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FILA è stata insignita del riconoscimento di Marchio Storico di interesse nazionale

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Per un’impresa, di qualsiasi settore, avere una lunga storia da raccontare è un grande valore aggiunto: significa che l’Azienda, con le sue idee, le persone che la guidano e che ci lavorano è stata capace di attraversare i cambiamenti nel tempo, di fare innovazione e di diventare un grande classico. Una storia che è importante comunicare, attraverso i prodotti, in primis, ma anche con il marchio.

Il marchio FILA è ora Marchio Storico di interesse nazionale. Un riconoscimento arrivato alla luce della storicità dell’Azienda, operativa dal 1943 e del forte legame con il territorio.

L’Azienda è stata infatti iscritta nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito dal MISE – Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha l’obiettivo di valorizzare marchi di eccellenza con una continuità operativa di oltre 50 anni e storicamente collegati al territorio nazionale. 

Questo prestigioso riconoscimento – commenta Alessandra Pettenon, AD di FILA Solutions – rende orgogliosa la nostra famiglia, che da tre generazioni è impegnata nella valorizzazione del Made in Italy, entrando a pieno titolo a far parte della storia del nostro Paese. Siamo fieri di portare con i nostri prodotti, sia in Italia che all’estero, il concetto di italianità, di tradizione e di un profondo legame con il territorio in cui operiamo”.

Un risultato di grande prestigio a riprova della capacità del marchio di confermarsi come eccellenza rappresentativa della qualità e della tradizione italiana, che premia l’impegno di un’Azienda che ha perseguito la strategia di innovare, in linea con le esigenze del mercato, pur restando ancorata ai valori del passato. 

Come installare un condizionatore in kit

L’installazione di un condizionatore non potrebbe essere fatta fai da te: va fatta da personale con patentino f-gas e certificazione aziendale

Un tempo era possibile installare un condizionatore in autonomia, senza preoccuparsi di avere una certificazione e un patentino, spesso realizzando impianti non idonei.

Oggi (Aprile 2023) la legge parla chiaro, per installare un condizionatore serve:

  • Attestato di Certificazione: Per manipolare i gas refrigeranti presenti nei condizionatori, è necessario conseguire un attestato di certificazione rilasciato da un organismo accreditato. La certificazione può essere di diversi livelli in base alla quantità di gas refrigerante presente nei sistemi su cui si opera (es. Categoria I, II, III, IV).
  • Patentino del Frigorista: Questa qualifica professionale è rilasciata dalle Regioni e consente di lavorare come tecnico specializzato nella manutenzione e installazione di impianti di condizionamento e refrigerazione. Il corso per ottenere il patentino del frigorista copre aspetti teorici e pratici, tra cui la conoscenza degli impianti, la sicurezza sul lavoro e le normative ambientali.
  • Formazione sulla sicurezza sul lavoro: Lavorare con impianti di condizionamento e refrigerazione comporta rischi per la sicurezza e la salute. Pertanto, è importante completare una formazione sulla sicurezza sul lavoro in conformità con le normative italiane, come il Decreto Legislativo 81/2008.
  • Iscrizione all’Albo Artigiani o alla Camera di Commercio: Per operare legalmente come installatore di condizionatori, è necessario essere iscritti all’Albo Artigiani o alla Camera di Commercio. Questo consente di ottenere un numero identificativo (Partita IVA) e di operare come professionista nel settore.
  • Una volta ottenute le certificazioni e le qualifiche richieste, è possibile avviare un’attività di installazione e manutenzione di condizionatori in Italia, rispettando le normative e le procedure previste per l’installazione degli impianti di climatizzazione.

Non devo installare… ma posso sapere!

Premesso che è vietato per legge installare un condizionatore se non si è abilitati, cerchiamo di capire, però, quali sono le basi fondamentali dell’installazione in funzione dell’abitazione in cui viviamo.

Esistono in commercio condizionatori che consentono di realizzare un impianto perfettamente funzionante, senza dover utilizzare particolari apparecchiature e senza compiere operazioni per cui siano necessarie attrezzature professionali

Come installare un condizionatore in kit

Un condizionatore fisso in kit è tecnicamente avanzato (anche per i professionisti): il tubo flessibile in acciaio spiralato, estremamente duttile, può essere piegato senza danno a mani nude da chiunque senza l’ausilio di particolari attrezzi. Il “vuoto spinto” creato all’interno dei tubi elimina la necessità di effettuare il “vuoto”.

Il cuore del kit è costituito dagli attacchi rapidi che presentano un particolare sistema di collegamento a tenuta perfetta e permanente grazie all’innovativa giunzione “metallo su metallo”.

Il kit è universale e può essere utilizzato con i gas R32R-22, R-407C e R-410A. Evitano immissioni d’aria o umidità, impediscono la fuoriuscita di refrigerante e non vi è nessuna possibilità di inquinamento del circuito. Come sempre, la redazione di Bricoportale ha voluto provare “sul campo” il kit di montaggio. Risultato: due persone hanno impiegato quattro ore dal momento dell’apertura del kit e ora, nell’ufficio, c’è più fresco.

Installazione di un condizionatore fai da te: lo schema

circuito condizionatore
Schema installazione condizionatori

Come installare un condizionatore: messa in opera

 

  1. Applicare la piastra di montaggio a parete

    Per l’installazione condizionatore a parete si applica alla parete la piastra di montaggio dell’unità interna. Si esegue un foro da 60 mm nella parete e si fanno passare tubi e cavo.installazione climatizzazione

  2. Avvitare gli attacchi rapidi del kit sull’unità interna

    Sull’unità interna si avvitano a fondo gli attacchi rapidi del kit: eseguendo un quarto di giro addizionale si realizza un collegamento a tenuta stagna.

  3. Bloccare le estremità delle tubazioni

    Sui due attacchi rapidi si avvitano e si bloccano le estremità delle due tubazioni (anch’esse con serraggio a tenuta).

