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Giunti filettati per legno

Un sistema inusuale di giuntare due tavole di grosso spessore per impedirne il distacco: i giunti filettati. La barretta metallica è dotata di due alette sagomate di riscontro e viene stretta da un dado.

Il muretto in cima alla scala che ci porta nel soggiorno merita una finitura adeguata all’ambiente: invece di rivestirlo con un comune e freddo piano di marmo, ricorriamo al fai da te per realizzare un robusto top in legno.
Utilizziamo tavole di listellare acquistate in un centro per il bricolage, resistenti e indeformabili, tenuto conto anche della necessità di ancorarle fortemente alla muratura sottostante e mantenere nel tempo la perfetta coincidenza della giunzione a 90° fra le due lunghe sezioni di top che rappresenta il punto critico di questa realizzazione.
Per ovviare a futuri disallineamenti, usiamo due tecniche di giunzione: mediante l’inserimento nello spessore delle tavole di lamelle impediamo eventuali spostamenti verticali, mentre i due fissaggi con barrette filettate garantiscono la tenuta all’allontanamento e agli spostamenti orizzontali delle due tavole.

GIUNZIONE A 45°

GIUNTI FILETTATI SCHEMA

L’unione a 45° di tavole presenta alcune criticità relative soprattutto alla lunghezza delle tavole stesse che attuano trazioni considerevoli proprio nel punto di giunzione. Per questo sono necessari diversi sistemi di aggancio.

GIUNTI FILETTATI SCHEMA

Il fissaggio con barrette filettate è efficacissimo, ma richiede scassi precisi sia in posizione, sia in profondità, in modo che le alette sagomate, messe in trazione, non tendano a saltar fuori dalla sede.

GIUNTI FILETTATI FORI E MISURE

Per forare usiamo una punta Forstner di dimensione appropriata; per limitare la profondità dello scasso e per effettuarlo  perpendicolare è consigliabile montare una guida sul trapano. Gli scassi di congiunzione fra i fori tondi possono essere fatti con scalpello o fresatrice. Per l’applicazione delle lamelle è consigliabile l’utilizzo dell’aggiuntivo da montare sul trapano.

Come forare i metalli

Vediamo il funzionamento degli utensili e i passaggi utili per forare i metalli senza troppa fatica e senza rovinare i nostri strumenti

Gli utensili che utilizziamo nei lavori di bricolage devono essere adatti al materiale che viene trattato di volta in volta: il lavoro diventa più facile e il risultato è garantito. Un buon fai da te sa bene che anche il miglior trapano può poco o nulla se le punte non sono di buona qualità. 

L’ottimismo con cui qualsiasi lavoro di bricolage, per importante che sia, deve essere affrontato, ha come solida base la certezza del funzionamento e dell’efficacia degli utensili che stiamo per usare. Spesso la grande robustezza e l’affidabilità delle macchine professionali non garantiscono la riuscita dell’opera, cosa che solitamente si attua con la semplice scelta dell’utensile idoneo.

HSS: COS´È E COSA FA
L´acciaio super rapido, conosciuto con la sigla HSS (High Speed Steel) è un materiale molto usato nella fabbricazione di utensili per la lavorazione dei materiali (frese per il tornio, punte da trapano, dischi da taglio, ecc). Le proprietà di taglio degli utensili in HSS sono nettamente superiori a quelle in acciaio al carbonio; i vantaggi risiedono anche nella possibilità di lavorare a temperature più alte senza perdere le proprietà di taglio.
Nelle punte per trapano vengono addizionate anche sostanze come il cobalto ed il titanio che attribuiscono caratteristiche supplementari, come la maggior resistenza e il minor sviluppo di calore a seguito del bassissimo attrito sul materiale da forare, sebbene sia vivamente consigliato l’uso del liquido di raffreddamento.

SEGHE A TAZZA A TUTTA POTENZA

  1. La composizione del tagliente e la conformazione dei singoli denti conferiscono a molte seghe a tazza la capacità di tagliare legno e metallo, compreso quello non ferroso, l’alluminio e l’acciaio inox. Molte sono dotate di sistemi di attacco rapido che facilitano la sostituzione sia della lama, sia della punta di centratura. I diametri disponibili vanno dai 14 ai 152 mm.
  2. Le lamiere sottili, che siano di rame, ottone, bronzo o acciaio inox, richiedono lame con caratteristiche che facilitino la precisione del taglio. Questo si ottiene con inclinazione e profilo dei denti studiati appositamente. Alcuni accorgimenti sono di aiuto nell’esecuzione di lavori ripetitivi: per esempio, la molla centrale agevola l’espulsione automatica dalla tazza del pezzo tagliato.

