Esiste un sistema alternativo ai tradizionali crocini per marcare le fughe tra le piastrelle: il marcafughe
Posa delle piastrelle con il marcafughe: i passaggi
Calcolato il numero di piastrelle necessarie, le disponiamo a mucchietti di quattro o cinque, cioè quante (dipende dalle loro dimensioni) ne possiamo metter giù da dove stiamo inginocchiati.
Partiamo dalla parete meglio visibile quando si entra nel locale. Il cordino di polipropilene sostituisce i soliti distanziali a crocetta e non fa presa nel collante per cui può essere facilmente tolto a lavoro finito, lavato e riutilizzato.
La posa delle piastrelle comincia da una parete. Arrivati alla parete opposta, mettiamo giù la penultima fila di piastrelle senza incollarle, sovrapponiamo a queste piastrelle l’ultima fila, cioè quelle che arrivano al muro, e con una matita tracciamo sulle penultime il bordo dell’ultima ottenendo la linea di taglio, che se le pareti non sono esattamente parallele risulterà più o meno sbieca, ma seguirà esattamente l’andamento della parete.
Quando la colla delle piastrelle ha fatto presa togliamo il cordino e versiamo sul pavimento il riempifughe stendendolo con una manara di gomma.
Quando il riempifughe diventa opaco, bastano una spugna ruvida ed un secchio d’acqua (da cambiare spesso) per eliminare il superfluo e terminare il lavoro.
La Troncatrice radiale Compa è una macchina, due diametri di lama, tre lavorazioni
La nuova troncatrice radiale Compa con piano superiore, della linea radiali ‘Sliders’ Mod. 305 X2/T, ha la possibilità esclusiva di poter essere equipaggiata con due diametri diversi di lama, da 305 e 315 mm.
In entrambi i casi la macchina permette capacità di taglio record, rispettivamente mm.330 di profondità x mm.110 di altezza con la lama da 305 e mm.335 di profondità x mm.120 di altezza con la lama da 315mm.
La macchina П dotata di motore ad induzione di 2000 W professionale e silenzioso che non necessita di alcuna manutenzione.
Le funzioni della troncatrice radiale
troncatrice per angoli con le capacità eccezionali suddette, con bloccaggio negli angoli tradizionali automatico ed esclusivo sistema di correzione e registrazione micrometrico ribaltabile, angolo taglio massimo a 50° a sx e 60° a dx e possibilitИ bloccaggio in qualsiasi angolo intermedio;
troncatrice radiale scorrevole su due barre di acciaio da 30mm. con la profonditИ record suddetta fino a 335 mm. quando la macchina П equipaggiata con lama da 315mm.;
sega circolare da banco sul piano superiore regolabile in altezza con sistema micrometrico.
La macchina è dotata di impugnatura centrale orizzontale con tutte le funzioni di comando, inoltre la due spallette/squadre di appoggio sono divise in due parti, la superiore scorrevole per permettere un appoggio vicino alla lama quando si taglia a 90° e viceversa allontanabile quando si taglia a 45° inclinato sull’asse verticale, molto interessanti ed utili le due prolunghe laterali allungabili del piano di lavoro integrato nel basamento.
Questi paralumi con bottiglie sono moderni, stilizzate, luminose e, soprattutto, posizionate direttamente sul tavolo della colazione
Paralumi con bottiglie? No, Artemide non c’entra, e neppure altri illustri designer di grido; ci siamo fatti tutto da soli, con materiali di recupero e comunque dal costo molto limitato. Anche l’attrezzatura per questo lavoro di bricolage è minima e limitata ad utensili e materiali disponibili nelle case di ognuno di noi.
✅ PORTALAMPADA E27 PER LE BOTTIGLIE con diametro del foro da 15 a 22 millimetri. Stappa e illumina è la soluzione perfetta per creare una abat-jour con le tue bottiglie preferite senza forarle. Portalampada in termoplastica di colore nero dotato di tappo in gomma naturale con alette rinforzate per bottiglie. Filo elettrico trasparente lunghezza 2m e interruttore. Spina europea. Tutto in una splendida confezione regalo. Necessari e non inclusi paralume E27 e lampadina E27 massimo 60W o Led.
