Nella tradizione pasquale le uova sono l’elemento centrale dei festeggiamenti, soprattutto quelle di cioccolata. Ma la consuetudine, che ci arriva dalla civiltà contadina, vuole che anche le uova, quelle vere di gallina, si usino come piacevole regalo di sapore antico.
Come decorare le uova
Dopo aver bollito le uova e averle raffreddate, stendete sul guscio, con un pennellino, una mano di fondo di colore uniforme utilizzando normali acquerelli, smalti acrilici o tempere.
Scegliete preferibilmente i motivi decorativi tra quelli tipici della festività pasquale: pulcini, fiori, campane e stelline, ma, ovviamente, non c’è limite alla vostra creatività.
Per delle uova decorate per Pasqua con buona precisione è utile tracciare i contorni con una matita e poi stendere il colore con il pennello oppure ritagliare piccole maschere di cartoncino che, appoggiate all’uovo, permettono di disegnare le sagome da decorare con le tinte preferite. Disposte in un bel cesto di paglia le uova possono diventare un regalo originale e gradito.
Stendiamo con un pennello una mano di fondo sul guscio con colori acrilici, tempere o acquarelli.
Quando il fondo è asciutto, tracciamo i contorni dei disegni servendoci di matita e mascherelle.
Coloriamo i particolari dei disegni seguendo le linee tracciate.
Decorazioni di Pasqua…uno diverso dall’altro, sono dei sacchettini di stoffa colorata, imbottiti e decorati con originalità
I materiali che servono sono: rafia naturale, spago, ghiaia, tessuti colorati, ovatta per imbottitura, scovolino, bottoni, sfere, olive e stelle di legno. Una pistola incollatrice, forbici e ago sono gli unici attrezzi necessari.
Si preparano i sacchettini (base 8 cm e altezza 12 cm circa) usando scampoli di tessuto di vario colore e dalla trama lavorata. Si deposita sul fondo uno strato di ghiaia pulita che dia stabilità al pupazzetto.
Si riempie il sacchetto con ovatta o apposita imbottitura da cuscini in modo che prenda forma e rimanga gonfio.
Con ago e filo si chiude ben stretto il sacchetto; la cucitura fatta dall’esterno sarà mascherata dalla pallina di legno usata per fare la testa.
La pallina di legno è bucata da una parte. Si mette a colla a caldo nel foro e si cerca di farvi entrare dentro l’estremità cucita e arricciata del sacchetto.
Bastano pochi attimi perché la colla si raffreddi e faccia di legno e stoffa un tutt’uno.
Le sfere di legno sono disponibili con e senza foro con diametro da 10 a 80 mm: una confezione da sei pezzi Ø 30 mm costa circa 2 euro.
Si dà allo scovolino bianco la forma delle due lunghe orecchie dei coniglietti; lo scovolino è disponibile presso Opitec in confezioni assortite nelle tonalità del verde, del blu, del marrone e del rosa (una confezione da 25 pezzi costa euro 1,10).
Si fissa, con un punto di colla a caldo, alla sfera di legno le estremità dello scovolino in modo che rimanga nella forma voluta.
Si prende un pezzetto di spago (circa 20 cm), vi si infilano una o più olive di legno e si fissano le sue estremità sulle spalle con un punto di colla a caldo.
Si completa la decorazione della pancia del coniglietto usando stelline di legno, bottoni, fiori di carta.
Si prepara con alcuni fili di rafia o con il nastro colorato un grande fiocco da fissare sulle spalle del coniglietto.
E’ il momento degli ultimi ritocchi: con un pennarello nero fine si disegnano gli occhi, i baffi e la bocca. Si realizza il naso con una pallina colorata o con piccoli bottoni; un po’ di colore rosa sulle guance dà il tocco finale al nostro coniglietto.
Qualsiasi intervento murario di una certa portata, abbisogna di un lavoro di carpenteria più o meno complesso in funzione di ciò che si intende realizzare. Ecco quali sono gli attrezzi più idonei.