  4. Innestare la tubazione di scarico

    Si innesta anche la tubazione di scarico condensa fornita nel kit inserendola nell’apposito collegamento che fuoriesce dall’unità interna.Montaggio climatizzatore

  5. Sospendere l’unità interna sulla piastra

    L’unità interna del climatizzatore fisso si sospende sulla piastra. I tubi non sono in vista in quanto il foro è dietro all’unità (ma può essere praticato in altro punto).montaggio climatizzatore

  6. Raggruppare le tubazioni

    All’esterno, il foro di passaggio viene rifinito con una mascherina di raccordo. Le tubazioni si raggruppano con le fascette in dotazione.

  7. Aprire il circuito del fluido refrigerante

    Dopo aver collegato  i tubi all’unità esterna (con gli attacchi rapidi) si apre il circuito del fluido refrigerante con la chiave a brugola.installare condizionatore

  8. Collegare il cavo multipolare in dotazione

    Il cavo multipolare in dotazione va collegato all’unità interna e alla morsettiera di quella esterna rispettando i colori dei conduttori.installazione climatizzatore

Aspetti importanti da tenere a mente prima e dopo l’installazione di un condizionatore

  1. Manutenzione periodica: Dopo aver installato il condizionatore, è importante effettuare una manutenzione regolare per garantire il corretto funzionamento e la longevità dell’apparecchio. La manutenzione comprende la pulizia dei filtri, la verifica delle tubazioni e il controllo del livello di refrigerante. Leggi la nostra guida dettaglia su come effettuare la manutenzione del condizionatore.
  2. Risparmio energetico: È fondamentale scegliere un condizionatore con un buon rapporto qualità-prezzo e con un’etichetta energetica che garantisca un consumo energetico efficiente. L’uso di un condizionatore con una classe energetica elevata può ridurre significativamente i costi delle bollette e l’impatto ambientale.
  3. Rumorosità: Durante la scelta e l’installazione del condizionatore, è importante considerare il livello di rumore prodotto dall’unità esterna e interna. Posizionare l’unità esterna in un’area in cui il rumore non sia un problema per te o per i tuoi vicini e assicurarsi che l’unità interna sia sufficientemente silenziosa per non disturbare le attività quotidiane.
  4. Garanzia e assistenza: Prima dell’acquisto e dell’installazione, informarsi sulla garanzia offerta dal produttore e sull’assistenza post-vendita disponibile nella propria zona. In caso di problemi o guasti, avere accesso a un servizio di assistenza affidabile può essere di grande aiuto.
  5. Valutazione delle esigenze: Prima di procedere con l’installazione di un condizionatore, è utile valutare le proprie esigenze in termini di potenza di raffreddamento e riscaldamento, tenendo conto delle dimensioni e dell’esposizione dell’abitazione. Questo permetterà di scegliere un condizionatore adeguato alle proprie necessità e di garantire un comfort ottimale.
  6. Scelta del tipo di condizionatore: Oltre ai tradizionali condizionatori monosplit, esistono anche i sistemi multisplit e i condizionatori senza unità esterna. Prima di installare un condizionatore, valutare quale tipo di sistema sia più adatto alle proprie esigenze e all’abitazione.
  7. Posizionamento dell’unità interna: L’installazione dell’unità interna dovrebbe essere effettuata tenendo conto della corretta circolazione dell’aria e del comfort degli occupanti. Evitare di posizionare l’unità interna direttamente sopra letti o zone di lavoro, in modo da non creare fastidi dovuti al flusso d’aria diretto.
  8. Uso di un termostato programmabile: L’installazione di un termostato programmabile può contribuire al risparmio energetico e al miglioramento del comfort all’interno dell’abitazione. Un termostato programmabile permette di regolare automaticamente la temperatura in base a orari e preferenze personalizzate, evitando sprechi di energia.
  9. Sistema di ventilazione: Per garantire una buona qualità dell’aria interna, valutare l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) che assicuri un ricambio costante dell’aria all’interno dell’abitazione. Questo può contribuire a ridurre l’umidità e la concentrazione di inquinanti indoor.

Tenendo conto di questi ulteriori aspetti, si potrà scegliere e installare un condizionatore che soddisfi le proprie esigenze e garantisca un ambiente confortevole e salubre all’interno dell’abitazione.

Se invece non vuoi installare un climatizzatore fai da te fisso, guarda questa guida su pro e contro dei condizionatori portatili.

Condizionatori in kit disponibili in commercio

Ecco alcuni link utili per l’installazione di condizionatori in kit:

Bachelite pannelli | Caratteristiche, taglio e prezzi 2023

La bachelite è un materiale composito inventato all’inizio del secolo scorso e può essere considerata la madre delle materie sintetiche

Con la bachelite (a volte scritto bakelite) venivano realizzati o numerosi oggetti, quali apparecchi telefonici, bocce da biliardo, manici di pentole e, soprattutto, parti protette di apparecchiature elettriche, dato il suo elevato potere isolante.

Caratteristiche

Essendo composta essenzialmente da fenolo e formaldeide, la sua lavorazione richiede accorgimenti a tutela della salute, per evitare di respirarne i fumi, che possono svilupparsi per surriscaldamento durante la tornitura o la fresatura, e le finissime polveri prodotte dal taglio.

Attualmente in commercio si vende la bachelite pannelli.

Come tagliare la bachelite

Tempo richiesto: 32 minuti

Per tagliare i pannelli , è meglio operare all’aperto o in un luogo ben aerato, indossando mascherine protettive provviste di sistemi filtranti adeguati (le classiche mascherine antipolvere sono inefficaci).

  • Con seghetto alternativo

    Le lastre più sottili possono essere tagliate anche con un seghetto alternativo, ma la durezza del materiale, data dagli additivi che lo compongono e dai processi chimici produttivi, rovina le lame in breve tempo.