🎁 NON SONO NECESSARI BUCHI ALLA BOTTIGLIA. In meno di 30 secondi puoi trasformare la tua bottiglia in una splendida lampada. Puoi trasformare in pochi secondi in splendide lampade (abat-jour) champagne, champagne magnum, bottiglie classiche da 0,75L, bottiglie magnum, vino, liquori, superalcolici, rum, vodka, gin, amari, birra, birra artigianale, whisky/whiskey, spumanti e qualsiasi altra bottiglia. Cambia bottiglia e paralume ogni volta che vuoi per creare sempre nuove lampade.
🍾 VUOI CREARE LA LAMPADA PERFETTA CON UNA BOTTIGLIA? Stappa e illumina STANDARD è la soluzione perfetta. Alla fine è sempre una questione di gusti. Ma con Stappa e illumina trovare l'abbinamento migliore è semplice perché puoi cambiare bottiglia tutte le volte che vuoi. Il risultato sarà sempre strepitoso! Stappa e illumina è un originale idea regalo con uno stupendo packaging. Aggiungi solamente una lampadina e un paralume con attacco E27 non inclusi nella confezione.
💡 Stappa e illumina ha un aggancio in gomma universale che si deve adattare a molti tipi di bottiglie. Quindi alcune volte entra perfettamente ed altre volte entra con più difficoltà. Nel caso dovesse succedere nessun problema: basta sporcare il collo della bottiglia con olio da cucina o sapone liquido e vedrai che la tua Stappa e illumina si inserirà perfettamente. Controlla il diametro del foro della tua bottiglia.
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✅ PORTALAMPADA E27 PER LE BOTTIGLIE con diametro del foro da 23 a 30 millimetri. Stappa e illumina è la soluzione perfetta per creare una abat-jour con le tue bottiglie preferite senza forarle. Portalampada in termoplastica di colore nero dotato di tappo in gomma naturale con alette rinforzate per bottiglie. Filo elettrico trasparente lunghezza 2m e interruttore. Spina europea. Tutto in una splendida confezione regalo. Necessari e non inclusi paralume E27 e lampadina E27 massimo 60W o Led.
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La realizzazione dei paralumi con bottiglie
Una volta raccolto il necessario ed escludendo il tempo di essiccazione della vernice, comunque rapido, in meno di due ore le lampade possono essere pronte per il montaggio. L’ostacolo da superare è il taglio delle due bottiglie che alla fine devono risultare identiche.b Il vetraio in questo frangente rappresenta certamente una sicurezza, ma prima di ricorrere a lui tentiamo uno stratagemma fai da te alquanto semplice. Cerchiamo soltanto di non utilizzare bottiglie con pareti di vetro troppo spesse.
Paralumi con bottiglie – Taglio fai da te
Riempita la bottiglia d’acqua sino al punto in cui vogliamo operare il taglio, imbeviamo di alcool uno spezzone di spago di sezione media.
Leghiamo la corda attorno alla bottiglia con l’accortezza di farla rimanere esattamente allineata al livello dell’acqua.
Non perdiamo troppo tempo nel dare fuoco allo spago imbevuto, in quanto l’alcool evapora abbastanza velocemente.
Lasciamo che lo spago bruci per un po’ poi percuotiamo la bottiglia con un oggetto metallico piatto, come una spatola di ferro o il dorso della lama di un coltello.
Il vetro si vena e finalmente la bottiglia si separa nettamente in due nel punto in cui, complice l’acqua, si è creata una sufficiente differenza di temperatura nella parete.
La parte di bottiglia da utilizzare deve essere levigata sia per motivi estetici che per evitare di tagliarsi.
