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Candelabro fai da te | Realizzazione al tornio

Un candelabro fai da te è un soprammobile abbastanza diffuso nonché utile; e si tratta di uno degli oggetti che il tornitore realizza più volentieri 

Il tornio da legno è una macchina assai meno complessa (e meno costosa) della corrispondente versione per metalli. Appena si procede nell’apprendistato, però, ci si accorge ben presto che l’operatore deve sopperire, con la sua abilità e sensibilità, alla mancanza di tutti quei dispositivi che, nel tornio per metalli, permettono di regolare con precisione la quantità di materiale da asportare e la velocità della passata. Chi è ormai diventato molto abile nel tornire il legno, poi, pensa spesso che gli automatismi siano poco indicati per lavori di tipo creativo, come per esempio un candelabro fai da te.

candelabro fai da te

I presupposti per imparare sono, come di consueto, passione ed impegno, ma anche i suggerimenti di persone competenti. Il primo valore da salvaguardare è sicuramente la nostra sicurezza, per cui bisogna porre grande attenzione al fissaggio del pezzo che, quando è pesante ed irregolare, non va solo bloccato tra la contropunta e la punta trascinatrice ma fissato con viti a un platorello o stretto tra le griffe di un mandrino; altri importanti accorgimenti sono la scelta della velocità di rotazione e la profondità di passata, meglio dedicare qualche minuto in più alla sgrossatura che rischiare impuntamenti dell’utensile. 

Tornio per metalli

Nei torni per metalli, poi, la parte tagliente lavora all’altezza dell’asse di rotazione mentre, nel legno, è opportuno tenersi un po’ più alti per evitare che il pezzo prenda sotto il ferro e ce lo strappi di mano: è necessario ravvivare abbastanza spesso il filo dell’utensile su una mola da banco con disco a grana fine. 

Ma come si realizza un portacandele fai da te? Scopriamolo qui di seguito.

Candelabro fai da te – Realizzazione

Per realizzare un portacandele in legno fai da te si tracciano le righe che individuano le parti da sagomare sul pezzo cilindrico in legno; per farlo si utilizza una matita anziché l’utensile. Dovendo tornire più pezzi identici è opportuno preparare una dima di cartone da presentare sul grezzo.
Il trattamento superficiale di finitura del candelabro fai da te si realizza man mano che si procede nel lavoro: la cera vergine, riscaldata dall’attrito, penetra facilmente nelle fibre e si stende in modo uniforme su tutta la superficie.
candelabro fai da te
La lucidatura si effettua con un panno di lana e il pezzo in rotazione. Questa tecnica garantisce risultati eccellenti, ma serve una certa attenzione per evitare incidenti; la mano va tenuta ben sopra l’asse di rotazione, in modo da avere un certo margine di fuga.

Portacandela fai da te e non solo…

L’uso più comune di questo candelabro fai da te tornito è quello di reggere, a seconda del diametro del foro, una candela o un cero. Ma basta approfondire di qualche centimetro il foro centrale per avere a disposizione un elegante vaso per fiori secchi.

   

Nascondi bidoni immondizia fai da te in legno d’abete

Una struttura “chiusa ma non troppo” nasconde i bidoni della differenziata ed è sovrastata da una fioriera; i profumi emanati da alcune piante possono confondere gli odori dei rifiuti

Per differenziare i rifiuti dobbiamo avere a disposizione diversi contenitori ed anche piuttosto capienti, visto che, in molti Comuni, la raccolta viene effettuata per categoria a cadenza settimanale. Pur essendo colorati e discreti restano una presenza ingombrante: qui proponiamo un nascondi bidoni immondizia fai da te per il giardino o da veranda, in grado di abbellire lo spazio.

A ciascuno la facoltà di apportare varianti dimensionali in base agli ingombri dei contenitori, anche se quelle proposte sono abbastanza “standardizzate” per i bidoni spazzatura da esterno.

