Home Blog Page 18

ARXP BOX | Un nuovo concetto di idropulitrice

0

ARXP BOX è una gamma di idropulitrici che rende il lavaggio e la pulizia delle superfici una vera e propria esperienza, piacevole e utile. Un sito dedicato propone informazioni e consigli utili alla pulizia delle superfici nelle diverse situazioni, oltre a delucidazioni relative alle tecnologie alla base della nuova gamma ARXP

Una nuova generazione di idropulitrici nata per rendere questo immancabile strumento più adatto alle esigenze e agli spazi del vivere di oggi, adeguandone non solo dimensioni, ma anche la forma; rendendolo più immediato e istintivo nella messa in servizio e nell’utilizzo; dotandolo di tutti gli accessori necessari, semplificando comunque l’operazione di rimessaggio, una volta terminato il lavoro. Tutto questo senza rinunciare alla potenza necessaria. Stiamo parlando di ARXP BOX, la gamma smart di idropulitrici Annovi Reverberi, sostenibili, potenti, compatte e con la tecnologia DUAL brevettata AR. La gamma rappresenta il risultato di un lungo processo innovativo, avvenuto nel costante impegno dell’azienda verso un futuro più sostenibile. Le dimensioni di queste macchine sono ridotte al minimo: rispetto alle versioni classiche delle idropulitrici, il volume del prodotto nella sua confezione è fino all’85% inferiore.

Questo cambiamento permette non solo di ridurre fino al 50% la quantità di plastica utilizzata rispetto alle idropulitrici tradizionali, ma anche di ottimizzare i processi di trasporto dei prodotti lungo tutta la filiera produttiva. Ridurre la quantità di materiale utilizzato, usare carta riciclata e ottimizzare i trasporti permette complessivamente la riduzione dell’impatto ambientale e la diminuzione delle emissioni di CO2 associate alla produzione di questi prodotti.

Il design è un aspetto fondamentale della gamma ARXP che è stata progettata per essere estremamente comoda e organizzata; infatti, tutti gli accessori sono inclusi e contenuti all’interno della macchina nei due vani laterali. Grazie all’implementazione delle tecnologie DUAL, le idropulitrici sono in grado di massimizzare l’efficienza energetica e l’utilizzo delle risorse idriche e, quando richiesto, consentono di ottenere prestazioni superiori risparmiando tempo, fatica e risorse. Questa flessibilità consente di adattare l’uso dell’idropulitrice in base alle specifiche esigenze e condizioni di lavoro.

I modelli ARXP BOX 3LHT e ARXP BOX 4DSS hanno in dotazione gli accessori contrassegnati con le lettere A e B.
Il modello ARXP BOX 5DTS ha in dotazione gli accessori contrassegnati con le lettere B e C.

Nel modello ARXP BOX4 DSS è implementata la tecnologia Dual Speed System che permette di utilizzare l’idropulitrice in modalità “ECO” quando le prestazioni massime non sono necessarie; in questo modo si ha un risparmio significativo di acqua ed energia fino al 30%. Quando invece è richiesta la massima potenza, si imposta la modalità “FAST”, ottenendo le prestazioni più elevate e affrontare anche i compiti più impegnativi.

ARXP BOX5 160DTS è l’idropulitrice ad alta pressione dotata di Dualtech Tecnology System. All’interno della macchina sono presenti 2 gruppi pompa-motore che, se attivati insieme, portano la portata d’acqua a raggiungere 850 l/h, il doppio rispetto a quella media di una idropulitrice home&garden. Sono così garantite prestazioni molto elevate e tempi di lavaggio minori.

ROBOSHINE di FILA Solutions: il nuovo detergente concentrato per robot e lavapavimenti per una casa pulita e profumata

Quanto è bello sentire profumo di pulito entrando dalla porta di casa! Per ottenere una pulizia davvero efficace dei pavimenti è importante aggiungere ROBOSHINE di FILA Solutions nel serbatoio dell’acqua.
Tra gli elettrodomestici di recente innovazione tecnologica, che stanno riscuotendo più successo e curiosità, ci sono sicuramente i robot lavapavimenti: cosa c’è di meglio che mantenere i pavimenti puliti senza alzare un dito? I modelli più avanzati, offrono una serie di funzionalità intelligenti, tra cui la mappatura delle stanze, per creare automaticamente il percorso migliore per lavare i pavimenti senza perdere nessuna area della casa, evitando qualsiasi ostacolo. Le ricerche fatte dai consumatori nei marketplace negli ultimi due anni fanno emergere che la richiesta di questo genere di prodotti è in crescita in maniera esponenziale, rispetto al trend dei robot esclusivamente aspirapolvere.
Cavalcando l’onda di questo successo, FILA ha creato ROBOSHINE, un prodotto specifico per i robot lavapavimenti in vendita esclusiva su Amazon.