Montaggio della parte elettrica
La bottiglia può essere rifinita in vari modi; noi abbiamo scelto di colorarla a spruzzo con una bomboletta di smalto bianco opaco capace di diffondere meglio la luce della lampadina. Un comune cordone per ferro da stiro svolge la duplice funzione di sostegno del lampadario e di conduttore dell’energia elettrica.
Oltre al collegamento dei fili, il portalampada deve necessariamente fornire anche una buona tenuta del cordone, mediante una funzione di fermacavo.
Sollevando il cordone, la bottiglia resta semplicemente appesa senza nessun altro sistema di fissaggio. Questo sistema consente di accedere senza difficoltà alla lampadina che, in caso di sostituzione, è raggiungibile semplicemente sollevando il vetro.
Per evitare il surriscaldamento di un’eventuale lampadina ad incandescenza, in luogo di una a luce fredda, utilizziamo un portalampada con anello di contorno forato che consente all’aria calda di defluire dal collo della bottiglia. Il filo elettrico utilizzato è di quelli rivestiti di stoffa, moderni ma che riprendono la linea dei vecchi cavi elettrici.
Ti è piaciuta l’idea? Ne trovi tante altre nel manuale FANTASIA DI LAMPADE
Prodotti specifici in legno per arredare il laboratorio
Per arredare il laboratorio possiamo utilizzare i nuovi prodotti Astigarraga pensati appositamente per la gestione degli spazi dei nostri ambienti lavorativi
Astigarraga kit line
L’azienda si specializza nella creazione, produzione e commercializzazione di cavalletti e di mobili funzionali e decorativi per tenere tutto in ordine, con una strategia chiara per conquistare il settore fai da te. Oggi il marchio gode di grande prestigio in tutta Europa e vanta la leadership assoluta nella linea dei cavalletti in legno. Essenziale è l’impegno nei confronti dell’ambiente. Dal 2005 dispone della certificazione PEFC (n. 14-38-00151) che garantisce l’origine del legno impiegato per i prodotti e il relativo trattamento.
Serie cavalletti
In pino marittimo per tutte le esigenze e con portata fino a 1000 kg. A partire da euro 4,90
Linea Nastri 3M per Mascherare, riparare le superfici senza rilascio di adesivo
Nastri per riparazioni telati: Universale, Trasparente, Vetri, Rimovibile; per decorazione di libri; ampia gamma con scelta colori e lunghezze più adatte. A partire da euro 2,73 (Supreme High Performance Stong&Easy).
Nastri da imballaggio: Forte, Super Trasparente, Carta, Extreme; adesivo privo di solventi, facilmente strappabili con le mani (ad eccezione del nastro Extreme), larghezza 48 mm. A partire da euro 4,73 (nastro adesivo forte da imballo).
Nastri speciali: Alluminio, Fibra di Vetro, Acqua Stop, Elettrici, Antiscivolo. A partire da euro 3,01 (Nastro Stops Water).
Nastri biadesivi: Forte, Extra-Forte, Specchi, Trasparente; disponibili in rotoli da 1,5 e 5 m. A partire da euro 5,32 (Strong 19 mm x1,5 m).
Mascheratura: Basic, generico, bassa e alta adesione; Blu lunga durata; Viola, carta crespata lunga durata; film e carta pre-nastrati ScotchblueTM A partire da euro 2,53 (nastro multiuso 18 mm x50 m).
Le nuove scale in kit offrono comodità e poco ingombro; ideali soprattutto in situazioni in cui vi è poco spazio e si vuole optare per una scala funzionale e di design
Le scale in kit rappresentano la soluzione più valida per ambienti con poco spazio. Se la scala ha una funzione secondaria si possono adottare scelte più semplici e più contenute come ingombri. Pensiamo all’accesso a un soppalco o a un sottotetto, caso quest’ultimo in cui, se viene utilizzato come spazio non abitabile adibito a ripostiglio, si ricorre spesso all’installazione di scale retrattili.