REGOLE D´ORO DEL FAI DA TE

  1. Con punte al cobalto e al titanio è fortemente consigliato il raffreddamento durante la foratura: si moltiplica di 5 o 6 volte la durata della punta stessa. A seconda del materiale su cui si opera si utilizza acqua o lubrificante.
  2. L’uso del trapano montato su supporto a colonna, permette una maggiore precisione nella foratura anche su oggetti con forme “difficili”.

Presepe in lattina

Presepe in lattina, minimale sia per dimensioni, sia perché si limita allo scenario della grotta, con i tre sacri personaggi e gli immancabili bue e asinello

Si può persino trarre ispirazione dalle navi in bottiglia, per un essenziale… presepe in lattina, come ha fatto Alessio Corti.
La lattina, classica da bibite, va per prima cosa aperta. In un piccolo taglio d’invito ottenuto con il cutter, si inseriscono le forbicine da elettricista e si allarga quanto necessario.
Il taglio deve essere sfrangiato in modo irregolare per poter arricciare verso l’esterno gli orli dei vari segmenti di taglio, con l’aiuto di un piccolo utensile autocostruito. All’interno si mette come base una tavoletta di legno, curva da un lato e piatta dall’altro, larga quanto l’apertura.
Sotto a tutto, come sostegno, si sceglie un pezzo squadrato di legno bello, di cui si scava solo leggermente la faccia superiore per meglio farlo aderire alla lattina. Si fissa con due chiodi.
Si ricopre la base con muschio secco sbriciolato.
Dal foro laterale della lattina si fanno entrare due lucine, lasciando fuori i contatti per collegarli al filo e alla spina con trasformatore.
Si sistemano i vari personaggi in posizione, fissandoli con una goccia di colla alla base.

DALLA LATTINA AL PRESEPE

  1. Il taglio della lattina, a raggiera, dentellato e irregolare, si effettua con un paio di forbici da elettricista.
  2. I bordi delle linguette si arricciano verso l’esterno con un bastoncino dalla cui estremità sporgono per un centimetro due chiodi senza testa. 
  3. Si inserisce sul fondo la tavoletta di legno, che inferiormente segue la curvatura della lattina.
  4. Il supporto esterno asseconda solo leggermente la curvatura della lattina; lo si fissa inchiodandolo da sotto alla basetta di legno

  5. Per una maggiore stabilità, la tavoletta interna si fissa lungo il contorno con pistola per colla a caldo.
  6. Dopo aver spennellato di colla vinilica il legno sul fondo, si sparge il muschio secco sino a ricoprirlo uniformemente.
  7. Infilate all’interno le lucine tramite il foro laterale, si innestano i contatti di collegamento all’alimentatore.
  8. Con le pinzette, se non si hanno dita molto piccole, vengono posizionati i personaggi, fermandoli con una goccia di colla.

Guida per seghetto alternativo

La guida per seghetto alternativo è un accessorio da banco utile e risolutivo

Il seghetto alternativo è uno degli strumenti fondamentali per il fai da te: di facile utilizzo su svariati materiali, si apprezza in modo particolare nei tagli sagomati… ma quando bisogna andare esattamente diritti, a mano libera non è il massimo.
Chi non dispone di elettroutensili…”alternativi”, può trovare un pratico alleato in questo accessorio da banco, economico ma risolutivo: la guida per seghetto alternativo.

STABILITA’ E PRESA SICURA

La slitta si adatta facilmente a qualsiasi modello di seghetto, grazie ai tre punti di bloccaggio per mezzo di eccentrici. In senso longitudinale la suola va mandata a battuta contro uno zoccolo e bloccata posteriormente da un bullone che scorre in un’asola.
L’ingombro del supporto è 200x220x200 mm ed il peso complessivo di soli 1,5 kg, pertanto è facile e pratico da trasportare anche per lavori esterni; sotto il pezzo in lavorazione rimane molto spazio, in mancanza di un punto di appoggio si può anche lavorare a pavimento, mentre sul banco avere una zona di lavoro rialzata significa, durante le operazioni di taglio, evitare di assumere posizioni curve e scomode.

