020 a voi lettori per rendere possibile la condivisione dei risultati positivi di un momento negativo per tanti altri versi.


Da parte mia e della redazione un vivo ringraziamento e complimenti a voi tutti, anche a chi, per motivi di spazio, non è presente su queste pagine.


P.S.: i progetti, pubblicati e non, saranno premiati con utensili e materiali utili per arricchire la dotazione di laboratorio.

Sostituzione del parabrezza dell’auto

Un incidente, un sassolino, un atto teppistico possono causare rotture al parabrezza. Prima di intervenire con la sostituzione del parabrezza (se necessario) è bene informarci se il cristallo di cui abbiamo bisogno è del tipo che va incollato. Poi (sempre se necessario) ci procuriamo il sigillante adatto. Non tutte le auto lo richiedono: basta guardare sotto la guarnizione vecchia per vedere se c’è o non c’è il sigillante. In ogni caso, lo potremo mettere in seguito.

Per procedere alla sostituzione del parabrezza asportiamo i tergicristalli e recuperiamo la vecchia guarnizione del vetro, se è in buono stato. Il lavoro comporta l’aiuto di due persone che devono posizionare il vetro, mentre collochiamo la guarnizione.

Un cristallo tecnologico

Il parabrezza dell’auto è co­stituito da un cristallo, temprato o stratificato con un asse di simmetria verticale e può esse­re di varia forma e sviluppo. Può essere costituito da un’unica lastra a tem­pra differenziata, oppure da uno stratificato di due lastre con un intercalare plastico. Oltre al compito primario di proteggere i passeggeri dall’aria e dall’acqua, può essere anche supporto per accessori di­versi, come la fascia sfumata che funge da parasole, il circuito antenna radio, il circuito riscaldante e il retrovisore.

sostituzione del parabrezza

I moderni parabrezza integrati contribuiscono alla rigidità del veicolo, ma l’innovazione dei parabrezza è finalizzata alla necessità di evitare lesioni dovute ai frammenti di vetro taglienti. Quelli attuali non si frantumano, ma tendono a rimanere un unico pezzo, a meno che non vengano trapassati da parte a parte. I parabrezza, insieme al tetto dell’auto, garantiscono protezione in caso di ribaltamento del veicolo. Da alcuni anni nuove resine consentono a operatori specializzati di riparare scheggiature del parabrezza in pochi minuti, se non più grandi di una moneta da un euro.

Cosa serve per la sostituzione del parabrezza

  • Parabrezza nuovo
  • Guarnizione
  • Cordicella
  • Spray al silicone
  • Ventose

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Rimozione della guarnizione perimetrale esterna

    Rimossi i tergicristalli e, aprendo il cofano, la protezione grigliata di plastica del vano motore, che ricopre la parte bassa del parabrezza, solleviamo e asportiamo la guarnizione perimetrale esterna.Rimozione della guarnizione perimetrale esterna

  2. Rimozione del parabrezza

    Inseriamo sotto il vetro, dall’esterno, una sottile lama e tagliamo lo strato di colla. Rimuoviamo il parabrezza e puliamo i residui sulla carrozzeria, quindi applichiamo la colla neoprenica.Rimozione del parabrezza

  3. Applicazione della guarnizione perimetrale

    Attorno al nuovo parabrezza applichiamo la guarnizione perimetrale che abbiamo rimosso, se in buono stato, oppure una nuova, premendola in modo che il cristallo entri nella sua gola inferiore.Applicazione della guarnizione perimetrale

  4. Applicazione del nuovo parabrezza

    Per montare il nuovo parabrezza occorre applicare due ventose, una per parte, in modo da poterlo sollevare e posare con precisione al suo posto. Battiamo il perimetro con le mani per farlo aderire.Applicazione del nuovo parabrezza

Cartonnage, la tecnica per costruire e decorare usando il cartone

Cartonnage è una parola francese entrata ormai nell’uso comune che, nel suo significato più esteso, significa “arte di costruire e decorare oggetti usando cartone e materiali affini”. I materiali utilizzati possono essere sia nuovi, sia riciclati; alla base c’è sempre il cartoncino grigio, spesso dai 2 agli 8 mm.

