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Facciamo la doccia come preferiamo con Della Fiore

Box disponibile angolare, semicircolare, rettangolare o quadrato; porta scorrevole, doppia o a soffietto, con cristalli spessi 6 mm e scelta dei soffioni fra forma quadrata e rotonda

Fra le installazioni in bagno che il fardasé esegue in proprio, risparmiando sui costi, c’è quella del box doccia, tanto più se può contare su un prodotto disponibile in numerose varianti e unisce doti di qualità e particolare attenzione alla semplicità di montaggio. 

Parliamo della gamma Niki di F.lli Della Fiore, un box doccia proposto in quattro versioni: angolare, semicircolare, rettangolare e quadrata, in modo da rispondere a qualsiasi esigenza di collocazione. Inoltre è possibile scegliere tra la chiusura con porta scorrevole, doppia o a soffietto. I profili sono cromati lucidi. Le pareti e le ante, alte 190 cm, sono di cristallo temperato con spessore di 6 mm.

Il box Niki trova naturale completamento con i soffioni e i miscelatori della serie M’AMO, questi ultimi disponibili, oltre che per la doccia, anche per gli altri sanitari del bagno: lavabo, bidet e vasca.  

Miscelatori e soffioni coordinati

Le collezioni Brera e SanSiro fanno parte della linea M’AMO e sono realizzate in acciaio inox AISI 304 cromato. Il miscelatore da incasso per doccia, modello Brera (sopra), è disponibile con o senza deviatore.
Tutti i soffioni hanno il sistema anti-calcare softjet.
I modelli Brera hanno forma quadrata e sono disponibili con misure di 20×20 cm, 25×25 cm e 30×30 cm, mentre i soffioni San Siro (sotto), di forma rotonda, sono disponibili con diametro di 20 cm, 25 cm e 30 cm.

Bosch AdvancedTemp | Tutte le temperature della nostra casa

Bosch AdvancedTemp è uno strumento versatile che non solo misura, confronta e interpreta la temperatura delle superfici, ma rileva anche ponti termici e zone soggette a formazione di muffa

Ci sono strumenti che oggigiorno entrano sempre più a far parte della comune dotazione casalinga e non sono soltanto smartphone e tablet. Può sembrare strano ma anche i rilevatori di temperatura sono divenuti un “must”, per la sensibilizzazione crescente volta al risparmio energetico, che convince tutti a migliorare il grado di isolamento della propria abitazione, controllando dove avvengono le dispersioni. Inoltre è importante monitorare i vari ambienti della casa per verificare quanto stia succedendo con il susseguirsi delle stagioni e il passare degli anni: controlli in parte relativi all’efficacia degli interventi messi in atto e in parte necessari per un impiego più consapevole delle risorse impiegate. Il nuovissimo rilevatore di temperatura Bosch AdvancedTemp è uno strumento veramente completo: oltre alla misurazione delle temperature, con un range da -30 a 500 °C, è in grado di indicare la presenza di ponti termici, di prevedere la possibilità della formazione di muffe sulle superfici, di valutare il differenziale termico di un punto rispetto a un valore di riferimento.

Il tutto con modalità di lavoro semplici e intuitive. Pochi tasti funzione e un ampio display su cui si ripropongono sia i dati rilevati, sia il responso calcolato dal computer interno a seconda della funzione impostata. Lo strumento può effettuare anche la misurazione continua della temperatura di una superficie, spostando lentamente il laser alla ricerca di zone che presentino cali o aumenti rispetto al valore di riferimento.

Tre soli pulsanti, al di sotto del display, permettono di accendere lo strumento, scegliere la funzione e dare conferma del procedimento in corso. Al pulsante rosso sull’impugnatura il compito di effettuare l’acquisizione della temperatura, dopo l’avvenuta emissione del cerchio laser.

Dati tecnici: intervallo di temperature rilevate compreso fra -30 e 500 °C; precisione ± 1 °C; intervallo di umidità relativa rilevata 10-90%; display retroilluminato 92×128 punti; alimentazione 2 batterie AA alcaline (incluse); custodia morbida (inclusa).

Il rilevatore di temperatura Bosch AdvancedTemp ha un prezzo consigliato al pubblico di euro 125,99.

Tante occasioni per utilizzare il rilevatore

Il controllo della temperatura dei termosifoni avverte se ci sono problemi nella circolazione dell’acqua nell’impianto, dati, per esempio, da incrostazioni.
Gli angoli fra due pareti perimetrali di un’abitazione, sono quelli più soggetti alla formazione di muffe. Il fenomeno si può prevedere prima della sua insorgenza.
L’uniformità di emissione del riscaldamento a pavimento va controllata subito dopo l’installazione, ma è buona cosa monitorarla anche nel tempo. In questo caso si usa la misurazione continua della temperatura.
Ci sono numerosi utilizzi possibili e utili per il misuratore di temperatura, non ultimo quello di rilevare il reale valore di riscaldamento del forno e la temperatura superficiale delle pietre per la cottura dei cibi come la pizza.

