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Costruire un carrello portatutto in legno | Realizzazione passo passo

l recupero di diversi pali e tavole provenienti da imballaggi industriali ha consentito di costruire un carrello portatutto in legno per un pesante fornetto

Potendo disporre di casse per imballaggi industriali, che dopo il trasporto di grossi macchinari vengono smaltite, si ottiene una ricca riserva di legname di formati e dimensioni validi per le costruzioni fai da te. Per costruire il carrello portatutto, abbiamo recuperato diversi pali con sezione 80×80 mm circa e tavole di spessore 30 mm con cui abbiamo deciso di costruire un carrello portatutto in legno, specifico per le dimensioni e il peso di un forno per pizza EffeUno (profondo 650 mm, largo 550 mm e pesante 25 kg).

Unico inconveniente, trattandosi di materiale da imballaggio, tutto quanto è legno grezzo, quindi richiede come minimo la piallatura e la levigatura per poter essere utilizzato, oltre alla necessità, quasi sempre presente, di uniformarlo a misure prestabilite. In questo caso le gambe del carrello portatutto devono avere sezione quadrata e, ovviamente, devono risultare identiche.

Non disponendo di una pialla a spessore, l’operazione di piallatura risulta impegnativa, perché si deve procedere gradualmente ed effettuare misurazioni a ogni passaggio. Nel caso delle tavole si presenta lo stesso discorso, soprattutto quando devono essere affiancate per formare un unico piano.

Per il resto, questo progetto, che ha un design rustico ma moderno, non presenta grosse difficoltà e richiede soltanto la “solita” precisione nei tagli e nelle giunzioni, nonché attenzione nel rispettare allineamenti e squadrature.

Le soluzioni per il montaggio sono efficaci e semplici. Felice la scelta di mettere un ripiano estraibile sotto il top, utilissimo come piano d’appoggio operativo; il piano si muove su binari a scorrimento per cassetti e ha le massime dimensioni ottenibili, considerando lo spazio fra le gambe e la lunghezza dei binari stessi.

Completano il carrello l’impugnatura fatta con un tondino di legno a sezione 25 mm, alcuni pannelli portautensili da cucina, fatti forando tavole di legno, e altri applicati a scopo puramente estetico.

Vediamo ora nel dettaglio come costruire un carrello portatutto in legno.

Costruzione passo passo

Per ripulire e uniformare alla medesima sezione i pali di legno grezzi, si deve procedere con molta cautela, facendo passate leggere e regolari, verificando con frequenza le misure.
Considerando l’altezza delle rotelle da mettere sotto e lo spessore del top, le gambe vengono tutte troncate a una lunghezza di 750 mm.
Per fare i listelli di sezione inferiore (45×45 mm) si tagliano longitudinalmente i pali grezzi con la sega circolare da banco.
Costruire un carrello portatutto in legno
I listelli trasversali, che uniscono le gambe formando la struttura di sostegno, sono uguali a coppie (frontali e laterali), nella fascia superiore e inferiore.
Per costruire il carrello portatutto si realizza il piano inferiore fissando 4 tavole usando soltanto adesivo di montaggio. Le due tavole esterne sono tagliate per abbracciare i montanti.
Costruire un carrello portatutto in legno
Il ripiano intermedio è fatto con 6 tavole più strette, mentre il ripiano estraibile sotto il top è un unico pannello di lamellare che scorre mediante guide per cassetto.
Il top è fatto giuntando in costa diverse tavole di abete di uguale spessore ma larghezza diversa. Si fissa con 4 viti applicate agli angoli, direttamente sulle gambe.
Costruire un carrello portatutto per forno
Si sagomano due tavole, si forano nello stesso punto (Ø 25 mm) e si fissano internamente ai montanti con due viti per parte; questo per realizzare l’impugnatura del carrello, inserendo nei fori un tondo di legno di pari sezione. 

FILA Solutions protegge e valorizza la natura del legno con una linea dedicata di prodotti specifici

Il legno è vita, è storia, un materiale nobile che da sempre coniuga bellezza e funzionalità. Da sempre affascina con la sua bellezza autentica e la sua calda accoglienza e merita di essere preservato come si deve.
Materiale antico e contemporaneamente innovativo, il legno sta vivendo una rinascita nelle costruzioni moderne; la sua duttilità, estetica e sostenibilità lo rendono una scelta sempre più popolare per chi desidera un’abitazione che coniughi comfort e rispetto per l’ambiente. Si adatta a qualsiasi stile architettonico, dal rustico al contemporaneo e può essere utilizzato sia per la struttura portante che per finiture interne ed esterne. Ottimo isolante naturale, rende l’ambiente interno confortevole in ogni stagione, riducendo anche i consumi energetici e al tempo stesso regola l’umidità e rilascia sostanze benefiche, contribuendo a creare ambienti sani e vivibili.