ROBOSHINE, dalla delicata essenza primaverile, è il nuovo detergente FILA Solutions specificatamente formulato per tutti i tipi di robot e lavapavimenti. Permette di rimuovere completamente lo sporco e le macchie da ogni tipo di superficie ed è adatto a tutti i materiali, anche per quelli cerati. Non produce schiuma, si asciuga rapidamente e lascia la superficie perfettamente pulita, senza residui o aloni. Inoltre, rispetta i tessuti e la tappezzeria, qualora ne entrasse in contatto.

Con la sua formulazione delicata, che rispetta la funzionalità dei componenti dei robot e lavapavimenti, ROBOSHINE è pronto all’uso e facile da dosare: basta versarne un tappo direttamente nel serbatoio ed aggiungere l’acqua fino al livello massimo. Si consiglia di usare spazzole o panni lavapavimento già inumiditi d’acqua per procedere poi al lavaggio. Con una confezione si possono programmare fino a 100 lavaggi.
Ma non è tutto! ROBOSHINE si prende cura anche del robot o della lavapavimenti, evitando la formazione di cattivi odori nel serbatoio e sulle spazzole. Così si potrà usare il robot più a lungo e godere sempre la casa pulita e splendente.

https://www.youtube.com/watch?v=7jSEfegKyU4

Nuova gamma di mandrini per torni FERVI

0

Concepiti per il fissaggio mediante flangia, i nuovi mandrini per torni di FERVI sono compatibili con tutti i torni dell’azienda. Sono dotati di attacco Camlock a 3 o 4 griffe resistenti e in acciaio temprato, con corpo unico intercambiabile in ghisa sferoidale pesante che assicura un’ottima tolleranza di presa. Inoltre, la nuova linea prevede un pratico ingrassatore per lubrificare e, per una maggiore praticità di utilizzo, permette l’intercambiabilità tra articoli di pari misura e con lo stesso numero di griffe. 

La scelta del mandrino da utilizzare varia in base al tipo di lavorazione da eseguire: il mandrino a 3 griffe autocentrante consente di bloccare e centrare pezzi circolari pieni, tubolari, poligonali con lati divisibili per 3 mediante griffe dritte o rovesce; il mandrino a 4 griffe autocentrante viene impiegato per il fissaggio di pezzi circolari pieni o tubolari, a sezione irregolare o poligonale con lati divisibili per 4 mediante griffe dritte o rovesce; il mandrino a griffe indipendenti fissa il pezzo con il suo asse fuori centro per eseguire particolari lavorazioni.

Nello specifico, la nuova linea è composta da diversi articoli, tutti dotati di guida singola. Le linee M075A e M076A sono compatibili con flange grezze FDx, prevedono una serie di griffe dritte, rovesce e tenere; per alcuni modelli della serie M075A è prevista anche la copertura posteriore in metallo. Le linee M079A e M078A hanno griffe dritte e rovesce e l’attacco Camlock già integrato che le rende compatibili con tutti i torni a marchio FERVI valorizzando l’investimento e aumentando le funzionalità di un tornio acquistato in precedenza. Le serie M449A e M049A, anch’esse compatibili con flange grezze FDx, prevedono in dotazione una serie di griffe dritte e rovesce. Inoltre, come accessori opzionali, sono disponibili per tutta la linea anche le griffe tenere. 

mandrini per torni

Infine ci sono le linee M005A e P444A. La prima è dotata di morsetti reversibili (quelli teneri possono essere acquistati a parte) e copertura posteriore in plastica per la misura con diametro 200 mm, mentre la seconda è provvista di morsetti reversibili, 4 griffe indipendenti e chiave per griffe e viti di fissaggio in dotazione.