  • Con frese verticali

    Meglio utilizzare dischi diamantati o ricorrere al taglio tramite frese verticali a due taglienti: in quest’ultimo caso conviene raffreddare costantemente la fresa per fare in modo che non si bruci e diventi inservibile.

  • Importante è trovare la giusta combinazione

    Occorre molta attenzione nel trovare la giusta combinazione tra velocità di rotazione, avanzamento e profondità di asportazione, iniziando con valori medi di rotazione e un affondo che sia inferiore o uguale alla metà del diametro della fresa.

  • Prestare attenzione durante la lavorazione

    In ogni caso, se durante la lavorazione del pannello bachelite si avverte un principio di cigolio è segno che uno dei tre parametri va ridotto. Le stesse regole valgono anche per la tornitura.

Tele bachelizzata

Oggi è più facile reperire la tela bachelizzata, ottenuta per stratificazione di resine fenoliche e tessuti di cotone, prodotta in lastre spesse fino a 50 mm o tondi fino a 120 mm di diametro, più facilmente lavorabile e non classificata come tossica, dura e tenace, utilizzata per realizzare ingranaggi, boccole, cuscinetti, elementi isolanti elettrici ecc.

Sicurezza durante la lavorazione della Bachelite

Quando si lavora con la bachelite, è importante ricordare che la sicurezza deve essere la priorità. Oltre all’uso di mascherine protettive con sistemi filtranti adeguati, è altrettanto importante indossare occhiali di sicurezza per proteggere gli occhi dalle scintille o dalle particelle volanti. Inoltre, è consigliabile indossare guanti resistenti per proteggere le mani durante il taglio o la fresatura del materiale.

Utilizzo della Bachelite nel 2023

Nonostante la bachelite sia un materiale inventato all’inizio del secolo scorso, trova ancora applicazione in vari settori oggi. Ad esempio, è ancora utilizzata in alcuni componenti elettronici grazie alle sue proprietà isolanti. Inoltre, la bachelite è utilizzata in alcuni oggetti d’arte e gioielli grazie alla sua unica estetica vintage.

Pannelli Bachelite Prezzo 2023

I prezzi della bachelite possono variare a seconda del fornitore e della quantità richiesta. Tuttavia, nel 2023, il prezzo medio per chilogrammo di bachelite varia tra i 25 e i 35 euro. Si consiglia di contattare diversi fornitori per ottenere il miglior prezzo possibile.

Alternativa alla Bachelite

Sebbene la bachelite abbia molte applicazioni utili, ci sono anche alternative moderne disponibili. Ad esempio, i materiali come il PVC o l’ABS sono spesso utilizzati in luogo della bachelite in molte applicazioni. Questi materiali possono offrire vantaggi come una maggiore facilità di lavorazione, una maggiore resistenza all’umidità e una maggiore flessibilità.

Link utili:

Dimensionamento cavi elettrici

Il dimensionamento cavi elettrici è cruciale per garantire la sicurezza e l’efficienza degli impianti elettrici, considerando la sezione, la capacità di corrente e le normative locali, insieme all’uso di cavi esterni con isolamento adeguato.

Il corretto dimensionamento cavi elettrici è la base fondamentale di qualsiasi impianto elettrico, poiché garantisce sicurezza e funzionalità all’impianto stesso.

Per dimensionamento dei cavi elettrici si intende lo studio e la corretta valutazione della sezione adeguata al passaggio di corrente che gli stessi cavi elettrici devono sostenere nell’ambito della realizzazione di un impianto elettrico. È importante considerare anche fattori come la lunghezza del cavo, il tipo di isolamento e le condizioni ambientali.

Calcolo sezione cavi nel dimensionamento cavi elettrici

Per un corretto dimensionamento cavi elettrici non è necessario fare i calcoli specifici per ogni filo, è sufficiente rispettare una regola di base: la linea che alimenta prese da 16 A va realizzata con cavi non inferiori a 2,5 mm², mentre la linea che alimenta prese da 10 A si realizza con cavi da 1,5 mm² o superiori. Tuttavia, in situazioni particolari o impianti più complessi, è consigliabile consultare le normative locali o un esperto per determinare le specifiche corrette.

In caso di sostituzione di un cavo, è consigliabile utilizzare la stessa sezione del cavo originale. Tuttavia, se il filo si è danneggiato a causa di una corrente eccessiva, conviene utilizzare un filo con sezione maggiore per prevenire ulteriori problemi. In caso di dubbio, è sempre meglio chiedere il parere di un esperto inerentemente la portata cavi elettrici.

Le principali sezioni per corretti dimensionamenti cavi elettrici sono:

  • 0,5 mm² (usato per collegamenti di servizio; vietato per l’alimentazione di rete 230 V);
  • 0,75 mm² (usato nei fili di alcune lampade a bassa potenza; vietato per l’alimentazione di rete 230 V);
  • 1,5 mm² (punti luce e prese elettriche sino a 10 ampère);
  • 2,5 mm² (punti luce e prese elettriche sino a 16 ampère);
  • 4 mm² (assorbimenti complessivi sino ad un massimo di 25 ampère);
  • 6 mm² (assorbimenti complessivi sino ad un massimo di 32 ampère).
dimensionamento cavi elettrici

Cavi per alimentazione esterna

In caso si dovessero collocare cavi di alimentazione esterni alla parete, per collegare elettrodomestici vari o realizzare un nuovo cavo con spina, si utilizzano cavi con doppio isolamento che possono essere costituiti da uno o più conduttori, come:

  • il cavo unipolare (un solo conduttore);
  • il cavo bipolare (neutro e fase);
  • tripolare (neutro, fase, terra);
  • cavi multipolari, fino a 4 anime (2 fasi, 1 neutro, 1 terra) e uno a 5 anime (3 fasi, 1 neutro,
  • 1 terra). Questi ultimi due tipi servono per la forza motrice e altre applicazioni che richiedono più conduttori.