Quando si parla di carpenteria si intende la predisposizione di armature, casseforme, strutture di sostegno in legno e ferro, prima di passare alle gettate di calcestruzzo, l’innalzamento di pareti di mattoni, cemento cellulare o cartongesso. Gli attrezzi per carpenteria che servono in questa fase non sono molti e possono già far parte della dotazione standard. Alcuni attrezzi per carpenteria, più specializzati, possono essere noleggiati, per esempio le betoniere o le macchine in grado di eseguire piccoli scavi, ma anche particolari strettoi combinati per mantenere unite le casseforme nella realizzazione di pilastri, che permettono di abbracciare completamente la struttura per tutto il tempo necessario alla presa del cemento.
Attrezzi per carpenteria – è utile sapere che
◆ La sacca portachiodi, che si assicura alla vita, ci permette di avere a portata di mano i chiodi per la realizzazione di casseforme, strumenti di misura, martello e altri utensili. ◆ Per sollevare pesi sui ponteggi è indispensabile il paranco. Ne esistono versioni leggere, fino a 150 kg di portata, che possono essere montate su un braccio mobile.
Attrezzi per carpenteria
Smerigliatrice angolare: serve per tagliare e sagomare il ferro delle armature, ma anche per incidere cemento, pietra, laterizi, e metalli vari. Per questi lavori si usano dischi di tipo differente.
Punte lunghe: per attraversare le travi di maggior sezione e poter effettuare il fissaggio delle strutture occorrono punte di lunghezza elevata. Nella maggior parte dei casi l’attacco è di tipo SDS.
Trapano avvitatore: indispensabile in molte situazioni ed esigenze nell’assemblaggio di strutture in legno. Particolarmente pratica la versione a batteria dotata di rinvio ad angolo.
Sega a catena: la sua grande capacità di taglio consente di asportare parti terminali di travature in legno, sagomare pannellature e altro, soprattutto nella realizzazione delle strutture di sostegno dei tetti.
Segaccio manuale: serve per tagliare elementi di minore sezione durante la costruzione di casseforme, tetti, tettoie. La sega a gattuccio elettrica lo può sostituire in pieno e taglia anche il metallo.
Martello da carpentiere: dotato di testa battente e penna levachiodi, presenta un manico abbastanza lungo ed è fornito, sulla testa, di due incavi in cui alloggiare il chiodo e conficcarlo con una sola mano.
Attrezzi per carpenteria per lavorare il ferro
Oltre al legno delle strutture di sostegno e di gettata, anche il ferro entra frequentemente nei lavori di carpenteria, in particolare nella realizzazione di armature per le gettate in cemento armato. Bisogna quindi disporre di attrezzature in grado di tagliare e sagomare il tondino e il filo di ferro di legatura:
trancia per tagliare rapidamente e con precisione il tondino;
piegaferro a leva da fissare al banco. La testa dell’attrezzo produce le curvature necessarie sulle estremità dei tondini;
tenaglie per avvolgere e tranciare il filo di ferro da legatura;
La casa è piena di meccanismi che richiedono una periodica oliatura per conservarli sempre silenziosi e scorrevoli
Una bomboletta di lubrificante multiuso è sempre utile per eliminare cigolii, sbloccare, pulire e sciogliere la colla degli adesivi. Si tratta di prodotti composti da oli leggeri e additivi che ne allargano il campo di utilizzo.
Sbloccare Serrature
Le chiavi che non aprono, o le vecchie serrature che diventano dure da aprire, sono uno degli esempi più evidenti di come possa rendersi utile un lubrificante multifunzione come WD-40. L’erogatore è munito di un sottile tubetto con il quale depositare piccole quantità di lubrificante solo nel punto desiderato.
Cerniere che cigolano
I fastidiosi cigolii che provengono dalle cerniere sono dovuti alla frizione che la cerniera sviluppa sul perno facendolo vibrare come un diapason. Con una spruzzata di lubrificante penetrante si raggiunge ogni punto del cardine senza dover alzare il serramento.
Eliminare macchie
Perdite d’olio, macchie di resina, collante del nastro adesivo, sono difficili da rimuovere anche con i solventi. L’azione detergente di questi lubrificanti multifunzione ha ragione anche degli sporchi più “difficili”. Dopo qualche minuto dall’applicazione i residui possono essere rimossi con l’aiuto di un semplice pennello e uno straccio. Ad ugello ripiegato la bomboletta funziona come un normale spray che produce un getto diffuso.