Per preservarlo e proteggerlo dall’usura del calpestio, dallo sporco e dalle macchie, FILA Solutions ha realizzato una linea di prodotti specifici ed ecosostenibili, adatti a qualsiasi ambiente interno ed esterno.

Per pulire a fondo i pavimenti in parquet verniciato, laminato e trattati ad olio o a cera, SPLENDIDWOOD è la risposta! Pulisce il legno su tutte le superfici della casa, dai pavimenti alle tavole, le porte e i mobili; pronto all’uso si asciuga in fretta senza lasciare aloni e si presenta in una praticissima confezione con impugnatura ergonomica e dosatore a spruzzo.

PARQUET WAX, invece, è un trattamento di finitura per legno effetto lucido, che protegge e allunga la vita ai pavimenti, ripristinando la protezione originaria quando comincia a dare segni di usura. Facile da applicare, ha un buon grado di autolucido ed è repellente a sporco e polvere.

Per la finitura a cera e a olio dei pavimenti in legno FILA consiglia NATUREWOOD, eco cera rigenerante a base acqua che nutre in profondità il legno e rinnova la protezione dalle macchie e dallo sporco, uniformando la colorazione della superficie.


FILA garantisce una protezione ai massimi livelli anche per mobili, porte, ripiani e oggetti d’arredo, grazie all’azione di FORMULA LEGNO, il trattamento polish per la manutenzione quotidiana, che pulisce e dona splendore alle superfici in legno verniciato e naturale.

Dalle terme dell’impero alla desiderata SPA di casa

Tratto da “Rifare Casa n.96 – Novembre/Dicembre 2024″

Autore: Nicla de Carolis

L’acronimo SPA, salus per aquam, salute attraverso l’acqua, come dicevano i nostri antenati latini, sta a indicare uno spazio dove si gode del benessere che l’acqua, in tutte le sue declinazioni, ci può offrire. Poi c’è anche chi vuol far risalire il termine a Spa, la cittadina belga nota a partire dal sedicesimo secolo per le proprietà minerali delle sue acque. Ma noi continuiamo parlando degli usi dei nostri avi che credevano fermamente in questa regola praticando l’idroterapia e costruendo lussuosi edifici termali in ogni angolo
dei loro domini, con funzioni igieniche e sociali, con annessi gli spazi dedicati all’otium, il tempo libero. La cosa fantastica era che tutti potevano godere di questi piaceri e pare proprio che le ore trascorse alle terme nella giornata fossero almeno due, beati loro… Bagno caldo, bagno tiepido, bagno freddo e poi la sala riscaldata con aria calda o vapore. Parlando di impianti un particolare accenno merita l’ipocausto, un efficiente sistema di riscaldamento che permetteva di far circolare aria calda sotto i pavimenti e nelle cavità delle pareti di un ambiente. L’aria proveniva da un grande forno, alimentato dagli schiavi, di solito posizionato in uno spazio sotterraneo e risaliva tramite alcuni condotti in laterizio.

Quanto alla SPA di casa, sicuramente aspirazione di molti, gli obiettivi sono sempre gli stessi, farsi coccolare dall’acqua con un idromassaggio, in una sauna secca o in un bagno turco, viziati da cromoterapia e profumazioni sensoriali. Senza bisogno degli schiavi, in maniera molto più semplice rispetto ai nostri antenati, oggi possiamo dedicare spazi anche piccoli della casa all’installazione di sistemi in grado di far concludere la nostra giornata rilassandoci; per sapere come progettare la zona benessere troverete tutte le informazioni, dagli impianti necessari, ai consumi, alle migliori proposte sul mercato nell’articolo da pagina 92.