Rilevazione ponti termici

Rilevazione muffe

Promozione Einhell Trapano a batteria

Fino al 31 gennaio 2023 sarà possibile acquistare il trapano a batteria Einhell TE-CD 18/45 3X-Li con 3 mandrini; 2 batterie 18V 2.0 Ah; caricatore; 22 accessori e valigetta inclusi a soli 139,95€ anziché 219,95€

Il trapano avvitatore a batteria Einhell TE-CD 18/45 3X-Li può essere utilizzato con tutte le batterie PXC che si basano sulla tecnologia agli ioni di litio di alta qualità, sono dotate di autoscarica zero e sono pronte per l’azione in qualsiasi momento. Il controllo elettronico della velocità con cambio a 2 velocità determina un funzionamento adattato al materiale e all’applicazione. La flessibilità trae vantaggio dal mandrino rimovibile, dall’attacco angolare a 90° per spazi ristretti e dall’attacco eccentrico per angoli e bordi. Questo trapano/avvitatore è dotato di illuminazione a LED. Per una facile manipolazione, lo strumento ha un design ergonomico e una presa morbida.

Incluso con questo trapano/avvitatore ci sono due batterie PXC da 2,0 Ah, un caricabatteria rapido e un set di punte/bits da 22 pezzi in una pratica valigetta E-Box Basic.

Promozione valida fino al 31 gennaio 2023 presso i rivenditori aderenti

Caratteristiche tecniche

  • Membro della famiglia Power X-Change
  • Ingranaggio a 2 velocità per foratura e avvitamento potenti
  • Regolazione elettronica velocità per lavorazioni adatte a materiali e applicazioni
  • Sempre pronto all’uso grazie alla tecnologia agli ioni di litio senza scarica
  • Il mandrino rimovibile garantisce la massima flessibilità durante il lavoro
  • Prolunga ad angolo di 90° per avvitare e forare in spazi ristretti
  • Estensione Eccentrica per lavorare negli angoli e negli spigoli
  • Illuminazione a LED per un funzionamento ottimale nelle aree buie
  • Porta inserti per una pratica conservazione di inserti aggiuntivi
  • Estremamente comodo grazie al design ergonomico e al Softgrip
  • Completo di due batterie PXC da 2,0 Ah e un caricabatterie rapido
  • Incluso set di punte e bits da 22 pezzi
  • Fornito nella pratica valigetta E-Box Basic

 

Mobile angolare fai da te, a ripiani per i vasi di fiori

Realizziamo un mobile angolare fai da te fatto con tavole di lamellare di faggio, barre filettate, tubi in PVC e rotelle di recupero da pattini

Il progetto di questo mobile angolare fai da te è caratterizzato da una buona dose di inventiva, condita con la capacità di trovare soluzioni insolite. In questo caso, il progetto è una scaffalatura con sviluppo a L, da posizionare in un angolo della casa ed è fatta per sistemare diverse piante da interni, in modo che possano avvantaggiarsi tutte insieme dell’ottima esposizione di luce che ricade in quel punto. L’idea è quella di realizzare i ripiani con lamellare di faggio di buon spessore (27 mm), in modo che non ci siano flessioni, sostenuti da terra con piedini insoliti: rotelle recuperate da vecchi pattini ormai inservibili.

Le stesse rotelle sono servite anche da distanziali fra i due ripiani che si incrociano nell’angolo per formare la L e, dato che uno dei due rimane necessariamente più in alto rispetto al pavimento, in questo sono usate rotelle doppie come piedino a terra. Come elementi di sostegno dei ripiani superiori del mobile angolare fai da te si usano barre filettate di varia misura, a seconda dei pesi che ricadono sulla specifica parte, in combinazione con tubi di PVC che fungono da distanziali e, nel contempo, nascondono completamente le barre alla vista.

Mobile angolare fai da te
Le tavole di lamellare di faggio si tagliano alla misura voluta con la sega circolare condotta mediante una guida a binario che permette la massima precisione e linearità.
Alcuni angoli dei ripiani vanno stondati; si utilizza il seghetto alternativo, dopo aver tracciato la rotondità con un compasso. Al termine si leviga per uniformare il bordo.
Le rotelle dei pattini si applicano, previa foratura dei ripiani, fissandole con viti a testa tonda di misura adeguata in sezione e lunghezza, da bloccare nella parte sotto con rondella e dado. Rotelle sono messe anche come distanziali fra i ripiani, nella zona in cui questi si incrociano.

Tubi in PVC e barre filettate

Tempo richiesto: 1 giorno

 

  1. Delineare la sede dei tubi in PVC

    Stabilita la distanza fra i ripiani superiori, si tagliano segmenti di tubo in PVC di misura e, nel punto designato per la collocazione, si fa la sede (pochi millimetri) per l’inserimento del tubo stesso, usando una sega a tazza di pari diametro.

  2. Aggiungere un rinforzo dove è previsto un maggiore carico

    Dove è previsto un maggiore carico si mettono due barre filettate di tenuta e un tubo di PVC più ampio di sezione, per poterle coprire; altrimenti si usa una sola barra (a sinistra nella foto) e un tubo di sezione inferiore.
    Mobile angolare fai da te

  3. Realizzare le sedi per accogliere rondella e dado

    Sui ripiani del mobile angolare fai da te che stanno più in alto, in corrispondenza degli arrivi delle barre filettate, si realizzano sedi profonde 15 mm per accogliere rondella e dado. Il diametro della sede è da calcolare sulla misura esterna della chiave a tubo da utilizzare per serrare il dado, perché per il montaggio deve potervi entrare. Per eseguire il foro si usa una punta Forstner.