Importante è anche la scelta della carta per il rivestimento, che deve essere spessa, non patinata, con colori resistenti all’azione della colla. Tradizionalmente per il cartonnage le più usate sono le carte marmorizzate o quelle tipo Varese, con piccoli disegni scuri su fondo chiaro, ma in questo campo l’unico limite è la nostra fantasia. La colla da usare è, solitamente, quella vinilica.

Costruiamo una minicassettiera con la tecnica del cartonnage

Cosa serve?
  • Fogli di cartoncino spesso dai 2 agli 8 mm
  • Forbici, cutter, bacinella
  • Riga e squadra, matita
  • Carta decorata di varia tipologia, tela
  • Colla vinilica, pennelli

Tempo richiesto: 1 ora

  1. Preparazione dei pezzi

    Tagliamo tre quadrati di cartone spesso 2 mm per formare i lati e quattro rettangoli alti la metà da incollare su due dei tre lati per ottenere una scanalatura in mezzo. Nella scanalatura incolliamo un divisorio.Preparazione dei pezzi

  2. Rivestimento della base e del top

    Rivestiamo la base e il top della cassettiera con un rettangolo di tela o carta colorata: posizioniamo i cartoni al centro e tagliamo gli angoli a 45° in modo da poter eseguire le pieghe.Rivestimento della base e del top

  3. Assemblamento

    Assembliamo il retro ai due lati uniti dal divisorio mettendo un filo di colla sugli spigoli che concorrono. Dopo qualche minuto incolliamo anche il fondo e il top della mini-cassettiera.Assemblamento

  4. Rivestimento della parte esterna

    Applichiamo la carta sui fianchi esterni praticando un taglio all’altezza del divisorio. Ripieghiamo accuratamente i lembi e incolliamoli all’interno dei due fianchi della mini-cassettiera.Rivestimento della parte esterna

  5. Costruzione dei cassetti

    Costruiamo i cassetti: ciascuno è formato da quattro lati rettangolari di cartone spesso 2 mm. I lati sono tenuti insieme da una striscia di carta tinta unita che riveste interamente la faccia interna.Costruzione dei cassetti

  6. Rivestimento del fondo dei cassetti

    Rivestiamo i fondi dei cassetti, (due quadrati di cartone spesso 2 mm) con un quadrato di tela. Uniamo il fondo ai lati del cassetto con un filo di colla steso lungo tutto il perimetro del fondo.Rivestimento del fondo dei cassetti

  7. Rivestimento dei lati dei cassetti

    Rivestiamo esternamente i cassetti su tre lati con un rettangolo di tela; per ripiegare i lembi sul fondo senza ispessimenti, tagliamo i quattro vertici sugli angoli con un’inclinazione di 45°.Rivestimento dei lati dei cassetti

  8. Rivestimento del fondo del cassetto e completamento

    Rivestiamo anche il fondo e il retro del cassetto con un rettangolo di tela. Pratichiamo quindi un foro al centro del lato anteriore dei cassetti per infilare una fettuccia che funge da pomolo.minicassettiera con tecnica del cartonnage

Il cartone è spesso protagonista di lavori creativi di diverso genere, qui mostriamo come realizzare una poltrona fai da te in cartone.

Come fare manutenzione ai lavavetri dell’auto

­­­­Quando lo spruzzo dei lavavetri dell’auto non avviene, nonostan­te si azio­ni il co­man­do, è ne­ces­sa­rio ese­gui­re al­cu­ni con­trol­li. Se la pom­pa non dà se­gni di vi­ta controlliamo il fu­si­bi­le ed eventualmente sostituiamolo.

Se la pom­pa con­ti­nua a non fun­zio­na­re probabilmente è bruciata e va sostituita. Se, invece, la pom­pa funziona, verifichiamo che gli spruz­za­to­ri col­lo­ca­ti di fron­te al pa­ra­brez­za non sia­no ot­tu­ra­ti. Teniamo sempre ben piena la vaschetta con il liquido specifico in quanto altri liquidi potrebbero essere corrosivi o congelare facilmente, bloccando lo spruzzo.