Mobiletto fai da te per barbecue | Realizzazione passo passo

Un mobiletto fai da te piccolo e sottile realizzato con tavole grezze ridotte a un’unica misura di spessore e larghezza, e giuntate fra loro con viti messe “alla traditora”, anche fra quelle unite in costa per costruire le due antine

Nei pressi del barbecue è comodissimo poter disporre di un mobiletto fai da te che possa contenere i principali accessori necessari al momento dell’utilizzo. A meno che non si intenda realizzare un’importante zona cottura in esterni, non è il caso di impegnarsi nella costruzione di un grosso mobile da appoggio; è meglio orientarsi verso un più leggiadro mobiletto pensile, poco ingombrante perché sottile. Infatti, per numero e tipo, gli utensili e gli accessori che deve contenere non richiedono molto spazio, tanto meno quello in profondità.

mobiletto fai da te per barbecue

Decidiamo quindi di realizzare un pensile semplice, con doppia antina di chiusura, che applichiamo con le comuni cerniere a scatto, due per parte; il mobile è senza dorso, con l’intento di contenere al massimo il suo spessore complessivo.

Come materiale utilizziamo tavole di scarto con spessore di poco superiore ai 20 mm, un po’ irregolare, e larghezza 150 mm. La piallatura delle superfici ampie è servita a uniformare lo spessore portandolo a 20 mm, mentre sui lati abbiamo lavorato di più, al fine di ottenere una perfetta squadratura.

Tutto questo è stato fondamentale per ottenere bordi diritti e combacianti con gli altri, necessari non solo per la correttezza delle giunzioni della struttura del mobiletto fai da te, ma anche per quelle fatte nella costruzione delle antine, formate dall’unione in costa di due tavole a larghezza piena (2×130 mm) più una larga 60 mm, per raggiungere la larghezza di 320 mm.

mobiletto fai da te per barbecue

Abbiamo usato a profusione il sistema di giunzione con viti messe “alla traditora”, sia per l’assemblaggio delle parti del mobile e della parte con separazioni al suo interno (giunzioni a 90°), sia per la realizzazione delle antine (giunzioni in costa). Al termine il manufatto è stato trattato con impregnante all’acqua, effetto cera, in doppia passata inframmezzata da una leggera carteggiatura.

Costruzione passo passo

Dopo la preparazione delle tavole con piallatura e squadratura dei bordi sui lati lunghi, ottenendo nel contempo listoni con identica larghezza, provvediamo al taglio dei pezzi alla lunghezza prestabilita.
Il mobiletto fai da te ha forma quadrata e i due fianchi vanno in sormonto al top e al fondo; pertanto, per calcolare la lunghezza di questi, teniamo conto dello spessore delle tavole e sottraiamolo alla misura dei fianchi.
Per eseguire le giunzioni con viti messe “alla traditora”, ci avvaliamo dell’aiuto di un’apposita guida che impone alla punta del trapano l’angolo corretto; un arresto di profondità impedisce alla punta di superare lo spessore del primo pezzo.
Dopo aver fatto i fori inclinati, applichiamo le viti: può esserci molto d’aiuto bloccare nella posizione corretta i pezzi che andiamo ad avvitare con morsetti che non li tengano anche a 90°.
Dopo una prima mano di impregnante facciamo essiccare e, prima di dare la seconda, passiamo le superfici con levigatrice e carta abrasiva 120-180.
mobiletto fai da te
La costruzione si conclude con gli allestimenti interni, nella fattispecie con il fissaggio del tubo di sospensione (un recupero di tubi e raccordi flangiati), e con l’applicazione delle cerniere e delle maniglie per l’apertura delle antine.

Sacar, nuova campagna istituzionale: “Orientati al presente guardando il futuro”

“Orientati al presente guardando il futuro” è il concept della nuova campagna stampa firmata dall’Agenzia di comunicazione Roses & Pepper per Sacar, azienda leader sul territorio nazionale, che opera nel settore degli allestimenti di sistemi espositivi per ferramenta, minuteria e componentistica d’arredamento.
L’obiettivo della campagna è di evidenziare il ruolo determinante che Sacar, società presente sul mercato da oltre 50 anni, riveste nel settore DIY.

Con questa campagn – hanno dichiarato Marco e Federica d’Adda, titolari Sacar con rispettivi ruoli di Responsabile Commerciale e Ricerca & Sviluppo e Responsabile Amministrazione – vogliamo sottolineare che in tutti questi 50 anni di storia abbiamo sempre raccolto le sfide che un mercato in continua evoluzione ci ha posto e, grazie alla collaborazione del nostro team affiatato e fortemente motivato, ai notevoli investimenti in ricerca e sviluppo e a una visione rivolta sempre al futuro, abbiamo progettato soluzioni sempre più all’avanguardia, con piena soddisfazione dei nostri clienti”.