  4. Applicare rondelle e dadi

    Man mano che si sale con i ripiani, prima di inserire il relativo tubo di PVC, bisogna applicare rondelle e dadi per bloccare la parte sottostante.
    Mobile angolare fai da te

  5. Forare i ripiani intermedi

    Due ripiani intermedi hanno estensione laterale che impone di applicare un supporto per evitare la flessione dei sostegni sotto il peso dei vasi. Non si mettono altre barre, bensì un bastone tondo passante, per il quale è necessario eseguire fori nei ripiani.

  6. Applicare le viti di tenuta laterale

    I bastoni non sono altro che manici di legno di due vecchie scope; al di sopra dell’ultimo ripiano vengono lasciati sporgere per alcuni centimetri, lasciano a vista la rotondità. In corrispondenza del ripiano, però, è necessario applicare una vite di tenuta laterale.
    Mobile angolare fai da te

  7. Stendere la finitura sui tubi in PVC

    Terminata la prova in bianco dell’intero allestimento, si smontano i tubi per stendere come sfondo la finitura a smalto color avorio, per poi spruzzare la decorazione nera effetto marmo.

  8. Trattare i ripiani con vetrificante per parquet

    Previa carteggiatura, i ripiani sono trattati con due mani di vetrificante per parquet ad alta resistenza, scelto per poter posizionare i vasi senza troppe precauzioni e non correre il rischio di rigare la superficie.

Progetto di Juri Zani

Brico io: nuova apertura ad Arzachena (SS)

1.500 metri quadrati per chi ama casa e giardino in Viale Costa Smeralda, 6

Il nuovo negozio Brico io di Arzachena è il secondo punto vendita realizzato in affiliazione con la famiglia Demuro, già proprietari del punto vendita Brico io di Palau aperto nel giugno del 2017 a ragione sociale RESARDA s.r.l..

Questa nuova apertura conferma a 114 i punti vendita ad insegna Brico io (79 a gestione del gruppo Brico io e 35 in affiliazione). Il punto vendita è facilmente raggiungibile, posizionato lungo un’arteria principale della città, la SS 125 Orientale Sarda.

All’interno degli oltre 1.500 mq. destinati alla vendita troviamo più di 25.000 articoli nei reparti tradizionali e tecnici del “fai da te”, con particolare attenzione al reparto autoaccessori ed una esposizione dedicata ai mobili in kit, affiancati dal corner L’Outlet del Kasalingo per completare l’offerta del mondo casa oltre alle aree dedicate ai prodotti promozionali e stagionali.

“Anche ad Arzachena, in collaborazione con la proprietà che in questi anni con il punto vendita di Palau ha maturato esperienza nel settore affiancando la profonda conoscenza del territorio, abbiamo realizzato un negozio confermando il nostro format di prossimità riservato alle medie superfici, vicine al centro abitato, vicino ai clienti, per risolvere le esigenze di prima necessità. – dichiara Paolo Micolucci Consigliere Delegato di Brico io S.p.A. – continuando così, insieme all’imprenditore, nella nostra mission: essere vicini alle famiglie che ogni giorno cercano soluzioni per la decorazione e la manutenzione della loro casa e del giardino”.

I Servizi Tintometro e Taglio legno su misura.

Lo staff 9 addetti più il capo negozio

Le Offerte il volantino realizzato per l’apertura propone una serie di articoli a prezzi vantaggiosi selezionati tra i più rappresentativi dei reparti, con un occhio particolare alla stagionalità.

Brico io ARZACHENA (SS) – Viale Costa Smeralda, 6 – Tel. 0789.1710895

Orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00 – domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00

Masterpiuma Power 5 di Montolit | Tagliapiastrelle… al top

Masterpiuma Power 5 è una macchina che racchiude tutti i pregi del modello P3, riferimento assoluto nel settore, e aggiunge ulteriori plus richiesti dai professionisti per affrontare le crescenti criticità imposte dalle tempistiche sempre più stringenti e dalle peculiarità delle piastrelle di oggi

Migliorare un prodotto eccellente e privo di difetti sembra impossibile, ma al costruttore l’impresa può riuscire se non ci si adagia sugli allori. Nello specifico non va trascurata la rapidissima evoluzione che subiscono i materiali con cui i produttori realizzano le piastrelle, impegnati da un lato sul fronte delle sottilissime, mentre, con maggiori spessori, sono alla ricerca di sempre nuovi effetti materici delle superfici, sino addirittura alle realizzazioni tridimensionali. Soprattutto quest’ultimo traguardo, ovvero costruire una tagliapiastrelle manuale che riuscisse a tagliare le durissime ceramiche a spessori variabili, poteva sembrare difficile da raggiungere. Montolit ha risolto il problema con il nuovo braccio di Masterpiuma Power 5, dotato di un portarotelle potenziato e ammortizzato, che permette di seguire in modo naturale il saliscendi sulla superficie della piastrella, durante l’incisione.