Il circuito del lavavetri dell’auto

circuito lavavetri auto
Schema generico dell’impianto lavavetri.
A: vaschetta serbatoio; B: pompa; C: tubetto flessibile con deviatore; D: spruzzatori.
La pompa è alimentata dalla corrente generata dalla batteria.

Cosa serve per la manutenzione

  • Prodotti specifici lavavetri
  • Spillo per orientare. e liberare da ostruzioni gli ugelli
  • Cacciavite e fusibile
  • Alcool e acqua

Tempo richiesto: 30 minuti

  1. Tenere pieno il serbatoio dell’acqua

    Una della cause dell’otturazione del condotto del lavavetro è il deposito di sostanze varie nel serbatoio del liquido. Conviene tenere il serbatoio sempre pieno in modo da ridurre l’eventuale deposito.serbatoio dell'acqua dei lavavetri auto

  2. Eventuale sostituzione dei tubetti flessibili

    Controlliamo periodicamente lo stato dei tubetti flessibili. Il freddo e il tempo potrebbero incidere sulla tenuta del materiale. In caso di rottura o malfunzionamento, provvediamo alla sostituzione.tubetti flessibili

  3. Disostruzione degli ugelli

    Gli ugelli potrebbero otturarsi o variare direzione d’uscita del getto. Utilizzando uno spillo o un filo di ferro interveniamo liberando eventuali ostruzioni e ripristiniamo la corretta direzione d’uscita.Disostruzione degli ugelli

  4. Preparazione del liquido lavavetri

    In assenza di liquido lavavetri, possiamo intervenire temporaneamente con una soluzione (70% acqua – 30% alcool), in modo da poter detergere efficacemente i vetri della nostra auto.Preparazione del liquido lavavetri auto

  5. Pulizia dei tergicristalli

    La parte del tergicristallo che è sot­to­po­sta maggiormente a usu­ra è il pro­fi­la­to di gom­ma in­se­ri­to nel­la spaz­zo­la: se il pro­fi­lo di gom­ma delle spazzole non pre­sen­ta dan­ni par­ti­co­la­ri basta pas­sarvi so­pra un ba­tuf­fo­lo ba­gna­to di al­co­ol de­na­tu­ra­to tut­te le vol­te che si lava l’au­to per mantenerlo efficiente. É importante non azionare le spazzole “a secco”, soprattutto quando il vetro è molto sporco, in quanto si andrebbe a deteriorare significativamente la gomma del tergicristallo. Se le spazzole sono invece troppo usurate leggi il nostro articolo sulla loro sostituzione.Pulizia dei tergicristalli dell'auto

Candele della moto: come fare manutenzione

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Quando la moto rimane inutilizzata per molto tempo, l’avviamento risulta difficoltoso, anche se la batteria è completamente carica perché il carburante non arriva rapidamente all’accensione. Insistendo con l’acceleratore, la benzina incombusta bagna la candela della moto e questa non riesce a scoccare la scintilla, bisogna estrarla dalla sua sede per ripulirla e asciugarla se si vuole che il motore si avvii.

Su ogni cilindro del motore c’è una candela, quindi è opportuno averne sempre una o più di scorta qualora il malfunzionamento non possa risolversi con un’adeguata pulizia dell’elettrodo e della filettatura.

Cosa serve per fare manutenzione alle candele della moto

  • Chiave snodabile per candele
  • Spazzola con setole di metallo
  • Carta vetrata
  • Spessimetro

Tempo richiesto: 30 minuti

  1. Rimozione del connettore

    Per svitare la candela dobbiamo prima rimuovere il connettore a cappellotto, afferrandolo al centro del corpo a pipa che protegge il cavo elettrico e sollevandolo con decisione.Rimozione del connettore

  2. Pulizia della zona attorno la candela

    Dobbiamo pulire con cura la zona attorno alla candela per evitare che, dopo averla svitata ed estratta, possano scivolare tracce di sporco o piccoli detriti all’interno della camera di scoppio.Pulizia della zona attorno la candela

  3. Rimozione della candela

    Inseriamo la chiave a tubo sul corpo della candela curando che l’esagono entri bene in sede. Bisogna fare molta attenzione a non danneggiare l’isolante ceramico che riveste l’elettrodo centrale.Rimozione della candela della moto