Meccanismi scorrevoli
I meccanismi che garantiscono alle porte scorrevoli un funzionamento silenzioso e dolce vanno lubrificati e puliti spesso. L’ugello sottile permette di arrivare al cuscinetto, anche se è nascosto all’interno della struttura della porta.
Nessun limite nelle scelte di ridistribuzione degli spazi in casa: in cantina si può ricavare una lavanderia con lavandino e lavatrice perché allo scarico ci pensa Sanitrit SaniVite 3
Ci sono molti validi motivi per trovarsi nella scomoda situazione di dover raggiungere una colonna di scarico lontana, oppure posta più in alto rispetto a una determinata stanza della casa. La trasformazione di una cantina in lavanderia, per esempio, è già uno di questi, ma potrebbe essere anche quello di voler portare la cucina di casa in posizione meglio esposta verso il sole e la luce, cosa un tempo spesso trascurata. In tutti i casi, il desiderio di rinnovamento e i cambiamenti che avvengono nel corso della vita, come per esempio l’allargamento della famiglia, possono richiedere una migliore riorganizzazione degli spazi di casa. Mentre far pervenire in qualsiasi luogo le tubazioni di mandata dell’acqua fredda e calda non è un grosso problema, perché i tubi sono in pressione, più ostico è potersi liberare delle acque di scarico, visto che se ne vanno via per caduta. La soluzione definitiva, alla portata di tutti, in termini economici e di fattibilità, è SaniVite 3, una pompa per acque bianche prodotta da SFA Italia. La pompa ha dimensioni ridotte e trova posto dentro il mobile del lavandino di cui riceve direttamente lo scarico insieme a quello della lavatrice. Le acque, man mano che si raccolgono, vengono evacuate tramite un tubo di diametro ridotto (soli 32 mm) sino a raggiungere una colonna o una tubazione fognaria, anche se distante o più in alto, rispetto alla nuova lavanderia.
La confezione di SaniVite 3
La pompa per acque chiare Sanivite 3 è venduta completamente montata; inclusi nella confezione, ci sono i raccordi e le fascette necessari per il collegamento di tutti i tubi possibili, i gommini e gli elementi di fissaggio a pavimento, i tappi per chiudere ermeticamente le due entrate basse eventualmente non utilizzate.
Collegamenti possibili
Sanivite 3 ha 4 ingressi e un’uscita. Può quindi ricevere contemporaneamente lo scarico di un lavello, eventualmente anche doppio, una lavastoviglie e una lavatrice; se posizionato in un bagno, tranne il wc, può ricevere gli scarichi di tutte le utenze, quali docce, vasche, lavabo e bidet. I due ingressi, posizionati sul top della macchina, sono quelli indicati per lavelli, lavabo, lavastoviglie e lavatrici. I due ingressi laterali e bassi, invece, sono indicati per docce, vasche e bidet. Tramite il tubo di scarico la pompa è in grado di spingere le acque raccolte sino a 5 m in altezza o 50 m in distanza.
Posizionamento di SaniVite 3
Il locale tecnico esistente e la stanza designata a nuova lavanderia sono separati da una parete, quindi è facile recuperare le mandate dell’acqua, calda e fredda, portando due attacchi sul muro in cui si posizionano lavandino e lavatrice. Ora non resta che collocare il tubo di scarico con diametro di 32 mm, che si deve sviluppare verso una condotta fognaria esistente.
Lo scarico in questo caso esce lateralmente dal mobile, previa foratura con sega a tazza. La curva per la salita deve essere morbida, quindi si mettono in serie due curve da 45° con in mezzo una braga con tappo di ispezione, che in questo caso funziona da valvola di spurgo d’emergenza.
Il tubo sale verso il soffitto e viene immobilizzato mediante tasselli con collari fermatubi di sezione adeguata.
Superata la soletta, il tubo effettua un’altra curva morbida e si orienta verso l’inserimento nella colonna di scarico vera e propria, mantenendo una pendenza dell’1%, in modo da entrarvi dall’alto verso il basso. Ricordiamo che serve una presa elettrica nelle vicinanze della pompa.