Il sistema è studiato per applicare una grande pressione senza fare alcuno sforzo; per non rovinare le piastrelle più sottili o meno dure, ci sono riferimenti lungo l’impugnatura che indicano la forza espressa mettendo la mano in quel punto, in modo da potersi regolare facilmente. Ma non è tutto.

Nuovo anche il doppio sistema di spacco che permette di sezionare senza alcun problema strisce strettissime di piastrella e, lavorando a 45°, consente di ottenere triangoli di piccolissime dimensioni. La rotella in titanio taglia indifferentemente materiali spessi e materici oppure sottili piastrelle di vetro, anche in mosaico. Poi le due ali di supporto che si aprono di 180°, lo scontro laterale che è ribaltabile pur mantenendo la misura impostata e, non ultima, la rapidità con cui la macchina diviene pronta all’uso: in pochi secondi si imposta la squadra a 0°, 45° oppure valori intermedi, anche fuorisquadra sull’altro lato, e si procede col taglio.

Masterpiuma Power 5 è disponibile in 5 diverse misure per andare incontro a tutte le esigenze: la più piccola (art. 63) a 0° taglia una lunghezza massima di 63 cm e a 45° arriva a 44×44 cm; la “75” (il modello della nostra prova) a 0° arriva a 75 cm e a 45° fa 53×53 cm; la “93” taglia 93 cm a 0° e 66×66 cm a 45°; la “131” taglia 131 cm a 0° e 92×92 cm a 45°; la “161” taglia 161 cm a 0° e 113×113 cm a 45°.

Il modello 75 con guida di scontro impostata a 0° e ali di supporto aperte; la macchina è robustissima e pesa solo 14 kg.
I due supporti laterali si sganciano con la pressione di un dito; dalla posizione di riposo, possono ruotare a piacimento sino a 180°.
Svitando la manopola si libera la rotazione della squadra di misura che normalmente ruota e può essere impostata fra 0° e 75°.
Sollevando l’apposito fermo la squadra può anche ruotare nel senso opposto per fare tagli fuorisquadra da 0° a -60°.
I riferimenti sull’impugnatura indicano le posizioni in cui, mettendo la mano, si sviluppa 4 volte, 7 volte e 10 volte la forza applicata.
Il sistema di ammortizzazione della rotella è dato da un perfetto bilanciamento, con l’aggiunta del gioco dentro un’asola con molla.
In dotazione la fiala di lubrificante per la rotella incisore, da applicare nell’apposita sede: basta una leggera pressione una tantum.
Dopo anni di utilizzo, se necessario, si può registrare il gioco sulla barra.

Prova di taglio a 0°

Mettiamo la piastrella allo scontro con la guida; la scala millimetrata aiuta a impostare l’entità del taglio.
Posizioniamo la rotella d’incisione sul bordo di attacco della piastrella.
Impugnando la leva nel punto che permette di fare la forza corretta, spingiamo la rotella d’incisione, facendo un’unica passata.
Con il portarotelle in posizione di finecorsa diamo un colpetto sull’impugnatura: il tampone applica la forza in modo da attuare uno spacco perfetto.

Prova di taglio a 45°

Svitando la manopola, regoliamo la guida con l’angolo di taglio desiderato.
Per dividere la piastrella a metà, mettiamola allo scontro con la guida e con il vertice sullo zero.
Mettiamo la rotella sul bordo della piastrella e poi spingiamo la leva facendo l’incisione lungo tutta la superficie. Considerata l’elevata durezza di questa piastrella, ma il suo basso spessore, abbiamo valutato di impugnare la leva in una posizione intermedia.
Lo spacco è avvenuto in modo perfetto, utilizzando l’apposito cavalletto aperto, con il solito colpo deciso sulla leva.

Libreria sospesa fai da te fatta su misura

Libreria sospesa fai da te realizzata con MDF spesso 16 mm più un pannello spesso 26 mm, tagliando i pezzi a misura e facendo una serie di lavorazioni con la fresatrice, usata a mano libera e montata sul banchetto, per modanare, rifilare e fare le sedi per i ripiani

Realizziamo il progetto di una libreria sospesa fai da te, innanzitutto si valuta la posizione in cui può essere messa nella stanza, quindi si prendono le misure dello spazio disponibile e, sulla base di queste, si delineano gli ingombri della libreria. Il materiale da usare è già stabilito, bisogna decidere il numero dei ripiani e il modo di unire il tutto, senza dimenticare qualche elemento decorativo che non guasta mai.

Tanto per dare un’idea delle dimensioni, l’altezza della libreria sospesa fai da te è stabilita in 1500 mm; la larghezza a livello dei fianchi è di 710 mm, mentre il top deborda di 10 mm per parte; la profondità è di 190 mm, mentre il top è 200 mm. Il numero di ripiani è 6, distanziati di 270 mm l’uno dall’altro, inclusi quello alla base e quello al top.