È importante ricordare che il dimensionamento dei cavi elettrici deve tenere conto anche delle specifiche dell’applicazione e dell’ambiente in cui i cavi saranno installati. Per esempio, i cavi che saranno esposti a temperature estreme, umidità elevata, agenti chimici o radiazioni solari, potrebbero richiedere materiali di isolamento speciali o ulteriori protezioni.

È fondamentale considerare le normative e le leggi locali relative agli impianti elettrici, poiché potrebbero esistere requisiti specifici per il dimensionamento dei cavi elettrici e la loro installazione. Seguire tali normative è essenziale per garantire la sicurezza e la conformità dell’impianto elettrico.

In conclusione, il corretto dimensionamento dei cavi elettrici è un aspetto cruciale nella progettazione e realizzazione di impianti elettrici. È importante considerare vari fattori, come la capacità di corrente, la lunghezza del cavo, il tipo di isolamento e le condizioni ambientali, oltre alle normative locali. In caso di dubbio o per impianti più complessi, consultare un esperto in materia può aiutare a garantire un impianto elettrico sicuro ed efficiente.

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  • Facilità d’Uso: I nostri cavi sono progettati per essere facili da maneggiare, pelare e terminare, grazie alla loro bassa formazione di pelucchi. Ciò consente un’installazione e manutenzione rapida e comoda
  • Materiali di Alta Qualità: I nostri cavi sono realizzati con materiali ignifughi e resistenti alla pressione, che offrono un’eccellente resistenza alla corrosione e un’invecchiamento ridotto. I conduttori in rame stagnato ad alta purezza offrono un’elevata conducibilità e bassa resistenza. Il nucleo in rame stagnato impedisce l’ossidazione del filo di rame, lo protegge dalla corrosione e facilita la saldatura, prolungando così la durata dei cavi di connessione
  • Varietà di Colori: Il set include 6 bobine di cavi in diversi colori (rosso, nero, verde, giallo, blu, bianco), con ciascuna bobina lunga 6 metri. Questo facilita l’identificazione e la differenziazione dei diversi circuiti e collegamenti
  • Ampio Spettro di Applicazioni: Il nostro set di cavi è adatto a una varietà di applicazioni, come il cablaggio interno di apparecchi domestici ed elettronici, aerei radiocomandati, veicoli radiocomandati, modelli di navi, batterie, lampade, elettrodomestici, radiatori elettrici, contatori, strumenti, motori elettrici, stampanti 3D, cavi di prova e applicazioni di telecomando. Sia per progetti fai da te che professionali, i nostri cavi soddisferanno le tue esigenze
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  • Specifiche: cavo in silicone da 22 awg (0,32 mm²), tensione nominale 300 V, temperatura nominale 80 ℃.
  • Cavo parallelo a 2 conduttori: il cavo a due fili di colore rosso e nero è facile da distinguere, facile da separare, totale 20 metri, nero e rosso ogni colore 10 metri
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  • Corrisponde al vecchio N07V-K
  • Da installare entro tubazioni in vista, incassate o altri sistemichiusi simili
  • Tensione Nominale: 450/750V – Temperatura massima di esercizio: 70° – Temperatura massima di corto circuito: 160°
  • Per tensioni sino a 1000 V in corrente alternata o, in caso di corrente continua, sino a 750 V verso terra
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  • Facile da usare: è facile da spellare e tagliare. Le specifiche del filo sono caratterizzate da alta conduttività, bassa resistenza e morbidezza, che possono essere attorcigliate ed estese liberamente a piacere.
  • PVC di alta qualità: caratteristiche ignifughe, elevata resistenza alla compressione adottata, anti-invecchiamento, eccellenti prestazioni nella resistenza alla corrosività.
  • La nostra garanzia: sosteniamo la garanzia di qualità di 1 anno, in caso di problemi con questo prodotto, contatta il nostro servizio, ti forniremo assistenza fino a quando non ti sentirai bene!

Come riparare la pompa sommersa per pozzo

Il malfunzionamento di una pompa sommersa per pozzo priva il giardino della fonte di irrigazione. Urge l’immediata riparazione

Una pompa sommersa per pozzo (detta anche pompa ad immersione o elettropompa) ha, malgrado le condizioni difficili in cui opera, una lunga durata e si rompe di rado. Quando accade, il grattacapo più fastidioso è l’estrazione di decine di metri di tubo dal pozzo per raggiungere la pompa sommersa per pozzo in avaria.

Poi il lavoro è tutto… in discesa. L’identificazione del problema passa per un primo smontaggio che permetta di raggiungere il blocco motore, contenuto nella carcassa di lamiera attraverso la quale passa il flusso d’acqua proveniente dalle numerose giranti.

Gli avvolgimenti sono sigillati in un cilindro chiuso in basso da una tenuta meccanica e in alto da un coperchio stagno dal quale emergono il cavo di alimentazione e quello del galleggiante. Dopo un primo controllo con il tester tra alimentazione e carcassa per verificare che gli avvolgimenti non siano a massa, si apre la cupola della pompa sommersa per pozzo nella quale sono contenuti i collegamenti agli avvolgimenti e il condensatore, responsabile in questo caso del malfunzionamento della pompa ad immersione.

Com’è fatta una pompa ad immersione

pompa sommersa per pozzo

Estrazione del motore

smopntaggio pompa ad immersione
  1. Per estrarre il motore bisogna prima togliere il filtro che si svita, ruotando a sinistra, con una chiave a perni.
  2. La grossa ghiera a settori è bloccata da una brugola che la espande contro la filettatura della carcassa.
  3. La ghiera, a passo sinistro, si allenta usando una chiave formata da una piastra sporgente e una chiave a nastro per bloccare la carcassa.
  4. Sotto la ghiera è presente un anello di centratura che sigilla lo spazio attraverso cui l’acqua fluisce verso il collettore superiore.
  5. Si estrae il pacco delle 5 giranti e il motore ad esse collegato. Occorre ricordare che la pompa è in bagno d’olio, risulta quindi necessario recuperarlo durante la fase di estrazione. Provvedere alla sostituzione completa dell’olio è operazione certamente utile: si deve utilizzare un comune olio motore HD 15 W-40.