Pareti persianate eleganti
Le pareti persianate del copri bidoni spazzatura permettono una buona circolazione dell’aria per evitare il ristagno di odori e la marcescenza data dall’accumulo di umidità;

Il tetto verde
Sopra la struttura, completamente apribile sul lato frontale, viene montata una vasca rifinita in modo da potervi collocare piante fiorite ed erbacee, in modo da disporre di un’ampia fioriera. Ecco che si compie il paradigma cantato da Fabrizio De Andrè, secondo cui “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior…”

Cosa serve per costruire un nascondi bidoni immondizia fai da te

box occulta rifiuti
  • listelli di abete 25×50: 114 da 610, 12 da 970, 6 da 1120;
  • 6 travetti 80x80x1000;
  • multistrato marino nobilitato 19x762x1462:
  • 2 tavole 19x120x1500;
  • 2 tavole 19x120x800;
  • telo protettivo di plastica;
  • griglia e tubo di scarico Ø 40;
  • profilo di alluminio a U 10x20x10x4700;
  • Barra filettata M12 2 pezzi da 1000;
  • tubo alluminio Ø 16 mm 1 pezzo da 1000;
  • rondelle;
  • dadi a cupola;
  • ancorante chimico;
  • adesivo strutturale per metallo e legno;
  • viti per legno;
  • 16 piastrine a L con vite d’attacco;
  • 4 cerniere con distanziatore;
  • impregnante per legno

Come si costruiscono le persiane di legno

Tempo richiesto: 4 ore

  1. Realizzazione dei listelli e fissaggio ai montanti

    Per nascondere bidoni spazzatura i listelli inclinati si ottengono bisellando a 45° uno dei lati alti 25 mm per tutta la lunghezza: si tratta di tagliare sbiechi tutti i 114 listelli per avere i pezzi necessari a comporre 6 antine, perciò una circolare da banco ben regolata è indispensabile.

    Il loro fissaggio ai montanti è un ulteriore gioco di pazienza: dall’avanzo dei listelli bisogna ricavare alcuni distanziali che permettano di mantenere una distanza uniforme e costante tra i 19 listelli che formano la specchiatura aerata di ogni anta. Come si vede nel disegno a lato, il punto di avvitatura dev’essere decentrato sull’altezza, così da penetrare nel listello nel punto di maggior profondità disponibile. Un traverso che collega la sommità di un montante con la base di quello contrapposto irrigidisce l’anta.nascondi bidoni immondizia

  2. Ancorare la struttura alla pavimentazione

    Al centro di ogni travetto vanno praticati i fori Ø 14 mm per inserire le barre filettate, ad entrambe le estremità. Quelli alla base devono avere una profondità di almeno 10 cm ed in essi vanno inserite le barre previo riempimento con adesivo strutturale.installazione a terra

  3. Forare la pavimentazione con una punta da muro Ø 16

    Serve una punta da muro Ø 16 per praticare i fori nella pavimentazione abbastanza in profondità da garantire l’ancoraggio con ancorante chimico. Affondandole nel chimico, conviene allineare le barre in altezza con l’ausilio di una serie di lenze tirate in bolla, facilitando così, a prescindere dalla pendenza della pavimentazione, la collocazione in piano dell’intero contenitore.

  4. Assemblare le parti del box per i rifiuti

    Assemblare fra loro le parti del box utilizzando le cerniere e le piastrine a L.unire parti del box

  5. Installare il tetto verde con piante fiorite

    Sugli spezzoni di barra sporgenti in alto dai 6 montanti si inseriscono una rondella, un tubetto distanziale d’alluminio ed un’altra rondella. Quindi si calza il pannello di multistrato marino nobilitato, opportunamente forato agli angoli ed al centro dei lati lunghi; gli spezzoni di barra sporgenti dal piano vanno adattati in lunghezza per inserirvi ancora una rondella ed il dado a cupola che blocca il tutto. I lati della vasca si ottengono con tavole fatte in modo da incastrarsi sul bordo del piano tramite due listelli paralleli avvitati alle tavole stesse ad opportuna distanza uno dall’altro. La giunzione si blocca con adesivo strutturale.