L’attenzione con cui il team Sacar affronta il presente, la passione che ripone nell’approccio al lavoro e la volontà di essere sempre un passo avanti rispetto ai competitor e ai trend di mercato sono indicatori del modo con cui l’azienda stessa guarda il mondo esterno: un mondo composto da clienti, partner, addetti al settore, fornitori, oltre che ricco di numerose e proficue opportunità da cogliere.

È per questo motivo – ha commentato Elena Dentoni, owner Roses&Pepper – che abbiamo sviluppato un concept creativo incentrato su un occhio come soggetto per rappresentarlo: un occhio attento, rassicurante, concreto e proiettato al futuro”.

Ermetika presenta due nuovi prodotti: xREVERx XL e EvoKart!

Ermetika amplia il suo catalogo con due nuove soluzioni ideali per il settore cantieristico e per pareti in cartongesso. Sono ora disponibili la porta reversibile filo muro xREVERx XL, con altezza di 2400 mm, e EvoKart, un controtelaio scorrevole completo di stipiti e coprifili, studiato appositamente per pareti in cartongesso.

Il modello xREVERx XL, grazie al doppio scasso per serratura e riscontro magnetico, consente di scegliere liberamente il verso di apertura, garantendo un’eccezionale adattabilità anche con un’altezza di 2400 mm, un’esclusiva sul mercato per questa dimensione.

Link al video

EvoKart, invece, è un sistema robusto e a cassa aperta, pensato per facilitare le operazioni in cantiere e ridurre i tempi di installazione, offrendo così ai professionisti una soluzione affidabile e dalle alte prestazioni.

Questi prodotti nascono da un’attenta ricerca tecnica che punta all’efficienza e alla funzionalità, rappresentando un vero passo avanti rispetto alle soluzioni tradizionali che spesso richiedono configurazioni specifiche, limitandone la versatilità.

Scopri l’intera gamma Ermetika e lasciati ispirare dalle infinite possibilità delle porte a scomparsa!

Risultati entusiasmanti da due interventi soft: pavimenti sovrapposti e sostituzione porte

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.6 – Novembre/Dicembre 2024″

Autore: Nicla de Carolis

L’idea di dover demolire o rimuovere qualcosa in casa, con il relativo polverone e smaltimento delle macerie, può far desistere dall’affrontare il lavoro. Ci sono però due interventi che non causano nulla di tutto questo e si possono far realizzare senza dover sloggiare dalla propria abitazione: posare un pavimento e montare delle porte nuove.
Nell’articolo “pavimenti da sovrapporre”, parliamo della possibilità di non togliere le vecchie piastrelle rivestendole semplicemente con altri materiali. L’intervento di stesura di pastine di cemento e resine, materiali molto belli perché senza fughe, con spessori estremamente ridotti, in tanti colori e ideali
per essere armonizzati ad altri pavimenti che si vogliono conservare, è in realtà un intervento un po’ traumatico, nel senso che nei vari passaggi c’è sempre una carteggiatura con i disagi che questo comporta.
Però, se la nostra scelta per rinnovare il pavimento cade su di un parquet, meglio se a posa galleggiante, senza colla, con incastro tra le tavole e sul materassino fonoassorbente, non c’è nulla di tutto questo; addirittura il lavoro può essere fatto liberando una stanza alla volta e continuando a vivere nelle altre.
Gli altri materiali ottimi per non creare traumi da ristrutturazione sono gli LVT, la nuova generazione di pavimenti in PVC, decorativi e facili da posare, così come la moquette tornata di gran moda. Oltre al miglioramento acustico e termico degli ambienti e la piacevole sensazione che si ha camminando a piedi nud su questo morbido rivestimento, oggi le moquette sono personalizzabili nei disegni e antimacchia.
Un’altra opera che può contribuire in maniera determinante a rendere più bella la casa è senz’altro la sostituzione delle porte grazie all’infinita varietà di proposte che hanno davvero rivoluzionato il gusto e cambiato i desiderata. Persino sostituire una porta tradizionale con i coprifili con una raso muro su telaio invisibile non è un’operazione che crei particolari disagi.
Su ambedue le materie troverete gli approfondimenti del caso per decidere di programmare questi cambiamenti che possono dare risultati estetici davvero entusiasmanti!