Per agevolare la tenuta laterale dei ripiani, sui lati interni dei fianchi si realizzano delle scanalature alte quanto è lo spessore del ripiano (16 mm) e lunghe quanto è largo il ripiano stesso. Si fanno con una fresa cilindrica di diametro 16 mm, impostando una profondità di lavoro di 5-6 mm. Al termine, si raddrizza la rotondità che rimane a un’estremità con scalpello e mazzuolo di legno. Dato che 5-6 mm di profondità, per un incastro che deve reggere il peso non indifferente dei libri, possono non essere sufficienti, in fase di assemblaggio si bloccano i ripiani con viti messe dall’esterno dei fianchi, mandando le teste sotto filo piano. Ogni occorrenza di vite visibile dall’esterno, va infine stuccata e resa invisibile con l’applicazione dello smalto bianco all’acqua, scelto come finitura a rullo per la libreria sospesa fai da te.

Taglio e modanatura della libreria sospesa fai da te

Dopo aver tracciato i tagli sui pannelli interi di MDF spesso 16 mm, si procede all’esecuzione con la circolare da banco, producendo prima lunghe strisce della larghezza voluta, da tagliare poi a misura nella lunghezza, usando una troncatrice radiale.
Il top si realizza tagliando un pannello di MDF di maggiore spessore (26 mm); per completarlo, si passano i bordi con fresatrice a tuffo, usando una fresa bombata con cuscinetto distanziale in testa.

La decorazione alla base

Usando il compasso, si traccia su un pezzo di MDF di scarto il profilo che si vuole dare alla decorazione per la base della libreria. Data la difficoltà a ripetere in modo speculare il medesimo motivo, su tutta l’estensione, conviene farne soltanto metà.
Con la sega a nastro si segue con buona precisione la linea tracciata, ma conviene stare comunque un millimetro o due all’esterno, per avere poi margine di manovra nel rendere armonioso il profilo.
Non avendo la macchina dedicata, per uniformare le curve si può usare il trapano a colonna, montando sul mandrino un rullo autocostruito con un cilindro di legno tenuto da un pezzo di barra filettata con dadi.
Quando la dima è perfetta nelle curve e negli spigoli, la si usa per riportare il motivo sul pezzo di MDF. Per completare tutta l’estensione, disegnata la prima metà si ribalta la dima e si disegna la seconda.
Torna in campo la sega a nastro, con cui si ritaglia il pezzo di MDF intero; in seguito, per perfezionarlo, si fissa con nastro biadesivo la dima su una prima metà del pezzo e si rifila usando la fresatrice montata sotto il banco.

Fresature, poi colore e assemblaggio

A distanze regolari, sulla faccia interna dei fianchi della libreria sospesa fai da te, si praticano le sedi per i ripiani con una fresa cilindrica di diametro opportuno.
Montando la fresa concava, invece, si arrotondano gli spigoli anteriori dei listelli che vanno poi applicati per rifinire i bordi frontali dei ripiani.
Prima dell’assemblaggio finale se ne effettua uno in bianco di prova; se è tutto ok, si rismonta il tutto per dare a rullo il colore ai pezzi separati; si danno più mani, intercalare da lievi carteggiature.
Il montaggio definitivo inizia dalla parte bassa della libreria sospesa fai da te, unendo in un unico colpo il frontalino sagomato al ripiano più in basso e, i due insieme, ai fianchi. Allo scopo bisogna appoggiare i pezzi su una superficie piana e usare molti strettoi per applicare la necessaria forza di adesione, attenti anche al mantenimento dello squadro fra gli elementi.
Salendo verso l’alto si inseriscono i ripiani nelle loro sedi, se necessario battendoli posteriormente con un martello di gomma.
Per sicurezza si fissano i ripiani anche con una vite per lato, applicata al centro, dall’esterno del fianco. Infine si incollano i bordini frontali di finitura.
L’ultimo pezzo che viene messo al suo posto è il top, che viene incollato sopra l’ultimo ripiano, messo a filo superiore dei fianchi.
 

Fissaggio a parete della libreria sospesa fai da te

Due piastrine asolate sono applicate in alto nel retro della ibreria, per poterla appendere a parete con due tasselli, ma nella parte bassa si mette anche come solido appoggio, in posizione non visibile, un listello orizzontale fissato con 5 tasselli a espansione.

Progetto di Carlo Ferrari

Il “sistema” finestra: quali sono i materiali e le tipologie di vetro utilizzate

La finestra è un complesso sistema composto da telaio fisso e mobile, vetri, isolanti e guarnizioni che deve garantire la continuità delle prestazioni dell’involucro edilizio

L’aspetto estetico di una finestra ha un’indubbia importanza, ma nella scelta vengono ancor prima le prestazioni in fatto di isolamento, quindi i materiali che la compongono, gli spessori, la tipologia delle guarnizioni adottate: è in base a questi fattori che, a parità di dimensioni, si possono riscontrare prezzi molto diversi, mentre la scelta estetica ha un’incidenza minima sul costo ed è spesso limitata dal contesto architettonico. 

I punti di vista delle finestre sono però due, interno ed esterno, e talvolta devono garantire integrazioni differenti in uno stesso ambito: sono frequenti le ristrutturazioni che, pur contemplando ambienti moderni all’interno, devono mantenere un’architettura rustica o classica all’esterno, per scelta o per vincolo. Si tratta perciò di conferire al serramento un aspetto coerente con entrambi i contesti adottando, se occorre, finiture differenziate sui due lati quanto a fattura, materiali e colorazione, oltre a scegliere i materiali più idonei in base al clima della zona.