  6. Inclinare verso un angolo dove si applicherà un foro

    Teniamo conto che il piano non dev’essere perfettamente in bolla, ma leggermente in pendenza verso un angolo posteriore, dove si pratica un foro Ø 40 mm per inserire una griglia di scarico dell’acqua d’innaffiatura. L’interno è poi rivestito con un telo di plastica, praticando un taglio a croce in corrispondenza del foro per ripiegarlo all’interno di esso ed incastrarvi uno spezzone di tubo a misura del foro e della griglia.

  7. Rifiniture finali

    Inseriamo la griglia sul tubo dopo aver steso un cordone di silicone sul bordo inferiore e spalmiamo l’eccedenza attorno ad essa. Tendiamo per bene il telo e blocchiamolo al bordo superiore con graffette metalliche, quindi rifiniamo i bordi con profili di alluminio con gli angoli tagliati a 45°. Rifiliamo l’eccedenza del telo con un cutter.

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Fiori di plastica | Come realizzarli fai da te

Per realizzare dei fiori fa da te possiamo riciclare delle bottiglie di plastica colorate

Questi fiori di plastica, sono una realizzazione davvero bella, ottenuta con bottiglie di plastica di vari colori che richiede pazienza e precisione tutte fai da te.

Fiori fai da te partendo da bottiglie di plastica

fiori di plastica fai da te
  1. Prendiamo una bottiglia di plastica verde, rimuoviamone il fondo con forbici da elettricista e, sempre con le stesse forbici, ritagliamone tanti pezzetti a forma di fogliolina.
  2. Incidiamo il contorno delle foglie facendo dei taglietti paralleli per abbozzarne bordi e nervature; con il punteruolo pratichiamo due buchini sull’asse di ognuna, dove far passare il filo di ferro per collegarle al rametto.
  3. Ripetiamo l’operazione per ottenere un buon numero di foglie che uniamo insieme intrecciando tra loro i vari fili di ferro.

Fiori con bottiglie di plastica: come realizzare i petali

  1. Ritagliamo piccole porzioni di plastica da una bottiglia blu dando per quanto possibile la forma di petali; la misura deve essere varia e crescente. Per attribuire maggior realismo ai petali li passiamo, uno ad uno, sulla fiammella di una candela, arricciandone i margini in modo che si presentino, verso l’esterno, come i petali della rosa in natura.
  2. Pratichiamo dei buchini su ogni petalo del fiore di plastica e facciamoci passare il filo di ferro che poi utilizziamo per legare tutti i petali dando forma ad una rosa più armoniosa possibile.
  3. Con i becchi delle pinze stringiamo, attorcigliandoli, i pezzi di filo di ferro che sporgono; tagliamo l’eccedenza di tutti tranne quella di due che dovranno essere utilizzati nella fase successiva.

Come realizzare il calice

  1. Per realizzare il calice dei fiori di plastica pratichiamo una serie di tagli sul tappo della bottiglia in modo da aprirlo completamente e facciamo due forellini al centro.
  2. Facciamo passare i due capi  del filo di ferro, che fuoriescono dalla matassa di petali, nei fori del calice fatto con il tappo.
  3. Tiriamo e attorcigliamo i capi del filo di ferro con le pinze per stringere e fermare il tutto.
    Non resta che creare lo stelo  del fiore con un paio di mandate di filo di ferro che fissiamo saldamente al calice; ad esso colleghiamo tutti i rametti con le foglie realizzati in precedenza.

Il tocco finale: un bel vaso di vetro, ricolmo di fiori di plastica!

Eliminare una porta col cartongesso

Eliminare una porta che si vuole chiudere per esigenze di organizzazione degli ambienti, è un’operazione che non comporta particolari sconvolgimenti

Si procede prima eliminando la porta, poi chiudendo l’apertura con lastre di cartongesso, economiche e pulite. Eliminata la vecchia porta ed eseguita la parziale demolizione dell’intonaco attorno alla luce, bisogna costruire un telaio di supporto per le lastre, operazione a portata di chi fa bricolage. 

Si fissano tre listelli, uno orizzontale e due verticali, dello spessore di 25 mm e larghi 60 mm meno dello spessore della parete, centrandoli sullo spessore della muratura; su ognuno di essi se ne avvitano due in modo che rientrino di 20 mm per parte rispetto al filo dell’intonaco.