Allestimento di SaniVite 3
Si predispone la macchina al collocamento in sede, montando sul lato d’appoggio due piccole staffe e applicando i quattro piedini adesivi di gomma che la sollevano dal pavimento. In questo modo viene impedita la trasmissione delle vibrazioni durante il funzionamento della pompa.
Gli ingressi sul top della macchina sono sigillati; se è necessario utilizzarli, vanno aperti tagliando via la membrana che li chiude con un seghetto da ferro.
Lo sbavo del taglio va rimosso con carta vetrata da passare sia all’interno sia all’esterno del bordo, in modo che non ci siano impedimenti all’inserimento dei raccordi.
I raccordi di gomma in dotazione permettono l’innesto di tubi di diverso diametro. I punti da tagliare per adattarli a quelli della sezione corretta sono ben marcati con rilievi esterni che guidano anche il cutter per mantenere il taglio lineare.
Ogni pezzo che si innesta va bloccato con una delle fascette di serraggio in dotazione. La pipa del tubo di uscita può essere orientata a piacere, in modo da far prendere subito al tubo la direzione corretta verso lo scarico.
Gli ingressi alla base, se non utilizzati, vanno chiusi con i tappi in dotazione che hanno un robusto o-ring di tenuta; l’innesto a baionetta del tappo, con solo mezzo giro, assicura il serraggio più sicuro.
Predisposti tutti gli attacchi e chiusi gli ingressi bassi non necessari, si fissa la pompa a pavimento con due tasselli a espansione che bloccano le piccole staffe agli angoli opposti.
Il primo tubo da fissare è quello di uscita, perché è particolarmente rigido; anche questo va fissato a dovere con una fascetta.
Per ultimi si inseriscono i tubi in ingresso che hanno una maggiore flessibilità nella movimentazione per l’innesto.
Guarda il video
Per ulteriori approfondimenti leggi la scheda prodotto di Sanivite 3
I prodotti GLADIO nascono dall’esperienza della ditta SOLVET in anni di attività nel settore chimico come produttrice di solventi e diluenti, destinati prevalentemente al mercato industriale.Da qui l’idea di formulare una linea di prodotti pensata per la grande distribuzione; articoli di alta qualità utili per i piccoli e grandi lavori di casa, ovvero “IL FAI DA TE”.
“GLADIO SENZA MACCHIA” si propone con detergenti universali in grado di rimuovere in pochi minuti le macchie più difficili come vernice, colla, silicone, catrame, inchiostro, perfino le famigerate scritte di pennarelli e di bombolette spray, da muri e cancelli, da vetro, dai pavimenti, dalla carrozzeria dell’auto, dai cartelli stradali, dai tessuti e dalle mani.
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Tutte le punte trapano, ogni materiale ha quella adatta
Il trapano fora legno, metallo, pietra e materie plastiche con disinvoltura: basta dotarlo della punta adatta al materiale. Ecco quello che un buon fai da te deve sapere per sfruttarne le potenzialità.
Il legno è un materiale tenero ma, a differenza di metalli, plastica e calcestruzzo, ha una natura fibrosa. Le punte per forare questo materiale sono costruite tenendo conto di questa caratteristica.
Le punte trapano da legno sono affilate in modo da presentare una sporgenza sulla periferia dell’utensile. In questo modo la fibra è troncata prima di essere rimossa dalla parte interna dei taglienti. Questa conformazione è rispettata sia nelle punte elicoidali che nelle mecchie, nonché nelle punte speciali come le forstner e nelle seghe a tazza.
Per assicurare la centratura al foro, la punta ha una piccola sporgenza all’apice, in corrispondenza dell’anima, di forma piramidale, fatta in modo da guidarne la rotazione nella prima fase della foratura.
Nella foratura dei metalli con una punta elicoidale il successo dell’operazione dipende dalla qualità e dall’affilatura dei taglienti.
Importante è anche la velocità di taglio: maggiore è il diametro, minore è la velocità di rotazione da mantenere. Per i diametri più elevati è consigliabile eseguire un foro preliminare di diametro pari a circa la metà di quello finale per facilitare l’avanzamento della punta più grande. Dato che la foratura è un’operazione gravosa in cui il surriscaldamento è sempre in agguato, è consigliabile irrorare frequentemente il foro con olio per foratura su metallo.