Oltre al livello di isolamento termico del serramento nel suo insieme, bisogna porre attenzione alle specifiche dei vetri: quanta luce lasciano entrare, che protezione solare offrono, la sicurezza (antieffrazione e anticaduta) e, in molte situazioni, la capacità di isolare dal rumore.

Tipologie di profilati

Legno
Per inibirne la tendenza a movimenti e invecchiamento si attuano processi di essiccazione e trattamenti con resine che lo rendono ignifugo, impermeabile, resistente ai raggi UV e riducono l’eventualità di regolazioni nei primi anni dall’installazione; a seconda dell’esposizione, può richiedere trattamenti di rinnovo. Lamellare o massello, di per sé è già un buon isolante.

Alluminio-Legno   
L’accoppiamento del legno sul lato interno e il rivestimento di alluminio all’esterno forma un serramento pregiato e resistente: il legno non è esposto alle intemperie ed essendo un materiale “caldo” trasmette benessere e si comporta come un isolante e assieme ai profili in alluminio a taglio termico – ad esempio quelli realizzati da EKU – garantisce alte performance termiche. Offre elevate prestazioni termoacustiche, ma comporta una spesa superiore alla media.

Alluminio
Essendo un conduttore naturale, per garantire isolamento termico e acustico viene inserita un’anima di materiale isolante tra esterno e interno, spesso poliammide; tuttavia, la facile lavorabilità permette di realizzare profili sagomati. Resistente, ha buone proprietà meccaniche, richiede poca manutenzione; i serramenti sono leggeri grazie ai profili cavi ottenuti per estrusione. Esempi di serramenti in alluminio di altissima qualità sono, ad esempio, quelli realizzati da EKU, la cui gamma di prodotti è molto ampia e spazia dai sistemi battenti e scorrevoli (anche minimali) alle porte interne ed esterne, portoni industriali, facciate in alluminio e verande.

PVC  
I profili si ottengono per estrusione, sono cavi e si possono sagomare in quanto è conformabile quando viene riscaldato. Ha buone caratteristiche di isolamento ma va protetto dall’invecchiamento per effetto dei raggi UV, rifinendolo con speciali vernici o applicando pellicole acriliche in grado di riprodurre l’aspetto del legno, pur conservando la possibilità di pulirlo con un semplice detergente.

PVC-Alluminio
Serramento in PVC rivestito all’esterno da un guscio di alluminio che permette di ottenere una vasta gamma cromatica, garantendo al contempo un’ottima resistenza al calore. L’alluminio infatti rimane stabile nel tempo anche nei colori dai toni più scuri.

Tipologie di vetro

Vetro singolo
Di fatto serramenti del genere si trovano solo in edifici di vecchia costruzione: da diverso tempo le soluzioni a vetro singolo non sono più adottate, perché ogni metro quadrato di superficie vetrata disperde circa 5 W/h di energia per ogni °C di differenza tra interno ed esterno (un’enormità!).

Vetro Camera
La funzione della vetrata isolante è di elemento di chiusura di un’apertura totalmente trasparente che permette di ridurre gli scambi termici tra due ambienti. La parte vetrata della vetrata isolante può funzionare anche come elemento di sicurezza (se i vetri sono temprati o stratificati. Le vetrate isolanti sono anche denominate IGU (Insulatin Glazing Unit) o DGU (Double Glazing Unit) se hanno due vetri o TGU (Triple Glazing Unit) se hanno tre vetri. L’aria racchiusa tra i due vetri che costituiscono la vetrocamera, garantisce un buon isolamento termico nelle zone a clima mediamente caldo. Il fattore solare è elevato, vale a dire che i raggi del sole attraversano il vetro e riscaldano gli interni (ma in estate è uno svantaggio).

Vetro doppio con gas Argon
Con gas Argon (o Kripton, se l’intercapedine è inferiore a 12-14 mm) in luogo di aria secca, le prestazioni isolanti della vetrocamera aumentano, diminuiscono però la trasparenza e il fattore solare, pur rimanendo buone. Si tratta della soluzione più utilizzata in zone pedemontane con inverni abbastanza freddi.

Vetro triplo con Gas Argon 
L’isolamento termico migliora sensibilmente come anche l’isolamento acustico; è ideale per case passive, ma non è sempre consigliabile (maggior costo, minore luminosità). Nella stessa situazione, può convenire adottare vetri doppi per le finestre piccole e tripli per quelle di maggiori dimensioni (anche in base all’esposizione).

Iniziativa Bosch: senza cavo, senza IVA

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Dal 15 ottobre è attiva la campagna Bosch cashback “Senza cavo, senza IVA“, un’iniziativa promozionale che prevede il rimborso dell’IVA calcolato sul prezzo al pubblico pagato dal consumatore per l’acquisto di un prodotto della gamma 18V Bosch Home & Garden

Quanto dura?

La campagna é valida dal 15.10.2022 al 15.12.2022.

Chi può partecipare?

I consumatori privati che ricevono uno scontrino fiscale (no fattura) a seguito dell’acquisto di un prodotto della gamma 18V Bosch Home & Garden.

Quale prodotto è possibile acquistare?