Si divide l’altezza in quattro con coppie di listelli, da avvitare ai montanti con viti alla traditora; lo spazio tra i listelli si tampona con pannelli rigidi di lana minerale, per avere un buon isolamento termico ed acustico.
Lo stesso materiale, tagliato a strisce larghe circa 30 mm, reperibile nei centri bricolage, viene utilizzato per riempire lo spazio tra il listello fissato alla muratura e quelli avvitati ad esso, evitando di sporgere dal telaio.

Il primo strato di cartongesso da 10 mm che si avvita al telaio, dovrebbe rimanere incassato di altrettanto rispetto all’intonaco, in modo che la seconda lastra rimanga a filo di quest’ultimo; tra le due lastre si inserisce, fissandola alla prima lastra ed alla muratura, una rete metallica del tipo di quelle da pollaio, per favorire l’aggrappaggio della stuccatura finale.
In linea di massima, per stuccare giunzioni di una certa entità si ricorre alla scagliola, che va mescolata con acqua in proporzioni precise per ottenere una pasta cremosa.

Il vantaggio-svantaggio di questo prodotto è che asciuga rapidamente: quindi, se da un lato garantisce un buon aggrappaggio iniziale, dall’altro il fai da te deve essere veloce nell’applicazione e preparare solo la quantità di materiale che è in grado di lavorare, facendo all’occorrenza più di un impasto. La stuccatura delle zone di collegamento tra le lastre è meno difficoltosa, grazie anche all’uso di reti adesive che aiutano a livellare la superficie.

  1. Si eliminano i coprifilo e si cerca di capire in che modo il telaio è fissato alla muratura; il fissaggio a viti e tasselli non crea problemi, quello a zanche comporta il taglio di queste a filo del legno.
  2. Il telaio di sostegno rientra di 25 mm rispetto ai lati per accogliere uno strato di materiale isolante, di 20 mm rispetto all’intonaco per essere colmato inserendo due pannelli di cartongesso spessi 10 mm.
  3. Fra i listelli orizzontali che collegano e rinforzano il telaio si inseriscono i materassini di lana di roccia, fra i quali rimane un’intercapedine che aumenta la coibenza.
  4. Un primo pannello di cartongesso si fissa in modo che rimanga incassato di circa 10 mm e fa da supporto ad una rete metallica, ancorata ad esso ed alla muratura, che servirà come aggrappaggio per la stuccatura finale. Si completa con altro cartongesso con i lati smussati.

Come impiallacciare

Impiallacciare significa applicare sulla superficie di qualsiasi legno un foglio finissimo, detto “piallaccio” il cui spessore varia da 0,7 a 3 mm, che viene ricavato da un’essenza pregiata

Imparare a impiallacciare, per un hobbysta del legno è sicuramente utile. L’impiallacciatura si esegue con un piallaccio può essere reperito nei supermercati del legno e nei centri bricolage più forniti ed è venduto in due versioni. La prima, più diffusa per la facilità con la quale si lavora, consiste nel piallaccio già supportato da un leggero pannello di compensato. La seconda, invece, è l’insieme di fogli per impiallacciatura puri e semplici, arrotolati e venduti a metri quadrati.

Come impiallacciare

Dobbiamo munirci di una sega con denti molto fini e fitti, proprio per evitare di scheggiare la tavola. Se lavoriamo col primo tipo di piallaccio, si inizia col fissarlo saldamente su uno spessore che funge da contropiano e attutisce il movimento della sega. Quindi seghiamo, con movimento lento e costante, cercando di rimanere un poco all’esterno della riga di tracciatura.

Una volta messo il piallaccio in posa, togliamo la parte che eccede. Prepariamo  la superficie da impiallacciare e, dopo averla levigata correttamente, la ripassiamo con una pialla dotata di lama dentata per creare la rugosità necessaria per una buona presa dell’adesivo.
Quindi stendiamo la colla e mettiamo in posa il piallaccio. È molto facile che fra esso e la tavola vengano a formarsi delle bolle d’aria. Per rimediare, occorre battere sul piallaccio con un mazzuolo di legno.