Come costruire un verricello con motosega e risparmiare

Imparare Come costruire un verricello con motosega porta un risparmio notevole e la soddisfazione di trovare soluzioni tutt’altro che facili

Come costruire un verricello con motosega??? Questa è una domanda che non capita di porsi spesso… a meno che non si lavori spesso nei boschi, dove una macchina in grado di spostare pesi (ad esempio tronchi tagliati) su dislivelli spesso notevoli è fondamentale. Il verricello per trascinare i tronchi abbattuti nei boschi è un accessorio che gli addetti ai lavori conoscono bene perché attrezzo indispensabile negli scoscesi boschi alpini e prealpini.

Ma come costruire un verricello con motosega efficiente?
I componenti principali di un verricello sono un motore (elettrico, a scoppio o idraulico), un riduttore (per adeguare l’alta velocità di rotazione dell’albero primario del motore abbassandola drasticamente e aumentando la coppia disponibile all’albero secondario), un sistema di rilascio frenato ed un rocchetto di raccolta del lungo cavo di traino. Questi sono i componenti che il nostro lettore Gian Carlo Franz ha pian piano raccolto mettendo da parte utensili non più funzionanti. Il motore a scoppio lo ha recuperato da una motosega di cui proprio il motore era grippato; necessario, quindi, il totale smontaggio per la riparazione. Il riduttore è stato ricavato smontando e modificando un verricello elettrico da muratori. Tutto il resto, tranne il cavo e alcune pulegge, è stato costruito con ferro di recupero tagliato, saldato e tornito.

Progettare un verricello con motosega

disegno verricello con motosega

La costruzione passo-passo

come costruire un verricello

  1. La potente motosega con il motore da 70 cc smontato per la sostituzione delle fasce per riparare la grippatura. Sul bancone si notano cilindro e testa, pistone, fasce, spinotto, nonché il corpo dell’utensile senza catena, guidacatena e carter di protezione.
  2. L’albero del tamburo che forma il rocchetto avvolgicavo viene tornito per adattarlo alla larghezza ed alle sedi dei sostegni con cuscinetti a sfere; su un lato l’innesto per la corona dentata che riceve il moto tramite catena dal riduttore.
  3. L’alleggerimento della corona dentata si ottiene praticando una serie di fori in posizione geometrica e simmetrica usando il trapano a colonna.
  4. ÈIl tamburo del rocchetto avvolgicavo è stato realizzato unendo con molta precisione vari componenti ricavati da pezzi di recupero o lavorati tagliandoli dalla lamiera di ferro e troncando sezioni di tubolare d’acciaio.
  5. Una panoramica di tutte le parti costruite, trattate con antiruggine e smalto di finitura. Fra questi si nota il riduttore di giri ottenuto trasformando un verricello elettrico da cantiere. Il motore bruciato ed inutilizzabile viene rimosso completamente per lasciare a nudo il dispositivo riduttore e l’albero di trasmissione. Quest’ultimo viene accorciato alla bisogna e tornito per realizzare la sede del pignone. Il moto tra il motore della motosega e il riduttore è trasmesso da una cinghia trapezoidale che gira fra pulegge; dal riduttore al rocchetto avvolgicavo, invece, sono necessari pignone, corona e catena per scongiurare la possibilità di scivolamento, data la notevole coppia espressa in uscita al riduttore. Sia la cinghia, sia la catena sono tenute nella tensione corretta grazie alla possibilità di regolazione dei fissaggi del riduttore e del rocchetto avvolgicavo.

Verricello autocostruito

verricello autocostruito

  1. Il dispositivo di rilascio frenato si realizza fissando uno spezzone di grossa cinghia trapezoidale su una piattina curvata attorno al cilindro del rocchetto, rinforzata sui lati saldando due tondini di ferro e ponendo all’estremità una manopola per regolare la stretta quanto basta.
  2. La struttura di sostegno è a forma di slitta. È interamente costruita con tubolare, piattina, angolare e tondino di ferro. I pezzi sono uniti con saldatura a elettrodi per ottenere la massima robustezza e rigidità.