PUNTE TRAPANO FORARE IL LEGNO – MECCHIA, TAZZA E FORSTNER
La mecchia, è formata da un semplice stelo che termina con un’area piatta, affilata sul margine frontale. La cuspide centrale sporgente è necessaria per la centratura del foro e tenere in posizione la mecchia durante le fasi iniziali della foratura.
La sega a tazza è realizzata con una lama avvolta a tamburo munita di un bordo dentato. Il supporto che la sorregge, utilizzabile per tazze di diverse misure, è munito al centro di una normale punta elicoidale rimovibile che guida l’utensile.
La speciale punta forstner è stata studiata per realizzare fori molto precisi con il fondo piatto, adatti in particolare per le sedi delle cerniere sulle ante dei mobili. È munita di taglienti periferici che troncano le fibre di legno prima che siano raggiunte dalle lame radiali.
PUNTE TRAPANO PER FORARE IL METALLO – DUE PARTICOLARI
La sega a tazza non è altro che un tamburo metallico munito di affilati denti sulla periferia. In genere un set di tazze possiede un singolo supporto con codolo in cui è inserita la punta di centratura. Considerati i diametri elevati è necessario utilizzare velocità molto basse per evitare di “bruciare” troppo in fretta i taglienti.
La guida di foratura è utilissima anche per forare pezzi tondi i quali, usando il trapano a mano libera, sfuggirebbero facilmente da sotto la punta. Il segreto sta nelle due scanalature a V ricavate sulla base d’alluminio che impediscono il movimento del tubo.
PUNTE TRAPANO PER FORARE IL MURO
Anche le punte per muratura hanno lo stelo con scanalature elicoidali, ma i taglienti sono realizzati con un inserto in metallo duro saldato all’estremità dell’elica.
Gli angoli di taglio delle punte da muro sono molto elevati per diminuire il pericolo di scheggiatura. Questa caratteristica non diminuisce l’efficacia dell’utensile nei materiali per edilizia perché la percussione polverizza la matrice molto dura e fragile di pietra, cemento e mattoni; ma, nel caso si incontri un tondino, per esempio forando il calcestruzzo, è consigliabile non insistere, dato che il tagliente non è in grado di asportare il truciolo dal metallo e l’eccessivo riscaldamento per l’attrito staccherebbe l’inserto rovinando irrimediabilmente la punta.
AIUTI SUPPLEMENTARI
Il metodo migliore per non sporcare con la polvere prodotta dalle forature è eliminarla alla fonte.
A questo scopo si può adoperare una speciale protezione collegata con l’aspirapolvere oppure una semplice ma efficace cuffia di gomma, dotata di un foro centrale per far passare la punta; i residui cadono nel risvolto e possono essere allontanati senza imbrattare parete e pavimento.
La sega a tazza per muratura è formata da un tamburo d´acciaio con il margine rivestito da frammenti di metallo duro. Funziona a bassa velocità ed è efficace anche a secco. È reperibile in set composti da un supporto munito di punta di centraggio e più tamburi con diametri che vanno da 33 mm a 103 mm.
PUNTE DA TRAPANO PER MATERIALI DURI
La foratura delle piastrelle, soprattutto quando va fatta vicino ai bordi, è sempre un’operazione delicata. Per essere sicuri di non rompere o rovinare le piastrelle in grès porcellanato, ceramica, marmo e granito, bisogna utilizzare punte da trapano spechifiche per questa operazione. Si montano quindi punte in acciaio che presentano sulla punta due placchette riportate in metallo duro (“Widia”) in modo da poter forare anche le pietre e i materiali più duri. Sul sito Amastone è possibile acquistare punte adatte a questo lavoro. L’approccio alla foratura deve avvenire con la punta inclinata rispetto alla superficie da forare e, durante l’operazione, si deve muovere il trapano in senso rotatorio, tenendolo sempre inclinato.
Panoramica dettagliata del compressore Einhell e del relativo kit
I kit compressore ad aria compressa, sono soluzioni molto intelligenti perché rappresentano un’ottima base di partenza per chi vuole attrezzarsi da zero. Così, in un sol colpo, si acquisisce il necessario per le principali necessità.