IL CONTENUTO DEL KIT

assemblaggio della guida per seghetto alternativo

L’asta in alluminio è provvista di due gole laterali: in quella più esterna va fissato il perno graduato per la regolazione dell’angolo di taglio,
nell’altra scorre la slitta da collegare alla suola del seghetto alternativo.
Nella parte inferiore, due protezioni evitano di rovinare il pezzo in lavorazione. Il robusto supporto va morsettato al banco: il bloccaggio
del pezzo in lavorazione, fino ad uno spessore di 40 mm, avviene per mezzo di due ganasce collegate ad un morsetto con serraggio a cricchetto
ed asta di rilascio.

DUE FERMI ALL’ESTREMITA’

Due fermi alle estremità della guida, inseriti nella gola più esterna, ne limitano la corsa impedendo che questa possa sfilarsi accidentalmente
durante il lavoro. La guida di alluminio è lunga 450 mm e permette una lunghezza di taglio di 400 mm.

SISTEMA DI BLOCCAGGIO

La slitta si adatta alla suola del seghetto alternativo grazie a tre fermi eccentrici ed una vite di bloccaggio della suola nella direzione di taglio. Prima del serraggio definitivo occorre verificare che la lama scorra liberamente. L’ampia superficie di contatto delle ganasce permette di lavorare in sicurezza anche manufatti delicati e di sezione cilindrica. La precisione del taglio è importante specie dovendo realizzare giunzioni.

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Aggiornamento: La guida per seghetto alternativo Wolfcraft 6915000 è fuori produzione, ma ecco un altro prodotto simile che potrebbe interessarti.

Decorare craquelé

Dare l’effetto antico al vaso di terracotta decorare craquelé e decoupage insieme

Grazie ai moderni prodotti reperibili nei centri bricolage per il decoro artistico, possiamo ottenere “l’effetto craquelé”, caratterizzato dalla formazione di screpolature sulla superficie che ricordano quelle delle antiche maioliche. In questo caso, si è arricchito l’intervento con alcune applicazioni di découpage.
Lavorando su un vaso in terracotta dobbiamo eliminare, con carta  vetrata, la patina lucida applicata sulla superficie per consentire al nostro trattamento di ancorarsi bene.
Si applica quindi la sequenza di pitture e di gel per craquelé, lasciando asciugare, tra una applicazione e l’altra, il tempo necessario indicato sulle confezioni. Durante l’asciugatura degli strati si creano le screpolature che risultano ben visibili grazie al contrasto delle pitture applicate.
Completiamo la decorazione aggiungendo ritagli di carta per decoupage fissati con lacca adesiva che funge anche da finitura trasparente.

OCCORRENTE

  •  colori per craquelé, (pittura scura, gel incolore, pittura chiara);
  •  pennelli;
  •  foglio per decoupage;
  • lacca adesiva per decoupage;
  •  forbici;
  • carta vetrata.

LE FASI DELLA DECORAZIONE

  1. Rendiamo lievemente scabra la  superficie con carta vetrata a grana medio-fine (n.280).
  2. Stendiamo una prima mano di pittura “orange” per effetto craquelé su tutto il vaso. Utilizziamo un pennello piccolo a testa piatta.
  3. Quando la vernice è asciutta, stendiamo sul vaso una mano di gel “effetto raquelé”, per ottenere le classiche screpolature.
  4. Un’ora dopo stendiamo una mano di pittura per effetto craquelé, di colore diverso da quella precedente, per ottenere il contrasto.
  5. Ritagliamo dei motivi decorativi da un foglio per découpage utilizzando piccole forbici. E’ bene usare carta sottile.
  6. Fissiamo i ritagli con lacca adesiva applicandola, a più passate, con un pennellino.

Attrezzi manuali Maurer

Quali sono e a cosa servono

Nella cassetta degli attrezzi bisogna tenere gli utensili basilari per affrontare gli interventi e le riparazioni più comuni, ma ben presto ci si rende conto che è meglio arricchire la dotazione per il bricolage con qualche attrezzo di uso meno frequente che però può risolvere diverse situazioni, facendoci risparmiare tempo e garantendoci un risultato qualitativamente migliore.
Poco per volta, in base alle situazioni da affrontare, ci si può affidare alla varietà ed alla qualità degli utensili manuali proposti da Maurer, ciascuno in più versioni per soddisfare ogni esigenza.