Soluzioni per casa e giardino? “Te Lo Brico io”!

Brico io, azienda specializzata nel “fai da te”, lancia la web serie che ha tutte le soluzioni. Realizzata dall’agenzia Hagam, è online su Instagram e TikTok

È online “Te Lo Brico io”, la web serie divertente, coinvolgente e originale lanciata da Brico io S.p.A., insegna con oltre 100 negozi specializzati nel “fai da te” sul territorio nazionale, e realizzata da Hagam Esserincomunicazione, boutique creativa e agenzia di comunicazione integrata che, da oltre vent’anni, sviluppa progetti innovativi ed efficaci. Disponibile su TikTok e Instagram, la web serie vuole caratterizzare e differenziare il brand dai competitor, aumentandone la brand awareness e stimolando il coinvolgimento degli utenti. “La serie rappresenta un progetto innovativo e di grande impatto, pensato per avvicinare il nostro brand al pubblico in modo divertente e originale, e con un linguaggio fresco e accessibile”, ha dichiarato Sara Vattovani, Social Media Specialist di Brico io S.p.A. “La web serie, infatti, vuole stimolare e far crescere il la partecipazione degli utenti Social, creando una connessione con chiunque abbia un po’ di curiosità per il mondo del fai-da-te, permettendo agli utenti di vivere esperienze quotidiane, tipiche di un negozio Brico io, arricchite però da un tocco di ironia. Ogni episodio, infatti, è caratterizzato da sketch divertenti che ripropongono situazioni tipiche della vita quotidiana, non solo con l’obiettivo di regalare un sorriso, ma anche quello di far scoprire il lato semplice del fai da te.” Ad oggi, in Italia, il numero di utenti attivi sui Social aumenta vertiginosamente, così come il tempo medio giornaliero che l’utente “tipico” dei Social trascorre sulle piattaforme. “I canali Social sono sempre più un luogo di intrattenimento, oltre a essere diventati uno dei principali argomenti di conversazione tra amici e familiari”, afferma Giuseppe Sangiorgio, Direttore creativo di Hagam – esserincomunicazione, “La chiave del successo, per uno scambio ingaggiante e di valore con il proprio pubblico, sta nella personalizzazione dei contenuti per ogni piattaforma. Siamo soddisfatti del lavoro che da anni svolgiamo con Brico io, un brand attento alle innovazioni, e capace di adottare un approccio coerente al proprio posizionamento e ai propri valori, come conferma la nuova web serie Te Lo Brico io”.
Prodotto pensato per intrattenere il pubblico, “Te Lo Brico io” ha come protagonista Paolo Innocenti, attore scelto dal brand nel 2023, in occasione del lancio del canale TikTok, per interpretare con simpatia e spontaneità un addetto vendita Brico io. Nel corso degli episodi della web serie, si ritroverà a risolvere piccoli e grandi problemi di personaggi molto particolari: una mamma Contessa, poco avvezza a prendersi cura della propria casa, e una suocera petulante e ficcanaso. Entrambe usufruiranno delle soluzioni proposte da Brico io, ma soprattutto finiranno per affezionarsi alla presenza di Paolo nelle loro case e nei loro giardini. A vestire i panni della contessa e della suocera, l’attrice Giulia Musso, che da più di un anno realizza con successo anche contenuti social dove interpreta vari personaggi comici.

Chi è Brico io

Brico io S.p.A., società d’ispirazione, costituzione e operatività totalmente italiana, nata nel 1986 per iniziativa di alcuni imprenditori privati esperti di grande distribuzione, oggi è una società di Coop Lombardia che conta oltre 100 negozi specializzati nel “fai da te” di medie dimensioni, sia a gestione diretta che in franchising, presenti a livello nazionale.

Chi è Hagam

Hagam – esserincomunicazione è un’impresa di comunicazione integrata che utilizza media e tecnologie avanzate per sviluppare progetti di comunicazione innovativi ed efficaci. Hagam ha uno stile di lavoro che unisce le competenze tecniche ad una spiccata propensione all’ascolto dei clienti, come dei mutamenti sociali, culturali e del mondo della comunicazione. Per questo i progetti elaborati sono in continua evoluzione e i prodotti mai seriali.