Armonia e perfezione delle linee curve nuova tendenza tra gli arredi

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.3 – Maggio/Giugno 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Reduce dall’ubriacatura di stand/eventi/vetrine del Salone del Mobile e del suo“fuori” dello scorso aprile, quello che più di tutto mi è rimasto negli occhi è la piacevole morbidezza delle forme dei nuovi arredi di ogni genere. Sembra proprio che dopo la linea retta dominatrice dello stile dei mobili in questi ultimi anni, con la sua idea di sobrietà minimale ed essenzialismo nelle forme e nello spazio, il tutto si sia addolcito dando posto alle linee curve, avvolgenti e sinuose, prive di angoli. Poltroncine e divani paffuti che ti invitano e ti accolgono con un abbraccio, mobili che finiscono con ante scorrevoli rotonde, colonne libreria di pianta circolare, così come tavoli e tavolini e altri arredi come il già noto bignè di Riva1920 a sezione sferica, ottenuto da un unico blocco di profumatissimo cedro fresato. Un ulteriore assaggio di arredi che rappresentano questa tendenza è a pagina 10 dove troverete anche un po’ di novità presentate al Salone Internazionale del Bagno.

Per tornare a un tema caldo, quello della casa green con i suoi obiettivi di ridurre le emissioni di CO2 e rendere le case meno energivore, se non passive, questo è sicuramente il momento giusto di sostituire gli infissi. Una spesa importante, destinata a durare nel tempo e che, insieme ad altri interventi, è indispensabile per avere un involucro ben isolato. La scelta è davvero ampia in termini di materiali e di estetica, in continua evoluzione: questo sia in termini di profilati che, a parità di prestazioni, si fanno sempre più sottili e di qualsiasi colore, sia in termini di superfici vetrate sempre più performanti.
E poi, visto che la bella stagione è imminente, affrontiamo con tante idee e nuovi prodotti l’arricchimento dei nostri spazi all’aperto, grandi o piccoli che siano. Dalle varietà di pavimenti in ceramica che imitano il legno e i marmi, da quelli con posa a secco sul prato o sulla sabbia a quelli incollati su gettata di cemento. Per poi pensare a installare tende e gazebi
che con le loro coperture creano un ambiente in più da godere nei mesi caldi, nel bene e nel male, oggi sempre più lunghi.

Idropistola Hypresso di Einhell | Utilizzabile ovunque per pulire con acqua in pressione

0

L’idropistola Hypresso è uno strumento versatile e comodissimo nell’utilizzo, grazie anche al peso molto contenuto. Insostituibile quando serve un’azione energica di lavaggio dove non si dispone di corrente elettrica e di una presa d’acqua

Anche uno strumento come l’idropulitrice può trarre notevoli vantaggi in un utilizzo svincolato dalla presenza di alimentazione elettrica. Pensiamo alla pulizia di tante zone pavimentate del giardino (sotto un gazebo o una pergola; intorno alla piscina; la piazzola di movimentazione del cancello; i marciapiedi intorno a casa ecc), luoghi in cui potrebbe non essere presente una presa di corrente e neppure un punto acqua. Con l’idropistola Hypresso di Einhell non c’è bisogno né dell’una, né dell’altra.

All’alimentazione elettrica provvede la batteria al litio 18 V della gamma Power X-Change; per la seconda basta una tanica che si sposta facilmente di zona in zona. Hypresso è ideale anche quando si è in viaggio con il camper o la roulotte, oppure per ripulire la moutain bike al rientro da un’escursione, prima di metterla sull’auto. L’ugello in dotazione può essere ruotato per selezionare 4 diversi tipi di getto; in più, c’è anche l’ugello schiumogeno per l’erogazione calibrata del detergente.

Una particolare attenzione è stata data alla protezione della batteria, collocata in posizione ideale per il bilanciamento della pistola, ma dove si trova anche l’attacco del tubo flessibile. Tutto questo non è un problema grazie allo scudo fisso paraspruzzi e alla guaina di gomma da calzare sulla batteria, fatta per proteggerla dagli eventuali spruzzi d’acqua.

La pistola è fornita con due prolunghe, l’ugello a 4 getti, il tubo flessibile con attacchi rapidi, il filtro per tubo flessibile di aspirazione, l’ugello schiumogeno, la guaina di protezione per la batteria, il sacco per trasporto. L’idropistola Hypresso in versione Solo costa euro 149,95.

Ugello schiumogeno

Con la manopola si regola la quantità di detergente erogato insieme al getto d’acqua, in modo da emettere sempre il quantitativo giusto di prodotto a prescindere dalla sua concentrazione.
L’ugello schiumogeno in dotazione ha un erogatore adatto alla distribuzione del detergente. Si innesta al posto del normale ugello, con le medesime modalità di ingaggio.