La fustellatrice a rotella è utile per praticare fori perfettamente circolari e calibrati nei materiali flessibili come cinghie, jeans, scarpe, borse. Basta scegliere la dimensione del foro e far ruotare la testina fino a far corrispondere il perno con il risalto presente sulla ganascia opposta: il perfetto allineamento è segnalato da uno scatto. Si centra il materiale da forare tra ganascia e rotella e si preme con forza; l´estremità del perno è tagliente e depressa al centro, in modo da incidere il materiale da parte a parte, mentre la forma conica dello stelo ne facilita l´estrazione dal foro realizzato al rilascio della stretta.

La rivettatrice manuale permette di unire saldamente lamiere e manufatti metallici lavorando soltanto sul lato esterno, quando l´unione non può essere fatta per saldatura o con bulloni, in quanto non è possibile inserire il dado all´estremità opposta. Le testine intercambiabili, conservate in apposite sedi ricavate nel corpo dell´attrezzo, permettono di utilizzare rivetti di vario diametro, in base all´unione da realizzare.
Montaggio e smontaggio delle testine avvengono grazie alla loro forma: ognuna di esse ha la parte inferiore filettata per poterla avvitare in sede e serrarla grazie alla sagomatura esagonale della parte esterna. Questo modello, di robusto alluminio, permette di utilizzare rivetti Ø 2,4 – 3,2 – 4,0 – 4,8 mm, ovvero le dimensioni che soddisfano tutti i lavori di piccola carpenteria e lattoneria leggera tipici del bricolage.

Sempre in tema di unioni, nel laboratorio di un fai da te non può mancare una robusta fissatrice a punti: velocizza notevolmente l´applicazione di rivestimenti o teli protettivi ed ha l´impugnatura rivestita e sagomata in modo da seguire la posizione delle dita e non affaticare la mano nei lavori continuativi. Per adattarsi a qualsiasi supporto e spessore del materiale, è possibile regolare la forza necessaria a conficcare i punti tramite una rotella: utilizza punti da 4 – 6 – 8 mm.

Una cesoia per il taglio netto di tubi in plastica permette di sezionare tubi di ABS o PVC senza produrre trucioli o sbavature, come avviene utilizzando un comune seghetto, facilitando le giunzioni in campo idraulico. Questo modello, in alluminio, con impugnatura rivestita e pratica custodia, permette il taglio di tubi fino a Ø 42 mm, quindi è idoneo per comporre gli scarichi di lavabi e bidet; esiste anche la versione che taglia tubi fino a Ø 60 mm, permettendo di estendere le operazioni di sezionamento rapido a tubazioni più importanti.

Pitturare a spruzzo

Risultati rapidi e perfetti con le pistole per pitturare a spruzzo Bosch

Verniciare e smaltare tre volte più velocemente rispetto al pennello e ottenere una finitura superiore, risparmiando materiale? Ora è possibile! Con la pistola a spruzzo Bosch PFS 65, non solo coloriamo tutto ciò che vogliamo, ma possiamo anche applicare innumerevoli altri prodotti in modo facile ed efficace.
Grazie alla potente turbina che crea lo spruzzo si possono verniciare anche le superfici più grandi senza sforzi e in pochi minuti. Il tubo flessibile da 1,8 metri garantisce la massima libertà nell’applicazione del colore.
Si lavora anche negli angoli stretti, su superfici distanti e perfino a soffitto. E con la pratica tracolla, le prestazioni elevate e i risultati perfetti sono trasportabili ovunque.
Molte pitture possono essere usate per pitturare a spruzzo senza essere diluite; per altre è necessario aggiungere una piccola quantità di diluente come acqua o solvente.

PRONTA IN 3 MOSSE

  1.  La ghiera vicino all’innesto del tubo o la rotella sul grilletto, permettono la regolazione a passi della quantità di pittura erogata.
  2. Le pistole con corpo macchina separato sono alimentate da un lungo tubo flessibile che si innesta con un robusto attacco rapido SDS Bosch; la leggerezza del tubo agevola il lavoro continuativo anche in posizioni scomode.
  3. L’ugello regolabile permette di spruzzare in tre posizioni diverse: in orizzontale, in verticale o con getto circolare.