Riparare la pompa sommersa per pozzo

aggiustare elettropompa
  1. La cupola a tenuta stagna che racchiude i collegamenti elettrici si apre allentando i dadi sui tre tiranti da 5 mm. Il cilindro metallico è la parete esterna del motore: non ha alettatura di raffreddamento dato che è lambita dal flusso d’acqua in risalita.
  2. Ecco identificato il guasto: il condensatore del motore monofase è esploso interrompendo il circuito. L’interno del motore risulta asciutto per cui non è il caso di smontare la tenuta meccanica sul lato opposto. Non è necessario svitare i passacavi del galleggiante e dell’alimentazione perché la lunghezza dei conduttori all’interno è sufficiente per separare le due parti.
  3. Il condensatore da 25 mF (microfarad), è di forma particolare, corto e largo, reperibile presso negozi di elettronica. Da scegliere quelli di classe A che garantiscono una durata maggiore. Nel nostro caso è stato necessario montare sui fili nudi due capicorda maschio.
  4. I fili che emergono dal condensatore stagno si ricollegano ai faston del circuito. Non è necessario rispettare alcuna polarità, ma soltanto curare attentamente l’isolamento dei capicorda con le apposite custodie ad incastro.
  5. Si allontana il grosso O-ring dalla sede e si pulisce perfettamente con un panno fino ad eliminare tutto il fango. L’operazione è molto importante per assicurare la tenuta dell’unione e impedire all’umidità di penetrare all’interno del motore.
  6. Con l’aria compressa ed un pennello pulito si rimuovono tutti i residui lasciati nella zona della cupola dall’esplosione del condensatore in modo da evitare che finiscano nelle parti in movimento. Si controlla inoltre l’integrità dei fili coinvolti nella fiammata. A questo punto si può rimontare la cupola e assemblare tutte le parti della pompa sommersa per pozzo.

Quale tipo di elettropompa scegliere?

pompa ad immersione gardena
pompa con interruttore flottante
  1. Se in giardino esiste la possibilità di scavare un pozzo, inserendo in questo una pompa sommersa è possibile far risalire l’acqua in superficie ed utilizzarla per irrigare il giardino o per alimentare apparecchiature domestiche che non necessitano di acqua potabile.
  2. è anche possibile intercettare i canali di gronda e raccogliere l’acqua piovana in un serbatoio fuori terra, sul fondo del quale si colloca la pompa ed irrigare il giardino o lavare l’auto.
  3. Le pompe sommerse con interruttore flottante ne permettono il funzionamento in automatico anche se installate in pozze d’acqua poco profonde ed in presenza di impurità.
  4. Il funzionamento può essere imposto, anche se il livello dell’acqua è bassissimo, fissando il sensore in posizione eretta. In questo caso il funzionamento va controllato a vista, in modo da interromperlo non appena la pompa inizia ad aspirare aria.
  5. Le pompe per cisterna sono molto potenti e possono essere utilizzate anche per lo svuotamento anche in caso di allagamento. Sono provviste di un dispositivo di sicurezza che ne impedisce il funzionamento a secco, hanno un funzionamento silenzioso senza specifiche necessità di manutenzione ed un filtro integrato che, insieme al piede addizionale, impedisce che sporco ed impurità vengano aspirati.
  6. Sul corpo delle pompe sommerse con interruttore flottante è ricavata una rastrelliera a più posizioni dove è possibile agganciare il cavo del sensore per regolare il funzionamento in modalità manuale. Gardena

Importanti considerazioni circa le pompe sommerse per pozzi

  1. Sicurezza: Prima di effettuare qualsiasi riparazione o manutenzione sulla pompa sommersa per pozzo, è essenziale scollegare l’alimentazione elettrica e seguire tutte le misure di sicurezza per evitare incidenti o lesioni.
  2. Diagnosi dei problemi: Oltre al condensatore, ci possono essere altri motivi per cui una pompa sommersa per pozzo potrebbe non funzionare correttamente, come ostruzioni, usura delle componenti interne o problemi elettrici. È importante eseguire una diagnosi accurata per identificare la causa esatta del problema e intraprendere le azioni appropriate.
  3. Garanzia e supporto del produttore: Se la pompa sommersa per pozzo è ancora coperta da garanzia, potrebbe essere preferibile contattare il produttore o il rivenditore per la riparazione o la sostituzione. Inoltre, il produttore può offrire supporto tecnico e consigli utili per la diagnosi e la riparazione del problema.
  4. Manutenzione preventiva: Per prolungare la durata della pompa sommersa per pozzo e prevenire malfunzionamenti futuri, è importante seguire un programma di manutenzione preventiva. Questo può includere la pulizia regolare del filtro, la verifica delle tenute e la sostituzione periodica dell’olio.
  5. Sostituzione della pompa: In alcuni casi, potrebbe essere più conveniente sostituire la pompa sommersa per pozzo piuttosto che ripararla. È importante valutare il costo delle riparazioni rispetto al costo di una nuova pompa, nonché l’età e le condizioni generali dell’attrezzatura esistente.
  6. Installazione professionale: Se non si è esperti o non si dispone delle competenze e degli strumenti necessari per riparare o sostituire una pompa sommersa per pozzo, potrebbe essere opportuno rivolgersi a un professionista del settore per garantire un lavoro sicuro ed efficiente.
  7. Efficienza energetica: Quando si sceglie una nuova pompa sommersa per pozzo o si effettuano riparazioni, è importante considerare l’efficienza energetica dell’attrezzatura. Una pompa ad alta efficienza può ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale a lungo termine.
  8. Risparmio idrico: Per massimizzare l’efficienza dell’irrigazione e ridurre lo spreco d’acqua, è possibile utilizzare sistemi di controllo dell’irrigazione intelligenti e regolabili, come timer e sensori di pioggia. Questi dispositivi possono contribuire a garantire che l’acqua venga utilizzata in modo efficace e sostenibile.
  9. Smaltimento responsabile: Se si decide di sostituire la pompa sommersa per pozzo, è importante smaltire correttamente la vecchia pompa e le parti danneggiate. Molti produttori e rivenditori offrono programmi di riciclaggio o smaltimento responsabile per garantire che i materiali non finiscano in discariche o causino danni ambientali.
  10. Risorse e formazione: Per coloro che desiderano apprendere di più sulla manutenzione e la riparazione delle pompe sommerse per pozzi, ci sono numerose risorse disponibili, tra cui manuali del produttore, video tutorial e corsi di formazione. Approfittare di queste risorse può aiutare ad acquisire competenze e conoscenze per gestire in modo efficace e sicuro la manutenzione delle pompe.
  11. Valutazione delle necessità di irrigazione: Prima di installare o sostituire una pompa sommersa per pozzo, è importante valutare le necessità specifiche di irrigazione del giardino, tenendo conto di fattori come le dimensioni, le tipologie di piante e le condizioni del suolo. Questa valutazione può aiutare a scegliere la pompa più adatta alle esigenze del giardino e garantire un’irrigazione ottimale.
  12. Legislazione e permessi: In alcune aree, potrebbero essere richiesti permessi o autorizzazioni per l’installazione o l’utilizzo di pompe sommerse per pozzi. È importante informarsi sulle normative locali e ottenere i permessi necessari prima di procedere con l’installazione o la sostituzione della pompa.