Innesti a baionetta

Le prolunghe si uniscono con innesto a baionetta, facendo circa mezzo giro di rotazione, ma per bloccare in modo saldo i due pezzi vi è la ghiera rossa che va avvitata sino in fondo, per impedire lo sgancio che potrebbe avvenire inavvertitamente.
Lo stesso sistema, rapido ed efficace, si attua per il collegamento delle prolunghe al corpo dell’idropistola.

Scelta del tipo di getto

L’ugello non ha necessità di una ghiera di serraggio, è sufficiente l’innesto a baionetta.
Ruotando il corpo dell’ugello (solo nel senso indicato, altrimenti si sgancia), si seleziona il getto.
I getti disponibili nell’ugello sono quattro: 1 Getto concentrato, 2 Getto diffuso, 3 Getto a ventaglio, 4 Getto a rotazione

Protezioni delle parti elettriche

Sotto l’impugnatura, in prossimità del raccordo di innesto del tubo flessibile, vi è un elemento paraspruzzi che devia gli schizzi d’acqua che possono esserci al momento dell’aggancio/sgancio.
Per maggiore sicurezza, a proteggere le preziose batterie Power X-Change ci pensa anche la guaina di gomma elastica, in dotazione, che permette di rivestire completamente l’elemento.

Condizionatori d’aria locali VORT KRYO POLAR EVO di VORTICE comfort garantito tutto l’anno

I condizionatori d’aria locali si caratterizzano per la praticità: non hanno bisogno di essere installati da personale specializzato, non richiedono interventi di muratura e possono essere utilizzati dove se ne sente l’esigenza, spostandoli da una stanza all’altra.
Praticità, comfort ed elevate prestazioni sono le caratteristiche principali che distinguono la gamma di condizionatori d’aria locali VORT KRYO POLAR EVO di VORTICE, eccellenza italiana nei settori della ventilazione residenziale, commerciale, industriale e nel trattamento aria.
Sono apparecchi del tipo “all in one” che racchiudono in un’unica unità tutti i dispositivi necessari al loro funzionamento.
La facilità e la flessibilità d’impiego sono accresciute dalla presenza di ruote piroettanti che, accoppiate alle maniglie ricavate nello chassis dell’apparecchio, ne rendono particolarmente agevoli e sicuri gli spostamenti da un locale all’altro.
La gamma, composta da 2 modelli, offre elevate prestazioni (fino a 12500 Btu/h) e grazie alla funzione “Efficiency Boosting”, l’efficienza di funzionamento in modalità di raffrescamento viene incrementata in maniera significativa (15%).
Il modello VORT KRYO POLAR EVO 11 funziona solo in modalità raffrescamento mentre il modello VORT KRYO POLAR EVO 13 HP è dotato anche di pompa di calore per un utilizzo anche nei mesi invernali. Grazie all’uso di gas ecologico a basso impatto ambientale R290, caratterizzato da un Global Warning Potential prossimo a zero, la tecnologia VORTICE risponde alle direttive europee in materia di riduzione dell’effetto serra.
Un sistema di filtri particolarmente completo, antipolvere e ai carboni attivi, assicura la migliore qualità dell’aria trattata e la protezione dei componenti interni.
Il pannello comandi, posto sulla parte alta dei condizionatori, ne permette la gestione che è anche controllabile a distanza tramite il telecomando a infrarossi, in dotazione. Oltre alla possibilità di scegliere la modalità di funzionamento tra Automatica, Ventilazione, Raffrescamento, Deumidificazione e Riscaldamento (per il modello VORT KRYO POLAR EVO 13 HP), si può impostare la temperatura, la velocità della ventola dell’evaporazione e la funzione Timer e Sleep, per ottimizzare i consumi notturni.
Dimensioni
Larghezza mm 414,5
Altezza mm 782,8
Profondità mm 424,5
Peso kg 28 (mod. EVO 11), Kg 28,5 (mod. EVO 13 HP)