Griglia per rampicanti fai da te | Costruzione passo passo

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Una griglia per rampicanti fai da te in ferro con design sferico per giardini e terrazzi, perfetto anche come lampada o portacandele

Una griglia per rampicanti di solo ferro che può avere utilità in giardino o in terrazzo per dare forma a una pianta rampicante, ma può essere anche utilizzata per fare una lampada da appendere o mettere a piantana. Realizziamo un mappamondo stilizzato descritto soltanto da 12 meridiani e 3 paralleli dei quali il centrale è l’equatore.

I meridiani si concentrano ai poli, bloccati all’interno di due corti spezzoni di tubo idraulico. Lo scopo è quello di ottenere una “gabbia” alla quale si possano aggrappare con facilità le piante rampicanti, dando loro una conformazione sferica.

Per questo genere di oggetti, destinati a rimanere in esterni, a contatto con acqua e umidità, caratterizzati per giunta da forme curvilinee da imporre al materiale da costruzione, non potevamo fare altro che scegliere bacchette di ferro a sezione tonda e, date le dimensioni dell’insieme, con un calibro di 6 mm sono più che sufficienti per una buona rigidità. Inoltre, tale misura delle bacchette consente la piegatura senza particolari attrezzi e senza sforzi erculei.

Per fare una griglia per rampicanti sferica di mezzo metro di diametro, i meridiani devono essere lunghi 900 mm, calcolando che dobbiamo piegare ogni bacchetta alle estremità (40+40 mm) per la giunzione coi tubi. Realizzando il polo sporgente verso il basso si ottiene un valido supporto per un eventuale palo di sostegno. Questo suggerisce anche un cambio d’uso della sfera, facendone una lampada per esterni o un portaceri antizanzare, entrambi da appendere sotto un porticato o da usare a piantana con palo.

La dima per piegare il tondino

Nonostante si sia scelto un tondino di sezione ridotta (Ø 6 mm) la piega uniforme a semicerchio va fatta con una dima, non fosse altro per la motivazione di ottenere una serie di meridiani identici all’apparenza.

La dima consiste in un pannello di legno multistrato, truciolare o MDF, l’importante è che abbia spessore sufficiente: per un tondino di questa sezione basta uno spessore di 10 mm. Disegnamo un cerchio di 500 mm di diametro piantando un chiodino al centro del pannello e legando un pezzo di spago lungo 250 mm a una matita.

Modifichiamo poi il tracciato con le reseghe indicate nel disegno, necessarie per bloccare la dima al bancone e far sì che il tondino si possa incastrare a un’estremità, grazie ai due pezzi che formano la controdima.

Realizzazione passo passo

Tagliamo il tondino da 6 mm di diametro in pezzi lunghi 900 mm, bloccandolo sulla morsa. Facciamo restare il punto del taglio molto vicino alle ganasce.
Per eliminare la bava e predisporre alla saldatura le bacchette ottenute diamo una passata di lima a ogni estremità dei pezzi.
Pieghiamo a L ogni bacchetta alle estremità, per una lunghezza di 40 mm, bloccandola nella morsa a circa 45 mm. Una L va fatta in una direzione, mentre all’altra estremità va fatta in quella contraria.
griglia per rampicanti fai da te
Blocchiamo sul bancone la dima e i due pezzi di legno che fanno da controdima: in questo modo la bacchetta può incastrarsi con un’estremità e la possiamo tirare per piegarla intorno alla sagoma.
Tagliamo due spezzoni di tubo idraulico da 1/4” lunghi 50 mm e rifiniamoli con la lima tonda (sui bordi interni) e piatta (su quelli esterni).
Blocchiamo ben saldo nella morsa un primo spezzone di tubo e iniziamo a saldare la prima bacchetta tenendola ferma e orientata correttamente con una pinza grip.
griglia per rampicanti fai da te
Saldati tutti i tondini sul primo lato, appoggiamo il tubo sul bancone e blocchiamo in piedi la griglia per rampicanti che sta iniziando a prendere forma.
Ora si tratta di saldare le altre estremità dei tondini piegati (i meridiani) all’interno del secondo spezzone di tubo. Risultando orientate in basso le pieghe dei tondini, il tubo rimane all’interno della sfera.
griglia per rampicanti fai da te
Prese le debite misure, per distribuirli correttamente, saldiamo i tre paralleli all’interno dei meridiani, sempre tenendoli fermi con la pinza grip. Nel farlo ci dobbiamo assicurare che anche i meridiani siano distribuiti abbastanza uniformemente, soprattutto all’equatore.