Descrizione del singolo compressore TH-ACV 190/6 OF
Copertura della scocca
Serbatoio a pressione
Gancio avvolgicavo
Piede di appoggio
Accoppiamento rapido (aria compressa regolata)
Manometro (indica la pressione impostata)
Regolatore di pressione
Interruttore ON/OFF
Impugnatura di trasporto
Valvola di sicurezza
Tappo a rubinetto di scarico dell‘acqua di condensa
Riepilogo delle caratteristiche tecniche del compressore
Collegamento rete elettrica: 230 V ~ 50 Hz
Potenza del motore kW: 1,1
Modalità operativa S3 25% 10 min
Numero giri del compressore/min-1: 3550
Pressione al funzionamento in bar: 8
Volume del recipiente a pressione (in litri): 6
Potenza teorica d’assorbimento l/min: 185
Livello potenza acustica LWA in dB: 97
Incertezza KWA 2 dB
Livello intensità acustica LpA in dB: 75
Incertezza KpA 2 dB
Tipo die protezione: IP 20
Peso dell’apparecchio in kg: 9
Videopresentazione del compressore (lingua spagnola)
Importanti informazioni per l’utilizzo
Tenete il più possibile i dispositivi di protezione, le fessure di aerazione e la carcassa del motore liberi da polvere e sporco. Strofinate l’apparecchio con un panno pulito o soffiatelo con l’aria compressa a pressione bassa.
Consigliamo di pulire l’apparecchio subito dopo averlo usato.
Pulite l’apparecchio regolarmente con un panno asciutto ed un po’ di sapone. Non usate detergenti o solventi perché questi ultimi potrebbero danneggiare le parti in plastica dell’apparecchio. Fate attenzione che non possa penetrare dell’acqua nell’interno dell’apparecchio. La penetrazione di acqua in un elettroutensile aumenta il rischio di una scossa elettrica.
Il tubo e gli strumenti di spruzzo devono essere separati dal compressore prima della pulizia. Il compressore non deve venire pulito con acqua, solventi ecc.
Attenzione all’acqua di condensa
Per una durata prolungata del serbatoio a pressione, dopo ogni utilizzo è necessario scaricare l‘acqua di condensa aprendo il rubinetto di scarico . Inclinate il serbatoio del compressore in modo che il rubinetto di scarico si trovi nel punto più basso del serbatoio. In tal modo l‘acqua di condensa potrà defl uire completamente.
Da cosa è composto il kit compressore Einhell TH-ACV 190/6 OF
La peculiarità del kit compressore Einhell, che punta sulla portabilità senza penalizzare la potenza, rappresenta una valida scelta anche per chi possiede un compressore più grosso e pesante. La portabilità del compressore, infatti, è un fattore utilissimo in tutte quelle occasioni in cui si deve operare lontano dal garage o dal laboratorio.
1 – Inclusi nel kit:
L’insieme è costituito dal compressore TH-AC 190/6 OF
un set che include il tubo flessibile lungo 15 m,
la pistola per pneumatici con manometro,
la pistola per soffiare,
la pistola avvita/svita con 4 bussole per bulloni da ruote,
l’adattatore per gonfiare le gomme delle biciclette e l’ago per gonfiare palloni
Come predisporre il kit compressore
2. Sul retro del compressore i rilievi per avvolgere rapidamente il cavo d’alimentazione.
3. Alla base del serbatoio, la valvola di spurgo della condensa.
4. Compressore e tubo in dotazione sono dotati dei comodi attacchi rapidi.
5. Importante, soprattutto per alcune applicazioni che lo richiedono, la regolazione della pressione di erogazione dell’aria: per esempio per l’aerografo oppure per le pistole chiodatrici e aggraffatrici.
Quanto costa il kit compressore Einhell TH-AC 190/6 OF
Il kit costa euro 99,95. Set 10 accessori per compressore (art. 4020565) euro 59,95
Come collegare e usare l’avvitatore
1. Il tubo in dotazione è lungo abbastanza anche per passare da una parte all’altra dell’auto e arrivare comodamente alle 4 ruote.
2. La rotella posta alla base dell’impugnatura della pistola permette di regolare la coppia di serraggio. Sono disponibili 4 posizioni di selezione: per evitare spostamenti involontari, per selezionare il valore desiderato bisogna ruotare la rotella e contemporaneamente premerla.