Il bagno declinato in 8 progetti di architetti

Tratto da “Rifare Casa n.93 – Maggio/Giugno 2024″

Autore: Nicla de Carolis

Tante sono le ristrutturazioni di bagni disegnate da altrettanti architetti che troverete in questo numero: una panoramica che offre molte dritte in grado di soddisfare esigenze di spazio e gusti diversi. Il tutto completato con una vetrina mirata per aiutarvi nella scelta di prodotti e materiali. Come gli studi statistici hanno evidenziato ultimamente, quello del bagno è l’intervento di ristrutturazione più realizzato perché, aldilà del rifacimento degli impianti, assolutamente necessario dopo una trentina di anni, le aspirazioni di un locale bello e confortevole sono nei desideri di tutti. Uno o più bagni, e qui la necessità di progettarne uno ex novo richiede l’intervento di un professionista che sappia come meglio raccordarsi al carico e allo scarico dell’acqua, possibilmente senza ricorrere a gradini per realizzare le necessarie pendenze.
Un esempio molto ben pensato è quello da pagina 54, dove da un bagno unico se ne sono ricavati due: è stata realizzata una cabina doccia passante tra bagno privato, con ingresso dalla camera da letto, e quello giorno, con ingresso dal corridoio, che grazie alle ante di vetro gode di luce naturale pur non avendo finestre. La creatività degli architetti non finisce certo qui, vedrete come partendo dai rivestimenti delle pareti, alla scelta dei sanitari, all’illuminazione si possano ottenere degli ambienti che definire solo locali di servizio, intesi come spazi di secondo piano, sembra davvero riduttivo.

Sempre parlando di “bagno”, inteso in altro senso, da pagina 40 abbiamo fatto un focus sulle minipiscine all’interno dello speciale dedicato all’outdoor; si tratta di vasche piccole che si possono installare anche in un terrazzo, in questo caso attenzione al peso, serve la verifica di un professionista e non solo per questo. L’obiettivo, senza avere un parco con piscina olimpionica, è attrezzare al meglio anche spazi all’aperto di dimensioni ridotte con una bella vasca, magari idromassaggio, e potersi preparare anche un buon pranzetto: sì, perché in questo speciale c’è anche una parata delle migliori cucine da esterno, dotate proprio di un’attrezzatura completa.
Con un allestimento così, la bella stagione sarà tutta da godere, anche se si rimane a casa.

SACAR: logistica su misura per una gestione efficace degli ordini e delle forniture

Un magazzino automatico realizzato in base alle esigenze specifiche dell’azienda e servizi di distribuzione veloci e modellati sulle esigenze del mercato

La logistica, in tutti i suoi segmenti, è sempre di più uno degli elementi chiave per il successo delle imprese. Questo vale ancora di più per le aziende come Sacar, leader nella fornitura di prodotti e componenti per i settori ferramenta e fai da te, che gestisce oltre 10 mila referenze di diverse tipologie: per rispondere con rapidità ed efficienza alle richieste dei clienti, così come per governare gli approvvigionamenti con la massima efficacia e rapidità, è indispensabile infatti ricorrere alle moderne tecnologie e modellare sia il magazzino sia i servizi di distribuzione e commercializzazione in funzione delle esigenze del mercato. 

Per questo motivo Sacar si è dotata di un magazzino automatico che ha modificato internamente, in base alle proprie specifiche esigenze e alle caratteristiche del proprio ramo di business. Grazie all’apporto dell’esperienza professionale del management e alle avanzate possibilità offerte dalla tecnica, è stato infatti realizzato un magazzino integrato che permette di rispondere con rapidità e precisione a qualunque tipo di operazione, riducendo a zero i margini di errore grazie a un preciso controllo quantità/peso del prodotto venduto.

“Il principio base sul quale abbiamo impostato la nostra struttura – spiega Marco d’Adda, Responsabile Commerciale e Ricerca & Sviluppo Sacar – è quello per cui è la merce che deve arrivare all’operatore, e non il contrario, secondo un flusso programmato, proprio dal nostro magazzino elettronico. Quindi abbiamo voluto e impostato una gestione completamente automatica degli ordini e della preparazione degli articoli da organizzare e spedire, lasciando una sola parte manuale, che è quella del picking”. 

“Oggi – prosegue Marco d’Adda – siamo in grado di gestire tutti gli ordini del nostro volume attuale nelle ore lavorative standard (otto giornaliere) con uno/due operatori. Infatti, al carico della merce il magazzino è generalmente gestito da un solo operatore, mentre per il picking possono essere necessari due addetti. Peraltro, si tratta di operazioni molto semplici che non richiedono una particolare formazione: il magazzino guida l’utente con vari controlli e impedisce l’errore, correggendo o proponendo verifiche più approfondite”. 