Gres porcellanato: il materiale ideale per pavimenti e rivestimenti di qualità

Caratteristiche e vantaggi del gres porcellanato per interni ed esterni

Ormai da diversi anni, il gres porcellanato è diventato una scelta sicura per pavimenti e rivestimenti, grazie alla combinazione di estetica raffinata e prestazioni tecniche elevate. Questo materiale ceramico offre soluzioni versatili che soddisfano le esigenze di design e funzionalità, sia in ambito residenziale che commerciale.

Caratteristiche tecniche del gres porcellanato

Il gres porcellanato si ottiene attraverso un processo di cottura ad altissime temperature, che conferisce al materiale una struttura estremamente densa e compatta, riducendo al minimo la porosità. Questa sinterizzazione lo rende resistente agli agenti chimici, all’usura e all’abrasione, distinguendolo da altri materiali tradizionali come il marmo o il legno, che possono essere più delicati e soggetti a deterioramento nel tempo.

Le principali caratteristiche del gres porcellanato includono:

  • Bassa porosità: la struttura non porosa rende il gres impermeabile ai liquidi, ideale per ambienti umidi come bagni e cucine. Questa proprietà aumenta la resistenza alle macchie e facilita la pulizia e la manutenzione quotidiana.
  • Resistenza meccanica: la notevole resistenza ai carichi e agli impatti lo rende adatto a pavimentazioni con traffico intenso, come centri commerciali, uffici e spazi pubblici.
  • Versatilità estetica: grazie alle moderne tecnologie di stampa digitale, è possibile riprodurre fedelmente l’aspetto di materiali naturali come legno, pietra o cemento, mantenendo le superiori caratteristiche tecniche del gres. Il gres porcellanato effetto legno ad alta definizione è particolarmente apprezzato per unire il calore visivo del legno con la resistenza e la facilità di manutenzione del gres.
gres porcellanato

Innovazione e design: il gres porcellanato sottile

Una delle innovazioni più significative nel settore è l’introduzione delle lastre sottili in gres porcellanato, che hanno rivoluzionato il mondo dei rivestimenti. Queste piastrelle, con spessori ridotti a 3 mm, sono apprezzate per la loro leggerezza e facilità di posa, soprattutto nei progetti di ristrutturazione.

Il basso spessore permette di applicarle direttamente su superfici esistenti, evitando la rimozione dei vecchi rivestimenti e riducendo tempi e costi di intervento. Inoltre, le lastre sottili offrono ampie possibilità estetiche, consentendo di rivestire grandi superfici con un effetto visivo continuo e moderno, ideale per ambienti contemporanei e minimalisti.

Dove trovare il gres porcellanato adatto alle proprie esigenze

Per individuare pavimenti e rivestimenti in gres porcellanato di alta qualità, è possibile consultare le offerte disponibili presso i principali rivenditori di materiali edili e negozi specializzati. Esistono numerose opzioni che spaziano dai formati tradizionali alle grandi lastre, con finiture che vanno dall’effetto legno alle superfici più moderne.

Ad esempio, la gamma di prodotti in gres porcellanato disponibile sul sito di Leroy Merlin offre soluzioni adatte a diverse esigenze progettuali, combinando estetica e performance.

Gres porcellanato per esterni: resistenza e sicurezza

Il gres porcellanato è anche un’ottima scelta per le pavimentazioni esterne, grazie alla sua resistenza agli sbalzi termici e al gelo. Le piastrelle per esterni vengono sottoposte a rigorosi test per garantirne la durabilità in condizioni climatiche avverse, rendendole adatte per terrazze, balconi, cortili e camminamenti.

Per aumentare la sicurezza, le superfici destinate all’esterno possono essere realizzate con finiture antiscivolo, riducendo il rischio di cadute anche in presenza di acqua o umidità.

Sostenibilità del gres porcellanato

Oltre alle prestazioni tecniche, il gres porcellanato si distingue per il suo basso impatto ambientale. Composto principalmente da materie prime naturali come argille, feldspati e caolini, è un materiale ecologico e riciclabile. Il processo produttivo prevede anche il riutilizzo degli scarti di produzione, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale complessivo.

Le versioni a spessore sottile consentono di risparmiare materie prime e di ridurre il consumo energetico durante la produzione, grazie alla minore quantità di materiale necessaria. Questo rende il gres porcellanato una scelta sostenibile per chi desidera coniugare estetica, performance e rispetto per l’ambiente.