Le scale in kit rappresentano quindi la soluzione più idonea tra una scala prefabbricata vera e propria e un modello retrattile. Sono costituite da elementi modulari che chiunque abbia un minimo di praticità nei lavori manuali e un’elementare dotazione di attrezzi può assemblare in proprio, ottenendo un consistente risparmio nella spesa complessiva. Ogni singolo segmento delle scale in kit (composto da gradino, supporto ed elementi di collegamento) è concepito per offrire diverse regolazioni, lasciando libertà di scelta tra i valori di alzata, pedata e rotazione sull’asse verticale: il percorso può essere pertanto lineare o curvo e la scala si adatta perfettamente a qualsiasi situazione di altezza e lunghezza a disposizione.
La scala Kya della gamma Arkè Fontanotrappresenta una soluzione economica e salvaspazio grazie alla particolare sagomatura dei gradini (larghi 58 cm) che ne permette una parziale sovrapposizione. Sono in massello di faggio in tinta chiara o scura da montare su supporti d’acciaio verniciati nero, grigio o bianco. La ringhiera di questa scale in kit è composta da montanti d’acciaio verniciati e cavi d’acciaio paralleli al corrimano. Il corrimano è in PVC con un’anima d’alluminio, in tinta con i gradini.
Un’importante valutazione a monte va fatta in presenza di un impianto di riscaldamento a pavimento. Il montaggio di queste scale è possibile soltanto se in fase di stesura dei tubi si è provveduto a lasciare uno spazio libero per il fissaggio della scala a terra. Il montaggio deve avvenire comunque a opere murarie finite.
Installazione delle scale in kit KYA
Prima di iniziare il montaggio si misura l’altezza dal pavimento al piano di sbarco superiore.
Si sottrae 22 da questo valore e si divide il risultato per il numero delle alzate meno una, ottenendo l’altezza di ogni singola alzata.
Tutti gli elementi che compongono la scala in kit vanno estratti dalla cassa e suddivisi per tipologia.
Si determina la posizione di fissaggio a parete del supporto a piastra dell’ultimo gradino, considerando che l’alzata calcolata è comprensiva dello spessore del gradino stesso. Questo va forato, sulla faccia inferiore, utilizzando la dima in dotazione, per aprire le sedi delle viti che lo bloccheranno all’ala orizzontale della piastra.
L’ala verticale va poi appoggiata a parete per copiare i fori per i tasselli a espansione, ma senza fissarla.
Utilizzando la maschera, si forano tutti i gradini, tenendo presente che vanno alternati: uno va forato in modo che la pedata rimanga a destra, quella successiva a sinistra (ossia capovolgendo il gradino) e così via. Si prosegue componendo, a terra, i supporti degli altri gradini su quello di partenza, senza serrare le viti che li bloccano al tubo, fino ad arrivare al supporto iniziale che va a pavimento; uno a uno si portano alla dimensione dell’alzata e si serrano le viti di bloccaggio, badando che tutti siano allineati per costituire una rampa rettilinea.
Qualora fosse prevista una rotazione alla partenza per diminuire l’ingombro in profondità (configurazione a ventaglio), gli elementi più in basso vanno ruotati di 5° uno rispetto all’altro, sempre seguendo le istruzioni.
L’intera struttura va sollevata e appoggiata a parete, con il supporto più basso che appoggi a pavimento. Prima di montare i gradini, su ognuno bisogna praticare una coppia di fori laterali per il fissaggio dei supporti (uno inferiore e uno inferiore) in cui devono inserirsi i montanti della ringhiera, nella posizione indicata dalle istruzioni. Completato questo passaggio, i gradini possono essere fissati alle relative piastre partendo dall’alto.
I montanti si tagliano a misura e su ciascuno di essi si montano i componenti per il collegamento al corrimano e ai cavi d’acciaio intermedi. Si completa il montaggio della ringhiera (la scala può essere percorsa con cautela), poi si rimuove il gradino più in basso per forare il pavimento, fissare a terra il supporto inferiore con tasselli e concludere il lavoro.