3-4. Il pulsante per selezionare la rotazione destra o sinistra dell’albero è un lungo rinvio che attraversa la parte alta dell’impugnatura e il corpo della pistola. Premendolo da una parte va a filo della scocca e finisce per sporgere sul lato opposto.
5. Le bussole si inseriscono e si rimuovono semplicemente a pressione. Le misure delle quattro in dotazione nel kit sono: 17, 19, 22, 24 mm.
6. Il compressore ha una potenza di assorbimento di 1,1 kW, il numero di giri del motore è di 3550 al minuto; la pressione di funzionamento è di 8 bar, mentre la potenza teorica di assorbimento è di 185 litri al minuto. Questi sono i numeri che consentono il perfetto funzionamento della pistola da gommisti: in pochi minuti si cambia un treno di ruote montando i cerchi con i pneumatici invernali o viceversa.
Come gonfiare la gomma o altro
1 – Il serbatoio del compressore Einhell TH-AC 190/6 OF contiene solo 6 litri d’aria, ma l’ottima erogazione del motore permette di gonfiare in tempi rapidi una gomma anche se è completamente sgonfia.
2 – La sostituzione dell’accessorio è istantanea grazie ai raccordi a innesto rapido. Per l’inserimento basta premere a fondo, mentre per lo sgancio è necessario tirare indietro la ghiera zigrinata presente sul raccordo femmina, lato tubo.
3 – 4 Gli adattatori per il gonfiaggio delle gomme di biciclette e dei palloni vanno montati sull’attacco presente all’estremità del manometro per gonfiare le gomme di auto e moto. I due raccordi hanno un lungo filetto che replica quello presente nelle valvole dei pneumatici: si innestano a fondo premendo la molletta di blocco.
5 – Lo spillo è adatto al gonfiaggio della maggior parte dei palloni; non è difficile verificare che la valvola sia compatibile, guardando il diametro del foro.
Realizzare una cornice intarsiata richiede pazienza e precisione
Cornice intarsiata: i passaggi
Per realizzare una cornice intarsia dobbiamo seguire il disegno che abbiamo progettato per il nostro quadro si tracciano le sottili linee guida sulla faesite con la lama di un coltello. Al posto del righello si può adoperare un angolare metallico con il quale è più facile mantenere la lama ortogonale al pannello.
Le singole tessere, per lo più di profilo geometrico, si tagliano con un coltello molto affilato guidato da un righello metallico. È preferibile ruotare la lama anziché trascinarla in modo da non rischiare di strappare la sottile corteccia.
Tenendo ferma la tessera con un’unghia si spalma sul retro una goccia di colla con la punta del coltello, curando di non sporcare la superficie in vista. La colla a contatto deve essere stesa anche sul pannello di faesite.
Le tessere possono essere rifilate sul posto con un coltellino o un bisturi. Basti pensare a quanto tempo è necessario per incollare un singolo pezzo per capire che realizzare un quadro come questo può richiedere anche 300 ore di lavoro.
Nuova idropulitrice lavor per l’utilizzo quotidiano
Lavare l’auto, la moto, gli attrezzi da giardino e i mobili esterni? Rimuovere muschio e muffe dai muretti? Disotturare canalizzazioni i grondaie intasate? Tutto questo e molto altro ancora può essere svolto efficacemente e con un risparmio di tempo e fatica con la idropulitrice LavorPASCAL 20. Potente, affidabile, con una gradevole linea estetica e soprattutto made in Italy, PASCAL 20 è ideale per tutti gli amanti del bricolage e della cura della casa.
Caratteristiche tecniche
140 bar max di potenza,
400 l/h max di portata
robusto motore ad induzione da 2100 W;
gruppo pompa assiale,
testata in alluminio a tre pistoni in acciaio ad alta resistenza con valvola by-pass incorporata;
aspirazione detergente diretta con serbatoio incorporato;
sistema AUTOMATIC STOP, che consente l’attivazione o stop totale della macchina azionando la leva della pistola;
avvolgitubo,
carrello con manico ergonomico
vano porta accessori,
doppia lancia completano la dotazione l’idropulitrice Lavor Pascal 20 che diventerà un elemento insostituibile nelle operazioni di pulizia esterne