Si eliminano le tracce di colla, fintanto che è umida, sia dalla parte visibile del piallaccio che sulla bordatura: accorgimento importante, se poi vogliamo mordenzare senza rigetto del mordente.
Serriamo quindi negli appositi morsetti la nostra struttura, lasciandovela fino ad essiccazione del collante.

Impiallacciatura legno con applicazione del piallaccio

impiallacciatura legno


Per applicare un foglio di piallaccio con la colla a contatto, se ne deve stendere uno strato sottile sul retro della superficie del rivestimento, usando una spatola d’acciaio larga con fitta dentatura. Un altro strato di stende sul supporto e si lascia asciugare la colla (circa 10 minuti e non più di 20 per far evaporare i solventi), quindi si fa aderire il foglio sul supporto con una spugnetta.

Piallaccio in fogli

Se abbiamo scelto i fogli sottili di piallaccio, privi di supporto, venduti con misure standard 250×40 cm, risulta evidente che, volendo impiallacciare superfici di una certa grandezza, dobbiamo unire fra loro più strisce di piallaccio. Usiamo della carta adesiva da disegno, con la quale uniamo dal lato a vista i vari fogli.

Quindi stendiamo sul piano il piallaccio che deve essere prima bagnato con una spugnatura abbondante e poi lo incolliamo. Stringiamo il tutto in morsetti a placche larghe.

Ad essiccazione avvenuta, possiamo togliere la carta adesiva con l’aiuto di un raschietto di plastica e di una spugna umida. Infine, con uno speciale cutter, tagliamo il piallaccio ai bordi.
Questo piallaccio, un poco più delicato di quello supportato, è più indicato per la costruzione di mobili di un certo pregio, visto che il risultato finale è di sicuro effetto.

Bordare

Per completare il lavoro (quando ad esempio abbiamo impiallacciato la superficie di un tavolo o le antine di un pensile), dobbiamo rifinire anche i bordi. I rotoli per bordature, di varia altezza si possono applicare a caldo. Infatti possiedono una faccia preincollata, che aderisce passandovi sopra un normale ferro da stiro. Nel fai da te vengono utilizzati soprattutto per rifinire i bordi dei pannelli di bilaminato.

come impiallacciare il legno

Come si applica il piallaccio flessibile

Tranciablocchi Blockut di Montolit | Potenza e precisione

Una macchina nuova, che riprende la tradizione della migliore tranciablocchi esistente e ne migliora le caratteristiche

Per la posa delle pavimentazioni esterne di vialetti e percorsi carrabili, ideali sono i blocchetti, autobloccanti o meno. Questi sono caratterizzati da uno spessore elevato, tale da non risentire minimamente del peso del veicolo che vi sale sopra. Nel caso delle pavimentazioni in esterni, solitamente abbastanza estese, la necessità di tagliare alcuni pezzi, lungo le linee perimetrali o in occorrenza di giunzioni mediane o, ancora, quando si delineano a scopo decorativo elementi geometrici, impone due necessità fondamentali: efficacia e velocità di esecuzione. Montolit, in questo senso, è un punto di riferimento da più di 50 anni, grazie a una validissima tranciablocchi, ora sostituita dal nuovo modello Blockut, che associa le eccellenti caratteristiche della prima al frutto dei più recenti studi sull’ergonomia di questo tipo di macchina.

Tranciablocchi Blockut – Caratteristiche

La tranciablocchetti Blockut ha il telaio realizzato in acciaio legato al carbonio e sagomato con tecnologia laser; questo garantisce robustezza e leggerezza, mantenendo il peso complessivo della macchina in soli 28 kg. Si distingue per essere interamente assemblata con bulloni; l’assenza di saldature rende la robusta struttura più elastica nel momento dello spacco, in grado si assorbire il contraccolpo che inevitabilmente si innesca quando il pezzo cede sotto la pressione della lama. A proposito di lame, le due che fanno parte del sistema di spacco sono di uno speciale acciaio sottoposto a trattamento termico per incrementarne la durezza.

tranciablocchi Blockut Montolit

La lunghezza massima di spacco è di 33 cm, mentre come altezza si possono tranciare pezzi da 1 a 11 cm. Essendo uno strumento manuale, la tranciablocchi funziona azionando una leva che vanta tre particolarità: il meccanismo con il quale è incernierata al corpo della macchina ha un innovativo e brevettato cinematismo che sviluppa una forza di diverse tonnellate, in grado di “spaccare” autobloccanti in cemento precompresso con spessori sino a 11 cm.