  4. Misurazione della distanza tra gli elettrodi

    Effettuiamo una prima pulizia con uno straccio e una spazzola metallica per rimuovere le incrostazioni, poi con lo spessimetro misuriamo la distanza tra gli elettrodi. Salvo diverse indicazioni, dev’essere tra 0,6 e 0,8 mm.Misurazione della distanza tra gli elettrodi

  5. Verifica dell’isolante di ceramica

    Verifichiamo che l’isolante di ceramica non presenti screpolature, nel qual caso la candela è inservibile. Togliamo e puliamo anche il manicotto filettato a cui va collegato il connettore a cappellotto, poi rimontiamolo.Verifica dell'isolante di ceramica

  6. Lubrificazione del filetto

    Per non danneggiare la filettatura della testata e facilitare una futura rimozione della candela lubrifichiamo leggermente il filetto con un poco di grasso resistente alle alte temperature. Rimontiamola senza forzare troppo.Lubrificazione del filetto

Come montare un bidet a terra

Prima di capire come montare un bidet, occorre precisare che questo sanitario può essere installato a parete (bidet sospeso) oppure a pavimento. In questa guida analizziamo il secondo caso.

Il montaggio del bidet necessita, prima del definitivo fissaggio, del montaggio della piletta di scarico e della rubinetteria completa. La relativa piletta viene venduta con la guarnizione già orientata nel giusto verso per collegarla allo scarico. I rubinetti, sia monocomando sia con miscelatore centrale, si installano con la medesima procedura. Si inseriscono dall’alto, nel foro presente sul sanitario, ricordando di posizionare le due guarnizioni in gomma, una sopra il bidet, tra il rubinetto e la ceramica, e una sotto, tra la ceramica e il dado di serraggio.

Prima di piazzare il bidet è indispensabile montare anche la prima parte del sifone, che, in genere, si compone di due pezzi. Infine si fissa il sanitario a pavimento tramite gli appositi tasselli, rifinendo la linea di giunzione con la piastrellatura con un sigillante multifunzione.

Cosa serve per il montaggio bidet

  • Bidet da appoggio a pavimento
  • Valvole di ritegno
  • Tubi flessibili, giunti conici con guarnizione, raccordi di scarico
  • Erogatore monocomando, piletta di scarico con salterello e relativo meccanismo
  • Tasselli con dado cieco
  • Nastro sigilla raccordi
  • Pinze, chiavi a forchetta

Come è fatto un bidet

disegno bidet

Tempo richiesto: 1 ora e 30 minuti

  1. Montaggio valvole di ritegno

    Il bidet richiede in tutto tre collegamenti: acqua di mandata calda e fredda e scarico. Dobbiamo avvitare a parete le valvole di ritegno sulle tubazioni di adduzione di acqua calda e fredda.

  2. Foratura del pavimento

    Dopo aver appoggiato il bidet in posizione e aver marcato il pavimento attraverso i fori del sanitario, foriamo il pavimento per poter inserire i tasselli che bloccheranno in posizione il sanitario.

  3. Fissaggio rubinetto e piletta

    Sul sanitario installiamo sia la piletta, sia l’erogatore a monocomando con i relativi tubi, nonché il meccanismo del salterello. Sagomiamo i tubi dell’erogatore evitando di provocare strozzature.

  4. Fissaggio del giunto conico

    All’uscita delle valvole installate a parete avvitiamo il dado che correda il tubetto flessibile, o il giunto conico del tubo in rame cromato che proviene dal monocomando.

  5. Bloccaggio a terra

    Dopo aver inserito i tasselli nei fori a pavimento e innestato la parte curva del sifone nel cannotto orizzontale, collochiamo due rondelle di plastica nei fori della ceramica e con una chiave a forchetta serriamo senza eccedere. Il bidet si assesta sul silicone steso sotto la sua base.

  6. Sigillature conclusive

    con silicone per sanitari sigilliamo la linea di contatto con il pavimento. Il materiale in eccesso, quando è essiccato, si asporta con un cutter.