Tutti i prodotti della gamma 18V Bosch Home & Garden ad esclusione delle batterie, caricabatterie, starter set ed elettrodomestici Bosch.

Come funziona?

  1. Conserva il tuo scontrino parlante** (con descrizione verbale o codice prod./ EAN del
    prodotto acquistato*)
  2. Registrati sul sito www.senzacavosenzaiva.it entro 7 giorni dalla data di acquisto
  3. Riceverai per mail (entro max. 24 ore) un link da cliccare per confermare la registrazione. Importante: la conferma deve essere inviata entro 24 ore dalla ricezione della mail.
  4. Riceverai entro 7 giorni la conferma di validità/non validità della richiesta.
  5. Riceverai il rimborso entro circa 40 giorni.

Entro quando è possibile richiedere il rimborso?

Entro 7 giorni di calendario dalla data di acquisto

Per quanti prodotti è possibile chiedere il rimborso?

Fino ad un massimo di n. 2 prodotti acquistati durante l’intero periodo in uno o due atti d’acquisto. Nel caso in cui risulti l’acquisto di più di n. 2 prodotti coinvolti nello stesso Documento d’Acquisto verrà rimborsato esclusivamente l’importo dell’IVA spesa per l’acquisto dei 2 prodotti di minor valore, fino ad un massimo di 235,00 euro cad.

Quali dati mi servono per richiedere il rimborso?

Per richiedere il rimborso dell’IVA é necessario fornire:

  • NOME e COGNOME
  • CODICE FISCALE
  • IBAN sul quale verrà effettuato il rimborso
  • SCONTRINO FISCALE PARLANTE
  • Altri dati relativi all’acquisto

Cosa si intende per scontrino parlante?

Lo scontrino parlante è un documento di acquisto dal quale si evince chiaramente di quale prodotto si tratti. Dovranno essere pertanto riportati uno dei seguenti dati: nome/descrizione/cod./cod. EAN.

Come viene calcolato l’importo del rimborso?

Il calcolo avverrà per mezzo della seguente procedura:

  1. divisione del valore del prodotto (comprensivo di IVA) per il coefficiente 1,22
  2. sottrazione al valore del prodotto (comprensivo di IVA) del valore ottenuto al punto 1
    Il risultato della divisione sarà arrotondato: per difetto, se la cifra dopo la virgola sarà inferiore a 5 o per eccesso, se la cifra dopo la
    virgola sarà superiore a 5. Il valore del rimborso sarà arrotondato all’unità più vicina.

Come e quando è erogato il rimborso?

Il rimborso verrà erogato entro 40 giorni di calendario dalla conferma della validità della richiesta.

Recesso, sospensione ed esclusione dal Cashback

Se lo scontrino non risponde ai requisiti sopra esposti non potrà essere erogato alcun rimborso. Per maggiori casistiche consultare
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T-Rex Montage di Soudal | Un tirannosauro a effetto ventosa

azT-Rex Montage è un potente adesivo di montaggio con elevata presa iniziale, caratterizzato dalla semplicità di utilizzo e formulato per aderire a quasi tutte le superfici

L’adesivo di montaggio è sicuramente la colla più versatile e più utilizzata non solo dai fardasé, ma anche dai tecnici installatori. Per essere una vera e propria colla di montaggio, un adesivo deve avere alte doti di presa iniziale, mediante il cosiddetto “effetto ventosa”, e, una volta essiccato, deve riuscire a esprimere una tenacissima forza di adesione fra i pezzi. Ma Soudal è andata oltre. È riuscita a coniugare in un unico prodotto una tale serie di proprietà, che si potrebbe quasi usare un unico adesivo per tutti gli utilizzi: il T-Rex Montage. Vediamo perché.

T-Rex Montage è un adesivo acrilico a base d’acqua, privo di solventi, con elevata forza adesiva e una presa iniziale estremamente alta (oltre 140 kg/m²). È bianco, la formulazione senza emissioni nocive è utilizzabile anche in spazi chiusi. È specifico per l’utilizzo in interni, ma resiste senza perdere le caratteristiche a temperature comprese fra i -20 °C e +70 °C. Aderisce a tutti i materiali fra cui legno e derivati, metalli, materie plastiche, polistirolo, vetro, materiali edili, isolanti, pietra, cemento ecc, basta che una delle due superfici sia porosa. Non aderisce a PE, PP, PTFE (Teflon®) e superfici bituminose.

Peculiarità

T-Rex Montage incolla perfettamente anche superfici non uniformi; funziona per applicazione diretta su uno solo dei substrati; è verniciabile con vernici a base d’acqua; ha potere riempitivo; non richiede alcun pretrattamento, basta che le superfici siano asciutte, sgrassate e prive di polvere; si può applicare con temperature dai 5 °C sino ai 30 °C; ha un tempo di apertura di 15 minuti; è disponibile in cartuccia da 380 g e in tubo da 200 g.

 
 
Legno
Materiali edili
Materie plastiche
 
Pietra
Intonaco
 
Metalli
Truciolare e derivati

Predisposizione per l’erogazione

Con il cutter si taglia via il sigillo sulla punta dell’attacco filettato.
Avvitato il beccuccio erogatore, si inserisce la cartuccia nella pistola, con lo stantuffo completamente arretrato, poi lo si manda in appoggio dietro la cartuccia.
Con il cutter si taglia in misura minore o maggiore la punta del beccuccio per regolare la quantità di prodotto erogato.