Inoltre, la particolare conformazione della leva agevola al massimo il movimento dell’operatore, che riesce a sviluppare forza usando più il peso del corpo che non i muscoli delle braccia. Infine, la leva dispone di un’asola per agganciare la tranciablocchetti con un argano, restando perfettamente bilanciata. Il quadro generale della tranciatrice è completato dalle robuste ruote tassellate, per lo spostamento su tutti i terreni anche accidentati, e dalla verniciatura con polveri in epossi-poliestere, resistente agli agenti chimici e fisici.

Blockut Montolit

Il pezzo da troncare va posizionato in mezzo alle lame in modo che risulti anche orizzontale ma, se è necessario tranciare un blocchetto con un po’ di bisello, è possibile farlo inclinandolo in modo che penda di più da una parte o dall’altra. Montolit

tranciablocchi Montolit

Facile da movimentare

movimentazione Blockut
La tranciablocchi Blockut è una macchina robusta e pesa circa 28 kg. La movimentazione a terra è agevole grazie al posizionamento delle ruote e alla presa data dall’impugnatura con il braccio d’azionamento aperto.
sollevamento Blockut
Quando il braccio è bloccato nella posizione di riposo, offre la possibilità di sollevamento tramite argano; questo infatti dispone di un’ampia asola in una posizione in cui la tranciatrice resta in equilibrio orizzontale.

Robusta e imbullonata

tranciablocchi Blockut
Il contenuto della confezione: da montare ci sono solo le ruote e il piede di sostegno. La tranciablocchi Montolit BLOCKut costa euro 366,00.
ruote Blockut
Messa in piedi con uno spessore sotto la parte anteriore, si innesta l’asse delle ruote, che restano distanziate da due segmenti di tubo.
ruote montolit
L’asse si immobilizza mettendo una grossa rondella (in dotazione) e infilando una copiglia nel foro che si trova all’apice dell’asse stesso.
piastra a U rovesciata
Sull’altro lato del basamento si applica il piede a terra; una piastra a U rovesciata, che si inserisce nell’apposita sede e viene tenuta ferma da una grossa vite con manopola.
 leva di azionamento
La leva di azionamento della tranciablocchi, quando è nella posizione di riposo, ha la possibilità di essere immobilizzata con una copiglia ondulata.
funzionamento Blockut
Quando si posiziona il blocchetto si deve regolare l’altezza della lama, in modo che ci sia un minimo di gioco al di sopra. La regolazione si effettua ruotando la manopola rossa che influisce sull’altezza della lama superiore.
tranciablocchi Blockut Montolit
Prima di azionare la leva ci si deve assicurare di aver posizionato il blocchetto nella zona centrale della lama, in modo che la forza si sviluppi correttamente.

Misuratore Laser Bosch Zamo | Recensione completa

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Misurazioni precise e facilità d’uso: scopriamo tutte le caratteristiche del nuovo misuratore Bosch Zamo

Il più semplice e intuitivo tra i misuratori laser, Bosch Zamo, diventa ancor più versatile: ora è disponibile anche in un set con tre accessori che permettono di trasformarlo in una livella e di misurare lo spessore delle cornici, lo sbalzo di un top o altri tratti brevi, anche su superfici curve.

Nella sua prima versione, il misuratore Zamo si è fatto apprezzare dagli hobbisti per l’estrema semplicità di utilizzo: un solo pulsante per misurare lunghezze e distanze fino a 20 m in modo rapido e preciso, con lettura diretta sul display retroilluminato e possibilità di memorizzare l’ultimo valore misurato grazie alla funzione Hold.

Oggi, arrivato alla terza generazione, sulla scia del cacciavite a batteria Ixo, si presenta in una nuova veste completa di tre accessori dedicati che ne ampliano le possibilità di utilizzo: basta montarli a incastro sulla testina: il set completo di Zamo e i tre accessori costa 99,95 euro, ma si può anche acquistare il solo misuratore (59,95 euro) e gli accessori singolarmente.