PFS65

Recuperare la caffettiera in ferro con la vernice antiruggine

Parola d’ordine: personalizzare! Vediamo un’ idea per recuperare la caffettiera in ferro, colorandola con vernice antiruggine e personalizzandola

Eccoci alle prese con la radicale trasformazione fai da te di una vecchia caffettiera in ferro, ottenuta con smalti acrilici e con l’applicazione delle nostre iniziali ricavate da una lamina in lega di stagno.

Come prima operazione eseguiamo un’accurata carteggiatura delle superfici metalliche e del manico in legno.
L’applicazione della vernice antiruggine, che rifinisce con effetto antichizzante, deve essere eseguita con almeno due mani. Anche il manico in legno va smaltato con un paio di mani di colore.
A smalto asciutto incolliamo le nostre iniziali che abbiamo ricavato sagomando una lamina di stagno. Utilizzando uno stilo a due punte bombiamo le iniziali con la punta arrotondata (seguendo una dima in carta) e successivamente le ritagliamo con la punta fine. Applichiamo le nostre iniziali alla caffettiera con colla universale trasparente.

OCCORRENTE

  • vernice antiruggine antichizzante verde;
  • smalto nero brillante;
  • lamina in lega di stagno;
  • stilo con doppia punta (per forare e per bombare);
  • abrasivo telato per metallo a grana media;
  • adesivo universale trasparente;
  • pennelli

PULIZIA E SMALTATURA

  1. Utilizzando l’abrasivo telato n. 280, ideale per metallo, carteggiamo tutta la superficie della caffettiera asportando l’eventuale patina di ruggine formatasi nel tempo.
  2. Smaltiamo la caffettiera utilizzandouna vernice antiruggine antichizzante e protettiva per le parti in metallo e uno smalto nero brillante per il manico in legno.

INIZIALI IN RILIEVO

  1. Spalmiamo della crema idratante per mani sulla lamina di stagno. In questo modo miglioriamo lo scorrimento dello stilo.
  2. Ricopiamo i contorni delle iniziali con la dima in negativo (precedentemente realizzata) utilizzando la parte dello stilo con la punta più fine, senza premere eccessivamente.
  3. Dopo la bombatura con la punta arrotondata, tagliamo la sagoma ottenuta con la punta fine tenendola, questa volta, in positivo, per non ridurre l’effetto della bombatura.
  4. Applichiamo sulla caffettiera le iniziali ottenute dalla lamina di stagno. Utilizziamo un adesivo universale trasparente.

Illuminazione bagno con lampade neon

Le lampade neon, fluorescenti fanno risparmiare un sacco di soldi ed emmettono una luce più rilassante per l’illuminazione del bagno.

La luce fluorescente delle lampade neon, è prodotta da un tubo di vetro che contiene gas rarefatti, sostenuto da due zoccoli in plastica ai quali arrivano i contatti elettrici: si inserisce nelle scanalature che gli permettono di ruotare di 90°. Per innescare l’accensione del gas è necessario lo starter, mentre il reattore regola la quantità di corrente elettrica che attraversa il tubo fluorescente.

Fino a qualche tempo fa, i tubi al neon si vedevano solo negli uffici, in quanto poco idonei esteticamente per essere installati in un’abitazione, ora vengono utilizzati un po’ dappertutto anche in contesti di design. In questo caso li installiamo per l’illuminazione bagno.
Le moderne plafoniere e le cornici perimetrali in cartongesso che nascondono la fonte luminosa vicino al soffitto (realizzazione alla portata del fai da te), creando una luce diffusa, hanno favorito l’affermarsi della luce fluorescente anche negli ambienti domestici, complice il fatto che hanno una durata di gran lunga superiore alle lampade ad incandescenza e consumano molto di meno a parità luce emessa.
La ricerca ha permesso di sviluppare forme del tutto simili per ingombro a quelle delle lampadine tradizionali, al punto da consentire lo stesso attacco a vite; tuttavia, la loro forma di tubo ripiegato costringe a rinunciare alle forme più aggraziate di molte lampadine, che si intonano meglio allo stile di molti lampadari o applique.

Le plafoniere in commercio (centri di bricolage) hanno già i collegamenti predisposti e sono un po’ meno impersonali delle loro antenate; con qualche modifica sul piano estetico che possiamo fare anche da soli, possono integrarsi con l’arredamento ed apparire anzi come una fonte luminosa originale e gradevole.