La stessa attenzione alla logistica è dedicata da Sacar anche alle consegne, per le quali utilizza un service esterno (a eccezione della Lombardia, dove sono effettuate direttamente dall’azienda grazie a mezzi propri), con tempi di consegna estremamente rapidi: “Il ritiro da parte del corriere è quotidiano e la frequenza è calcolata anche in funzione dell’entità e dell’urgenza degli ordini, garantendo la partenza della merce entro 24 ore” – specifica Marco d’Adda

Sempre con riferimento alla gestione ordini, un altro servizio molto richiesto, in particolare da parte della GDO specializzata, è quello del merchandising, ovvero della riorganizzazione, della sistemazione e del refill degli articoli a scaffale, che viene curato da personale Sacar direttamente presso i punti vendita. 

Sacar, infine, ha anche abbracciato le logiche del drop shipping per alcune insegne della GDO, occupandosi direttamente dell’ordine, gestito presso la propria sede e affidato al corriere del cliente stesso. 

Barbecue in mattoni fai da te | Come costruirlo

In questo articolo vediamo nel dettaglio come costruire un barbecue in mattoni fai da te

Chi possiede un giardino ha sicuramente pensato di realizzare, prima o poi, un barbecue in mattoni: la prima operazione da compiere è quella di preparare il basamento su cui  costruire la struttura. 

Prepariamo una superficie solida e piana eseguendo uno scavo profondo una ventina di centimetri e riempiendolo con sassi e ghiaione. Copriamo con terra che battiamo e pressiamo molto bene. 

Collochiamo alcune pesanti e grosse piastrelle di cemento o pietra che fissiamo una all’altra con un poco di malta di cemento.  

come costruire un barbecue in muratura

Su questo basamento stendiamo il primo corso di mattoni a forma di U con 2 elementi sui lati corti e 4 su quello lungo; la malta va mantenuta sempre uniforme nel suo spessore. 

Predisponiamo il piano di cottura in ghisa o lamiera spesso 2 mm con un’aletta ripiegata sul supporto inferiore. La griglia viene appoggiata su uno dei supporti superiori del barbecue in mattoni.    

Marko - Kit fai da te per barbecue a carbonella su mattoni, per uso all’aperto con griglia cromata integrata e resistente
  • Griglia per carbonella di colore nero.
  • Vassoio raccogli cenere di colore nero.
  • Griglia di cottura cromata.
  • 2 manici per il sollevamento della griglia.
  • Mattoni non inclusi.
Griglia e vassoio per carbone per barbecue in mattoni
  • Dimensioni: 68 x 40 cm.
  • Include vassoio per cenere e carbone e griglia.
  • Include griglia di cottura cromata con manici.
  • Include il piano base di costruzione, che può essere adattato a seconda delle proprie esigenze.
  • Mattoni non inclusi; sono necessari circa 90 mattoni per costruirlo come nell’immagine.
EMIC Barbeque in muratura Modello Berlino, Funziona a Legna
  • Barbeque in muratura EMIC modello Berlino, funziona a legna
  • Barbecue realizzato in speciale miscela a base di graniglia di marmo, già colorata nell’impasto, utilizzabile a legna. Non necessita di alcun lavoro di finitura.Con fianchi effetto mattoni
  • peso: 400kg - piano cottura: 67 x 40 cm - altezza: 182cm - larghezza 114cm
  • Disponiamo di tutti i prodotti originali e compatibili Emic, contattateci per maggiori informazioni
  • Il prodotto arriva di colore grezzo e da montare, il collante e il colore sono da acquistare separatamente

Come costruire un barbecue in muratura

Per cucinare all’aperto in praticità e sicurezza realizziamo da soli un barbecue di mattoni paramano, più costosi, ma più belli.

barbecue in mattone
Dopo aver steso il primo corso di mattoni controlliamo con la livella a bolla.
come costruire barbecue in muratura
Proseguiamo nella posa dei mattoni e controlliamo, sia la planeità dei corsi, sia la verticalità del muro.
barbecue in mattoni fai da te
Le griglie di cottura si appoggiano su tre mattoni di traverso nei fianchi sporgenti all’interno e all’esterno.
barbecue in mattoni
Dobbiamo ritoccare le linee di fuga tra i corsi di mattoni.
barbecue in mattoni fai da te
Dopo un adeguato periodo di riposo e asciugatura del cemento il barbecue in mattoni fai da te da giardino è pronto per essere utilizzato.