Gli accessori

  1. Adattatore a linee

    Questo accessorio trasforma il punto laser in una linea ideale per allineare gli oggetti in orizzontale e in verticale. Così, oltre al misuratore si dispone anche di una livella a bolla per completare il progetto.zamo laser

  2. Adattatore a nastro

    Permette di misurare in modo facile e accurato distanze e circonferenze da 5 mm fino a 1,50 m. è particolarmente utile per determinare le dimensioni di oggetti, cornici e mobili.zamo a nastro

  3. Adattatore a rotella

    Aiuta a misurare rapidamente distanze da 1 mm fino a 20 m anche su superfici irregolari o curve, basta far scorrere la rotella come si fa per tagliare la pizza per misurare cavi, tessuti, carte da parati.zamo rotella

Pistola incollatrice Rapid BGX7 | Per incollare e decorare

La nuova pistola incollatrice Rapid BGX7 a batteria è ideale per lavori di decorazione e per fissaggi leggeri

La pistola per colla a caldo è uno strumento risolutivo in molte occasioni: anche se viene definita “incollatrice” il suo campo di utilizzo è decisamente più ampio. Infatti, non solo permette rapidi incollaggi di moltissimi materiali, ma si rivela utile anche per realizzare riempimenti di fessure e spifferi, per ridare stabilità a elementi laschi o riparare istantaneamente rotture. Nel caso della pistola incollatrice Rapid BGX7 a batteria, lavorando a temperatura un po’ più bassa delle normali incollatrici (circa 170 °C invece di 200 °C) la sua praticità si può estendere anche al campo decorativo, come la realizzazione di composizioni natalizie, il fissaggio persino di elementi in polistirolo espanso o di altri materiali che temono il calore.

pistola incollatrice Rapid BGX7

Con la colla trasparente si possono realizzare fissaggi praticamente invisibili, ma basta inserire gli stick di colla colorati e arricchiti con glitter per potersi sbizzarrire decorando o addirittura scrivendo su qualsiasi cosa. La temperatura ridotta la rende meno pericolosa e aggressiva sui materiali delicati e per i piccoli lavoretti anche scolastici. Inoltre, grazie alle batterie agli ioni di litio, si può lavorare senza l’intralcio del cavo elettrico e portare la pistola ovunque si voglia! Rapid

Pistola incollatrice Rapid pronta all’uso

La pistola incollatrice BGX7 raggiunge una temperatura di 170 °C e utilizza stick di colla da 7 mm (disponibili anche colorati e glitterati) ed è pronta all’uso dopo 20 secondi dall’accensione. Si ricarica completamente in 2 ore.

Decorare le palline di Natale

Con gli stick colorati possiamo decorare un’infinità di elementi, tra cui, ad esempio, le palline per addobbare l’albero di Natale. Possiamo scegliere di utilizzare colori solidi o glitterati disponibili nell’ampia gamma Rapid. Tutte le colle per la BGX7 sono a base di etilene-vinile-acetato e hanno ø 7 mm per una lunghezza di 90 mm e sono completamente atossiche. Il tempo di apertura della colla è di di circa 30 secondi.

Colori solidi e glitterati

Rapid offre un vasto assortimento di colle ad alte prestazioni per i lavori di decorazione, tra cui gli stick con colori solidi o colle glitter per abbellire le realizzazioni.

Presepe fai da te

La pistola incollatrice Rapid per colla a caldo BGX7 è ideale per l’assemblaggio e la decorazione di elementi con cui comporre il presepe.

casette di legno
Tagliando e sagomando porzioni di corteccia di albero, possiamo realizzare bellissime casette di legno. La praticità della colla a caldo, unita alla possibilità di lavorare senza l’intralcio del cavo elettrico, accelerano notevolmente il lavoro.
presepe
Le possibilità decorative sono pressoché illimitate: anche piccoli lavori di aggiustaggio su vecchi elementi del presepe risultano veloci e solidi. Inoltre, gli stick colorati permettono di personalizzare ulteriormente le composizioni.