FERVI rinnova la sponsorship con il pilota Michael Rinaldi per il Campionato di Superbike 2023

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Fiducia reciproca, talento, passione per le moto e per la meccanica, questi gli elementi che hanno portato FERVI a scendere nuovamente in pista accanto al pilota numero 21, Michael Ruben Rinaldi, che correrà nel Campionato di Superbike 2023 a bordo della Panigale V4 R del team Aruba.it Racing – Ducati

Una sponsorship che si rinnova per il terzo anno consecutivo quella tra l’azienda attiva nel settore della fornitura di attrezzature professionali FERVI e il pilota di WorldSBK Michael Ruben Rinaldi. Il marchio dell’azienda di macchine, utensili e attrezzature da officina anche quest’anno sarà presente sulla manica sinistra della tuta del pilota e negli arredi del box del team Aruba.it Racing – Ducati. 

Una sponsorship che nasce nel cuore della Motor Valley, territorio ancora una volta protagonista della WorldSBK e del mondo dei motori grazie alla sinergia fra le tre città dell’Emilia-Romagna coinvolte: Vignola (MO) dove FERVI ha il suo quartier generale, Borgo Panigale (BO) sede storica della Ducati, e Rimini, città natale di Rinaldi. Un legame, quello fra l’Emilia-Romagna e i motori, evidente anche nel calendario gare che avrà due tappe nel nostro Paese. Infatti, dopo anni le derivate di serie torneranno a gareggiare sullo storico circuito di Imola (14-16 luglio), tappa che si aggiunge alla classica gara sul circuito di Misano Adriatico (02-04 giugno). 

Una comunicazione a 360°, con la partecipazione del pilota numero 21 a eventi, campagne di comunicazione tradizionali e digitali attraverso i social. L’obiettivo rimane quello di consolidare ulteriormente il marchio FERVI non solo tra i professionisti del settore ma anche tra gli appassionati di motorsport e dell’officina fai-da-te. 

FERVI affiancherà e supporterà dunque il pilota romagnolo, da sempre grande appassionato non solo di motori ma anche di meccanica, nella nuova stagione 2023, partita a fine febbraio con un ottimo weekend di gara e due podi del pilota numero 21. Rinaldi sembra quindi avere tutte le carte in regola per poter migliorare ulteriormente il 4° posto nel Campionato WorldSBK della scorsa stagione.  

“Sono molto contento della rinnovata fiducia di FERVI nei miei confronti anche per la stagione 2023. Sapere di avere il supporto di un’azienda storica che conosco molto bene per la qualità dei loro attrezzi, è gratificante. Quando scendo in pista non corro solamente per me e per seguire la mia passione per le corse, ma corro anche per tutti coloro che mi supportano: famiglia, amici, tifosi e sponsor. Il team ha fatto un gran lavoro e con la nuova moto il feeling è buono. L’ottimo inizio di stagione è stato il risultato della preparazione svolta durante l’inverno e sono pronto per affrontare le prossime gare al meglio” ha commentato Michael Ruben Rinaldi, pilota del team Aruba.it Racing – Ducati. 

Michael Ruben Rinaldi, pilota del team Aruba.it Racing – Ducati

“Un campionato come quello di Superbike è un contesto sfidante che sprona i piloti a lavorare sodo e a migliorarsi sempre di più. Per questo siamo contenti di poter dare il nostro contributo al lavoro e alla crescita di un team e di un pilota del nostro territorio. Michael è un professionista che, anno dopo anno, sta dimostrando di poter lottare con i migliori. Siamo quindi orgogliosi di poterlo affiancare anche quest’anno nella sua avventura in sella alla Panigale V4 R e siamo fiduciosi che possa raccogliere grandi risultati anche grazie all’affidabilità dei nostri attrezzi e del nostro marchio” ha dichiarato Ermanno Lucci, Direttore Marketing FERVI Group.

Ermanno Lucci, Direttore Marketing FERVI Group

I vostri progetti… altro che VIP!