La scala Kya è fornita di serie con 11 gradini e 12 alzate regolabili da 19 a 23,5 cm; i disegni mostrano tuttavia la possibilità di aggiungere 1-2 gradini (sempre destri) per coprire sviluppi in altezza differenti dallo standard, con relativi elementi per il prolungamento della ringhiera, oppure una seconda ringhiera qualora la scala venga installata in una zona distante da un muro e necessiti di protezione anche sull’altro lato.
Gradini singoli a sbalzo
Questa soluzione permette di combinare funzionalità e design in un’ottica minimalista: la successione di gradini a sbalzo che appaiono come sospesi si presta per configurazioni rettilinee con o senza foro solaio.
Il gradino Wall, di larghezza 80 o 90 cm, è realizzato in massello di faggio (chiaro, scuro, tortora, avana scuro, sbiancato) ed è concepito per l’inserimento a parete, previa verifica che questa sia portante o idonea a reggerne il carico. Attorno alla staffa, da fissare alla muratura e su cui calzare il gradino a mò di cassetto, vanno disposte specifiche guarnizioni che hanno il compito di assorbire le vibrazioni dovute al calpestio per evitare che siano trasmesse alla parete. Acquistabili online, costano cadauno euro 217,90 (80 cm) ed euro 247,90 (90 cm). Fontanot
Lo starter auto portatile è uno strumento capace di trarci d’impaccio nella malaugurata occasione in cui la batteria del nostro mezzo ci abbia piantati in asso improvvisamente. Utilissimo anche per alimentare contemporaneamente telefonini, smartphone e tablet
Lo starter auto portatile è uno strumento che si rivela utilissimo se si rimane improvvisamente con la batteria dell’auto a terra. Certo è cosa rara, ma molto odiosa; chi ha avuto l’esperienza lo sa. In quei casi si potrebbe avere anche molta fretta e poter riavviare subito il motore, traendosi d’impaccio senza chiedere assistenza, è un grande vantaggio.
Per questo esistono gli starter auto portatili che, grazie a una propria riserva di carica, forniscono energia sufficiente per la messa in moto del veicolo.
ProStart 1712 è un avviatore a batteria per auto, furgoni e piccole imbarcazioni a 12 V, con erogazione di una corrente di picco di 1400 A. Il dispositivo è controllato da un’elettronica molto sofisticata (c’è anche un indicatore di inversione accidentale della polarità) e si rende ancora più prezioso perché, proprio tenendo conto del non frequente utilizzo come starter auto, aggiunge una serie di funzioni utili che permettono di sfruttare in tante altre occasioni la sua notevole carica elettrica. Mette a disposizione due prese 12 V, una presa USB, una pila a LED estraibile e posizionabile nel vano motore attaccandola a superfici metalliche con la calamita sul retro, un sistema di segnalazione con catarifrangenti e luci a led. Telwin ProStart 1712 costa euro 149,00.
Come si usa lo starter auto
Non va mai dimenticata la regola fondamentale che accomuna tutte le operazioni in cui si debbano fare collegamenti elettrici con la batteria dei veicoli: va sempre collegato prima il polo positivo e poi quello negativo! Perché? Un motivo di fondo sta nel fatto che i cavi della batteria hanno terminali con morsetti da stringere con chiavi a forchetta; se noi erroneamente colleghiamo prima il polo negativo, quando inseriamo il positivo il circuito è già chiuso (attivo) e nello stringere il dado c’è un forte pericolo di toccare una qualsiasi parte di metallo dell’auto con conseguente cortocircuito e scintille. Nel caso di dispositivi come lo starter auto, se questo è già acceso, col negativo non ancora connesso possiamo muovere liberamente il positivo, per connetterlo alla batteria, senza pericoli.
Dotazione dello starter auto portatile Prostar 1712 Telwin
Nella confezione, oltre allo starter auto, si trovano due alimentatori per le batterie interne allo starter: uno per la presa da parete della 220 V di casa e uno per la presa accendisigari di un veicolo.