LAMPADE NEON PER TUTTI I GUSTI…

  1. Fluorescente compatta con tubi nudi 
  2. Tubo circolare con attacco a spina 
  3. Tubo circolare con attacco a bocciolo
  4. Tubo diritto di diverse misure e tonalità 
  5. Fluorescente compatta con involucro sferico 
  6. Fluorescente compatta con involucro cilindrico
  7. Lampada a due tubi con morsetti per innesto a zoccolo.

FLUORESCENTE IN KIT

Anche se l’impianto elettrico interno è già predisposto, quando si acquista una plafoniera con tubo al neon alcuni componenti rimangono da assemblare (1), per contenere l’ingombro durante il trasporto e lo stoccaggio. Il lavoro è alla portata di ogni fai da te: si montano per primi gli zoccoli portalampada, solitamente da inserire nello scatolato per mezzo delle clip che si trovano alla base; (2-3) si inserisce poi lo starter (o condensatore) nella sua sede con innesto a baionetta e si collegano i cavi di alimentazione alla morsettiera.(4)

UTENSILI
Cacciavite

Presepe di legno minimalista

Presepe di legno minimalista: lavoro certosino per realizzare un presepe stilizzato ed essenziale ma non banale.

Questo presepe di legno di Corrado Cacciaguerra appare stilizzato ed essenziale, ma tutt’altro che banale: per realizzare personaggi di una certa verosimiglianza intagliando piccoli tronchi occorrono, oltre agli attrezzi giusti, una certa sensibilità artistica e una mano precisa.
Per le realizzazioni di piccolo intaglio e per i lavori a mano libera o al tornio sono fondamentali le sgorbie a lama curva, adatte a scavare, insieme agli scalpelli a lama diritta. Sono classificate non solo per dimensioni, ma anche per grado di curvatura. Anche usando, come in questo caso, utensili molto piccoli, almeno per la sgrossatura ci si aiuta con un mazzuolo battuto sul manico, per regolare lo scavo, mentre con l’altra mano che impugna l’attrezzo ne regoliamo sia l’inclinazione sia l’orientamento. Alcune incisioni vanno fatte con il coltellino. Per tutti questi utensili un’affilatura sempre perfetta non è eccesso di pignoleria, ma requisito operativo indispensabile. Di tanto in tanto, quindi, occorre ravvivare il filo della parte tagliente sull’apposita pietra per affilare che, di solito, ha due facce con due diverse granulosità, una più ruvida e una più liscia.

SGROSSATURA E INTAGLIO DEL PRESEPE DI LEGNO

  1. Dai tronchetti messi in morsa tagliamo, con il seghetto, cilindri di varie altezze, a seconda dei personaggi. I tagli devono essere perpendicolari all’asse longitudinale in modo che la statuina finita possa stare in piedi da sola. 
  2. Con una matita o un gessetto tracciamo i contorni della parte da asportare per creare il rilievo su cui incidere il volto; la teniamo più o men alta e profonda a seconda del soggetto. 
  3. Con una piccola sgorbia iniziamo a incidere a mano i contorni. Con scalpello o sgorbia larga e mazzuolo andiamo più in profondità.
  4. A mano, con una sgorbia incavata, facciamo emergere a poco a poco il volto in rilievo terminando di scavarvi intorno e dandogli la forma ovale o tonda che preferiamo. 
  5. Per le più brevi incisioni lungo la fibra, come qui per asportare la corteccia, o per le filettature più sottili, usiamo il coltellino a lama corta, rigida, appuntita e molto affilata.
  6. Con altre sgorbie fini terminiamo di sbozzare e caratterizzare i lineamenti, occhi, naso, eventuale barba, secondo l’idea di personaggio che abbiamo in mente.

FINITURA DEL PRESEPE DI LEGNO

  1. Terminato l’intaglio si liscia con una striscia di carta vetrata. Quanto e fino a che punto lisciare dipende soltanto dal nostro gusto; se vogliamo un volto il più possibile naturale o che conservi ancora tracce dei solchi dell’attrezzo usato.
  2. L’ultimo tocco è con carta abrasiva molto fine, per delineare i particolari e per cancellare eventuali righe da carta vetrata. Si liscia non solo il volto scolpito, ma anche i contorni sul legno. 
  3. Un tipo di finitura essenziale, ma che fa risaltare la vena e la colorazione naturale del legno, si ottiene spennellando con olio paglierino o con olio di oliva.