Tratto da “Far da sé n.530 – Aprile/Maggio 2023″

Autore: Nicla de Carolis

Non so voi, ma io faccio davvero fatica a condividere la bontà e il successo che hanno programmi, sia pur d’intrattenimento, tipo GRANDE FRATELLO VIP e gli onori a cui assurgono i partecipanti, per me perfetti sconosciuti, non certo VIP, termine peraltro odioso. Stanno in questa casa senza fare nulla di interessante, litigando e parlando di sciocchezze: il tutto mi sembra diseducativo perché propone dei modelli che creano l’idea di poter guadagnare denaro e fama senza nessun impegno, nessuna preparazione e nessuna fatica, forse solo annoiandosi un po’.
Incomprensibile per me come un giornalista con un percorso lavorativo e una preparazione encomiabile, studi classici e conservatorio, possa stare a questo gioco, addirittura condurlo. Mi sorge spontaneo il paragone tra questi VIP e la qualità di una persona che abbia la concreta passione di fare e imparare. Certo sono di parte: tra le cose che preferisco metto le conversazioni con i tecnici esperti che sanno rispondere alle mie domande e mi arricchiscono di conoscenze. Al pari metto le realizzazioni che ci mandate in redazione, i vostri testi dai quali leggo la capacità di fare rispondendo a esigenze particolari, questa creatività che sembra non aver mai fine e continua da decenni ancora a stupirmi. L’esatto contrario di una passività, tra le altre, appunto, quella dei cosiddetti VIP degli show televisivi, che, a mio avviso, può portare a un’involuzione del cervello, per arrivare fino all’analfabetismo funzionale di cui, ahimé, l’Italia vanta una percentuale intorno al 30%, seconda in Europa dietro alla Turchia. Chi è in questa condizione, pur sapendo leggere e scrivere, è incapace di usare in modo efficace la lettura, la scrittura e il calcolo nelle situazioni della vita quotidiana, gran parte delle informazioni non sono comprese e metabolizzate, quindi non vengono messe in pratica.
Più passa e si evolve il tempo più mi rendo conto di quanto voi lettori di
FAR DA SÉ siate persone veramente speciali, anche se non vi chiedono l’autografo e non siete famosi. Per dare più spazio a quanto realizzate, abbiamo pensato di creare una sezione dedicata ai vostri lavori sul nostro sito fardase.bricoportale.it.
Qui potrete caricare le foto e il testo rendendo il tutto visibile alle centinaia di migliaia di visitatori e follower sui canali social, potrete leggere i commenti e condividerli più facimente con i vostri cari/amici. Ecco anche il QRCODE per collegarsi alla nuova sezione a voi dedicata e a pagina 77 gli altri dettagli. La vostra ribalta è aperta, siamo pronti ad applaudirvi!

Posacenere fai da te: guida illustrata passo-passo

Questo posacenere fai da te sta in piedi grazie a una conformazione a zeta e un ampio piede che aumenta la stabilità della costruzione.

Eccellente riutilizzo di una grata pedonabile ossidata, ma ancora sana e robusta nello spessore del materiale, per fare un posacenere fai da te da pavimento da posizionare in esterni.

L’idea è quella di utilizzare una grata per canale di scolo, sostituita perché aveva fatto la ruggine. Con una rapida analisi si comprende che l’ossido è ancora superficiale, pertanto può ancora essere utilizzata per il progetto del posacenere fai da te. La lunghezza è sufficiente per fare la gamba inclinata del portacicche fai da te, tagliandone un pezzo da usare come supporto per la vaschetta. Come piede, invece, al fine di dare stabilità, si deve realizzare qualcosa di più esteso. Dopo il trattamento contro la ruggine, al posacenere fai da te per esterno si dà a spruzzo un colore sgargiante per renderlo ben visibile. La vaschetta, ricavata da una padella quadrata, trova posto sul supporto, poi si mette un po’ di sabbia.

Tempo richiesto: 1 giorno

Realizzazione passo-passo del posacenere fai da te: dalla gamba a forma di Z alla marchiatura a fuoco

  1. Saldatura delle piastre di ferro

    Unite saldandole a formare una L due piastre di ferro, si saldano a loro volta a un’estremità della grata, dopo averla sagomata in modo che l’insieme formi un angolo inferiore ai 90°.

  2. La superfice d’appoggio

    Altre due piastre a L si saldano alle prime ottenendo una superficie d’appoggio ampia, capace di dare la necessaria stabilità al posacenere.

  3. Il piano superiore in bolla

    In cima al sostegno, ovvero all’altra estremità della grata, si salda lo spezzone quadrato, tagliato via prima di provvedere al piede. La difficoltà in questa fase è quella di far rimanere questo pezzo esattamente in piano.

  4. Rinforzo inferiore

    Per limitare la flessione delle piastre, data dal peso che grava sul piede, si salda un tubo di ferro puntato fra le lamelle della grata e la parte distale del piede.

  5. Il piatto… con la padella

    La padella in ghisa è fissata sulla grata sottostante con una vite messa al centro.
    Il peso impone anche qui di contrastare la flessione, quindi si mettono ai lati due portamensola

  6. Rinforzo superiore

    La vite passante al centro della padella fa presa agguantando più lamelle della grata, mediante una piastrina messa trasversalmente.

  7. Saldatura del supporto per la scritta

    Si salda un pezzo di lamiera sagomata e ripiegata in avanti sul contenitore del posacenere, in modo che sia ben visibile, e vi si compone con la saldatrice la scritta «Spegni qui!».

  8. Verniciatura

    Dopo aver spazzolato bene tutta la struttura, la si tratta con convertitore di ruggine. Infine, sempre per fare in modo che il posacenere non passi inosservato, lo si vernicia con bombolette spray di colori ben evidenti.