Lo strumento è estremamente compatto; una maniglia sulla parte superiore che ne agevola il trasporto, sui lati si trovano gli alloggiamenti dei due cavi con possibilità di arrotolarli e fissare le pinze terminali.
Sul frontale, sotto la maniglia, è alloggiata una lampada a led, con batterie ricaricabili proprie, utilissima per fare luce nelle situazioni d’emergenza.
Gli alimentatori trovano posto in un vano apposito sul retro dello starter.
Funzioni e ricarica dello starter auto
1. In alto sul pannello frontale, ai lati della lampada estraibile, si trovano due prese tipo accendisigari, dalle quali si può prelevare corrente a 12 V, attingendo alla generosa riserva della batteria dello starter. Le prese sono protette da tappi di gomma in modo che le superfici interne dei connettori restino sempre pulite e nulla possa impedire il buon contatto fra i terminali.
2. Lo stato di carica dell’accumulatore interno è verificabile in qualsiasi momento premendo il pulsante “Battery Status”.
Tre led (rosso, giallo e verde) indicano rispettivamente la necessità impellente di effettuare la ricarica del ProStart 1712, la bassa disponibilità di carica e piena disponibilità di energia per effettuare gli avviamenti del veicolo.
3. Sui lati ci sono due ampi catarifrangenti con tre led di segnalazione per parte. In caso di necessità, il dispositivo messo sul lunotto posteriore dell’auto permette di offrire una segnalazione d’emergenza molto efficace a chi provenga da dietro.
4. Coperta da un tappino di gomma, che preserva dalla polvere e dall’umidità il delicato connettore a pettine e la circuiteria elettronica collegata, si trova una presa USB, ormai uno standard per l’alimentazione di una vasta serie di dispositivi come lettori MP3, telefoni cellulari, tablet, navigatori ecc. La corrente erogata ha la classica tensione di 5 V con un amperaggio di 500 mA. Nessun problema, quindi, per la ricarica e l’utilizzo dei più diffusi smartphone. Innestato il connettore USB, va premuto l’apposito pulsante per attivare l’erogazione della corrente.
5. Le batterie del ProStart 1712 sono in grado di erogare energia dalle prese o di accendere la luce di emergenza per ore. Tuttavia, per la funzione di starter è importante che il livello di carica sia sempre elevato, in modo da permettere diversi tentativi di accensione dell’auto. è fondamentale quindi mantenere le batterie del ProStart 1712 sempre alla massima efficienza; utilizzando l’alimentatore in dotazione, lo si innesta in una presa a muro della rete elettrica e poi si inserisce lo spinotto nella presa dedicata sul dispositivo. Il led posto a fianco indica il processo di carica in corso. Una carica completa dura circa 5 ore.
6. Quando si è in viaggio uno starter auto come ProStart 1712 può essere ricaricato o tenuto alla massima efficienza alimentandolo tramite una presa per accendisigari, usando il connettore/alimentatore in dotazione. Per evitare di incidere sull’efficienza della batteria del veicolo, l’azione di ricarica va effettuata quando il motore è in moto, durante i percorsi di trasferimento.
Le zanzare sono furbe, ma la trappola per zanzare Star Zan 4.0 sa come ingannarle
Anche se alla sera sono più aggressive, le zanzare sono attive anche di giorno; se poi in giardino c’è una piscina, un laghetto o una fontanella (ma basta anche l’acqua ristagnante nei sottovasi) diventa difficile soggiornare all’aperto senza essere punti.
Installando la trappola per zanzare Star Zan all’aperto, preferibilmente vicino a siepi e arbusti, possiamo proteggerci nel modo più efficace: gli insetti, nelle ore serali, vengono attirati dalla luce a led e aspirati dalle 4 ventole, restando intrappolati sul fondo dove muoiono per disidratazione.