La ghirlanda natalizia

Per realizzare una ghirlanda natalizia servono: pistola per colla a caldo; stick di colla trasparente; corone di polistirolo come supporto; pigne secche; piccole porzioni di rami di abete o pino; ghiande; collana di perle decorativa.
pistola incollatrice Rapid BGX7
Inseriamo lo stick di colla trasparente nella sede posta sul retro della pistola incollatrice Rapid e attendiamo solo 20 secondi per il riscaldamento.
Uniamo le due semiporzioni di corona stendendendo un cordone di colla a caldo, in modo da formare il toroide di supporto.
ghirlanda
Procediamo alla decorazione della ghirlanda incollando i rami di abete, le pigne, le ghiande e ogni altro elemento scelto per arricchire la composizione.

Smalti tecnici V33

Gli smalti tecnici V33 sono facili da applicare e perfetti per rinnovare casa senza dover effettuare interventi onerosi

Rinnovare gli ambienti della propria casa senza intervenire in maniera sostanziale o ristrutturare è oggi possibile grazie agli smalti tecnici V33, facili e veloci da applicare. Questi smalti sono studiati per rinnovare qualsiasi supporto, materiale o superficie senza fare fatica o senza dover eseguire trattamenti di preparazione specifici.

Ogni smalto ha caratteristiche differenti in base alla necessità di intervento. La gamma Rinnovare Perfection® di V33 è disponibile nei pratici formati da 0,75lt e 2lt.

Perfection Cucina

Con l’innovativa tecnologia TEFLON™ 100% anti-macchia, resistente e impermeabile è l’ideale per il rinnovo dei mobili della cucina.

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Perfection Sanitari

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Perfection Bagno

Con tecnologia Hydroactive, 100% impermeabile, è adatto alle piastrelle murali, ai mobili del bagno e alle pareti interne della doccia.

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Pittura effetto lavagna | Realizzare un tavolo fai da te originale

La pittura effetto lavagna, una tecnica di finitura perfetta per trasformare mobili e oggetti d’arredo

La tecnica di pittura effetto lavagna è ottenuta mediante la stesura di uno smalto specifico che crea una finitura del tipico colore nero opaco. Su questa, una volta asciutta, è possibile disegnare con il gesso e cancellare senza che essa si rovini.

Questa guida illustra come realizzare un tavolo con pittura effetto lavagna. L’oggetto d’arredo si realizza con uno smalto specifico con il quale si colora un pannello di truciolare in modo che ci si possa scrivere sopra. Il pannello di truciolare è, inoltre, rifinito con un bordo termoadesivo applicato con il ferro da stiro.

Questa tecnica è molto semplice da realizzare e necessita di materiali facilmente reperibili, come la vernice effetto lavagna.

Di seguito la procedura spiegata passo per passo.

Occorrente

lavagna
Pannello di truciolare bilaminato (nero) spesso 20 mm; rullo per pittura; bordino decorativo nero; smalto acrilico color nero lavagna.

Pittura effetto lavagna – Procedura guidata

lavagna
Stendere lo smalto color lavagna sul pannello di truciolare bilaminato utilizzando il rullo. Prelevare poco colore per volta in modo da applicarlo uniformemente.
lavagna
Utilizzando il ferro da stiro si rivestono i bordi del pannello di truciolare bilaminato con il bordino nero decorativo. È opportuno inserire un panno tra il bordino e la piastra.
lavagna
Si esportano le eccedenze del bordino utilizzando un cutter. Se necessario rifinire il lavoro con una lima sottile, lavorando dall’esterno verso l’interno del piano.

Infine si completa l’oggetto con l’aggiunta di due cavalletti che possono essere colorati con vernice nera o di altro colore a seconda del gusto personale. Se invece desideri installare delle gambe fisse scopri come costruire un tavolo.

Questa tecnica molto originale e interessante è adatta anche ad altre lavorazioni, come per esempio pannelli decorativi da parete, oggetti d’arredo o per dipingere le ante dei mobili della cucina, trasformandoli così in originali lavagnette dove appuntare le ricette o la lista della spesa.

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