ECLISSE Syntesis Areo | Linea di sportelli filomuro di design

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ECLISSE Syntesis Areo è il nuovo prodotto pensato per chiudere e nascondere cabine armadio, scarpiere, ripostigli, nicchie e sottoscala attrezzati con una soluzione di design ad effetto filo muro totale

Versatile e discreto, ECLISSE Syntesis Areo offre la massima flessibilità grazie alle numerose configurazioni, aperture e dimensioni, anche su misura. Gli sportelli filo muro garantiscono una perfetta continuità tra anta e parete e sono pensati per un pratico uso quotidiano attraverso comode aperture push-pull completamente invisibili. Il tutto è stato concepito per offrire un prodotto funzionale ma al contempo elemento di arredo.

Il pannello dell’anta viene fornito con un rivestimento in melaminico, pronto per essere pitturato e rifinito come la parete oppure ricoperto con carta da parati, per un risultato finale all’insegna della totale omogeneità. Il telaio è assolutamente versatile e si integra sia nelle pareti in muratura come in quelle in cartongesso. La soglia è rifinita in modo tale da assicurare un perimetro della struttura pulito e minimale. I profili del telaio sono disegnati per integrarsi perfettamente nella parete e al contempo scongiurare il rischio di crepe, mentre i sistemi di apertura, quali cerniere e pistoni idraulici, sono collaudati per garantire solidità e affidabilità dei meccanismi nel tempo.

ECLISSE Syntesis Areo completa la gamma di chiusure filo muro proponendo una soluzione di design e d’arredo insieme ad ECLISSE Syntesis Tech, botola filo muro pensata per occultare i vani contenitivi di servizio.  

Dimensioni e tipologie di apertura

Il telaio è completamente personalizzabile essendo disponibile sia in dimensioni standard che su misura, con differenti modalità di apertura, per risolvere qualsiasi esigenza di spazio e funzione. Le aperture laterali (anta singola e doppia) sono proposte con riquadratura a 4 lati, in caso di apertura sospese, oppure a 3 lati in caso di aperture a filo pavimento.
Le versioni disponibili:

  • anta singola con traverso dritto o inclinato (su 3 oppure 4 lati) con dimensioni L 300÷650 e H 300÷2700
  • anta doppia (su 3 oppure 4 lati) con dimensioni L 300+300÷650+650 e H 300+300÷2700+2700
  • anta a ribalta verso l’alto o verso il basso (su 4 lati) con dimensioni L 300÷1800 e H 300÷650
  • anta a libro con dimensioni L 600÷1200 e H 300÷2700 (anta singola) e L 1200÷2400 e H 300÷2700 (anta doppia)

Possibili realizzazioni su misura con intervalli ogni 10 mm in larghezza ed altezza.

Il dettaglio tecnico che fa la differenza

Per agevolare il lavoro del cartongessista in fase di finitura, ECLISSE ha sviluppato uno speciale profilo che facilita il completamento della parte interna con lastre di cartongesso. Attraverso un unico profilo il posatore avrà la possibilità di creare o una parete finita da 100 mm (orditura 75 mm) oppure una parete perpendicolare al lato filo muro partendo dal telaio.

Case efficienti: come cresce la sensibilità degli italiani

Tratto da “Come ristrutturare la casa n.2 – Marzo/Aprile 2023″

Autore: Nicla de Carolis

Non vogliamo certo entrare nella diatriba tra i sostenitori e detrattori del bonus 110% (riconosciuto sulle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico, consolidamento statico o riduzione del rischio sismico degli edifici), oggetto di dibattiti, decreti e controdecreti, la materia è tutta così in continuo divenire. Vogliamo solo evidenziare che il provvedimento ha contribuito a sensibilizzare tutti noi circa l’importanza di rendere le abitazioni energeticamente più efficienti riducendo i consumi per rinfrescare e scaldare e, di conseguenza, le emissioni di CO2. Tutto ciò ha portato anche a una maggiore informazione su quelli che sono i lavori da fare per riqualificare la casa: questa evoluzione in termini di conoscenza e desiderata si può rilevare anche dall’indagine CASADOXA (osservatorio sugli italiani e la casa) di cui pubblichiamo un report all’interno del dossier dedicato all’involucro edilizio, argomento che, sia pur ora familiare a molti, fa rilevare continue innovazioni. Quindi da pagina 48 troverete i diversi tipi di pannelli per rivestire le pareti esterne come il nuovo cappotto che isola e ha la robustezza della muratura o il cappotto per risanare quello vecchio ammalorato senza rimuoverlo o quello da interno particolarmente indicato per edifici d’epoca, di cui non si possono toccare le facciate, o per isolare autonomamente un solo appartamento. E ancora i sistemi per isolare il tetto e quelli schermanti per il foro finestra.
A completare gli interventi per avere una casa efficiente, da pagina 104 uno speciale sulle pompe di calore, le macchine che climatizzano e riscaldano anche l’acqua sanitaria, utilizzando energia elettrica. Ovviamente, perché il tutto presenti un beneficio anche in termini di inquinamento, è necessario che l’energia consumata sia prodotta da fonti rinnovabili, quindi, affinché questo intervento abbia un senso compiuto, nello speciale ci sono interessanti novità riguardanti impianti abbinati a pannelli fotovoltaci.
Anche l’intramontabile e sempre bellissimo parquet stupisce per la capacità di rinnovarsi mischiandosi a piastrelle di marmi e metalli, arricchendosi di trame decorative e addirittura ridando nuova vita a vecchie travi di recupero (lo speciale da pagina 84).
Il servizio iniziale è dedicato alla zona lavanderia, spesso trascurata nella progettazione per cui la lavatrice rimane antiesteticamente a vista, magari in bagno. Diversi i tipi di mobili dedicati a contenere l’indispensabile elettrodomestico e anche l’asciugatrice che si possono posizionare ovunque a patto che siano stati previsti i necessari impianti di carico e scarico dell’acqua. Ma non è tutto qui, come sempre avrete modo di apprezzare spunti e idee tratti anche dalle bellissime ristrutturazioni degli architetti: non rimane che iniziare a pianificare, in attesa di poter realizzare.