La trappola per zanzare rispetta gli altri insetti utili
Nessun problema per farfalle e altri insetti utili: le maglie a protezione delle ventole sono calibrate per salvaguardarli. Collegato a una presa elettrica, consuma soltanto 12 W giornalieri; il funzionamento diurno può essere reso più efficace con appositi attrattivi ai ferormoni.
La trappola per zanzare Star Zan è alto 60 cm, come un bambino: il colore nero gli fa accumulare calore fino a raggiungere una temperatura simile a quella corporea e le ventole riproducono il movimento respiratorio; è un prodotto Made in Italy, non usa prodotti chimici, è resistente all’acqua ed ecologico. Sandokan – Euroequipe
Come predisporre la trappola per zanzare
1 – 2 Sollevato il coperchio si inserisce la capsula contenente la miscela attrattiva brevettata Sandokan contro gli insetti ematofagi. Innocua per uomini e ambiente, incrementa l’efficacia di cattura del dispositivo. Durata 30 giorni, potente, ideale per esterni.
3 – 4 Nella parte inferiore è situato un contenitore degli insetti, che si rimuove per lo svuotamento. Ha le pareti formate da una spugna reticolata che lascia passare solo l’aria. L’innesto è rapido, a baionetta.
5 Collegata la spina all’apparecchio la si inserisce nella presa e si lascia l’apparecchio in funzione 24 ore al giorno. Cattura di giorno con l’attrattivo a base di feromoni naturali e di sera con la potente luce a led.
Con gli smalti V33 della gamma Rinnovare si può dare a qualsiasi superficie un aspetto completamente nuovo
Col tempo i gusti e le mode cambiano, avere davanti agli occhi sempre le stesse piastrelle, la stessa cucina, gli stessi mobili ci stanca un po’, ma mica si può pensare di dare un colpo di spugna a tutto… ma di rullo sì: spesso cambiare la finitura di arredi e superfici è sufficiente per trovarsi immersi in spazi completamente nuovi e piacevoli da vivere.
Gli smalti V33 della gamma Rinnovare sono specifici per ogni supporto, facili da applicare e con una perfetta adesione, anche senza applicare un fondo: basta sgrassare e lavare le superfici, nel caso di mobili vecchi e già verniciati, effettuare una leggera carteggiatura e spolverare, poi si può applicare direttamente lo smalto in due mani e ci si ritrova in una casa completamente diversa, senza sostituire niente.
Caratteristiche Smalti V33 Gamma Rinnovare
La gamma Rinnovare V33, composta da smalti tecnici all’acqua dall’aspetto satinato, è perfetta per rinnovare qualsiasi ambiente della vostra casa, dando un tocco di stile e moderno alle piastrelle di bagno e cucina, ai mobili e ai pavimenti: in sole 24 ore è possibile cambiare look alla vostra casa senza cambiare nulla! La gamma è composta da 4 referenze: Rinnovare Mobili, Rinnovare Ceramiche, Rinnovare Pavimenti e Piastrelle e Rinnovare Elettrodomestici.
Pavimenti e piastrelle
Si applica senza fondo su grès porcellanato, marmi, pietre situati all’interno che non siano trattati o che siano puliti da trattamenti con oli, cere o derivati; aderisce su supporti lisci, resiste a macchie, lavaggi frequenti, sollecitazioni di punte e al passaggio. Non idoneo per rivestimenti verticali in piastrelle e ceramiche.
Ceramiche
Si applica senza fondo su ceramiche, piastrelle murali, listelli ecc; non si applica sui pavimenti, piatti doccia, vasche da bagno, lavabo/lavello e piani di lavoro. Resistente all’acqua e ai prodotti di pulizia, limita la formazione di muffe e non sfalda anche con sbalzi di temperatura dell’acqua.
Mobili
Per mobili, pensili e piastrelle; 3 in 1 senza sverniciatura e fondo, resiste a macchie di cibo, grassi caldi e freddi, prodotti di pulizia e lavaggi frequenti. Non si applica su supporti cerati e oliati, piani di lavoro, piastrelle di bagno/doccia e pavimenti.