Dosare e distribuire a seconda del materiale

Il tipo di materiale, a seconda se è più rugoso e materico oppure liscio e compatto, richiede una maggiore o minore quantità di prodotto per la migliore adesione. Quando non si ha esperienza in questo senso, è opportuno effettuare qualche prova, prima dell’incollaggio definitivo. Tuttavia c’è anche una modalità preferenziale per la distribuzione dell’adesivo. A lato mostriamo alcuni esempi, cui fare riferimento anche con altri materiali e applicazioni.

Quando si ha un elemento con larghezza limitata e sviluppo in lunghezza, si distribuisce l’adesivo con un cordone a zig zag, più o meno stretto, a seconda della rugosità della superficie.
I pannelli presentano una superficie di adesione piuttosto estesa, ma è sufficiente depositare alcuni mucchietti di adesivo nella zona centrale e fare un cordone a zig zag su tutto il perimetro.
Per incollare elementi con superficie e forma irregolari, l’ideale è distribuire l’adesivo in piccoli mucchi non troppo vicini ai bordi.

I principali utilizzi di T-Rex Montage

Si cerca sempre di distribuire l’adesivo sul pezzo prima di applicarlo sul sottofondo, ma ci possono essere casi, nelle riparazioni e nei riempimenti, nei quali il prodotto viene fatto filtrare nello spazio, talvolta esiguo, fra i pezzi da incollare. Lo sviluppo di una certa pressione fra i pezzi uniti è solitamente consigliato; nel caso di pannelli ampi e rigidi, si consiglia anche di battere con un martello di gomma per agevolare l’effetto ventosa dell’adesivo.

Per il fissaggio dei battiscopa si stende a zig zag il cordone di adesivo sul retro di ogni segmento, dopo averlo tagliato a misura.
Ideale per i rivestimenti di pavimento e parete, in forma di lastre sottili in materiali sintetici e legno.
Per l’installazione o la riparazione, in caso di distacco, di mensole per i davanzali finestra oppure per l’uscio di una portafinestra.
Per stabilizzare un faretto incassato nel cartongesso o nella boiserie, nel caso i fissaggi esistenti non riescano a sostenerlo.
Per incollare a parete pannelli di ogni genere (isolanti termici e acustici), ma anche boiserie e decorazioni di polistirolo.
Per il fissaggio di gradini in legno sul sottofondo di cemento, assicurarsi soltanto di disporre di una superficie piana.

T-Rex Montage in versione RECYCLED 80%

È ormai pronto per il lancio il nuovo T-Rex Montage Recycled 80%, un adesivo di montaggio a base acrilica ad alte prestazioni e privo di solventi: potente quanto il T-Rex Montage, ma quasi interamente prodotto con materiali riciclati.

Soudal ha sviluppato il primo adesivo circolare a base acrilica senza solventi sul mercato. T-Rex Montage Recycled 80% è un adesivo di montaggio realizzato con l’82% di materie prime riciclate, di cui il 35% a base biologica; inoltre, il prodotto è confezionato in una cartuccia fatta di PCR all’80%. PCR (Post-Consumer Recycled material) è plastica ottenuta dal riciclaggio di materiali come PET, PE, PP, HDPE ecc, derivati da prodotti di consumo come contenitori per il pranzo, bottiglie di shampoo, bottiglie di acqua minerale ecc.

Il successo ottenuto da Soudal è quello di essere riuscita nell’intento di dare un’alternativa circolare agli attuali adesivi di montaggio senza solventi, offrendo un prodotto con le stesse prestazioni degli attuali adesivi di montaggio a base d’acqua, posizionato allo stesso livello di prezzo. Per noi farsasé un modo semplice e conveniente di scegliere una soluzione circolare per i nostri progetti: un contributo attivo per un ambiente più sostenibile, disponibile per tutti, senza costi aggiuntivi.

3 capisaldi per un futuro sostenibile

Nella produzione di T-Rex Recycled 80%, Soudal si è impegnata con tre diverse azioni in modo da ottenere i massimi vantaggi ambientali:

  1. riduzione delle emissioni di CO2 durante i processi di produzione;
  2. utilizzo massiccio di plastica riciclata post-consumo (PCR);
  3. riduzione del consumo di acqua durante il processo di produzione.

È così che per ogni singola cartuccia di T-Rex Recycled 80% utilizzata si emettono 81,4 g in meno di CO2, si utilizzano 37,6 g in meno di plastica vergine, si risparmiano 900 ml di acqua.

I riconoscimenti da parte degli organi di controllo qualità ambientale sono dovuti alla formulazione contenente il 35% di materie prime bio, all’utilizzo dell’82% di materie prime di riciclo e grazie all’80% di riciclabilità della confezione.

T-Rex Montage Recycled 80% Adesivo di Montaggio ha ricevuto l’etichetta World Alliance for Efficient Solution dalla Solar Impulse Foundation nel luglio 2021. Il team di esperti dell’ente certificatore ha ritenuto il T-Rex una soluzione economicamente valida che contribuisce efficacemente alla protezione dell’ambiente.