Elettrodomestici
Si applica senza fondo su alluminio, metallo, inox, plastiche; resiste a macchie, urti e lavaggi. Non applicare su guarnizioni o su apparecchi soggetti a forte riscaldamento come forni, griglia pane, microonde.
Risanare vecchi cappotti in modo da ripristinarli efficacemente è possibile se si interviene per tempo. A distanza di tempo, i vecchi cappotti possono presentare segni di degrado di varia entità
Risanare vecchi cappotti di qualche decennio fa, che presentano segni di degrado, è a volte possibile senza dover rifare completamente il rivestimento.
Il cappotto termico è tra le soluzioni più efficaci nella riqualificazione energetica degli edifici: tramite l’applicazione di pannelli isolanti con appositi collanti e successiva rasatura armata le murature esterne beneficiano di uno strato protettivo che forma una barriera alle dispersioni termiche e le salvaguarda dagli agenti atmosferici.
I primi interventi di questo tipo risalgono infatti a qualche decennio fa e, inevitabilmente, presentano i segni del tempo: nei casi estremi occorre rifare integralmente il rivestimento, ma se ci si accorge per tempo del degrado, segnalato da microfessurazioni o distacchi dello strato superficiale di modesta entità, è possibile attuare un ripristino che garantisca ulteriore durabilità al sistema, con un notevole risparmio.
Mapetherm Flex RP è un fondo rasante in pasta risolutivo per il recupero dei sistemi a cappotto degradati, ma utilizzabile anche come rasatura armata per nuovi interventi di riqualificazione; è composto da resine acriliche in dispersione acquosa, cariche selezionate, microsfere di vetro e fibre polipropileniche, oltre ad additivi che lo rendono resistente alle aggressioni biologiche. Grazie alla sua composizione offre elevate prestazioni di resistenza agli urti, che lo rendono particolarmente indicato per la protezione di zone critiche quali zoccolature o parti comuni di condomini. Non essendo a base cementizia, non occorre attendere alcuna stagionatura e neppure applicare un primer prima della finitura, con notevole riduzione dei tempi d’intervento. Può essere utilizzato come rasatura di pannelli isolanti, come rasatura armata o di ripristino e, nella versione a granulometria fine, anche per la rasatura di pareti interne.
Granulometrie e impieghi
La versione 1,5 mm si usa in abbinamento con la rete Mapetherm Net per la rasatura armata di pareti e pannelli isolanti o per il ripristino di cappotti degradati; quella da 0,5 mm, in abbinamento a finiture lisce, è eccellente per rasare pareti interne che presentino fessure o imperfezioni; all’occorrenza si può inserire la rete Elastocolor Net per contenere fessurazioni molto estese. Mapei
Risanare vecchi cappotti fessurati
Verificato che l’isolante sia ben aderente al supporto, asciutto e ripulito da grassi ed eventuali parti in distacco, si applica il fondo Malech e dopo 12-24 ore la prima mano di Mapetherm Flex RP in spessore uniforme, utilizzando una spatola inox.
L’armatura del rasante
Nella prima mano ancora fresca si annega la rete in fibra di vetro Mapetherm Net resistente agli alcali aiutandosi con la spatola liscia; è necessario sovrapporre i teli adiacenti per 5-10 cm. Trascorse 24-48 ore si applica una seconda mano di rasante da rifinire a frattazzo; nel caso di finitura a civile è meglio utilizzare come seconda mano il prodotto a granulometria 0,5 mm per avere un risultato estetico più liscio.
La finitura
Mapetherm Flex RP va colorato in tinta con la finitura applicabile dopo 24-48 ore. Nella versione a granulometria 1,5 mm la finitura prevede l’applicazione a spatola inox di Elastocolor Tonachino Plus, un rivestimento elastomerico fibrorinforzato resistente ad alghe e muffe, idrorepellente. Sul prodotto a granulometria 0,5 mm si stende a rullo Silancolor Pittura Plus.